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Old 25-08-2008, 13:01   #1015
pabllllllo89
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Iscritto dal: Mar 2008
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Originariamente inviato da tweester Guarda i messaggi
Sulle pile nuove, le masime differenze che ho trovato sulle AA eneloop (16 pezzi) sono state di 50 mA, sulle altre nimh normali al massimo 100 mA. Ritengo pertanto che in produzione le cose vanno piuttosto bene. Il fatto è che a seconda della bontà delle pile (amplificato dai metodi di utilizzo e dei caricatori usati per ricaricarle), si avranno nel giro di un po di cicli delle sensibili variazioni che possono anche superare i 500 mA. E' questo il momento in cui occorre eventualmente intervenire con un riordino. Avere una pila in un gruppo con 500 mA in meno vuol dire avere quel gruppo con 500 mA in meno oltre che la quasi certezza che quella pila è destinata ad andare a zero volt (anche ad invertirsi di polarità)...in pratica a perdere altri 50-100 mA ogni volta che la si usa (sempre poi che torni in vita).

I software dei caricatori non hanno profili predittivi per la capacità o mostrano capacità a loro congeniali....se così fosse ne starei alla larga !!!
Misurano semplicemente tramite il tempo trascorso e la corrente fornita quanta capacità è passata. Ne ho fatti diversi di misuratori di capacità siffatti in passato quando non esistevano e mi furono indispensabili. A dire il vero e a volere andare fino in fondo, una volta nota la capacità in mA di una pila ce n'è ancora di strada da fare prima di comporre degli insiemi.

Per curiosità voglio raccontarvi che ci sono 2 modi di selezionare le batterie....almeno io questi conosco e ho sempre utilizzato con ottima soddisfazione. Uno è quello che utilizza i mA come sistema di selezione.
Ma ci sarebbe un altro parametro da implementare nei calcoli, di cui i caricatori/scaricatori non tengono conto, il VOLTAGGIO a cui avvengono i processi. Solo considerando anche questo parametro si avrebbe una perfetta conoscenza dello stato delle pile. Esempio:
Se carichiamo un solo elemento da XXXX mA o lo scarichiamo il nostro caricatore ci indicherà che ha fornito yyyy mA in carica e zzzz mA in scarica.
Ebbene anche se carichiamo 10 elementi in serie da XXXX mA otterremo gli stessi valori, ma l'energia che è associata ai 2 eventi è estremamente diversa, in questo semplice caso sta nel rapporto 1:10.
Purtroppo ai tempi delle gare non sono mai riuscito a costruire un caricatore/scaricatore che tenesse anche conto di questo parametro, quindi lo si faceva a mano !!! Carta millimetrata trasparente con riportato il grafico di ogni elemento (ne compravamo 150 alla volta) e confronto visivo. Quello che contava per le gare alla fine non erano gli mA che si spremono da una pila ma l'energia (joule) che era in grado di dare in relazione al voltaggio a cui la dava. Era il 1990 ed in pochi si spiegavano come mai le auto del nostro team volavano.....

Ora con le AA considero sufficientemente attendibile la selezione con gli mA di scarica, in quanto come sappiamo queste batterie non devono sopportare usi estremi come nel modellismo, ma consiglio perlomeno di assiemarle con la capacità di scarica.

Il metodo di pabllllo può essere un inizio (per scegliere le pile da buttare e da tenere), ma poi è bene utilizzare i soli valori letti in scarica. Del resto se abbiamo uno strumento che ci fa questa cosa da solo perchè non sfruttarlo ?
Veramente non ho detto che un caricatore mostra valori congeniali, ho detto che se si conosce le specifiche di un dato elemento è facile in situazioni controllate predirne matematicamente il comportamento.
Avviene in molti campi e applicazioni ove nessuno si sogna di contestarne la validità..
Hai presente lo studio dei materiali? in automobilistica ad esempio si progetta a computer le strutture dell'auto, si simula il comportamento in casi di urto.
Ciò è possibile solo se il pc ha i dati specifici di ogni componente, resistenza durezza. elasticità ecc che sia acciaio, plastica o vetro.
Se riesci a sostituire quest'auto elettronica con una pila ecco che hai una pila "virtualizzata".
Siccome queste simulazioni sono usate per progettare dalle lattine alle astronavi....certo c'è sempre poi i collaudo fisico, ma è dimostrata l'affidabilità di simili metodi, è fuori discussione.
Il punto è che difficilmente un produttore investe tempo e denaro per creare un caricatore casalingo con un miniprocessore che effettui i calcoli e le rilevazioni necessarie.
Poi probabilmente appunto non servirebbe, sarebbe una precisione eccessiva cmq non utile.
Io non ho quantificato la tolleranza in produzione, può essere 100-50 o anche 10 mah, cmq è presente per forza.
In realtà mi verrebbe da chiedere con quale "precisione" affermi che siano 100 mah, si dovrebbe conoscere bene la precisione dello strumento usato.

Cmq tutto questo per rimanere e far capire l'unico pun to che mi interessava, a me 100 -200 mah (o intorno a questa cifra ) di errore, tolleranza o come volete và e andava + che bene ecco cosa intendevo dire.
Non ho interesse ad applicare dubbie procedure lunghe e tediose per sapere che pila A ha esattamente x mah....
E ho anche detto " a me" intendendo che ad un altro, un modellista che fà gare, al contrario, usando pacchi pile, sicuramente 200mah in + o avere pile equilibrate gli fan comodo, ma è un serttore qui escluso a priori per logica trattandosi di un post incentrato su caricatori casalinghi.

PS direi che scrivere e capirsi è una impresa, direi che a parole sta cosa si chiariva in 30 secondi.
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