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Old 01-03-2012, 12:07   #1
Abilmen
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VIDEOPROIETTORI 4K, full HD e HD ready - Risposte veloci e dettagliate!

VIDEOPROIETTORI

Sono apparecchi elettronici aventi il compito di visualizzare immagini provenienti da sorgenti varie, quali:
- Lettori di dvd (standard e bluray) tramite hdmi.
- Dvd recorder con hard disk, sempre con il collegamento migliore possibile.
- Decoder DTT e satellitari (possibilmente tramite collegamento HDMI).
- Videocamere digitali SD ed HD.
- Se il videoproiettore ha l’ingresso USB, anche hard disk portatili esterni o pen drive. schede SD ecc.
- Computer portatili e fissi (desktop) tramite vga, hdmi e usb.
- Media center (collegamento possibilmente hdmi-hdmi o dvi-hdmi, se la scheda grafica non ha l'hdmi).
- Ecc. ecc.
I videoproiettori (VPR) in genere gestiscono solo il video, mentre l’audio viene prelevato dalla sorgente (l’audio può essere analogico l+r; oppure digitale ottico o coassiale…od anche dalla scart) e convogliato normalmente ad un amplificatore che pilota poi le casse (di qualità se si tratta di un home theatre).

Parlando di prezzi, possiamo distinguere 2 categorie di videoproiettori; quelli economici (da poche centinaia di euro) adibiti alla videoproiezione di dati (data projectors) in aule, sale di conferenza, riunioni ecc.; tali dati provengono di norma da pc portatili (notebook, netbook, tablet ecc.) e riportati su grande schermo per compiti didattici, pubblicitari o quantaltro. La 2.a categoria, prevede apparecchi più costosi; si va da un minimo di 900-1.200 euro, fino anche a decine di migliaia…dipende ovviamente dalla tecnologia implementata e dalle opzioni disponibili. La funzione principale dei VPR di questa categoria, è quella di portare “IL CINEMA IN CASA” (home cinema) inserendo il Vpr, in un adeguato impianto “home theatre”.
Il vantaggio dei videoproiettori home cinema, rispetto ai tv al plasma o lcd, è enorme, tanto da poter affermare che nessun plasma (o tv lcd), anche di 50”, è in grado di regalare l’emozione visiva di un buon VPR “home cinema”, perché il reale coinvolgimento di chi guarda, lo può regalare solo uno schermo di dimensioni molto elevate, vale a dire dai 90” (circa) in su (se lo spazio lo consente, è possibile avere una diagonale anche di 150-200 pollici fino, in genere, ad un max di 300”); ed un VPR, anche poco costoso (diciamo da 1.200/1.500 €) può garantire queste dimensioni.

Dal punto di vista tecnico, esistono svariate tecnologie di videoproiezione; annoveriamo:

VPR – DLP (Digital Light Processing by Texas Instruments) – Questa tecnologia è basata su un fascio di luce (lampada) che riflette su una matrice (DMD o chip) formata da milioni di microspecchi, producendo la luminosità, mentre il DMD genera l’immagine; il colore è formato da spicchi (o segmenti) di rosso-verde e blu (RGB), posti su una ruota-colore che “gira”. I Vpr DLP, hanno ottime qualità, a cominciare dall’elevato rapporto di contrasto che genera un nero notevole ed immagini assai brillanti; sostanzialmente, l’unico difetto “importante”, è il cosiddetto “effetto arcobalento” (rainbow effect) rilevato peraltro solo da una parte di chi guarda avendo una vista particolarmente sensibile; il rainbow-effect, consiste nel notare dei bagliori colorati sull’immagine e simili appunto al fenomeno dell’arcobaleno; il problema affligge soprattutto i DLP a singolo chip (DMD) e con ruota-colore avente solo 4 segmenti (in genere rgb+uno bianco) e che gira piano; raddoppiando tali segmenti (da 4 a 6 o 7-8) ed aumentando la velocità della ruota (2x fino a 6x) l’effetto rainbow viene alquanto ridotto, fino ad essere eliminato dai DLP a 3 chip (senza ruota colore) che però costano molto di più. Noi, qui, ci limiteremo quasi sempre a considerare i DLP “single chip” con ruota colore a 4-5-6 o più segmenti perché i prezzi di tali VPR sono veramente abbordabili da tutti o quasi.

