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Old 03-09-2008, 00:33   #7
!@ndre@!
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Originariamente inviato da CRL Guarda i messaggi
Il numero 7 pare sia realistico, e pare che alcune strumentazioni possano in effetti arrivare a questa definizione.

Mi dilungo un po', spero che interessi.

Quello che noi sappiamo essere un singolo bit, cioe' uno zero o un uno, e' in realta' uno spazio di memorizzazione piu' complesso. In particolare in genere per i segnali elettrici (o polarizzazioni magnetiche) si considera un 1 il cambiamento di voltaggio (o polarizzazione), e 0 il non cambiamento. Il problema si pone se ad esempio sono scritti molti 0 di fila, perche' la testine che legge potrebbe alla lunga avere problemi a definire il numero di 0, diciamo che per molti 0 di seguito il timing potrebbe andare in crisi.

Per ovviare a questo gli 1 e 0 sono in realta' codificati usando piu' unita' base, in cui alcune sono solo di aiuto per non far perdere il timing.
Per esempio se si hanno 6 zeri di fila il 7mo e' un 1 comunque, per aiutare il timing, e seerve una codifica solida per far capire che quell'1 non e' un bit, ma una posizione di controllo.
Insomma non pensiamo ad un interruttore per ogni bit, ma a piu' interruttori per ognuno.

In aggiunta, questi interruttori non sono deterministici, cioe' polarizzazione verticale o orizzontale, ma piuttosto sono statistici, sono delle porzioni di superficie orientate principalmente in una direzione. Per esempio immaginiamo una polarizzaizone 0, poi ci si va a scrivere un 1, e non e' che tutta quell'area cambia, ma per esempio il 90%, e la testina interpreta come un 1. Ora, se andiamo a riscriverci sopra un 1, magari passiamo al 95% in polarizzazione 1, e con 3 passate al 98%, per dire dei numeri, etc. Leggendo con uno strumento adeguato la polarizzazione possiamo quindi capire se quello che la testina legge come un 1 e' un 1 sopra un altro 1, o sopra uno 0, o sopra due 1, ecc. In pratica, riusciamo a leggere sotto analizzando statisticamente la distribuzione del campo magnetico in quella porzione di superficie che viene considerata 1bit.

Ricollegandoci al discorso iniziale poi, e' cioe' che 1 bit e' salvato su disco per mezzo di piu' informazioni base, ci sono piu' parti da analizzare per ogni singolo bit.
Da questo risulta chiaro che non sono tecniche fattibili probabilmente neanche dalle societa' di recupero, se non le piu' grandi, sono piu' che altro tecnologie militari, ma pare sia vero che riescano ad andare cosi' in fondo.

E' inoltre da sottolineare che questo lavoro di "analisi statistica" e' fatto dall'elettronica della testina, prima che il segnale venga passato al resto del disco, e quindi nessun software potrebbe fare questa funzione senza appoggiarsi ad un altro dispositivo hardware.

- CRL -
..grazie mille la tua spiegazione è stata chiarissima e molto interessante!!
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