Non aggiungo granchè a quello detto da tutmosi3 (anzi, grazie per avermi "sgravato" il lavoro)...
A parte le soluzioni di backup remoto, sempre a seconda dell'ambito, possono bastare:
* un disco usb da collegare solo al momento del backup e da custodire con cura, magari portandolo via
* un secondo nas o server collegato via rete 2 paio di piani più su (contro le alluvioni), in stanze/armadetietti blindati e ignifughi (incendi, furti...)
ovviamente per gli errori umani (cancellazione o sovrascrittura di file), in base alla mole di dati da gestire, si possono schedulare snapshot (magari incrementali, in modo da non sprecare troppo spazio) orari/giornalieri/settimanali e mantenere uno storico del lavoro svolto, recuperabile in qualsiasi momento.
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Spesso sucede che la moria dei dischi sia ravvicinata perchè si esaurisce il loro ciclovitale.
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I migliori "raid-builder" suggeriscono di utilizzare dischi uguali, ma possibilmente di partite produttive differenti, per evitare morti a catena in seguito allo stesso difetto costruttivo. A parte questo, la sostituzione del disco al giorno d'oggi avviene molto prima della fine del suo ciclo vitale (di solito per aumentare lo spazio disponibile). Soprattutto in un ambiente con dati importanti sarebbe opportuno programmare l'aggiornamento dei dischi ogni 2-3 anni.
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Spesso i NAS finiscono in posti davvero infami e capita che la spia di segnalzione di down di 1 HD sia inascoltata per mesi.
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Per questo ci sono gli alert via email!
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Il disco mirror inoltre è meno sollecitato in quanto viene solo usato per la copia e non per la lettura ....
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In effetti si.
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Io direi "dipende". Non so sui nas, ma molti controller leggono da entrambi i dischi di un raid1 per aumentare la velocità di lettura (come se si trattasse di un raid0).