Discussione: World Community Grid
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Old 05-09-2006, 17:38   #1
djtux
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Messaggi: 633
World Community Grid



Il team di BOINC.Italy è presente anche su WCG. Per effettuare il join questo è il link:
http://www.worldcommunitygrid.org/te...mId=J4K5DVH5Q1


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ORIGINAL POST
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A questo progetto si può partecipare sia tramite BOINC che tramite l'apposito Agent che si scarica dal sito ufficiale.
E' solo una mia impressione o le wu per il BOINC sono più corte rispetto a quelle dell'Agent? Inoltre con l'Agent puoi vedere a quale progetto partecipi, con il BOINC no.
Inoltre nella pagina delle statistiche globali risultano che ci sono più di 400000 devices (che suppongo siano intesi come computers, e dato che ogni computer ha almeno un processore, questo dato rappresenta anche i processori). Dunque sembra che è più seguito di Folding@home. Sbaglio?
Infatti la ricerca contro il vaiolo si è conclusa nel giro di poche settimane e non anni, come era previsto. Ecco il link.


HO APERTO IL THREAD UFFICIALE DI WCG ANCHE SUL NUOVO PORTALE www.boincitaly.org >>> link.
INVITO TUTTI GLI UTENTI DELLA COMMUNITY DI BOINC.Italy A POSTARE DIRETTAMENTE NEL NUOVO THREAD.
GRAZIE.


PROGETTI ATTUALMENTE ATTIVI:

Human Protein Folding Phase 2 (HPF2)
Human Protein Folding Phase 2 (HPF2) continua laddove la prima fase ha terminato. I due obiettivi più importanti del progetto sono di: 1) ottenere strutture ad alta definizione di specifiche proteine umane e di proteine patogene e 2) esplorare maggiormente i limiti della predizione della struttura delle proteine sviluppando ulteriormente il software di predizione strutturale Rosetta. Così il progetto si indirizza a due imperativi paralleli molto importanti, uno biologico e l’altro biofisico.

Il progetto, che ha avuto inizio all’ Institute for Systems Biology e adesso continua al Department of Biology and Computer Science dell’Università di New York, raffinerà, usando il software Rosetta in un modo che tiene conto di un maggior dettaglio atomico, le strutture risultanti dalla prima fase del progetto. L’obiettivo della prima fase era di capire la funzione delle proteine. L’obiettivo della seconda fase è di incrementare la risoluzione della predizione per certi sottogruppi di proteine umane. Una migliore risoluzione è importante per molte applicazioni, tra cui l’identificazione attraverso modelli virtuali di bersagli per i medicinali e la loro modalità di attacco. Elaborando alcune proteine ben studiate su World Community Grid (come le proteine del lievito), la seconda fase servirà anche a migliorare la comprensione della fisica delle strutture proteiche e ad avanzare la nostra conoscenza nella predizione delle strutture proteiche. Questo aiuterà anche gli sviluppatori di Rosetta a migliorare ulteriormente il software e l’affidabilità delle sue predizioni.

HPF2 focalizzerà l'attenzione sulle proteine umane secrete (proteine nel sangue e negli spazi tra cellule). Queste proteine possono essere importanti per la comunicazione tra cellule e sono spesso dei indicatori chiave per fare una diagnosi. Queste proteine si sono rivelate utili anche come medicinali (quando sintetizzate e somministrate dai medici alle persone che ne sono carenti). Esempi di proteine secrete umane usate in cure terapeutiche sono l'insulina e l'ormone umano della crescita. Capire la funzione delle proteine secrete umane può aiutare i ricercatori a scoprire la funzione di proteine del sangue e di altri fluidi interstiziali.

Il progetto guarderà anche allo studio delle proteine secrete patogene. Anche se ancora nella sua prima fase, HPF2 si incentrerà sul Plasmodium, l’agente patogeno che causa la malaria. I ricercatori sperano che l’alta risoluzione della predizione della struttura delle proteine secrete dalla malaria servirà da infrastruttura bioinformatica per quei ricercatori che stanno lavorando duramente in tutto il mondo per capire la complessa interazione tra gli ospiti umani e i parassiti della malaria. Benché esistano poche “soluzioni miracolose” e la biologia sia uno dei campi più complicati sulla Terra, i ricercatori pensano che questo lavoro aiuterà a capire le basi di questa interazione ospite-patogeno o perlomeno delle sue componenti. I ricercatori forniranno i risultati delle loro scoperte alla comunità scientifica e successivamente lavoreranno con la comunità per visualizzare, utilizzare e raffinare i dati. Questa comprensione potrebbe poi essere la base per impostare gli interventi.

