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Old 03-05-2003, 13:48   #4
marben
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Le conseguenze di un aggiornamento firmware fallito non sempre sono irreversibili. Ecco come salvare un’unità ottica apparentemente spacciata

Aggiornamento fallito? Ecco come resuscitare un drive ‘morto’

L’aggiornamento del firmware può comportare indubbi vantaggi, quali migliori prestazioni ed un’incrementata compatibilità con i supporti con unità in grado di incidere supporti. Tuttavia l’operazione di aggiornamento è molto rischiosa, analogamente all’upgrade del BIOS di una scheda madre o di una scheda grafica. Ciò perché il firmware è l’elemento essenziale di ogni periferica, poiché coordina le attività vitali dell'apparato stesso. Qualora dovesse venire a mancare questo piccolo elemento software, la periferica sarebbe totalmente incapace di eseguire qualsiasi operazione.
Ecco perché diverse unità ottiche non danno segni di vita se un aggiornamento fallisce. Molto spesso non è possibile salvare device danneggiati in questo modo. Se il vostro drive ‘danneggiato’ è basato su un chipset di produzione Ricoh o Mediatek , tuttavia, è possibile ricaricare il firmware senza sostituire la Flash Rom (il chip di memoria nel quale risiede il firmware), operazione peraltro economicamente improponibile (in questi casi è consigliabile l’acquisto di una nuova unità). Quindi, anzitutto, verificate che la parte elettronica del vostro drive sia incentrata su chipset di questi due produttori. Nella rete esistono diverse fonti in grado di chiarire il tipo di chipset senza l’apertura fisica dell’unità. Ad esempio, il sito ceco www.cdr.cz , fronisce informazioni chiare e schematiche, tanto da non far rimpiangere l’adozione della sola lingua ceca. Anche il sito www.cdrinfo.com , importante punto di riferimento in tema di masterizzazione, può risultare molto utile al riguardo.

Se possedete un drive con chipset Ricoh, rimando la spiegazione al secondo paragrafo della guida “Ricoh e relativi prodotti OEM: imporre un firmware all’utility di flashing” . L’intervento implica una modifica non devastante dell’hardware.

Se possedete un device basato su chipset Mediatek, non è necessario alcun intervento all’hardware (se non in casi rarissimi). E’ solamente necessario munirsi un’applicazione studiata ad hoc per drive con questi chipset e distribuita in due versioni: MtkFlash (eseguibile in DOS puro) e MtkWinFlash (operante in Windows). Le prima, sebbene più complessa da usare, è notevolmente più stabile della versione di Windows, soggetta a frequenti blocchi. Tuttavia, di seguito è illustrato come procedere con entrambe le versioni. Dopo essersi muniti di tale software (definito ‘flasher’, in quanto atto a scrivere il firmware nella Flash ROM), è necessario reperire il file contenente il firmware. In questo caso, MtkFlash opera solamente con file aventi estensione .bin o .hex. Reperire in rete firmware applicabili con MtkFlash (o MtkWinFlash) è piuttosto facile: ve ne sono diversi nel vasto database del sito specializzato www.firmware-flash.com . Una volta che si è in possesso dei due elementi fondamentali (il flasher ed il file del firmware) si può procedere con l’aggiornamento.


Usare Mtk Flash
Formattate un floppy di avvio MS-DOS e copiate al suo interno l’eseguibile di MtkFlash e i file contenenti il firmware (questi ultimi possono anche essere più di uno). Assicuratevi che il BIOS sia impostato in maniera tale che il floppy preceda l’hard disk nella fase del boot.
MtkFlash, nella sua semplicità, tuttavia, può rivelarsi paradossalmente macchinoso; il solftware a totalmente bsato su riga di comando, essendo avviabile solo in DOS puro. E’ necessario attenersi a questo metodo per usufruire delle funzionalità di MtkFlash:

MTKFLASH X W /B filename.BIN

Tale comando, ovviamente, deve essere preceduto dall’indicazione della directory contenente i file del programma e qualli del firmware da installare nella Flash ROM dell’unità.
Di seguito è spiegato nel dettaglio il significato delle varie indicazioni del comando di cui sopra.