VPR – 3LCD – Sono formati da 3 pannelli red-green-blu, uno per ogni colore rgb; la tecnica adottata, è del tutto simile a quella dei monitor e tv lcd. C’è una lampada ai vapori metallici molto potente (durata media 2-3.000 ore) la cui luce colpisce i pixel (celle) dei cristalli liquidi che sono controllati da transistor i quali attivano o meno le celle, generando i grigi e quindi il colore delle immagini. Rispetto ai Dlp, i videoproiettori 3LCD hanno più luminosità e colori altrettanto belli; hanno però minor dettaglio nelle parti scure dell’immagine, a causa di un “nero” meno pronunciato rispetto ai Dlp. Altro svantaggio è che i pannelli lcd, dopo circa 5 mila ore di uso, tendono a perdere brillantezza, mentre nei Dlp, la qualità resta sempre inalterata. Naturalmente i VPR ad lcd, non soffrono dell’effetto arcobaleno anche se, stando molto vicini allo schermo, si può notare il cosiddetto effetto “zanzariera” (è il reticolo dei pixels); difetto peraltro facilmente ovviabile, allontanandosi un poco dallo schermo. I VPR 3LCD hanno inoltre una maggior silenziosità rispetto ai Dlp ed uno zoom più elevato (utile per posizionare il Vpr anche in vani medio piccoli).

VPR – LCoS (o LCOS) – Tecnica ideata da General Elettric già negli anni 70 (e poi ripresa recentemente da Sony, Jvc ed altri) che coniuga i principi tecnologici degli Lcd e dei Dlp. In pratica, vengono adottati i soliti 3LCD (rgb) posti su una base di silicio che però poi, come nei DLP, riflettono la luce su uno specchio, colpendo un prisma che genera un solo fascio di colori che formanol’immagine, per riflessione (appunto come nei Dlp); questa tecnologia è assai costosa, ma riesce a produrre un livello del nero eccellente e questo significa brillantezza dei colori e grande dettaglio. La tecnologia LCoS, è stata poi concessa (come già scritto) ad altri marchi, ognuno dei quali l’ha “rinominata” in vari modi quali:
D-ILA (Jvc); SXRD (Sony); AISYS (Canon) e 3LCD riflessivo (Epson). Questi brand hanno personalizzato la tecnologia-base LCoS, con accorgimenti atti a migliorare la stessa. Queste tecnologie “simili” perchè basate su LCoS, a fronte di un costo generalmente elevato, presentano buona luminosità, ottimi colori, notevole definizione anche sulle basse luci, ed assenza dei difetti zanzariera/arcobalenno (in quest'ultimo caso grazie all'assenza della ruota colore che ha come risultato anche una grande silenziosità).

VPR – LED/LASER (casio, Viewsonic ecc.).....nuova tecnologia introdotta da Casio assai interessante e particolarmente indicata nell’ambito della proiezione dei dati. In pratica si tratta di un DLP a chip singolo ma senza...ruota colore (e qui già si evita l’effetto arcobaleno) e senza...lampada tradizionale. Infatti, la sorgente luminosa, è formata anzitutto da un LED ad alta potenza che genera uno dei tre colori RGB (in genere il blu) mentre il rosso ed il verde, sono ottenuti tramite il LASER. Notevole la luminosità che supera i 3.000 Ansi Lumen (permettendo di proiettare anche in sale/ambienti illuminati); l’aspetto più interessante è che questo sistema d’illuminazione, assicura una durata di ben 20.000 ore! La risoluzione, per ora, è solo di tipo hd ready (o 4:3 con 1024x768...o 16:10 con 1280x800). Unico difetto (poco rilevante visto l'uso NON home theatre) la discreta rumorosità delle ventole di raffreddamento. Notizia recente: Viewsonic, primo al mondo, ha recentemente presentato (febbraio 2012) un VPR laser/led rivolto all’home cinema e FULL HD (1080p); entrerà in commercio circa a metà dell’anno. Ovviamente il formato è 16:9.

