View Single Post
Old 24-10-2009, 12:30   #299
juninho85
Bannato
 
L'Avatar di juninho85
 
Iscritto dal: Mar 2004
Città: Galapagos Attenzione:utente flautolente,tienilo a mente
Messaggi: 28808
Unione Sarda - Le duecento panchine di Allegri
L'allenatore del Cagliari, Massimiliano Allegri, domani festeggia la panchina numero duecento della sua carriera professionistica. Il tecnico dei rossoblù somma finora quarantasei gettoni in serie A, ottantanove in C-1, trentaquattro in C-2, sei in coppa Italia, diciotto in Coppa Italia di C e sei in altri tornei. La prima delle attuali centonovantanove panchine - collezionate alla guida di Aglianese, Spal, Grosseto, Sassuolo e Cagliari - risale al 20 agosto 2003 in Carrarese-Aglianese 2-3, in Coppa Italia di serie C. Il bilancio attuale di Massimiliano Allegri è di 71 vittorie, 58 pareggi e 70 sconfitte.
Il Cagliari è una delle tre formazioni della serie A 2009/10 a non aver ancora subito un rigore, come la Juventus e la Sampdoria. Il Cagliari non ne subisce uno da ventisei giornate: l'ultimo risale, infatti, al 25 gennaio 2009, in Lazio-Cagliari 1-4, e furono ben due, entrambi falliti, da Zarate e Rocchi, ed entrambi concessi molto generosamente alla squadra biancoceleste.
Il Cagliari è reduce da tre sconfitte interne consecutive, incassate contro il Siena (1-3), l'Inter (1-2) e il Chievo Verona (1-2). I rossoblù sono rimasti l'unica formazione della serie A a non aver fatto ancora punti davanti al pubblico amico. L'ultimo risultato utile casalingo del Cagliari risale al 24 maggio scorso, 2-1 all'Inter, già laureatasi campione d'Italia.
Nelle ultime sette gare la porta del Genoa non è mai rimasta inviolata, ma quello che preoccupa è il numero dei gol subiti: 19, quasi 3 di media a gara. Nelle ultime 21 partite ufficiali il Genoa ha subito 36 reti, rimanendo inviolato solo in due circostanze: Atalanta-Genoa 0-1 (30 agosto, serie A) e Genoa-Slavia Praga 2-0 (17 settembre, Europa League).

Unione Sarda - Cagliari, la strada del riscatto
Più attenzione, soprattutto nei minuti finali, quando la fatica annebbia la mente, e più cattiveria. Il bel gioco va bene ma, per salvarsi, occorre anche una certa aggressività nella fase di non possesso. Il Cagliari cerca di ritrovare lo spirito giusto per riprendere la corsa salvezza, bruscamente interrotta con il Chievo Verona e, ancor più, a Catania, dove è stato capace di farsi infilzare da un avversario decotto. Errori gravi, da non ripetere contro il Genoa, che domani si presenterà con le ossa rotta dopo aver beccato cinque gol dall'Inter in campionato e tre dal Lilla in Europa League. I disagi del Grifone non tranquillizzano Allegri e la sua banda. Essi sanno bene che il Genoa deve imprimere una sterzata e lasciarsi alle spalle il momento-no. Anche perché Enrico Preziosi sta già dando segni di nervosismo nei confronti del suo bravo allenatore, Gasperini, sinora al riparo dei turbamenti presidenziali solo in virtù dei risultati straordinari ottenuti sulla panchina genoana.
CATTIVERIA È un tasto sul quale ha battuto spesso Allegri. A Firenze, sarebbe servita una chiusura più decisa su Vargas, che invece ha avuto la possibilità di indirizzare sulla testa di Gilardino il gol della vittoria viola. Stessa cosa a Catania, dove Morimoto ha giostrato a suo piacimento sulla linea di fondo, sino a pilotare sul capo di Martinez il pallone del primo successo in campionato dei siciliani. Due errori gravi, a cui va aggiunto l'atteggiamento assunto contro il Chievo Verona. Il Cagliari non era in buona giornata dopo tre partite di alto livello con Inter, Bari e Parma. Anziché suicidarsi, consegnandosi al contropiede veneto, i rossoblù avrebbero dovuto controllare il match e portare a casa un pareggio non disprezzabile. Quindi, attenzione sino al triplice fischio dell'arbitro perché il patatrac può verificarsi anche nelle più sonnacchiose delle partite, come ha dimostrato l'amaro finale di Catania.
LA FASE OFFENSIVA In questo il Cagliari è bravo, non c'è alcun dubbio. E gli errori tecnici, numerosi a Catania, fanno parte del gioco. Quello che conta è che i rossoblù, dal primo all'ultimo, quando hanno il pallone tra i piedi, hanno un atteggiamento propositivo, cercano la giocata determinante. Quindi, verticalizzazioni, cambi di gioco, passaggi rischiosi per servire il compagno meglio posizionato per finalizzare l'azione. Molti errori sono frutto della voglia di giocare della squadra e questo è un fatto positivo. Molto meglio sbagliare nel tentativo di fare qualcosa piuttosto che vivacchiare a furia di passaggi laterali. Ecco perché Allegri è soddisfatto del rendimento di Lazzari ma anche dei progressi di Biondini, cresciuto notevolmente nel corso delle ultime due stagioni, e che non si limita più a fare il cursore ma cerca di partecipare alla manovra. Il problema sta nel tenere costantemente nel vivo del gioco Jeda e Cossu, due piedi buoni che devono sostenere il peso maggiore della manovra d'attacco.
IL NON POSSESSO Il Cagliari è ammirevole per partecipazione collettiva alla fase difensiva, meno sotto il profilo della determinazione e della concentrazione. Ci sono giornate, come con il Chievo e con il Catania, in cui va portato a casa il risultato, anche se il gioco non è stato particolarmente brillante. Constatato che non si è riusciti ad avere ragione dell'avversario con il gioco, si deve conquistare almeno un pareggio, aumentando la determinazione soprattutto nei minuti finali. Si immagini una classifica con i due possibilissimi pareggi con Chievo e Catania. Il Cagliari avrebbe nove punti e si troverebbe al quattordicesimo posto, in compagnia del Chievo. Sarebbe tutta un'altra storia. A volte, pochi punti fanno la differenza.
LE ATTENUANTI È evidente che il lavoro di costruzione della squadra non è concluso e che il cantiere rossoblù è aperto. Ciò pare assurdo a oltre tre mesi dall'inizio della stagione. Ma il Cagliari e il suo allenatore hanno diritto alle attenuanti generiche e specifiche. A qualcuno sarà sfuggito, ma il Cagliari è nettamente diverso rispetto a quello dell'anno scorso. Per motivi vari, Allegri ha dovuto sostituire ben sei titolari rispetto allo scorso campionato: Pisano, Lopez, Bianco, Fini, Biondini e Acquafresca, rimpiazzandoli con diverse modalità con Marzoratti, Canini, Astori, Dessena, Lazzari e Matri (o Larrivey). Una rivoluzione silenziosa. Ovvio che serva tempo e non può sorprendere il fatto che Allegri abbia impiegato più del previsto a individuare la strada giusta. Domani con il Genoa, ci saranno aggiustamenti che, si spera, servano a trovare l'assetto. Ma a gennaio qualche cosa andrà fatta anche in sede di calciomercato.

