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Originariamente inviato da Satviolence
Quindi metto a fuoco su un oggetto che ad occhio ritengo che sia leggermente oltre la distanza iperfocale. In questo modo so che perdo un po' di zona nitida vicino (che spesso non serve), ma sono sicuro di avere la zona nitida che si estende fino all'infinito.
Per fortuna questo metodo tollera abbastanza gli errori nella valutazione della distanza, perché di solito la zona nitida inizia a un paio di metri.
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Quello che mi chiedo a questo punto è: e allora perchè si parla di iperfocale? Tu così metti semplicemente a fuoco "puntando" qualcosa. Usi l'AF. Quello che voglio dire è che l'iperfocale viene utilizzata in molte situazioni: ad esempio io la uso per i matrimoni, all'uscita dalla chiesa non posso perdere tempo nel mettere a fuoco e mi serve velocità di azione. Un fotogiornalista o un paparazzo... non può mettere a fuoco nel casino o nella fretta più assoluta e allora si affida all'iperfocale. Per i fuori d'artificio o quando è troppo scuro, per non mandare in crisi l'AF si usa l'iperfocale. Oppure per emulare Ansel Adams
Comunque il mettere a fuoco a 1/3 della scena è generalmente un trucco per fotografare i paesaggi