COSA CONSIDERARE PRIMA DELL’ACQUISTO DI UN VIDEOPROIETTORE

Se lavoriamo in settori pubblicitari, di vendita, marketing, o didattici (sale ed aule), con ambienti
abbastanza illuminati (è la norma), la prima cosa da considerare è appunto la luminosità (che si misura in ANSI LUMEN) che dovrà essere piuttosto elevata al fine di avere una buona immagine (i “Lumen” possono
essere non eccessivi se si proietta in ambienti bui....ma non è questo il caso). Diciamo almeno 2-3.000 Ansi Lumen fino anche a 5-6.000. Non meno importanti sono le connessioni che i data-projectors devono avere; siccome le presentazioni sono generalmente fatte con pc portatili, ci dovranno essere gli ingressi VGA magari anche HDMI (se il pc non ha l’uscita hdmi ma solo quella dvi, si potrà ovviare con un cavo hdmi-dvi (o dvi-d) o quantomeno con un adattatore. L’audio verrà prelevato dal pc portatile stesso (molti Vpr hanno l’audio incorporato). Per la RISOLUZIONE, opteremo a seconda delle esigenze; se ci serve un quadro in 4:3, opteremo per la risoluz. 1024x768; se invece ci serve uno schermo wide, provvederemo con un Vpr con più scelte che vanno da una risoluzione nativa 1280x800 (o 1280x720) fino alla full hd 1920x1080; l’aspect ratio sarà un “wide” in 16:10 o 16.9. I Vpr-dati, di norma, sono abbastanza economici (poche centinaia di euro) a meno che non implementino tecnologie nuove (es. led/laser) perchè in questo caso il prezzo sale sensibilmente.
Se invece optiamo per un VPR da inserire in un “HOME THEATRE” (quindi un “HOME CINEMA" + eventualmente TV e giochi), i prezzi lievitano ed anche le esigenze qualitative aumentano. Per questo tipo di uso, occorre tener conto delle personali esigenze; comunque, in generale, ricordarsi di considerare:

1) LA LUMINOSITA che non dev’essere inferiore ai 1.000 Ansi Lumen; mediamente meglio 1.500
(e si parla di ambienti bui o quasi); se proiettiamo con un po’ od abbastanza luce, meglio stare sui 2-3 mila Ansi Lumen o più.

2) IL CONTRASTO; lasciamo da parte i numeri che le case “sparano”; quello che conta è che ci dev’essere un buon nero per avere immagini brillanti e definite. Il rapporto di contrasto è quindi legato alla qualità.

3) LA SILENZIOSITA’ perchè le ventole rumorose (troppe) disturbano la visione; si misura in decibel (db) ed un Vpr, per essere silenzioso, non deve superare i 28 db in piena luminosità della lampada, ed i 22-23 db in eco-mode (che significa con luminosità ridotta della lampada).

4) La presenza di uno ZOOM OTTICO minimo di 1,5x...meglio se 2x (che significa anche 2:1); lo zoom ottico è INDISPENSABILE quando si vuole posizionare il VPR in ambienti piccoli (tipici negli appartamenti senza sale) di 4 max 5 metri; solo con lo zoom, si riesce ad ottenere uno schermo grande anche col Vpr a 3-4 metri dal telo (es. una diagonale di ben 90-100” si può avere col Vpr a circa 3 metri dal telo grazie ad uno zoom 2x) anche se poi non è consigliabile sfruttare lo zoom completamente. Occore precisare che numerosi Vpr con zoom molto limitato, cercano di ovviare mettendo un ottica più corta della media, riuscendo in qualche modo ad ottenere uno schermo grande anche a brevi distanze; tecnicamente ed in generale però, lo zoom più lungo è...... meglio è.

5) La presenza di LENS SHIFT (lenti spostabili) verticale/orizzontale per un posizionamento (specie con Vpr su mensola) più agevole; In pratica l’immagine viene spostata facilmente a destra/sinistra ed in basso/alto, tramite un semplice cursore (spesso a rotellina) dotato di lock per essere bloccato/sbloccato.