La Nuova Sardegna - Quattro pilastri per il Cagliari
Va bene o va male che il Genoa, atteso domani al Sant’Elia, ne abbia presi tre dal Lilla in Europa League? E la vittoria della Lazio - che aspetta il Cagliari nel turno infrasettimanale di mercoledì - capace di imporsi con Rocchi al 92’ (2 a 1 sul Villareal), che valore può avere per il match con i rossoblù? Sul tema, Massimiliano Allegri ha sempre dato una risposta univoca: «Tutte le partite sono diverse.
«In campo - dice l’allenatore del Cagliari - si pensa a giocare, che si sia reduci da un risultato positivo o meno». I rossoblù dalle sfide del giovedì di Europa League hanno tratto indicazioni sui prossimi avversari. Due sfide delicatissime. Si parte con i Gasperini boys. Domani, i 90’ sono molto importanti per entrambi i team. I liguri vogliono riscattare i cinque gol e la figuraccia rimediata in campionato con l’Inter. La batosta in Coppa ha completato il quadro.
Il Cagliari non può permettersi altre leggerezze. L’errore di Agostini e Conti, prima, e Astori e Canini, poi, che ha dato allo scadere i tre punti immeritati al Catania. In settimana, Cossu e soci sono riandati sulla prestazione del Massimino. La registrata è stata generale: equilibrio tra i reparti, intensità e qualità della manovra, approccio da rivedere. Allegri insiste su una partenza caparbia. Chiede ai suoi la conclusione in porta fin dai 25 metri. Al Cagliari manca attenzione dietro e cinismo in avanti. Senza, la lotta salvezza si complica.
Conti, Jeda, Biondini e Agostini: il Cagliari ha bisogno che i pilastri del gruppo si ritrovino al meglio e in fretta. Sia per la quantità, sia per la qualità.
E per Conti c’è anche un discorso di leadership da ribadire con una prestazione gagliarda. Fondamentali sia nella fase offensiva, sia in quella senza palla, il quartetto è nevralgico per la condotta psicoagonistica dell’intera squadra. La partita di domani con Floccari (vecchio pallino di Massimo Cellino) e compagni, è un test da non sbagliare.
Come sempre il tecnico livornese tiene tutti in ballo. Ma Lopez pare essersi ripreso la maglia da titolare dopo aver visto la partita dalla panchina in Sicilia. La distorsione alla caviglia è in archivio. A fargli posto, uno tra Canini e Astori, con quest’ultimo in leggero svantaggio. Poche sorprese a centrocampo. O meglio, Allegri tiene d’occhio le condizioni di Biondini ma Lazzari dovrebbe partire dal via. L’ex atalantino vanta talento e tecnica, «il rosso» al top è basilare in copertura. Il croato Brkljca potrebbe essere al debutto in casa, e anche Barone accelera. Si vedrà. In attacco Matri, sfiancatosi a Catania, è insidiato da Nené. Larrivey sta a guardare.
Discorso diverso per Jeda e Cossu. Il carioca, con tre reti bomber della squadra, non passa un momento strepitoso. Ma è quasi insostituibile. Cossu, invece, è illuminato come non mai. Ma viene sostituito quasi sempre per «stanchezza». Forse, solo Marchetti può permettersi un mezzo sorriso: è lui il miglior portiere della scorsa serie A. L’ha deciso una giuria di 600 preparatori di portieri italiani. La premiazione avviene domani prima della gara con il Genoa.

Martorelli: "Jeda resta a lungo. Stovini rifiutò Cagliari"
"Jeda da poco è diventato comunitario e questo può aprire orizzonti importanti per il suo futuro. Ma non si muoverà da Cagliari prima della conclusione della stagione". Lo ha dichiarato a Itasportpress Giocondo Martorelli, agente dell'attaccante brasiliano. Il procuratore cura anche gli interessi di Lorenzo Stovini, che "ha rifiutato proposte importanti arrivate da piazze prestigiose come Cagliari e Torino".
juninho85 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso