View Single Post
Old 24-09-2006, 22:57   #38
Zorcan
Senior Member
 
L'Avatar di Zorcan
 
Iscritto dal: May 2005
Messaggi: 3458
Quote:
Originariamente inviato da Mory
Tutti i giorni ho a che fare con win piratati e quando lo si dice al cliente cosa fa?
1- se ne frega e se lo tiene così anche se esce il messaggio rompiballe che il software potrebbe essere contraffatto
2- cambia pc e ne compra uno nuovo, licenza di win compresa a 500 euro (linux? e che cazzo è?)
Io sostengo da sempre che il 90% della gente che posta discussioni riguardanti software come XP, Photoshop, Nero e affini, nella sezione apposita del forum, non abbia nemmeno lontanamente pagato una licenza. Lo si evince da ciò che chiedono: domande banali che qualsiasi manuale copre. Ad avercelo, il manuale. Ma in molti thread si va proprio oltre, parlando di "cure" o di versioni "trovate": una cosa odiosa. Io ho usato software pirata per tanto tempo e tuttavia non mi è mai venuto in mente di discuterne come se fosse una cosa normale: se c'era una crack, me la trovano. Oggi invece sembra che queste cose siano sempre più normali e quasi inevitabili. Ciò, oltre ad essere irrispettoso verso il restante 10% che invece ha pagato, è indice del perchè certi applicativi spopolino (non per la qualità, ma per la "reperibilità") e del perchè nulla si faccia - di concreto - per scoraggiarne l'uso illegale. Informando, intendo, non certo sbattendo quindicenni in carcere. Immagino poi la crisi cardiocircolatoria di chi, sia mai, dovesse mettere mano al portafogli e sborsare più di tre o quattromila euro per i software che ora usa illegalmente (o che, peggio ancora, usa suo figlio): un'ecatombe. La gente, almeno quella sopravvissuta all'infarto, protesterebbe indignata contro un software che costa quanto una moto e che, nonostante tutto, funziona a sprazzi e mette in serio pericolo la privacy e la libertà individuale. Parte di quella gente forse pagherebbe controvoglia, ci scommetto, ma molti volgerebbero lo sguardo altrove. Allora GNU/Linux non sarebbe più "complicato" o "per guru": anche agli occhi dei non-evangelizzati, sarebbe un sistema operativo libero, robusto e onesto. Farebbe un botto colossale. Ma questo non deve accadere, perchè sarebbe il più grande sconvolgimento mai accaduto nella pur breve storia dei computer; e allora si fa di tutto perchè il software pirata possa trovare sbocchi e canali dove, seppur non alla luce del sole, la gente possa attingervi. Anche le misure cautelative di certe aziende sono risibili, perché si manifesta chiara e lampante l'intenzione di rendere più difficile - forse - ma mai impossibile l'uso di un software pirata. D'altro canto, non deve stupire questa situazione: anche il trusted computing (vedere firma) ha lo scopo di rispondere a questo tipo di esigenze. Dovrebbe proteggere, ma in realtà controlla e sorveglia. Col risultato che l'utenza ha sempre meno spazio di manovra e finisce per confrontarsi con una tecnologia che non può controllare e che non può capire. Tutto il contrario di quello che accadrebbe se la gente prendesse la sana decisione di passare a GNU/Linux: il software pirata e le bislacche idee per "fermarlo" sparirebbero di colpo, perchè ingoiate da un modo di vedere l'informatica che non mira a chiudere ma ad aprire, che non mira a concentrare ma a diffondere e che non è regolato da movimenti di capitale. Una volta, un tizio mi ha chiesto se una certa distribuzione che stava scaricando richiedesse un seriale e, in caso, dove trovarlo. Dimostrazione lampante che l'attuale modo di concepire un computer è distorto da mettere i brividi e forgia menti distorte.
Zorcan è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso