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Poi molto dipende dalla tecnica della fretting hand, alcuni dicono che sia meglio non usare toppa forza nel premere le corde per evitare di avere suoni leggermente più "sharp". C'è chi usa tasti scalloped per avere una tecnica migliore e dosare al meglio la forza. Inoltre più riesci ad essere delicato (con entrambe le mani) e più veloce riesci a suonare :P Per esempio io quasi non appoggio neanche il polpastrello sul legno della tastiera (e non ho tasti scalloped) xD Poi non posso vedere il prodotto visto che per qualche motivo ( ͡° ͜ʖ ͡°) mancano i link, ma penso ti riferisca a qualcosa del genere: |
Il ink manca perchè è stato cancellato: il regolamento non consente link a negozi esterni giustamente ed io stupidamente non ci avevo pensato.
In ogni caso sono degli inlays un po' diversi in questo caso in quanto coprono direttamente tutto il tasto e non solo con una figura. Ho una chitarra scallopped e lì il problema in effetti non si pone a partire dai tasti cavi. Ma per le altre dopo qualche mese è evidente l'accumulo di materiale sulle corde: non credo di essere troppo pesante sulla tastiera ma tra premute e bending si vede che la superficie viene mano a mano intaccata e le corde o lo devo sostituire o ci devo passare uuna sorta di spatola per staccare gli accumuli. Sarei curioso di provare e non è detto che a breve no ne prenda uno per la squier: ho il manico scuro ma esteticamente mi piacciono le strato con il manico in acero e ci sono inlay che simulano quel colore e legno (il body è sunburst per capirci). Sono molto belli. Quelli di Vai addirittura sono fluo! Sulla S320 già ho messo corde neon white, se ci piazzo pure una cosa simile diventa la classica Ibanez tamarra (di solito non mi piacciono le cose esagerate ma queste ci stanno bene!) :asd: . Edit: sotto c'è il link ad uno dei modelli (giusto per capirci) e non dovrebbe esserci il riferimento al negozio. http://i.imgur.com/Y6tpUKA.jpg?1 |
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L'accumulo è proprio tra la parte inferiore delle corde e la superficie del manico.
La parte superiore delle corde è pulita. Succede solo a me? |
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Passa un panno o sotto ogni singola corda tirandola verso l'alto e scorrila per tutta la lunghezza , vedrai che bella linea nera e la porcizia che ti esce!!! |
Beh? Nessuno suona più?
Io sto facendo un po' d'ordine nella mia strumentazione: pensando a quali pedali e amplificatori tenere, e quali dar via... e, ovviamente, a quali prendere :nonio: E ho deciso di intervenire sulla verdona, abbassando il ponte fino a fargli toccare il corpo (alla Van Halen). Col vibrato a due pioli, ho sentito dire che, se non si fa attenzione, si rischia che le lame del ponte intacchino gli incavi dei pioli. Quindi, aspetto che le corde siano più consumate: poi smonto corde e molle, levo il ponte, abbasso i pioli, controllo l'altezza del ponte, rimetto le molle, e rimetto le corde. Piccoli aggiustamenti si possono poi fare con calma. |
di che ponte si tratta? se è fatto di un buon materiale l'usura è di solito minima e viene fuori dopo anni di uso e abuso. Lame e perni tendono a rovinarsi facilmente se si commette l'errore di regolare gli ultimi con le corde in tensione, altrimenti non starei a preoccuparmi troppo.
se non ho capito male vuoi farlo "sedere" sul body mantenendo solo l'escursione verso il basso? |
Se non ricordo male un classico ponte wilkinson a tre molle giusto?
Io ho ripreso da un paio di settimane a suonare, provando a coverizzare blowtorch e technical difficulty di Paul Gilbert e mi sono reso conto di quanto la mano si sia rattrappita a causa dell'eccessiva inattività. Inoltre stavolta mi sono lasciato andare e sto usando tablature già fatte ma c'è da ridere a vedere le enormi differenze sulla stessa canzone. Mi tocca vedere i video dell'originale per rendermi conto di chi abbia fatto il lavoro migliore, solo che poi mi passa la voglia di suonare... |
ho dato un'occhiata veloce a blowtorch e quella su songsterr mi pare abbastanza fedele tutto sommato, cos'è che non ti torna?
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Blowtorch ci siamo, ma sull'altra ci sono tablature strane: alcuni passaggi vengono fatti con una sola plettrata in ascesa ma dal video ho visto che lui fa l'alternata, il che significa che è giusta un'altra tab trovata. Ma non mi coincide la posizione sulla tastiera segno che forse preme altro.
