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Old 06-02-2007, 14:49   #1
Insane_Tech
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Dry ice e azoto liquido: come benchare

Ciao a tutti ragazzi,
seguendo l'invito del gentilissimo rera apro questa piccola ma spero utile guida in cui cercherò di illustrare al meglio le varie tecniche di bench con raffreddamenti estremi

In ogni caso ricordo a tutti di prestare la dovuta cura nella fase di coibentazione, essenziale per la salvaguardia del vostro hardware, di cui potete trovare una guida esaustiva a questo indirizzo, oltre che la massima prudenza per evitare danni a voi stessi.

Dry Ice

Il dry Ice (o ghiaccio secco) giunge a casa vostra in contenitori di polistirolo sotto forma di pellets (cioè chicchi) già pronti per essere utilizzati con i tolotti, o in lastre che devono essere preventivamente spezzettate.

Foto del dry ice sotto forma di pellets



Per benchare con questo tipo di refrigerante è necessario il tolotto, posto a contatto con il chip che desideriamo raffreddare, che ha il compito di contenere il refrigferante e quindi abbassare la temperatura del compnente posto al di sotto.

L'utilizzo è molto semplice, bisogna infatti "versare" i pellets di dry ice nel tolotto, senza il bisogno di particolari attrezzature, ma sempre con la massima prudenza possibile.
Se infatti questa sostanza è nel complesso meno pericolosa dell'azoto liquido, può comunque provocare serie ustioni da freddo, percui usate sempre la massima cautela.

Prima però di inserire il Dry Ice nel tolotto versate un pò di alcool alimentare sul fondo, per aumentare la superficie di scambio e incremementare le prestazioni del tolotto.

Inserimento del dry ice nel tolotto



Azoto Liquido

Discorso più complesso per l'azoto liquido (o LN2), che necessità di particolari attrezzature per essere trasportato, che prendono il nome di dewar.
Il dewar altro non è che un contenitore che ha il compito di conservare il liquido al suo interno ad una temperatura quanto più possibile costante; per fare ciò sulle pareti di questi contenitori troviamo intercapedini in cui viene fatto il vuoto, minimizzando quindi il contatto con l'ambiente circostante.

Struttura interna di un dewar



Fatte queste premesse passiamo ad analizzare le possibili "tecniche" di bench con questo tipo di raffreddamento: travasando l'azoto in altri contenitori (thermos ecc), o per mezzo di uno spillatore.

Travasare l'azoto in altri contenitori è un'operazione molto pericolosa, dal momento che anche poche goccie di azoto possono provocare gravi ustioni da freddo o addirittura necrosi dell'arto interessato. Indossate quindi sempre guanti e occhiali protettivi, per evitare qualunque contatto.
Dopo averlo travasato potete versarlo nel tolotto fino a raggiungere la temperatura desiderata.

Utilizzando lo spillatore riduciamo i rischi di contatto con il refrigerante e otteniamo una maggior precisione nel dosaggio, indispensabile per gestire al meglio le temperature.

Schema del funzionamento di dewar+spillatore



Dewar+spillatore in azione



Dall'estremità dello spillatore si fà partire un normalissimo tubo (si può tranquillamente utilizzare un tubo Crystal 12x17) opportunamente coibentato, che si infili nel tolotto o nell'azoto block, utilizzabile benchando in questo modo.



Aprendo e chiudendo la valvola dello spillatore possiamo decidere quanto azoto immettere nel contenitore, passando dal semplice gas fino a liquido puro (che si trova a -196°).
Quando però vi ritrovate con lo spillatore ghiacciato fate attenzione a non aprire e chiudere la valvola violentemente e a soffiare via la neve carbonica che si formerà sopra la valvola di sfogo, per evitare, nel caso vi fossero malfunzionamenti, rotture e quindi grave pericolo per chi si trova nei paraggi.

Vi ricordo che l'azoto, sebbene già presente nell'atmosfera, in alte concentrazioni può essere addirittura fatale, per cui utilizzatelo in locali ben areati!
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