6) In caso di DLP ad 1 chip, accertarsi che la ruota-colore abbia almeno 6 spicchi (segmenti) e sia veloce (es. 5 o 6x) per non vedere l’effetto “ARCOBALENO” (rainbow effect), o quantomeno, che sia raramente visibile; chi ha la vista molto sensibile, per sicurezza, sarebbe opportuno che concordasse la restituzione del Vpr Dlp (con eventuale cambio con un 3lcd) in caso di rainbow-effect. In questo caso, meglio comprare il Vpr in uno store della propria città e non in un negozio on line.

7) LA RISOLUZIONE: ormai quasi tutti i videoproiettori home cinema, sono FULL HD con risoluzione tipica 1920x1080p; peraltro di HD READY (1280x720) se ne trovano ancora, sia nuovi che (soprattutto) usati. Il criterio di scelta, dipende dagli usi prevalenti; se si guardano solo film dvd standard, o film da decoder digitale terrestre (anche eventi sportivi o quantaltro) od anche filmati fatti con una videocamera digitale standard (es. mini dv), allora la scelta deve cadere su un Vpr HD-READY (ris. 1280x720); se invece guardiamo anche film bluray, o filmati girati con una videocamera full hd, od anche Sky hd (che trasmette in 1080i quindi non c’è scaling ma solo deinterlacciamento), allora prendiamo tranquillamente (spendendo un po’ di più), un buon Vpr FULL HD 1080p.

8) DISTANZA DI PROIEZIONE E DISTANZA DI VISIONE:
La distanza di proiezione indica a che distanza dallo schermo conviene installare il proiettore; si consiglia, soprattutto se si pone il VPR su una mensola, di posizionarlo alle spalle del punto di visione. Se ad esempio, come spesso accade, la base dello schermo è di 2 metri, metteremo il proiettore a circa m. 4,5 in quanto al max, chi guarda, se ne starà seduto a circa 4metri...e quindi il Vpr sarà alle spalle. Certo che l’apparecchio può stare anche di fianco allo spettatore (se necessario) purchè l’aria calda che emana, ed il rumore della ventola, non siano fastidiosi....ovviamente negli ambianti piccoli, tipici della stragrande maggioranza delle stanze di appartamento (m. 4/4,5) è necessario che il ns. Vpr sia dotato un un buon zoom ottico (auspicabile un bel 2x) col quale otterremo un’immagine grande anche ponendolo a 4 metri od anche meno. Cosa difficile con un Vpr ad ottica fissa o zoom scarso a meno che sia ad ottica corta. Il Vpr può essere installato anche a soffitto (va messo rovesciato perchè tendono a proiettare in alto), ma la distanza rispetto allo schermo, resta pressochè invariata. La distanza di visione indica qual’è il punto ideale affinchè ci possa essere il pieno coinvolgimento; aldilà delle tabelle che si riscontrano in vari siti web (vedi plasma ed lcd tv), la norma migliore è sempre la...più semplice; certamente la distanza di chi guarda, è strettamente legata al tipo di segnale; se il VPR è, come ormai spesso capita, full hd (1920x1080p) e guardiamo un film bluray, possiamo moltiplicare la base dello schermo per un “fisso” compreso tra 1,50 ed 1,70 ed otterremo la distanza giusta per...sederci, godendo di tutti i dettagli che il segnale full-hd può darci; in un appartamento comune, la stanza sarà di 4 max 5 metri per cui la diagonale dello schermo che sceglieremo, sarà spessissimo di circa 90-100 pollici con cui avremo sicuramente un buonissimo coinvolgimento; poniamo sia 90” che automaticamente genera una base di 2 metri; moltiplicando allora 2 x 1,70 avremo 3,40 metri circa che è la distanza ottimale di visione usando materiale full-hd; ovviamente possiamo anche guardare da più vicino (ed allora useremo il fisso 1,50)...l’importante è non andare oltre i m. 340-350...altrimenti si perde il dettaglio “superiore” del full e si vede (cmq bene) come in un hd-ready. Se invece il Vpr è Hd-ready, essendo i punti-immagine di meno, per non vedere artefatti, dovremo stare ad una distanza superiore che, nei Vpr di questo tipo, è data dalla base dello schermo moltiplicato 2 (o poco più); nell’esempio suindicato i 2 metri della base x 2, daranno 4 metri circa (diciamo 4-4,30) che sarà la distanza ottimale da scegliere con Vpr hd-ready (720p o 1080i) con cui si possono visualizzare piuttosto bene segnali SD (standard definition) come normali dvd o film presi da un decoder digitale terrestre (o Sky che trasmette a 1080i); qualsiasi siano i decoder usati, è estremamente importante che abbiano un’uscita hdmi per collegarli al Vpr in hdmi-hdmi per una visione più che buona.