Infine, questo progetto congiunge i sui sforzi con NYU e ISB per sostenere una medicina predittiva, preventiva e personalizzata (dando per presupposto che queste proteine secrete siano degli elementi chiave per la medicina del futuro). E’ troppo presto per dire quali proteine si scopriranno essere dei biomarcatori (sostanze talvolta trovate in quantità eccessiva nel sangue, altri fluidi corporei o tessuti e che possono essere usate per indicare la presenza di qualche tipo di cancro). In ogni caso è chiaro che molte di esse saranno delle proteine secrete. Come per la prima fase del progetto, la potenza di Word Community Grid sarà fondamentale per fornire rapidamente dei risultati ai ricercatori delle comunità biologiche e biomediche.


Help Cure Muscular Dystrophy (HCMD)

Aiutate a Curare la Distrofia Muscolare


La fase 1 di “Aiutate a Curare la Distrofia Muscolare” si è conclusa. (Giugno 2007)

Gli scienziati stanno analizzando i risultati per prepararsi alla fase 2 di questo progetto.

World Community Grid ed i ricercatori supportati da Decrypthon - una collaborazione tra l'AFM (Associazione Francese Distrofia Muscolare), CNRS (Centro Nazionale Francese per la Ricerca Scientifica) e IBM - stanno investigando le interazione proteina-proteina di 40,000 proteine le cui strutture sono conosciute, con un'attenzione particolare a quelle proteine che giocano un ruolo nelle malattie neuromuscolari. Il database di informazioni prodotte aiuterà i ricercatori a sviluppare molecole capaci di inibire o incrementare i legami di particolari macromolecole, possibilmente portando a migliori trattamenti per la distrofia muscolare e le altre malattie neuromuscolari

Cosa sono le malattie neuromuscolari e la distrofia muscolare?
Malattie neuromuscolari è un termine generico che sta ad indicare un gruppo di disordini (più di 200 in tutto) che deteriorano le funzionalità muscolari sia direttamente tramite patologie muscolari (distrofia muscolare) che indirettamente tramite patologie del sistema nervoso. La maggior parte di essere è rara (colpendo meno di una persona ogni 2000), di origine genetica (80%) e colpisce sia i bambini che gli adulti. Queste malattie croniche portano ad una diminuzione della forza muscolare, causando serie disabilità nelle funzioni motorie (muoversi, respirare ecc). La manifestazione delle malattie è varia: alcune sono progressive mentre altre rimangono stabili per diversi anni e la stessa malattia può causare diversi sintomi da una persona ad un'altra.

Nonostante i progressi nelle tecniche terapeutiche, al momento non c'è nessun trattamento curativo disponibile per le persone colpite da malattie neuromuscolari.


Discovering Dengue Drugs - Together (DDDT)

Status del progetto e scoperte:

Un resoconto dello status e informazioni dettagliate su questo progetto saranno postate sulle pagine web di questo sito dagli scienziati del progetto “Scoprire una cura per la Dengue - Insieme”. Se avete commenti o domande riguardanti questo progetto, per favore visitate il forum di “Scoprire una cura per la Dengue - Insieme”.

Missione

La missione di “Scoprire una cura per la Dengue – Insieme” è di scoprire medicinali promettenti per combattere i virus della Dengue, dell'Epatite C, della Febbre dell'Ovest Nilo e della Febbre Gialla. La vasta potenza computazionale del World Community Grid sarà usata per completare i calcoli sulla struttura dei medicinali necessari ad identificare le cure.

Importanza

Questo progetto scoprirà promettenti medicinali che fermano la replicazione dei virus della famiglia delle Flaviviridae. I membri di questa famiglia, che includono la Dengue, l'Epatite C, la Febbre dell'Ovest Nilo e la Febbre Gialla pongono significative minacce alla salute sia nei paesi sviluppati che non.
Più del 40% della popolazione mondiale è a rischio di infezione.
Ogni anno 1 milione e mezzo di persone vengono curate per febbre da Dengue o febbri emorragiche da Dengue.
L'Epatite C ha infettato circa il 2% della popolazione mondiale.
Anche la Febbre Gialla e la Febbre dell'Ovest Nilo hanno avuto significativi impatti globali.
Sfortunatamente non ci sono medicinali che curino efficacemente queste malattie. Di conseguenza le attenzioni necessarie per trattare queste infezioni e ridurre al minimo la mortalità mettono a dura prova le già indaffarate istituzioni sanitarie di tutto il mondo. Ci si aspetta che la scoperta di medicinali ad ampio spettro o specifici possa migliorare significativamente la salute globale.

