Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/sistem...ce_102719.html
Lo stato federale dello Schleswig-Holstein passerà a Linux entro il 2026, abbandonando anche i software della suite Office per LibreOffice Click sul link per visualizzare la notizia. |
25 mila pc sono il nulla rispetto al totale come dire migro 1% dei pc a linux ma mi dimentico di dire che il restante 99% reste su windows
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Bello, ma non e' la prima volta che ci provano e sono sempre tornati indietro alla fine...
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Se non hanno un piano ben studiato per la migrazione tempo qualche anno e ritorneranno a windows di corsa. |
Spero ci riescano, anche considerando i tentativi falliti fatti dalla municipalità di Monaco. Mi chiedo se la scelta sia stata motivata da questioni economiche, etiche o di sicurezza.
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E poi torneranno indietro come hanno già fatto altre città tedesche :D
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Scommetto uno stipendio che la decisione è stata presa a livello politico ed imposta ai tecnici senza prima uno straccio di studio di fattibilità. Lo dico da tecnico IT per ente pubblico, so di cosa si tratta. Torneranno indietro pure questi, per questioni tecniche in primis e poi di costi. |
"sovranità, sicurezza e protezione dei dati" Sì, ma mica tanto. Non è che, per dire, se improvvisamente la Fondazione LibreOffice ti viene a stare sulle balle come politiche varie tu hai un dipartimento IT nel pubblico che è in grado di farti un fork e pure di mantenerlo in secula seculorum, il problema con l'adottare linux per avere indipendenza è sempre stato nel know-how richiesto che, se nel privato può essere malvisto perché è un investimento nell'immediato che può non essere compreso da chi decide in termini di vantaggi a lungo termine, ma certe resistenze potrebbero essere vinte, nel pubblico semplicemente non è realizzabile, ad esempio da noi questa trovata di Brunetta delle chiamate dirette di presunte eccellenze informatiche per modernizzare le infrasstrutture PA con contratti suppostamente a termine (da trasformare in presenze indeterminate per gli amici, vien da pensare male), di gente con capacità che probabilòmente verrebbero stipendiate meglio nel privato, sospetto che non produrranno gli effetti desiderati, o se qualcosa faranno sarà da abbandonare nel momento in cui chi aveva il know-how se ne sarà andato e nessuno saprà più farlo funzionare, dato che la formazione è sempre stata una barzelletta nella nostra PA, e secondo me anche i tedeschi non faranno di meglio.
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Poi già leggo libreoffice...non è meglio collabora office, la versione per le aziende, così hanno anche il supporto. |
Questa notizia mi sembra abbastanza ricorrente, ogni tanto c'è qualche istituzione che vuole passare a linux per poi tornare indietro.
Le distro moderne in effetti sono fatte bene e molto più user friendly del passato. A casa dei miei su un PC vecchissimo ho installato Linux Mint, funziona bene e riesce ad utilizzarlo tranquillamente anche mio padre che ha 72 anni. In effetti ha una UX più semplice di Windows che su quel PC era diventato inutilizzabile. In un ambiente di lavoro secondo me non è gestibile, a partire da LibreOffice che non è nemmeno paragonabile alla suite Office. |
Il 99% degli utenti delle PA digita sulla tastiera esclusivamente con l'indice sinistro e se aprono notepad invece di word nemmeno si accorgono della differenza, figuriamoci se usano solo il 3% delle funzionalità della suite.
Con la digitalizzazione della PA i singoli Pc diventeranno deglio stupidi terminali per inserire dati e/o richiederli. Il problema non è il pc con windows/office, ma i server che offrono i servizi. Il primo grande problema da affrontare è unificare le norme a livello europeo ( CI, CF, tessera sanitaria, certificati ecc) per poter realmente pensare di adottare un'infrastruttura IT omogenea in tutt'Europa ed in tutti i settori della PA |
spero investano in formazione, altrimenti ciao..
comunque ad oggi l'utilizzo di webapp, gestionali online, ecc è sempre più diffuso, per cui qualunque cosa giri sul pc dell'impiegato ha poca importanza |
Da quasi 20 anni che ci provano, tornano quasi tutti indietro strisciando. :asd:
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In realtà non si capisce manco perché debbano avere dei pc, basterebbe una sorta di chromebook e farli lavorare su servizi intranet. Ake i vecchi "terminali" di una volta. Risparmierebbero una montagna di soldi in assistenza, basterebbero pochi tecnici che curano i server, resettano le password degli account quando i babbei perdono i fogliettino su cui l'hanno scritta e resettano i terminali se necessario (in 5 minuti però non in ore come adesso). P.S: ah si dimenticavo, e fanno i backup :asd: |
il problema non è il sistema operativo, sicuramente con un os gnu/Linux vanno anche meglio come normale manutenzione. i problemi sono con l'hardware, i vari applicativi specifici e soprattutto office. pur considerando libre Office molto valido purtroppo è impossibile garantire la piena compatibilità con i file office. tralasciando la causa di questa non piena compatibilità se tutto il mondo (o quasi) usa office diventa un problema scambiarsi file. anche lato hardware magari hai i driver per riconoscere la periferica ma poi ti ritrovi con meno funzionalità rispetto a Windows, cosa frequente con le stampanti. rispetto al passato la situazione è migliorata tantissimo ma purtroppo è ancora problematica una migrazione totalmente funzionale da Windows a Linux nella pubblica amministrazione.
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Ma poi manca tutto l'ecosistema, in primis GPO e affini.
Anche noi in azienda in alcuni ambiti forniamo LibreOffice, via Citrix... ma appunto c'è Citrix dietro (quindi windows). Non di certo Suse o CentOs (che ci sono in azienda, ma per altre cose). |
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