martedì 21 giugno 2011
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La prima offensiva di quella che si configura come una guerra informatica con diversi protagonisti della scena hacker a fare fronte comune. L'obiettivo sono i governi, accusati di spiare i cittadini in Rete
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Roma - Il sito della
Serious Organised Crime agency (
SOCA) britannica, l'agenzia governativa che lotta contro la criminalità organizzata e che si occupa dei crimini informatici, è stato
costretto offline da un attacco Denial of Service (DDos) rivendicato della crew Lulz Security.
La scelta di disconnettere il sito è stata presa da SOCA, che ha voluto così minimizzare i disagi provocati agli altri siti ospitati dal suo ISP.
La nuova azione intrapresa dal gruppo LulzSec, recentemente salito agli onori della cronaca,
si inserisce in una strategia ben precisa, la sua campagna soprannominata "Antisec" (che sta per Operazione
Anti-Security) che l'
ha già spinta ad attaccare il
Senato statunitense, la CIA e il partner dell'FBI Infragard.Antisec si pone un obiettivo che va oltre le
risate (lulz) evocate dal nome della crew: intende attaccare le istituzioni per "rubare e diffondere qualsiasi tipo di informazione governativa riservata".
Come nella miglior tradizione hacker, l'
annuncio della campagna di attacchi ha la forma di un comunicato che ricalca l'austerità di quelli rilasciati dalle grandi aziende non disdegnando paroloni come "ribellione" o "la storia inizia oggi" e invocando la comunione di intenti della comunità hacker che
invita ad unirsi alle proprie battaglie per ottenere la garanzia della privacy degli utenti online "minacciati dalle infiltrazioni delle agenzie governative".
Stavolta, tuttavia, vi è anche qualcosa in più: già nel comunicato si legge infatti che il più noto gruppo di hacktivisti, Anonymous,
si sia unito alle offensive di LulzSec formando un fronte comune e
smentendo le voci che volevano quest'ultimo nato da una costola ribelle del gruppo e in aperta antitesi rispetto ad esso. Voce peraltro smentita direttamente dal Twitter di LulzSec con
un cinguettio.
Qualche legame fra le due, peraltro, potrebbe esservi: secondo l'azienda che si occupa di sicurezza
Imperva Data Security tra i vertici del nuovo gruppo hacker vi sarebbe l'hacker conosciuto con il nome "Sabu" e già protagonista dell'offensiva all'altra società di sicurezza
HBGary.
Altri protagonisti della scena hacker si trovano stavolta sul fronte comune: i documenti raccolti nelle offensive intraprese con la compagna Antisec
verranno divulgati, dice LulzSec, su
The Pirate Bay.
Se il fronte hacker si sta unendo, peraltro, le istituzioni non restano a guardare: negli Stati Uniti
si sta discutendo di un
innalzamento della pena massima per crimine informatico da 10 a 20 anni di prigione, per fatti che comportano "un potenziale rischio per la sicurezza nazionale".
Claudio Tamburrino
Fonte:
Punto Informatico