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Originariamente inviato da 386DX40
L'idea sarebbe sempre quella di usare un disco originale dell' epoca tipo appunto un 500 e rotti MB IDE ma mi sono gia' fregato una volta comprandone uno non economico e che poco tempo dopo cominciava a non essere leggibile in alcune aree del disco e in peggiorare poi. Ma un po' come il PSU mi rendo conto che non tutto e' ragionevole mantenere dell' epoca corretta. Soprattutto quest'ultimo che e' il primo elemento preoccupante di una build vecchia.
Ma allo stesso tempo non mi piace la soluzione disco piu' capiente e driver overlay per fare da interfaccia con le limitazioni del bios. Preferisco allora una SD o CF di capienza simile ai dischi dell' epoca e appunto l'adattatore quasi quasi sebbene la perdita del rumore del disco e' un elemento certamente pesante.
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Sul 386DX-40 che ho resuscitato, ho visto che usando il CF da 512MB del 486-DX2-66 si avvia e funziona, da quel CF ho fatto anche un paio di bench, ed è emerso che probabilmente il Turbo è disinserito, questo perché la velocità rilevata è di circa 20MHz, in caso sia disinserito è un problema facilmente risolvibile, basta un jumper o uno switch, in questo momento non ho verificato se ponticellando la frequenza sale a 40, ma immagino sarà così.
A questo punto dovrei rendere avviabile il CF da 128MB
, per poi installarci DOS e W3.X (e alcuni programmi di bench), per occupare meno spazio vorrei installare la ver 5.0 del DOS e la ver 3.0 di Win, dopo spero di non complicarmi troppo le cose con i vari driver per schede audio video ecc...
Proverò a non usare i floppy, e caricare tutto tramite lettore/scrittore USB, dovrei avere i floppy ma risalgono a 30 anni fa, quindi potrebbero anche non funzionare o avere qualche problema tipo settore difettoso, se non riesco con l'USB avrei una soluzione finale, avviare il 286 e da li fare un disco di avvio (floppy permettendo).
Tornando a quello che avevi scritto, già nel 91-92 esistevano dischi di grande capacità
, immagino andavano sui server, quindi volendo si possono mettere dei dischi più capienti, ma l'interfaccia non era l'IDE, ma era ESDI o SCSI, tra i vari modelli HITACHI da 780MB N.F. (673MB Formattati) - FUJITSU da 780MB N.F. (611.2MB F.), ovviamente occorre l'apposito controller ISA, ma penso siano più veloci rispetto ai normali IDE, anche se per i dischi di quel periodo probabilmente la velocità (o lentezza dipende dai gusti) era abbastanza relativa
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