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24-07-2006, 16:11 | #41 | |
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Città: __/BrianzOLandIA\__ :|: Dial L for Low :|: oui, je suis pelo
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Apri le mie labbra, aprile dolcemente. Aiuta il mio cuore. Cometa cuci la bocca ai profeti.
Cometa chiudi la bocca e vattene via. Lascia che sia io a trovare la libertà. Il mio gruppo: rock/blues italiano! http://www.myspace.com/pericolopubblico Gioia&Amore! |
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13-06-2007, 07:57 | #42 |
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E per la terza estate di seguito Zorn viene all'Auditorium a Roma. Stavolta però non si limita solo a una serata.
Questo è il programma: 25 Giugno Erik Friedlander Solo Erik Friedlander violoncello Jamie Saft Trio Jamie Saft pianoforte Greg Cohen contrabbasso Kenny Wollesen batteria Bar Kokhba Marc Ribot chitarra Mark Feldman violino Erik Friedlander violoncello Greg Cohen basso Cyro Baptista percussioni Joey Baron batteria 26 Giugno Asmodeus Marc Ribot chitarra Trevor Dunn basso Calvin Weston chitarra Mark Feldman/Sylvie Courvoiser Mark Feldman violino Sylvie Courvoiser pianoforte Masada Quartet John Zorn sassofono Dave Douglas tromba Greg Cohen basso Joey Baron batteria 27 Giugno Uri Caine Solo Uri Caine pianoforte Masada String Trio Mark Feldman violino Erik Friedlander violoncello Greg Cohen basso Electric Masada John Zorn sassofono Marc Ribot chitarra Jamie Saft tastiera Ikue Mori elettronica Trevor Dunn basso Cyro Baptista percussioni Joey Baron, Kenny Wollesen batterie Dopo essere stato uno dei protagonisti delle ultime due edizioni di Luglio Suona Bene, torna all’Auditorium Parco della Musica John Zorn per presentare un progetto speciale, un vero e proprio festival dedicato alla sua musica. Sarà un’occasione unica per ascoltare in tutte le declinazioni Masada, la formazione che si ispira alla musica e alla cultura ebraica. Zorn proporrà la versione acustica, elettrica e orchestrale di Masada, in formazioni che andranno dal duo all’ensemble più largo, in un viaggio attraverso klezmer, be bop, jazz contemporanea, surf rock, hardcore e musica classica. John Zorn è uno dei musicisti più estremi degli ultimi anni, esponente della avanguardia downtown di New York, si è ispirato, nella sua produzione musicale, ai compositori americani Charles Ives, John Cage, Harry Patch e a jazzisti come Anthony Braxton, Ornette Coleman, Jimmy Giuffre e Roscoe Mitchell. Amante dell’interpretazione libera e dell’improvvisazione, la sua tecnica al sax contralto è unica e impressionante. La sua musica attraversa diversi generi ma alla base di ogni suo imprevedibile concerto c’è soprattutto violazione dei confini e potente creatività. Nato a New York nel 1953, dal 1974 è musicista attivo del lower east side di New York e diviene presto un esponente rappresentativo dell’avanguardia della “downtown” applicando la “teoria del gioco” alla struttura dell’interpretazione libera, una tecnica parallela a quella della “conduzione” di Butch Morris. Lo studio appassionato del bebop e la sua tecnica al sax contralto “affilata come un rasoio” gli procurano ampia considerazione da parte dei musicisti jazz. Naked City (Frisell alla chitarra, Horvitz alla tastiera, Fred Frith al basso, Joey Baron alla batteria) diviene il veicolo con cui John Zorn riesce a passare attraverso lo Sleaze – Jazz, il surf rock e l’hardcore: il loro emozionante debutto nel 1990 per la Elektra Records è l’avvio di un periodo, che durerà per tutti gli anni ‘90, di altre registrazioni impegnative e provocatorie (con la collaborazione a tempo pieno di Yamatsuka Eye cantante dei Boredoms). Nel 1991 crea “Pain Killer” con il bassista e produttore Bill Laswelle e con Mick Harris (batterista dei Napalm Death). Dello stesso anno è “Guts of a Virgin” per la Earache Records, etichetta dell’ hardcore di Nottingham. Alla metà degli anni 90 dà vita a Masada per esplorare la cultura e la musica ebraica. La violazione dei confini dei diversi generi che Zorn crea con la sua musica sembra pronta a diventare il senso comune della musica creativa. (auditorium.com)
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13-06-2007, 08:06 | #43 |
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ammazza.
