Il discorso che avete fatto finora è giusto, ma ci sono ben altre considerazioni da fare.
I problemi degli obiettivi sono due: rifrazione e riflessi.
La rifrazione è "l'errore" che fa una sostanza nel trasmettere la luce, mentre i riflessi sono quelli generati dalle superfici lucide (come il vetro, appunto).
In un obiettivo ci sono parti "piene" (di vetro) e parti "vuote" (piene d'aria), e quando la luce passa dall'uno all'altro materiale subisce deviazioni, volute e non.
Quelle volute ci permettono di fotografare
, quelle non volute ... si cerca di limitarle accoppiando insieme più lenti a formarne un gruppo. Così c'è minore differenza e meno superfici libere da attraversare, quindi minore rifrazione.
Sempre dentro all'obiettivo la luce circola libera, quasi tutta verso la pellicola, ma un po' se ne va a spasso
, creando microriflessi che si ripercuotono sulla qualità dell'immagine registrata.
Per limitare questo fenomeno si trattano le lenti (multicoated, ad es.) con sostanze che le rendono un po' meno riflettenti, ma non meno trasparenti.
Questo vale sia per i preziosi obiettivi f/1.4, che montano lenti di alta qualità, ma tante!, sia per gli economici zoom, che montano lenti +piccole e - precise, per economizzare.