Approccio

Un approccio promettente per combattere questi virus e prevenire le infezioni è di sviluppare medicinali che inibiscano la proteasi NS3 del virus. La proteasi NS3 è un enzima necessario per la sua replicazione; la sua sequenza di amminoacidi e la sua struttura atomica sono molto simili all'interno dei vari virus della famiglia delle Flaviviradae. Poiché la struttura della proteasi NS3 è conosciuta possiamo utilizzare metodi avanzati di ricerca basati sulla struttura per identificare piccole molecole inibitrici della proteasi.

Il Dott. Stan Watowich e il suo team di ricercatori della sezione medica dell'Università del Texas (Galveston, Texas, USA) hanno compiuto importanti progressi in questa direzione avendo scoperto misture che inibiscono le proteasi della Dengue e della Febbre dell'Ovest Nilo e che impediscono la replicazione virale nelle colture cellulari. Tuttavia devono essere scoperte altre potenziali cure per aumentare la possibilità di convertire queste molecole in medicinali approvati per il trattamento delle infezioni da flavivirus.


Help Conquer Cancer (HCC)

Scopo del progetto
La missione di Help Conquer Cancer è di migliorare i risultati della cristallografia a raggi X per le proteine, la quale aiuta i ricercatori non solo ad annotare parti sconosciute del proteoma umano, ma anche a migliorare la loro comprensione sull’avviamento, progressione e trattamento del cancro.

Importanza
Allo scopo di migliorare la comprensione del cancro e di una sua cura, non solo devono essere scoperti nuovi approcci terapeutici capaci di identificare la malattia in fase di metastasi (cancro che si diffonde in altre parti del corpo), ma devono essere anche identificati marcatori diagnostici (indicatori della malattia) che possono individuare uno stadio precoce della malattia.

I ricercatori sono stati in grado di fare importanti scoperte studiando diversi cancri umani, anche quando avevano informazioni limitate o del tutto assenti sulle proteine implicate. Comunque, per una migliore comprensione e trattamento del cancro, è importante per gli scienziati scoprire nuove proteine coinvolte nel cancro, la loro struttura e la loro funzione.

Gli scienziati sono concentrati specialmente su quelle proteine che potrebbero avere una relazione funzionale con il cancro. Queste sono proteine che sono o sovra-espresse o represse nel cancro, oppure proteine che si sono modificate o mutate in un determinato modo che si riflette in un cambiamento strutturale.

Migliorare la cristallografia a raggi X permetterà ai ricercatori di determinare più velocemente la struttura di molte proteine coinvolte nel cancro. Questo porterà ad una migliore comprensione della funzione di queste proteine e consentirà a potenziali interventi farmacologici di curare questa malattia mortale.


AfricanClimate@home (ACH)

Scopo del progetto
Lo scopo di AfricanClimate@Home è di sviluppare dei modelli climatici più accurati per specifiche regioni dell’Africa. Questo servirà come base per capire come il clima cambierà in futuro così che possano essere attuate delle misure progettate per attenuare gli effetti negativi del cambiamento climatico. L’enorme potenza computazionale di World Community Grid verrà usata per capire e ridurre l’incertezza con cui i processi climatici sono simulati sull’Africa.

Importanza
Il cambiamento climatico globale è ad oggi riconosciuto come uno dei più pressanti problemi a cui deve far fronte la comunità mondiale. Gli effetti negativi del cambiamento climatico globale sono fonte di grande preoccupazione in tutte le aree del mondo. Comunque, è ampiamente riconosciuto che gli impatti saranno percepiti maggiormente nei paesi sottosviluppati, dove le infrastrutture e l’accesso ad appropriate cure mediche e altre servizi sociali, che sono critici per alleviare e rispondere agli effetti dei cambiamenti climatici, sono spesso assenti.

In quest’ottica, l’Africa, un continente vulnerabile agli stress legati al clima, affronta una difficile sfida. I molteplici effetti di un clima variabile in Africa sono dimostrati chiaramente dalla grande inondazione in Mozambico nel 2000 e 2001, che ha lasciato più di un milione di persone senza casa e ne ha uccise migliaia, così come la mancanza di piogge sperimentata in molte zone del sud Africa negli ultimi anni che ha contribuito ad una diffusa mancanza di cibo. Non è ancora chiaro come la frequenza di questi estremi climatici cambierà in futuro, ma se lasciati incontrollati, gli attuali problemi sociali dell’Africa potranno aggravarsi, lasciando una devastazione ancora più grande e perdita di vite umane.

FightAIDS@home (FAAH)

Combattere l'AIDS da casa

Status del progetto e scoperte: le informazioni su questo progetto sono pubblicate nelle pagine sottostanti e sul sito di "Combattere l'AIDS da casa" dagli scienziati del progetto. For gli ultimi aggiornamenti sullo status del progetto, per favore scaricate il report (in formato .pdf) di "Combattere l'AIDS da casa". Per commentare o rivolgere domande sul progetto, per favore scrivete nel forum di "Combattere l'AIDS da casa".

