Per non vedere lo sbilancio tra la pubblicita' a scopo gaming e l'hype generato ai videogiocatori e la reale offerta riservata=avanzata ad essi bisogna proprio essere ciechi.
Fa ridere poi il discorso che pur di far soldi (la cossiddetta "non onlus" che va tanto tirata in ballo) ogni etica possa venire calpestata.
Strano anche pero' che nessuno faccia un ragionamento che prenda in considerazione la relazione tra:
- le scarse vendite ai gamers (PC)
- l'industria dello sviluppo (software) dei videogames, che devono vendere/campare anche loro
- le console
Il tutto condito con la moda di svalutare il denaro alzando i prezzi dei prodotti indiscriminatamente, allargando la forbice tra ricchi e poveri, che "tanto finche' trovo i ricchi a cui vendere sono a posto", anche se continuano a diminuire... poi semmai si chiude e si va in pensione e ciao
Vabbe' io non sono un economo e si vede