GMail come un HD con Linux
Autore: Carcass
Discussione di riferimento:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1018881
nb la guida parla anche dell'installazione del driver fuse. Fuse è stato incluso nei kernel ufficiali 2.6.14-rc*; chi utilizza quindi i kernel dalla versione 2.6.14 in poi può ovviamente saltare questo passo. -- ilsensine
Salve a tutti ragazzi, vorrei a tal proposito proporre una guida semplicissima ma molto efficace su come trasformare un account GMAIL che adesso si attesta sui 2 GigaByte di spazio a nostra disposizione (dubito che un comune mortale possa anche dopo anni riempire questo spazio nell'ordine anche dei MB se si ha a che fare con email etc.......) in un HardDisk Virtuale, un vero e proprio disco fisso da montare e utilizzare come se si trattasse di una comune directory presente nel nostro sistema, ovviamente manco a dirlo, GNU/LINUX
.
In rete sono reperibili svariati tool che tentano di sfruttare Gmail per scopi alternativi e differenti dallo scopo iniziale per cui è stato creato; i più interessanti da un punto di vista pratico sono GmailFS, GmailBlog e GmailCopy.
Il primo (GmaiFileSystem) permette di usare un normale account gmail in vero e proprio HardDisk a nostra disposizione; a monte di tutto cio sta il lavoro di uno sviluppatore ovvero Richard Jones -
http://richard.jones.name - che grazie al linguaggio Python -
http://www.python.org/ - al pacchetto FUSE (FileSystem in Userspace), alle librerie libgmail permette di implementare un file system funzionale da un programma in userspace, che indifferentemente funziona sia con Kernel -
http://www.kernel.org - Linux 2.4.x che 2.6.x.
A tal proposito mi sembra doveroso precisare un concetto fondamentale su cui si basa l'architettura UNIX, ovvero la distinzione
USERSPACE e
KERNELSPACE.
Il primo è l'ambiente in cui vengono eseguiti TUTTI i programmi, all'interno di questo ambiente il programma vede solo se stesso, avendo la totale disponibilità della CPU e RAM, ignorando altri programmi avviati dal Kernel.
Il secondo è l'ambiente in cui viene eseguito il kernel.
Grazie a questa gestione separata NESSUN programma va a disturbare un'altra applicazione conferendo al sistema in oggetto - UNIX - elevata stabilità, dove altri OS eseguono i processi solo a livello Kernel.
Le caratteristiche di GMAIL sono:
- TOTALMENTE gratuito
- 2 GB di spazio offerto
- elevata esecuzione grazie alla tecnologia XMLHttpRequest
- 12 lingue
- accesso POP3 gratuito
- creazione filtri e blocco spam
- importazione degli indirizzi di posta da praticamente tutti i client piu utilizzati
- creazione di nuove cartelle e raggruppamento dei messaggi con tutte le relative risposte ricevute
- search veramente ottimo
- supporto ai piu diffusi browser web.
Pagina di accesso all'account Gmail
Passiamo adesso al sodo procurandoci il software necessario al tutto, a tal proposito possiamo seguire due vie:
- compilazione dei sorgenti
- installazione tramite apt (sistemi Debian e Debian/based) o tramite RPM.
Il software necessario è:
- un account Gmail
attivo
- ambiente sviluppo in Python
- FUSE
- libreria fuse-python
- libreria libgmail
- tool gmailfs.
Assicuratevi che sul sistema sia installata la libreria python2.x-dev ed in genere le ultime versioni di tutto il necessario per il nostro scopo, aggiornandole sempre il piu possibile.
INSTALLAZIONE DEL PROGRAMMA
Abbiamo detto che il software necessario puo essere installato tramite apt o si possono reperire i repository per i singoli pacchetti a questo indirizzo
http://www1.apt-get.org/search.php oppure reperire i singoli pacchetti ed installarli col comando
dpkg -i o ancora trovare gli RPM a questo indirizzo
http://rpm.pbone.net/ ......... insomma fate un po come ve pare il bello di GNU/LINUX è proprio questo, la modularità
Nel caso di compilazione da sorgente (il tutto si adatta come un guanto al proprio sistema) proseguiamo come segue:
-
per fuse
Quote:
tar xzvf fuse-xxxx.tar.gz
cd fuse-xxxx
./configure
make
|
da root:
Quote:
make install
depmod -ae
modprobe fuse
|
Se non vi è nessun messaggio di errore allora il tutto è andato a buon fine
Se durante il comando ./configure, eseguendosi lo script, si hanno errori sulla posizione del kernel si deve indicare utilizzando il
parametro -with-kernel seguito dall'esatta posizione dei sorgenti.
Oppure da apt installate il pacchetto fuse-source se non è già presente sul sistema.
-
per fuse-python
Quote:
tar xzvf fuse-python.tar.gz
cd fuse-python
python setup.py build
|
Se non vi sono stati errori da root digitare
-
per gmailfs
Quote:
tar xzvf gmailfs-xxx.tar.gz
cd gmailfs-xxx
cp gmailfs-.py /usr/bin
cp mount.gmailfs /sbin
|
Adesso dovete ritornare nella directory dove si trova libgmail ed eseguire:
Quote:
cp libgmail.py /usr/lib/python2.x/site-packages
cp constants.py /usr/lib/python2.x/site-packages
|
PREPARAZIONE DEL SISTEMA
Modificare con un editor di testo il file /etc/fstab aggiungendo quanto segue:
Quote:
/usr/bin/gmailfs.py /mnt/gmail gmailfs noauto.username=vostrousername@gmail.com, password=lavostrapassword, fsname=vostrofsname
|
In questo caso fsname è il vostro filesystem.
MONTARE L'HARD DISK
Da root creare la directory
/mnt/gmail e montarla:
Quote:
mkdir /mnt/gmail
mount /mnt/gmail
|
CONSIGLI E PRECISAZIONI
Il modulo FUSE richiede per la compilazione corretta gli header del kernel, quindi accertarsi che siano presenti nel sistema, altresi' installarli.
Il file /etc/fstab è leggibile da qualsiasi utente del sistema, dunque è consigliabile utilizzare il file gmails.conf: copiandolo all'interno della cartella
/etc e impostare dei permessi in modo che solo l'utente root lo possa leggere.
Inoltre libgmail non cancella i file direttamente, ma solamente spostandoli nel cestino, dunque bisogna eliminarli manualmente uno ad uno.
Inoltre per evitare la visualizzazione di fastidiosi messaggi di GmailFS, mentre arrivano si puo impostare un filtro che archivi automaticamente i messaggi in entrata, come quello di ricercare il valore impostato a
fsname sempre presente nell'argomento di tutti i messaggi di GmailFS
NON E' CONSIGLIABILE salvare dati sensibili in quanto GmailFS allo stato attuale poichè è in "alpha release" ed inoltre tutti i dati vengono salvati in chiaro sui server di GOOGLE.
La soluzione sarebbe di cifrarli prima di "hostarli".
NB: NON CI SI ASSUME NESSUNA RESPONSABILITA' A SEGUITO DI QUESTA GUIDA.