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Old 21-08-2009, 09:11   #45
juninho85
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Cagliari, attesa per Valdez e Ariaudo
Il Cagliari è pronto a completare la rosa con il difensore richiesto da Massimiliano Allegri. I nomi in ballo sono ormai arcinoti: Carlos Valdez (26) della Reggina e Lorenzo Ariaudo (20) della Juventus. Il primo ha già esperienza in A con la Reggina. La trattativa però va per le lunghe, con Cellino e Foti che non hanno ancora trovato un accordo. Ariaudo invece è stato pubblicamente elogiato dal presidente rossoblù, che aspetta solo l'ok della Juventus per portarlo in Sardegna in prestito. Per la seconda di campionato, Allegri potrebbe già avere il difensore che aspetta. Nel caso parta Michele Canini (25) (la Lazio è sempre interessata), Cellino potrebbe prendere sia Valdez che Ariaudo.

La Nuova Sardegna - Lazzari e Parola si giocano la maglia
Motivati e briosi. Con un po’ di paura dopo appena 9’ di gioco per uno scontro che ha costretto Marchetti a lasciare il campo per il Primavera Rutzittu. Per fortuna, l’incidente al secondo portiere della nazionale si è rivelato di scarsa entità. Ma si diceva di un Cagliari che a tre giorni dal debutto permette a Max Allegri di guardare con ottimismo a domenica. Il faccia a faccia in famiglia di ieri notte - la scelta non è casuale: a Livorno domenica si gioca alle 20.30 e sarà così anche nella seconda di campionato col Siena in casa - ha mostrato concentrazione e voglia di recuperare il tempo perduto. Intanto le gambe cominciano ad andare e l’attenzione tattica è indirizzata per il verso giusto. Sarebbe pericoloso se con la prima di campionato dietro l’angolo non fosse così. Ma allora, viene spontaneo chiedersi del perché a Trieste, appena quattro giorni fa, ci sia stata una prestazione a dir poco opaca.
Quattro reti e un gioco piacevole. L’amichevole di ieri al comunale di Decimomannu - oltre un migliaio i tifosi accorsi alla partitella in famiglia - ha messo in evidenza la buona forma e lo spirito determinato e voglioso del gruppo. Un filo avanti Cossu, Conti (pregevole palombella all’incrocio dei pali ad inchiodare Lupatalli), Lopez e Agostini. Ma Allegri ha potuto tirare un bel sospiro di sollievo nel ritrovarsi Pisano e Lazzari con la marcia giusta. Il terzino, reduce da un problema al ginocchio, ha spinto e difeso come sa. Lazzari, schierato a sinistra, ha fatto capire che vuol vincere il duello con Parola per la gara di Livorno.
Ma anche Jeda, sotto tono con la Triestina, si è mosso con i giri giusti. Il brasiliano è anche andato in gol con una prodezza: stop di petto, mezza veronica e botta di collo sotto la traversa ad inchiodare Lupatelli. La buona verve, palla al piede e nei ripiegamenti, del vicebomber dello scorso anno è una bella notizia per il Cagliari e i suoi tifosi. Da segnalare anche la crescita agonistica di Barone, traversa nella seconda frazione e il rientro a tempo pieno di Ragatzu. Positiva la caccia al gol di Larrivey e Nenè: l’ex Nacional Madeira ha siglato in mezza sforbiciata su cross di Agostini. Anche il croato Brkljca - in attesa del transfer - ha impressionato per personalità e forza fisica. Infine, buona prova del Primavera Sedda (febbraio ’92).
La formazione anti Livorno. Astori ha battuto allo sprint Canini. Il turn over, specie dopo le frasi di Cellino (“Canini non si muove ma queste voci lo hanno distratto e innervosito”), era nell’aria. A Livorno si parte con Marchetti (“Una banale botta all’avanbraccio sinistro, siamo sereni” ha detto il medico sociale, Marco Scorcu), Pisano, Lopez, Astori, Agostini, Barone, Conti, Lazzari, Cossu (in gol ieri da 25 metri), Jeda e Matri. In ballottaggio Pisano e Marzoratti, Lazzari e Parola, Matri e Larrivey: i primi tre sono in vantaggio. Intanto, Biondini accelera. Ieri, il “rosso” ha svolto differenziato dopo tre giorni con la febbre ed era a bordo campo.

Unione Sarda - Cagliari tra dubbi e certezze
La follia del calcio moderno è iniziare il campionato con il mercato ancora aperto. Per assurdo, Parola domenica potrebbe giocare contro il Livorno e lunedì cambiare casacca e indossare proprio quella della squadra amaranto, che lo ha chiesto a più riprese. Vi pare serio?
