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Old 27-04-2008, 17:43   #5
Snowfortrick
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RACCORDI


I raccordi si avvitano al waterblock e accolgono il tubo che collega i vari componenti dell'impianto.
Ovviamente a seconda della scelta fatta per il tubo,bisogna munirsi di raccordi compatibili, possibilmente con un ID uguale a quello del tubo scelto.

(anche qui tabella pollici → mm?)(Direi di si)

Iniziamo a fare delle distinzioni, perchè spesso sulle misure dei raccordi si fa grande confusione. Le misure da tenere d'occhio sono 2, totalmente indipendenti l'una dall'altra. La prima è il diametro del portatubo, cioè la misura della parte del raccordo che deve calzare il tubo; è generalmente espressa secondo il sistema metrico (quindi in mm) a parte per i prodotti made in USA (ad esempio D-Tek) dove vengono usati i pollici (NOTA BENE 1 POLLICE=2,54 cm). La seconda misura riguarda il passo del filetto del raccordo. In questo caso la misura è espressa ovunque in pollici. Facciamo qualche esempio per essere chiari. Gli impianti “nostrani utilizzano dei raccordi con filettatura 1/4” a gas e diametro esterno del portatubo 12mm,quindi adatto a tubi da 12mm di ID. Nessuno mi vieta però, per esempio, di usare una misura di tubi più piccola, quindi se io volessi usare dei tubi con ID 10mm dovrei cambiare i raccordi con altri sempre con filettatura ¼, ma questa volta portatubo da 10mm esterno. I kit commerciali (vedi Thermaltake) usano raccordi con filettatura 1/8” e portatubo in pollici (circa 9,5mm). Seguono lo stesso schema dei portatubo classici anche i raccordi pneumatici rapidi,solo che in questo caso,siccome è il tubo che entra nel raccordo e non il contrario,il raccordo deve avere ID uguale all'OD del tubo (raccordo da 10mm ID, tubo da 10mm OD). Vi sono anche i raccordi a ghiera che stanno prendendo piede perchè molto belli esteticamente e perchè danno una sicurezza in più, infatti hanno una ghiera che si avvita sul portatubo che permette di tenere il tubo più saldo sul raccordo

Da sinistra,raccordo portatubo EK,raccordo pneumatico Legris e (sotto) raccordo a ghiera Koolance



Infine citiamo tutta l'altro tipo di raccorderia che si può utilizzare in un impianto:
_Nipple: possono essere maschio-maschio, femmina-femmina oppure femmina maschio,con le due parti con filettatura diversa (utili come adattatori)
_Rubinetti: comodissimi per svuotare l'impianto in caso di manutenzione
_raccordi a T: utili per caricare l'impianto in caso non si usi una vaschetta oppure per utilizzare un sensore di temperatura dell'acqua
_raccordi a Y: servono per sdoppiare il flusso per creare dei ciruciti in parallelo (ne parleremo più avanti)
_raccordi passaparete: praticamente 2 portatubo attaccati,con delle ghiere di fissaggio,servono per esempio per far passare i tubi dall'interno all'esterno del case (foto esplicativa)

1)Da sinistra nipple e rubinetto
2)Da sinistra raccordo a T e raccordo a Y
3)Raccordo passaparete




Per quanto riguarda i portatubo classici non c'è molto da dire, il tubo si infila nel raccordo e si fissa con una fascetta, per stare tranquilli. Fascette in plastica o magari in ferro, vanno bene entrambe, facendo magari attenzione con le fascette in ferro a non stringere troppo perchè il tubo potrebbe rovinarsi. I raccordi pneumatici prevedono l'innesto di un tubo più rigido, di solito il rilsan lungo più o meno 5 cm, sul quale poi si può infilare del tubo cristal ecc, oppure l'uso di appositi tubi per impianti ad aria compressa (vedi tubo PUR o in poliuretano). Questi tipi di raccordi consentono una maggiore facilità in fase di montaggio/smontaggio dell'impianto.
N.B.: al contrario di quanto qualcuno pensa i raccordi pneumatici hanno una grande tenuta,sopportano pressioni fino a 6/8 bar, ben lontane dalla pressione che può avere il liquido anche nel più potente degli impianti. Ci sono infine i raccordi a ghiera,che sono praticamente un'estensione dei raccordi portatubo classici : l'unica differenza sta in una ghiera appunto che funge da fascetta, soluzione questa per chi magari non gradisce esteticamente le fascette. A voi la scelta.

VASCHETTA


Nata con lo scopo, oltre che essere un vaso di espansione per il liquido (un liquido riscaldato tende infatti ad aumentare di volume), per facilitare lo spurgo dell'aria nell'impianto e usata come alloggiamento per le pompe da acquario che funzionano anche immerse,con l'avvento delle nuove pompe a 12v ha perso quest'ultima funzione,divenendo più che altro un oggetto estetico e un punto favorevole al riempimento dell'impianto. Detto questo si può dire che della vaschetta si può fare benissimo a meno; per caricare l'impianto si può infatti usare benissimo una T rovesciata.



Prestazionalmente adottare una simile soluzione non comporta svantaggi. Tuttavia è consigliabile avere una vaschetta nell'impianto, perchè facilita la rimozione dell'aria all'interno del circuito, dopo che lo si è riempito.Generalmente costruite in plexyglass, Ce ne sono di diverse forme e grandezze, e la scelta va fatta in base ai propri gusti estetici e in base alla posizione che occuperà nel vostro case. Esistono vaschette che occupano uno o due bay da 5,25”, vaschette molto piccole per una facile integrazione, vaschette tubolari, con flow meter incorporato,per mostrare il movimento dell'acqua nell'impianto. C'è proprio l'imbarazzo della scelta,tutto dipende dallo spazio che abbiamo a disposizione. Si ricorda che una vaschetta più grande non comporta prestazioni maggiori, a meno che non si usi una vasca da svariate decine di litri (più che prestazioni migliori spostano l'equilibrio termico più avanti nel tempo visto che si dovrà scaldare una grossa quantità d'acqua e di solito non è accoppiata a radiatori)

(foto di un po' di vaschette e vaschette old style [vaschetta carver magari] con pompa immersa)

Ora che sapete tutto sui vari componenti,potete farvi un'idea di cosa esite realmente in giro andando qui

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Ultima modifica di Snowfortrick : 09-09-2008 alle 12:49.
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