Quote:
Originariamente inviato da zappy
perchè l'hai già vista. altrimenti col piffero che sai come è fatta dietro una cosa
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In realtà il nostro cervello è anche pù sofisticato: anche se QUELLA specifica colonna non l'hai mai vista prima, riconosci che è una colonna e deduci la forma della parte che non vedi! Una specie di... magia.
E a proposito di "cose quasi magiche" e "intuizione dall'esperienza", ho scovato un algoritmo interessante (anche se OT...): permette al computer di ricostruire i colori di un'immagine in bianco e nero "deducendolo" dalle texture dell'immagine e dalla sua "esperienza" in merito a colori e texture.
Chissà se un giorno riusciranno a inventare un algoritmo del genere per gli oggetti invece che per i colori!
Ecco un'applicazione di questo incredibile algoritmo, che a volte ha del miracoloso:
http://demos.algorithmia.com/colorize-photos/
Mi ha per esempio permesso di dirimere la diatriba tra "teca bianca" e "teca rossa" che sollevai tempo fa nel thread: l'algoritmo ha riconosciuto come "rosso" il materiale della vecchia teca! (cosa poi confermata da alcuni documenti storici: era finto porfido rosso)
Il risultato con questa immagine è strabiliante!
Considerate che un'immagine come questa probabilmente non può esistere nella realtà, visto che la pellicola a colori è arrivata in italia negli anni '50 ma la teca fu verniciata di bianco proprio negli anni '50, quindi probabilmente non esistono foto a colori della versione originale rossa.