Il calciomercato aumenta il tasso di nervosismo di presidenti, allenatori e calciatori e inoltre non si capisce perché lo si tenga aperto ufficialmente per ben trenta giorni, la maggior parte dei quali trascorsi a temporeggiare per poi fare tutto nelle ultime quarantotto ore. E allora, non varrebbe la pena anticipare tutto di due settimane?
Il Cagliari si presenta ai nastri di partenza con diverse novità. L'ultima è maturata ieri sera, quando il direttore generale, Francesco Marroccu, ha perfezionato la cessione di Carlos Matheu all'Independiente, per circa due milioni e mezzo di euro. Il sostituto è stato individuato da un pezzo: è Lorenzo Ariaudo, giovane difensore della Juventus che potrebbe aggregarsi alla squadra rossoblù all'inizio della prossima settimana. Il ragazzo è entusiasta, i rapporti con i bianconeri sono ottimi, non dovrebbero, quindi, esserci problemi di sorta.
Un'altra faccia nuova in un gruppo che ha perduto Bianco, Fini e Acquafresca. Si potrebbe discutere a lungo sull'opportunità di far andare via a scadenza di contratto Bianco e Fini (Acquafresca era in prestito e il suo addio era inevitabile), due professionisti esemplari dal rendimento altissimo. Ma è utile? A questo punto no, bisogna voltare pagina e capire che il Cagliari avrà un volto diverso. A sostituire Bianco saranno Astori e Canini (il primo al momento è il favorito), a rimpiazzare Fini sarà Barone. Giocatori, cioè, diversi, forse ugualmente bravi, forse anche di più. Ma diversi. Non è un mistero che Allegri avrebbe gradito la conferma sia di Bianco che di Fini (il primo finito all'Atalanta, il secondo tornato alla corte di Giampaolo al Siena), ma egli è allenatore capace, troverà il modo di sfruttare al meglio le qualità dei nuovi arrivati ed eventualmente di apportare le opportune modifiche allo sviluppo del gioco.
Il precampionato ha evidenziato una grande difficoltà del Cagliari a segnare. L'assenza di Acquafresca si è sentita pesantemente ma non è detto che debba essere così in eterno. Alcune considerazioni. Jeda sta ancora cercando la migliore condizione e si sa quanto egli sia importante per la manovra rossoblù e per la sua finalizzazione. L'anno scorso il brasiliano (senza calciare rigori né punizioni) ha segnato ben undici gol. Una quota che Jeda potrebbe raggiungere anche quest'anno e che rappresenterebbe una buona dote. Matri non è un attaccante centrale, semmai, può agire da seconda punta affianco a un centravanti o da attaccante esterno in un tridente. Solo così Matri può esprimere tutte le sue qualità, represse quando gli si chiede di agire nel cuore dell'area avversaria. Un concetto ben chiaro ad Allegri già dall'anno scorso quando, sotto 3-0 nell'amichevole di Braga con il Porto, lo schierò da ala destra. Il Cagliari si portò sul 2-3, sfiorò il pareggio e poi crollò. Ma nella quasi rimonta il contributo di Matri fu decisivo.
Ancora più evidente il ritardo di condizione e di conoscenza del calcio italiano di Nenè. Il brasiliano ha bisogno di tempo e di fiducia, nel frattempo, Larrivey ha la possibilità di dare un contributo alla causa. L'argentino sembra tornato volitivo e determinato. Certo, non ha mai dato l'impressione di essere un goleador implacabile, tipo Acquafresca. Ma in Italia, quanti sono gli attaccanti che hanno il fiuto del gol di Acquafresca? Trovarne uno simile non è impresa da poco, quindi, nessun rimpianto e ricerca di strade per il gol alternative.
La società non ha lesinato i denari, bisogna riconoscerlo. Ha speso per riscattare il portiere-fenomeno Marchetti, Astori e Lazzari, ha acquistato Marzorati, Barone, Brkljaca e Nenè, investirà ancora per Ariaudo e, forse, un centrocampista. E non ha venduto alcun giocatore, non lo si dimentichi. Inoltre, il Cagliari possiede una ricchezza inestimabile: l'unità di intenti, la stessa che nello scorso campionato ha permesso di superare la crisi iniziale e l'anno prima ancora (una volta trovata con l'avvento di Ballardini e la fine della stagione dei veleni) ha consentito di ottenere una salvezza che resterà nella storia del Cagliari. Non mancheranno i momenti di difficoltà, che si potranno superare solo con serenità, compattezza dello spogliatoio e alleanza tra presidente e allenatore. I vecchi hanno il dovere di conservare questo patrimonio e i nuovi di inserirsi accettando le regole. In questo modo, eventuali disturbatori verrebbero immediatamente isolati. E la salvezza (perché questo è l'obiettivo) sarebbe certa.
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