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Old 21-06-2006, 15:07   #1
Fabio70rm
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Guida alla scelta della scheda audio

Spero di far cosa gradita per tutti riportando alcune considerazioni, per potervi aiutare nella scelta di un componente così importante e così poco conosciuto.

La prima domanda che dobbiamo farci è: che utilizzo devo fare della mia scheda audio?

In base alla risposta già posso individuare le caratteristiche del componente e farmi un'idea anche del budget che mi servirà.

Anzitutto i parametri nel valutare una scheda audio.

Primo fattore: la conversione A/D e D/A; sostanzialmente il suono è un segnale analogico acustico che va prima convertito in segnale elettrico analogico (tramite microfono per esempio) e poi in segnale digitale tramite i convertitori, oppure nel processo inverso dal segnale digitale devo ottenere uin segnale elettrico analogico e da questo un segnale acustico (casse o cuffie). Un buon convertitore A/D e D/A deve essere rapido nelle risposte di acquisizione, non deve avere problemi di buffering nella conversione e deve supportare il più possibile ampie frequenze di campionamento. Questo perchè l'orecchio sente frequenze comprese tra i 20 ed i 20.000 Hz, per il teorema di Niquist la frequenza di campionamento (alias di acquisizione digitale) dev'essere pari o maggiore del doppio della frequenza da campionare. A questo punto uno direbbe: si ma se io campiono a 40.000 che problema ho? Il fatto è che lo standard minimo, ossia 44.100 Hz è stato stabilito per ovviare ai segnali di disturbo che si possono infilare nella conversione. Non dimentichiamoci infatti che la scheda audio è un componente elettrico, e che come tutti i componenti elettrici soffre di dispersioni, ronzii di alternata e rumori di fondo, più o meno forti a seconda di quanto sia elevato il suo standard di costruzione. Quindi alcuni standard:

CD ------ 44.100 Hz 16 bit
Dat------ 44.100 Hz 32 bit
DVD audio 48.000-96.000 Hz 24-32 bit
SACD 192.000 Hz 24 bit

Chiaro che convertitori fino a 192 Khz e a 24-32 bit rappresentano oggi il top della conversione, e di conseguenza la scheda che li monta avrà un'elevata qualità di acquisizione/decodifica audio.

Secondo fattore: la dinamica, ossia il rapporto segnale-rumore; dato che come si è detto precedentemente le schede audio, in quanto componenti elettronici, soffrono di rumori e disturbi elettrici ineliminabili allo stato attuale delle tecnologie, ci sarà un valore minimo di segnale sempre presente. All'estremo opposto ci sarà un valore, detto segnale di picco o di clip audio, che rappresenta il valore massimo di segnale che la scheda può emettere senza saturare o distorcere, ossia senza l'effetto "grattugia" del suono. Definiremo quindi il rapporto segnale/rumore la differenza tra il rumore di fondo ed il picco massimo della scheda. E questo ci darà la dinamica esprimibile dalla stessa. Se infatti ad esempio ho una scheda che ha come rumore di fondo 30 db e picco 90 db avrò una gamma dinamica di 60 db, ossia da zero a 60 db; una dinamica di questo tipo sarà forse sufficiente a sentire un brano di musica pop-rock ma insufficiente a sentirmi un brano con un'orchestra sinfonica di 130 elementi, con escursioni anche di 100 db tra i pianissimi ed i fortissimi.
Attenzione a non confondere il rapporto segnale/rumore con la potenza in uscita: posso avere anche una potenza di 5.000 db ma se il rumore sta 4.950 db avrò un misero 50 db di dinamica! Questo perchè molte schede audio hanno indicata la potenza in uscita ma quasi mai il rapporto segnale/rumore....il che la dice lunga sulla serietà di certi costruttori...

Terzo fattore: la distorsione armonica digitale; non solo c'è distorsione e rumore di fondo, ma questi variano al variare delle frequenze. Una scheda può avere diversi valori di dinamica a varie frequenze, a seconda della qualità dei suoi componenti, perchè il segnale convertito risente anche di suoni "spuri", detti distorsioni armoniche, creati dalla distorsione e dal rumore di fondo, e questo valore si somma al rapporto segnale rumore. Chiaro che la scheda ideale è quella che non ha distorsione armonica, o che se ce l'ha essa è presente a valori minimi e uniformi per tutte le frequenze.

Quarto fattore: la risposta in frequenza; indica di quanto la curva di risposta si discosta dal livello ideale (0 dB) nell’arco di frequenza udibili dall’orecchi umano, ovvero da 20 Hertz a 20000 Hertz. Più i valori sono prossimi allo zero migliore sarà la risposta in frequenza (lineare). Solitamente le frequenze che più sono soggette alla non linearità dello spettro audio sono i suoni più gravi ed i più acuti, che vengono riprodotti con una minore intensità.

Quinto fattore:lo stereo crosstalk o separazione dei canali; indica di quanto il segnale emesso su di un solo canale stereo è udibile anche nell’altro canale. Viene misurato in dB, in valori negativi, è migliore la scheda audio quanto più è grande questo valore.

I parametri di una scheda audio ideale sarebbero quindi i seguenti:

Campionamento a 192.000 Hz 24/32 bit
Dinamica > 97 db
Distorsione armonica digitale (in %) 0.0003
Risposta in frequenza 0
Stereo crosstalk -100 db

Ultima modifica di Fabio70rm : 18-09-2006 alle 14:02.
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