9) CREATIVE FRAME INTERPOLATION (CFI); tecnologia da tenere presente all’atto dell’acquisto se si pensa di guardare spesso (magari in tv) eventi sportivi a “movimento veloce” od anche di giocare con fps/guida; consiste nell’inserire uno o più fotogrammi tra 2 frame consecutivi usando diversi algoritmi...in pratica se un Vpr ha una frequenza standard (50 o 60hz), nelle scene movimentate si possono notare scatti; interpolando un ulteriore frame, la frequenza raddoppia a 100-120 hz e più, assicurando maggior fluidità in tali scene rapide (presenti soprattutto in certi sport ed in molti giochi tipo quelli fps o guida).
Il “Frame Interpolation” prende poi svariate denominazioni a seconda del marchio; Epson lo chiama “Fine Frame”, Sanyo “Smooth Motion”, Panasonic “Frame Creation”, Optoma “Pure Motion”, Sony “Motionflow”, Jvc “Clear Motion Drive” ecc.ecc.; quindi, se si pensa di vedere spesso sport movimentati o di giocare con games veloci (fps), è bene controllare che la funzione di Frame Interpolation, sia presente. Se invece l’uso prevalente è di film dvd o tv, o trasmissioni televisive “tranquille” si può risparmiare nel budget e prendere un Vpr più economico anche senza CFI, l’importante è non ossessionarsi con tale CFI. anche perchè se non ben congegnato, può produrre effetti collaterali come aloni sui soggetti, l’effetto soap opera od un certo ritardo sui comandi impartiti (imput lag). Ovvio che il CFI è particolarmente perfezionato nei Vpr di fascia alta (dipende molto dalla precisione degli algoritmi usati). Il CFI quindi non è esente da difetti, soprattutto nei Vpr di fascia “media”...tanto che i cosiddetti “puristi” dell’home cinema, storcono la bocca di fronte a questo dispositivo. La soluzione migliore, quando si rende opportuno inserire il F.I., è quella di tenerlo sulla modalità più bassa (in genere ci sono 3 posizioni) in modo da ottenere una buona fluidità dei movimenti-immagine, limitando il più possibile gli artefatti. In genere il F.I. migliore è quello creativo (CFI), che da’ fluidità e nitidezza nei movimenti veloci, normalmente è quasi sempre creativo! Infine non bisogna confondere l’Interpolation Frame con il pulldown (frames a 24fps di materiale cinematografico ripetuti più volte per ovviare alla differenza di cadenza con quella dei Vpr-Tv).
NOTE SUI VPR 3D; Ultimamente molti produttori stanno calvalcondo l’onda del 3D e molti modelli hanno questa funzione in più. Vediamo di fare sinteticamente chiarezza su questa tecnologia:
Il 3D (concetto cinematografico): i nostri occhi sono abituati a vedere in 2D che si esprime nell’altezza e larghezza dell’immagine; per “vedere” anche la 3.a dimensione occorre rifarsi alla “stereoscopia” che ci permette di percepire anche la dimensione della profondità che è stata girata per il 3D, cioè con 2 telecamere diverse e successivo montaggio mescolato e trasformato in effetto 3D da speciali occhialini che ci danno appunto il senso della “profondità” dell’immagine.
Gli occhiali 3d, possono essere attivi o passivi....quelli attivi si chiamano così perchè “contribuiscono direttamente” a proporci l’effeto 3D; in pratica c’è un otturatore che chiude in modo alternato, le lenti dei 2 occhiali (frequenza 60hz); è essenziale che gli occhiali attivi siano sincronizzati con lo schermo tramite (in genere) un trasmettitore a raggi infrarossi...quando per un’imperfezione tecnica le immagini si sovrappongono ad entrambi gli occhi, si verifica il fenomeno ben conosciuto e che si chiama crosstalk. Quelli passivi (più leggeri e meno costosi) hanno 2 lenti speciali (polarizzate) che scompongono in righe, il segnale dello schermo in modo che gli occhi vedano alternativamente le righe pari e quelle dispari. Con la tecnica passiva, gli occhiali non partecipano al 3D ma tutto è demandato allo schermo. Aggiungiamo che le fonti 3D possono essere i Bluray, la Tv satellitare, il Pc e i giochi; per i bluray e la tv 3D, occorre l’hdmi 1.4 che molti Vpr hanno già. Per utilizzare il 3D col pc, serve il kit Nvidia 3D Vision, formato da occhiali, monitor (che deve avere un refresh di 120hz), ed una scheda Nvidia Geforce pilotata da un software apposito per il 3D.