Niente, ammazza. non dovevo dire altro.
(non ricordavo nemmeno di essere iscritta a questo forum ) L'abbonamento alle 3 serate non è nemmeno una cifra assurda, sono 60 € in platea e 40 in galleria... giusto giusto la spesa x stare 3 notti a roma |
04-07-2007, 20:48 | #44 |
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Il mio resoconto della maratona Zorniana (9 concerti/8 ore di musica in 3 serate).
Graditissima sorpresa per me il Jamie Saft Trio, Saft ha una tecnica impressionante ma anche un eclettismo musicale come pochi, mi è piaciuto di più rispetto al più anziano e anche lui poliedrico pianista Uri Caine. Una conferma il Masada nella versione classica cioè in quartet. Imperdibile il Bar Kokhba sextet, diretto da Zorn. Entusiasmo alle stelle del pubblico per Electric Masada, tanto rock quanto jazz-rock, free jazz, funk ed ebraico (klezmer) allo stesso tempo. Molto orientato verso il rock Asmodeus, il progetto del chitarrista Marc Ribot. Molto interessanti i concerti dei virtuosi Friedlander, Feldman e Courvoiser, con influenze sia classiche sia kletzmer che delle avanguardie extrajazzistiche.
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04-07-2007, 21:31 | #45 |
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Uh! un bel pò di anni fa ascoltavo due dei suoi progetti estremi.. Painkiller e Naked City.. penso che un genio come Zorn ce ne siano pochissimi in giro..
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25-12-2008, 21:01 | #46 |
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Un'italiana alla Tzadik di John Zorn: Paola Prestini
Paola Prestini è una brillante giovane compositrice nata in Italia e cresciuta in Messico ed è la fondatrice e direttrice del collettivo interdisciplinare VisionIntoArt, premiato con numerosi riconoscimenti internazionali. Le sue composizioni provengono dal cuore e sono in qualche modo sensuali pur rimanendo fedeli al minimalismo ed alla tradizione avantgarde americana. Il suo album d’esordio, “Body Maps”, presenta un notevole gruppo di composizioni per violoncello multiplo, voci e percussioni, clarinetto ed elettronica; un pezzo per solo piano ed un nuovo lavoro espressamente composto per questo cd. Musica incantevole ed assolutamente bellissima da una fresca nuova promessa.
(traduzione del testo del sito Tzadik)
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26-12-2008, 00:18 | #47 |
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fantastico ! una discussione su zorn , ho acquistato MASADA per caso un giorno e mi ha subito colpito per l'ironia e la capacità tecnica . si nota l'entusiasmo e la gioia con la quale gioca letteralmente con la musica
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quanto mi piacerebbe essere napoletano ! come dice berlusconi tutte le volte che passa davanti al quirinale ... roberto benigni |
15-05-2010, 02:08 | #48 |
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dopodomani 17 maggio concerto di John Zorn col gruppo Electric Masada
Arena del Sole Via Indipendenza 44 Bologna formazione Marc Ribot: chitarra elettrica Jamie Saft: tastiere Trevor Dunn: basso elettrico Joey Baron: batteria Kenny Wollesen: batteria, vibrafono Cyro Baptista: percussioni Ikue Mori: elettronica John Zorn: sax alto, direzione John Zorn ESSENTIAL CINEMA musiche dal vivo su film di: Joseph Cornell Rose Hobart (1936) Harry Smith Oz: The Tin Woodman's Dream (1967) Wallace Berman Aleph (1956-1966) Maya Deren Ritual in Transfigured Time (1946) Joseph Cornell Collage #36 (ca 1953) Jean-Luc Godard NIKE ad spot (1989) anteprima mondiale musiche di John Zorn
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15-05-2010, 05:14 | #49 | |
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28-10-2013, 07:01 | #50 |
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E' uscito un libro italiano su John Zorn.
John Zorn. Musicista, compositore, esploratore (di Maurizio Principato). Ma forse non lo comprerò, una buona metà circa del libro si sofferma sulle colonne sonore, che ad occhio e croce sarà non più del 15-20 % della sua produzione discografica.
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30-08-2016, 13:02 | #51 | |
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