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Old 28-11-2020, 11:17   #20733
ryan78
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Originariamente inviato da alemar78 Guarda i messaggi
Scusa, ho parlato di incongruenze dando un altro significato alle tue osservazioni, però nell'argomentare credo di aver risposto comunque anche a quelle che chiami incertezze.
Le frasi pronunciate nei video sono formalmente corrette. Le mascherine non proteggono i sani: era vero allora come è vero oggi. Se si rispetta il distanziamento la mascherina non è necessaria, anche questa era vera allora come oggi. Il fatto che oggi siano obbligatorie non rende meno vere quelle frasi. Va contestualizzato.
E' chiaro che per mantenersi vere, era necessario che le condizioni che le rendono vere venissero mantenute e questo comportava una variabile di rischio. Questa variabile di rischio viene ridotta in modo sostanziale nel momento in cui c'è per tutti la possibilità di indossare le mascherine, quindi, come ho detto nel post precedente, oggi sarebbe assurdo non usarle.

Poi condivido con te che avrebbero potuto specificare fin dall'inizio che le mascherine per tutti non c'erano e quindi venivano riservate a chi ne aveva davvero bisogno, ma ripeto, questo non significa che quelle frasi fossero false nè che, come scrivi provocatoriamente, l'efficacia delle mascherine sia via via cresciuta con l'aumento della produzione. Sono due piani differenti di discussione.
No problem, però avrei qualche dubbio sulla non protezione delle persone sane. Se così non fosse allora come mai in ospedale i medici sono bardati come astronauti? Che la mascherina non sia al 100% efficace nel proteggere l'individuo che permane a lungo in un'area ad alta concentrazione di patogeni, posso essere d'accordo. Offre comunque una ics percentuale di protezione o comunque riduzione della carica virale inalata. Altrimenti perché usarle?

Se ho un'area Covid dove tutti sono malati non è possibile sostenere che i medici usino le mascherine per proteggere i pazienti (che sono già malati). Se lo facessero per proteggere degli immunodepressi basterebbe la classica chiurgica. Invece entrano in "tenuta anti-sommossa", iper protetti al punto che non riescono manco ad andare a pisciare. Questo non gli garantisce di non ammalarsi, ma se lo fanno un motivo ci sarà. Mi dirai che i medici si avvicinano ai pazienti sotto la soglia di un metro e perciò devono proteggersi. Ok, lo accetto. E gli inservienti che magari girano per le corsie a portare il cibo o pulire il bagno mentre il paziente è a letto distante un paio di metri? Perché non gliele fanno togliere le mascherine a quelli?

Quando vai in un drive through, all'aperto, gli infermieri sono iper protetti anche quelli che non infilano il tampone nel naso. Eccesso di zelo?

Non cadere nell'errore dell'OMS che non avendo uno studio sul quale basarsi diceva la stessa cosa e ha spinto il mondo intero a non usare la mascherina per settimane. Per coerenza oggi dovrebbero non fare usare le mascherine ai sani, anche quando è possibile mantenere la distanza non ancora certificata.
Non c'è niente di certificato eppure ci si continua a proteggere precauzionalmente.

Sul distanziamento ci sono ancora molte incognite. Non esiste una distanza ritenuta sicura, qualcosa di certificato scientificamente. È un insieme di multifattorialità.

https://www.cebm.net/covid-19/what-i...-transmission/

Quote:
Single thresholds for social distancing, such as the current 2-metre rule, over-simplify what is a complex transmission risk that is multifactorial. Social distancing is not a magic bullet to eliminate risk. A graded approach to physical distancing that reflects the individual setting, the indoor space and air condition, and other protective factors may be the best approach to reduce risk.
Other important factors to take account when considering safe social distancing (which were beyond the scope of this review to cover in depth) include host viral load, duration of exposure, number of infected individuals, indoor versus outdoor settings, air ventilation, wearing of PPE including facemasks, effectiveness and type of cleaning measures, individual susceptibility to infection, and activities that project airborne particles over greater distances in exhaled gas clouds, such as singing, coughing or heavy breathing.
Social distancing should therefore be used in combination with other strategies to reduce transmission risk, including hand washing, regular surface cleaning, PPE and face coverings where appropriate, strategies of air hygiene, and isolation of affected individuals.
Purtroppo la mia non è una provocazione, ma la semplice constatazione di un atteggiamento che è piuttosto palese. Non sono l'unico a leggerla così, anche il Sole24ore è dello stesso avviso.

Il 6 aprile, quando il virus era ormai conclamato, l'Oms affermava che le mascherine erano essenziali soltanto per malati e personale sanitario.

Due mesi dopo, il 6 giugno, gli esperti internazionali fecero dietro front: «Le mascherine da sole non bastano, ma servono a proteggere sé stessi e gli altri» è diventata la linea dell’Oms.

Allora mi sono chiesto perché questo cambio di rotta? Ad oggi non ci sono ancora prove certe, i famosi studi scientifici che senza ombra di dubbio ne comprovano l'efficacia, però le mascherine sono diventate uno strumento utile per aiutare quella famosa multifattorialità discussa prima. Pertanto mi chiedo: se le condizioni sono le stesse di inizio pandemia cosa è variato? Cosa può aver spinto l'OMS e altri ad un cambio di rotta, anche parziale? La più probabile è l'aumento della produzione delle mascherine che ora può garantirne un certo numero sicuro per ospedali e sanitari. Prima si è cercato in tutti i modi di evitare che la gente sottraesse ingenti quantitativi a chi ne aveva più bisogno. Spiegami perché il principio di precauzionalità ora è valido anche in condizioni di distanziamento sociale garantito, mentre allora (inizio pandemia) non lo era?

Il 3 marzo l'OMS:

WHO calls on industry and governments to increase manufacturing by 40 per cent to meet rising global demand

In quel periodo la 3M, la Sinopec, e altre, hanno stipulato accordi per aumentare la linea di produzione per avere 100milioni di pezzi al mese arrivando a 2 miliardi di pezzi in un anno (per la 3M) e 18 milioni al giorno (per la Sinopec).

Mi sembra tanto la favola della volpe e l'uva, in questo caso dell'OMS e delle mascherine. Siccome non possono avere le mascherine (che mancano) allora dicono che non servono

Quando poi "ci arrivano" a prenderle, allora diventano utili come strumento aggiuntivo di protezione anche per i sani.
ryan78 è offline  
 
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