10) IL TELO (o schermo) bianco o grigio su cui si proietta l’immagine, possibilmente con bordi neri; con base 200-240 cm., se ne trovano da meno di 200 euro a parecchie centinaia; l’importante è che sia di quelli che col tempo NON fanno pieghe (tensionati) e che abbiano un guadagno (gain) adeguato (serve per aumentare la luminosità/contrasto), tipicamente 1,2-1,3 per quelli a luminosità normale e 0,8.1,0 per i vpr ad elevata luminosità (dai 1800 A. Lumen in su); evitare quelli a guadagno molto elevato perchè la luminosità aumenta troppo col risultato che peggiora la qualità dell’immagine stessa. Ovvio che si può proiettare anche su un muro bianco con buoni risultati ma, certamente, un telo adeguato è consigliabile per avere una “resa” ottimale. Gli schermi possono essere di tanti tipi, come costruzione...tipo quelli a motore con telecomando o pulsante per salita-discesa; quelli tensionati per evitare appunto pieghe ed arricciature; quelli ad “arganello” con azionamento manuale (abbastanza economici); quelli a treppiede con molla nel cassonetto per chiuderli (utili se ci si deve spostare); quelli a molla (senza treppiede) che si abbassano manualmente mentre per alzarli c’è la solita molla alloggiata nel cassonetto posto in alto e quelli (ottimi) a cornice. La scelta è dunque ampia e per tutte le esigenze...certamente il meglio è dato da quelli motorizzati-tensionati (professionali) con bordo nero (spesso anche il retro del telo è nero) per un contrasto migliore. Sono anche i più costosi ed hanno una gamma di formati completa; in pratica ci sono i 4:3, i 16:9 e quelli in formato panoramico 2.35:1/2.40:1 (cinemascope con aspect-ratio 21:9). Tra gli economici sono da preferire quelli a cornice che pure non si deformano col tempo. Tenere presente che per l’home theatre, se si proietta in una stanza medio piccola, in genere la diagonale usata si aggira sui 90-100”, mentre nei saloni si arriva sui 150-200” e più.


a) NEL PROSSIMO POST: MINI RECENSIONI DI VPR USATI, PER HOME CINEMA-SPORT-GIOCHI E TV IN GENERALE. E' indicato anche IL PREZZO (approssimativo) DI OGNI MODELLO USATO descritto.

b) NEL SUCCESSIVO: MINI RECENSIONI DI VPR NUOVI, sempre per HOME CINEMA-SPORT-GIOCHI-TV + Vpr NUOVI BUSINESS/EDUCATIONAL usabili prevalentemente col COMPUTER portatile.

NB. OGNI VPR (nuovo od usato che sia) avrà un preciso GIUDIZIO FINALE, derivante principalmente dalla lettura di parecchie recensioni sul web.
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Pentium G4600 Kaby Lake e Intel e Pentium G4500 Skylake, monitor lcd-led Hp E243i Ips;i 2 pc sono assemblati con componenti ok...; il componente più importante è di gran lunga l'assoluta, straordinaria.... silenziosità!

Ultima modifica di Abilmen : 30-12-2021 alle 00:30.
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