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Originariamente inviato da litocat
Quindi cosa facciamo, introduciamo un reato senza vittima a scopo preventivo?
E' aberrante, mi ricorda tanto Minority Report.
In effetti con l'aggiunta, nel 2006, del reato di detenzione di materiale pedopornografico virtuale (come definito in precedenza) sembra che l'Italia stia andando in questa direzione. Al pari di altri Paesi.
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Non necessariamente la concretizzazione di un reato presuppone l'esistenza di una vittima: si pensi soltanto alle previsioni per delitti tentati o a fattispecie specifiche come l'ubriachezza in luogo pubblico o aperto al pubblico.
Una delle basi da tenere a mente in questi casi è che reato è la lesione o messa in pericolo di un bene protetto dalla legge.
Il problema è fino a che punto la castrazione chimica può essere utile: se è una sostituzione della misura detentiva - dal momento che l'efficacia non è accertata e ora ci sono fonti autorevoli a testimoniarlo - non può essere considerata come una "messa in sicurezza", se non è sostitutiva della pena detentiva bisogna domandarsi se dal punto di vista medico ed etico sia opportuno obbligare un soggetto all'assunzione di un farmaco che comunque ha come effetto primario una malattia. Sempre dal punto di vista della messa in sicurezza c'è da domandarsi se sia più opportuno affidarsi ad un rimedio i cui esiti sono incerti ma se ci sono sono stabili o ad un altro rimedio i cui esiti sono incerti e se ci sono sono effimeri in quanto finiscono con l'interruzione della "cura"