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Old 15-01-2007, 20:55   #7
robybi
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Messaggi: 17
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Originariamente inviato da alegallo
mi permetto di fare un piccola aggiunta all'ottimo lavoro di s0nik0:

Riguardo alla convenienza di usare tempi lunghi o diaframmi aperti per ottenere una data immagine, i puristi della fotografia sostengono che un tempo lungo produca foto più nitide, con maggiore dettaglio, più di quanto nn faccia un tempo breve.
Naturalmente questo va fatto nel rispetto delle coppie tempo/diaframma suggerite dall'esposimetro (ad es. usare 1/15+f/22 anziché 1/500+f/2, che sono equivalenti).
La "nitidezza" di una fotografia è data soprattutto dall'obietivo, che di solito rende meglio ad un diaframma medio, diciamo da f/8 a f/11, per un'ottica tradizionale. Altri fattori che influenzano la nitidezza sono il tempo di scatto, che più rapido è meglio è, diciamo da 1/125 a 1/500, a meno di non usare il cavalletto con un sogetto immobile, il tipo di pellicola, la mano ferma del fotografo, la focale dell'obiettivo. Un diaframma molto aperto (es. f/22), con conseguente tempo lungo, consente di ottenere una elevata profondità di campo, però la nitidezza generale sarà molto bassa.
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