L'aggancio delle proteasi dell'HIV - Cos'è l'AIDS?

UNAIDS, il programma delle Nazioni Unite sull'HIV/AIDS, stima che nel 2004 c'erano più di 40 milioni di persone nel mondo infettate dall'HIV, il virus della Sindrome da ImmunoDeficenza Acquisita. Il virus ha influenzato le vite di uomini, donne e bambini in tutto il mondo. Al momento non c'è alcuna cura in vista, solo trattamenti con una varietà di medicinali.

Il Laboratorio del Prof. Arthur J. Olson all'Istituto di Ricerca Scripps (TSRI) sta studiando metodi computazionali per progettare nuovi farmaci anti-HIV basati sulla struttura molecolare. È stato dimostrato più volte che la funzione di una molecola - una sostanza fatta di molti atomi - è dovuta alla sua forma tridimensionale. L'oggetto dello studio di Olson è la proteasi dell'HIV, una componente fondamentale del virus che, se bloccata, impedisce al virus di maturare. Questi blocchi, conosciuti come "inibitori delle proteasi", sono quindi un modo per evitare l'insorgere dell'AIDS e prolungare la vita. Il Laboratorio Olson sta usando metodi computazionali per identificare nuovi potenziali medicinali che abbiano la giusta forma e caratteristiche chimiche per bloccare la proteasi dell'HIV. Questo approccio generale è chiamato "Sviluppo strutturale dei medicinali" e come riferito dagli Istituti Nazionali di Scienze Mediche Generali ha già avuto importanti effetti sulle vite delle persone che convivono con l'AIDS.

Ancor peggio l'HIV è un "replicatore impreciso" e quindi continua ad evolversi in nuove varianti, alcune delle quali sono resistenti ai medicinali attuali. È quindi vitale che gli scienziati continuino la loro ricerca per nuovi e migliori farmaci per combattere questo "bersaglio in movimento".

Gli scienziati sono in grado di determinare tramite esperimenti le forme di una proteina e di un farmaco separatamente, ma non sempre di entrambi quando combinati. Se gli scienziati conoscessero come una molecola di un farmaco si adatta nel sito attivo della proteina bersaglio, i farmacisti potrebbero capire come creare farmaci ancora migliori che siano più efficaci di quelli esistenti.

Per rispondere a queste sfide, il progetto della World Community Grid “Combatti l'AIDS da casa” utilizza un programma software chiamato “Autodock” (autoaggancio) sviluppato nel laboratorio del Prof. Olson. Autodock è un insieme di strumenti in grado di predirre come le piccole molecole, quali quelle dei potenziali farmaci, si potrebbero legare o “agganciare” ad un recettore di una struttura tridimensionale conosciuta. La prima versione di Autodock fu scritta nel laboratorio Olson nel 1990 dal Dott. David S. Goodsell. Da allora, sono state rilasciate nuove versioni, sviluppate dal Dott. Garrett M. Morris, che aggiungono i risultati e le strategie di nuove scoperte scientifiche e che rendono il software computazionalmente più robusto, veloce e facile da usare per gli altri scienziati. Dall'inizio di questo progetto, la World Community Grid ha utilizzato una versione pre-rilascio di Autodock 4. Nell'agosto 2007 WCG ha cominciato ad utilizzare la nuova versione aperta al pubblico di Autodock 4 che è più veloce, più accurata, può gestire ricerche flessibili sulle molecole ed può inoltre essere usata per l'analisi dell'aggancio tra molecole. Autodock è utilizzato nel progetto “Combattere l'AIDS da casa” all'interno della World Community Grid per agganciare un grande numero di piccole molecole alla proteasi dell'HIV, così le migliori molecole possono essere trovate per via computazionale, selezionate e testate in laboratorio per valutare l'efficacia contro il virus dell'HIV. Unendo le forze l'Istituto di Ricerca Scripps, la World Community Grid e la crescente comunità di volontari possono trovare migliori trattamenti molto più velocemente che mai in precedenza.
Status del progetto e scoperte: le informazioni su questo progetto sono pubblicate nelle pagine sottostanti e sul sito di "Combattere l'AIDS da casa" dagli scienziati del progetto. Per gli ultimi aggiornamenti sullo status del progetto, per favore scaricate il report (in formato .pdf) di "Combattere l'AIDS da casa". Per commentare o rivolgere domande sul progetto, per favore scrivete nel forum di "Combattere l'AIDS da casa".
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È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio - Albert Einstein

Ultima modifica di djtux : 10-01-2008 alle 10:31.
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