MTKFLASH = Necessario per richiamare l’utility

X = Da rimpiazzarsi con un numero indicante l’indirizzo dell’unità, attenendosi a quanto segue:
1 : Canale Primario, impostazione Master
2 : Canale Primario, impostazione Slave
3 : Canale Secondario, impostazione Master
4 : Canale Secondario, impostazione Slave

W /B = Determina le azioni che MtkFlash deve eseguire, in questo caso scrivere il firmware nella Flash ROM.

filename.BIN = In questo passaggio è necessario indicare i file contenenti il firmware. Di conseguenza qui si dovrà trascrivere correttamente i nomi dei file, (per esempio firmware.bin o firmware.hex ). Nel caso il firmware sia contenuto in più file, è necessario trascrivere i nomi di tutti questi, separati da uno spazio.

Premendo INVIO si avvierà l’operazione di flashing.

E’ necessario prestare attenzione al spazi da trascrivere in riga di comando, un eventuale errore sintattico comprometterebbe la funzionalità dell’utility. Prestare quindi attenzione a questi particolari: fra MTKFLASH e “X”, così come fra W e /B e fra /B e il nome del file, deve essere interposto un solo spazio; lo stesso vale per la trascrizione dei nomi dei file contenenti il firmware, nel caso essi siano più di uno.

Usare MtkWinFlash
La versione operante in ambiente Windows di MtkFlash è denominata MtkWinFlash. Può vantare la praticità che talvolta viene a mancare durante l’uso della versione per DOS e che è sempre apprezzata da chi è alle prime armi. Ma vi sono anche delle controindicazioni, in quanto MtkWinFlash è piuttosto instabile. Avviando il software, si incontra un bivio, che ramifica il programma in due modalità differenti sia per uso che per caratteristiche. Esse sono denominate rispettivamente Atapi Mode e IDE Mode. Il funzionamento della prima ricalca quello di tutti i consueti flasher per Windows, comportando cioè l’indicazione del unità di destinazione semplicemente mediante il nome della stessa. In caso di unità con firmware corrotto o assente, tale modalità è di fatto inutile, perché in questi casi non si ha il riconoscimento dell’unità né dal BIOS né dal sistema operativo. L’IDE Mode, invece, si basa su un funzionamento simile a quello della versione per DOS, agevolato però dai classici menù a tendina di Windows.

Atapi Mode: In Target Drive è necessario indicare l’unità da flashare, selezionabile dal menù a tendina. In Source è necessario indicare i file del firmware, eventualmente usufruendo della funzione Browse (Sfoglia). Quindi cliccare su Flash Drive, in modo da avviare il processo di scrittura della Flash ROM.

IDE Mode: Analogamente a MtkFlash, in Target Drive è necessario indicare numericamente la “posizione” del drive:
1 : Canale Primario, impostazione Master
2 : Canale Primario, impostazione Slave
3 : Canale Secondario, impostazione Master
4 : Canale Secondario, impostazione Slave
In Source, invece, è necessario indicare il file contenente il firmware; anche qui è presente la funzione Browse. Cliccando su Flash Drive è possibile avviare il processo di aggiornamento / scrittura.

Indubbiamente i software sopra descritti sono di indubbia utilità, tanto da poter evitare un eventuale danno economico: benché i masterizzatori abbiano ormai prezzi decisamente bassi, la possibilità di ripristinare la piena funzionalità di un’unità “morta” e sicuramente interessante. Oltretutto, questi semplici programmi permettono di praticare l’overspeed (= aumento della velocità nominale del drive) di diverse unità, benché l’operazione sia sconsigliabile: il guadagno prestazionale è spesso piuttosto ridotto ed, inoltre, l’operazione ha in diversi casi provocato danni irreversibili all’hardware ed ai supporti in esso contenuti.


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MtkFlash: backup del firmware

MtkFlash, inoltre, integra un’utile funzione di backup del firmware attualmente installato nel drive (ammesso che sia presente e non sia corrotto). Si proceda in questo modo:

Digitare in riga di comando tale stringa: MTKFLASH X R /M /B anyname.BIN

Si sostituisca X con un valore numerico rappresentante l’allocazione del drive (vedi sopra). Quindi si indichi in luogo di anyname.BIN il nome del file (di lunghezza massima pari a 8 caratteri) che verrà creato e nel quale sarà salvato il firmware attualmente installato. Premere INVIO per procedere all’estrazione di una copia del firmware dalla Flash ROM. Il file così creato sarà scritto nella directory contenente MtkFlash.

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Ultima modifica di marben : 01-01-2004 alle 20:04.
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