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Old 01-02-2022, 02:35   #17484
Fabio70rm
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Iscritto dal: Jun 2006
Città: Roma
Messaggi: 1756
Buonasera a tutti, approfitto del turno notturno e relativamente tranquillo di lavoro per comunicare che riprenderò ad essere più assiduo sia su questo thread che sugli altri della sezione audio. (per quanto possa fregare a qualcuno)

Ho notato che molta gente sta chiedendo consigli su schede audio per collegarci...cuffie...oppure per sentire surround...e diverse persone chiedono consigli su come eliminare disturbi di ronzii vari.

Permettetemi alcune considerazioni.

Come detto fin dai primi interventi, una scheda audio dedicata è decisamente migliore di un chipset integrato; a quel punto, decidere che tipo di scheda prendere dipende esclusivamente da due fattori, che uso ne fate e che budget avete.

Stabilito questo, il discorso relativo alla possibile presenza di ronzii e disturbi dipende esclusivamente dal produttore della scheda, e non assolutamente dal tipo di connessione della stessa ; voglio dire, se una scheda è costruita bene, è sufficientemente isolata dalla circuiteria elettrica interna ed esterna da non emettere alcun disturbo sonoro. Chiaro che se vi mettete a pochi metri da un motore elettrico molto potente il discorso va a farsi benedire...

Quindi il fatto che una scheda audio sia PCIe o esterna USB/Firewire/Thunderbolt non va a modificare assolutamente il discorso relativo a disturbi e ronzii.

Quello che potrà cambiare in maniera decisiva il vostro ascolto sarà invece la tipologia della catena audio, che dipende dalla scheda audio, dalla tipologia di connessione out, dalla tipologia di trasmissione audio e dal tipo di diffusore.

Come in tutte le catene, la qualità generale è determinata da quella dell'anello più debole; un'ottima catena audio è data da una scheda audio che abbia ottima qualità costruttiva e ottimi rendimenti nei rapporti specificati al primo thread, un cavo bilanciato e dei diffusori lineari. Vediamo di chiarire un attimo.

Interferenze e ronzii nel mio audio possono infilarsi principalmente dalla circuiteria elettrica (e qui entra in gioco la scheda audio e anche l'impianto elettrico dove ci si collega), dal collegamento fisico tra scheda e diffusore, ossia il cavo, e il diffusore stesso.

Stabilito questo, esistono alcuni standard che sono decisamente più performanti di altri; le cosiddette uscite bilanciate sono l'ottimale per una connessione tra i diffusori e la scheda audio, diversamente da collegamenti con Jack, MiniJack, RCA e altri connettori, che rischiano di catturare distorsioni esterne.

Per capire il concetto suggerisco di leggere questo articolo, che spero possa chiarire i dubbi di molti; riguardo alle connessioni bilanciate, quelle più usate sono le uscite ad alta impedenza (in genere Jack con opportuna messa a massa) e le cosiddette interfacce Cannon (quelle tripolari dei microfoni).

Alcuni utenti in passato mi hanno chiesto se una uscita ottica o digitale o Spdif sia migliore del classico cavo....la risposta è si, se si usa il protocollo digitale AES-EBU in fibra ottica....per non impegolarci in concetti e terminologie troppo professionali che esulano dall'uso del 99,9% degli utenti del forum, diciamo che non esistono casse comprate dall'utenza consumer che abbiano connessioni in digitale, almeno che io sappia....si passa sempre tramite un ampli esterno, quindi ad un hifi esterno.


Per quanto riguarda le varie elucubrazioni relative ad "ascolti 5.1, 7.1" e vari, considerate che quelle sigle riguardano un concetto di spazializzazione del suono; noi in natura, ascoltiamo con le nostre orecchie un sistema binaurale stereo, con una "cassa di risonanza naturale" che è fatta dalla nostra testa, che attenua ed enfatizza alcune frequenze. Questo ci permette di distinguere non solo il tipo di suono ma anche la sua provenienza, senza angoli ciechi, in una sfera intorno alla nostra testa. Essendo chiaramente poco pratico riprodurre delle sorgenti sonore a 360°, a meno di non posizionare l'ascoltatore all'interno di una sfera di casse, esistono vari formati surround.

Tenete però bene a mente una cosa: se un audio nasce stereo non ha alcun senso dargli una spazializzazione, perchè sarà sempre un artefatto!!

Altro concetto da chiarire è l'equalizzazione di un suono.

Noi in natura sentiamo così:

http://img4.imagetitan.com/img.php?i..._isofon(1).jpg

Di conseguenza il miglior ascolto è quello lineare, ossia una linea retta tra lo 0 e i 24kHz circa di percezione acustica che l'orecchio umano ha.

Ora, se un segnale sonoro enfatizza certe frequenze piuttosto che altre, "equalizzarle" ossia variarne l'intensità, genera un artefatto; ma un conto sono gli artefatti voluti, come quelli dei cd, dove per creare un sound di un genere musicale si enfatizzano certe frequenze, un altro è se ho un audio che è degradato per x motivi e mi illudo che modificando l'intensità delle frequenze migliori l'audio originale...questo non avverà MAI!!

Spero di aver chiarito alcuni dei dubbi espressi da diverse richieste.
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