In TD ci sono parecchi passaggi così a naso. Ovviamente non sono tab ufficiali di Gilbert ma trovate così in giro in rete. Ad esempio ho dato un'occhiata a songsterr (non lo conoscevo, grazie) e alla 15 battuta trovo 17 14 16 17 14 16 (la doppia terzina finale); così viene fatta con plettrata in su come dicevo ma lui non fa questo. La corretta dovrebbe essere: 17 14 11 (mi cantino) 17-14-11 ( 3 corda sol) quindi con skip string e io mi sto lacerando i tendini. Lo odio. |
Hahah già è vero, il classico string skipping che salta il Si, col suo mignolo on steroids tira fuori degli arpeggi veloci belli larghi. La intro di blowtorch è un ottimo esercizio di stretching, la sto provando proprio ora e non è per niente banale da eseguire a velocità normale. Molto elegante come posizioni devo dire
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Blowtorch mi è utile per due motivi:
quell'intro mi fa imparare meglio a far suonare note anche senza plettrarle (io drammaticamente uso l'alternate picking anche per mangiare la pasta e sono ridicolo quando non lo uso... anche quando lo uso in verità ma per altri motivi...) e migliora la postura della sx in questa fase di ripresa di esercizi. Dopo un paio di giorni lo eseguo abbastanza bene e velocemente ma manco ancora di pulizia e costanza. Per l'altra devo decidere: considerando che lo sweep è una mia grave mancanza, forse dovrei utilizzare lo stile nella tab che hai visto. Non so, vedrò. |
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adesso che l'ho rivisto me lo ricordo: bel ponte, non c'è che dire
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se servisse, oltre al metodo che hai scritto c'è anche chi avvita più a fondo la claw (e alla bisogna aggiunge due molle) in aggiunta alla regolazione dei pivot per avere più tensione e far sedere il ponte ulteriormente. Questo perché a volte regolare i pivot troppo bassi sballa l'action oltre il desiderabile. o sennò (scelta meno economica :D) un bel tremol-no |
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Quanto alle molle, a quanto ricordo, se se ne devono aggiungere, allora è meglio sostituirle tutte, in modo da essere sicuri che la tensione sia giusta per tutte. |
Rimanendo in tema di accordature:
Chi di voi passa spesso da standard a Drop D sulla stessa chitarra? Che corde usate? Io sto considerando una 9-42 con la sesta corda sostituita da una 46, ma leggo che anche una muta ibrida 9-46 (cantini della 9-42, bassi della 10-46) potrebbe funzionare, e sarebbe senz'altro più semplice. |
Ho usato spesso il drop d in piena fase "grunge" e ogni tanto per suonicchiare qualcosa dei foo fighter.
DI base ho sempre corde 10 - 46 ma ho usato di sicuro in passato le 9 - 42. Che dubbi hai a tal proposito? E' solo per una questione di suono? |
Mi interessa che la sesta corda non diventi troppo lenta (sbatacchiando sulla tastiera) quando la accordo in Re, ma non sia neanche troppo tesa rispetto alle altre quando la accordo in Mi.
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Molti marchi di corde fanno infatti le heavy bottom per soddisfare le nostre necessità xD |
Sulla squier strato (l'unica senza floyd quindi quella che uso in questi casi) non noto particolare differenza di tensione (10-46 al moento montate) e non ho urti indesiderati con la tastiera.
E' anche vero che su questa non ho action rasoterra come sulle ibanez. |
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Tutte e due hanno 25 1/2 di diapason. Ero partito dall'idea di avere, prima o poi, una Les Paul, come Steve Clark: poi ho scoperto di trovarmi meglio con la scala Fender, o forse la 24 3/4 che avevo non era la migliore possibile (traduzione: devo passare più tempo in negozio a provare Epiphone e Gibson). Potrei provare le 9-46. Oppure passare alla 10-46 anche sulla verdona, tanto non sono poi 'sto fulmine di guerra (e poi, le usa pure John Petrucci). |
Salve a tutti! Cerco un liutaio bravo in Campania, avete qualche suggerimento? Anche in pvt se non è possibile fare pubblicità :D
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... e niente?, non suona più nessuno?
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Tempo, tempo, la nostra maledizione.
:cry: :cry: :cry: Però magari potrei reiniziare ad esercitami imparando "Time" di Joe Satriani come contrappasso. |
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Prima regola del fuzz: non mettere un buffer prima del fuzz.
Seconda regola del fuzz: mai mettere un buffer prima del fuzz. Però Pacifica 611 --> fuzz --> wah-wah --> delay analogico --> Orange Micro Terror fa un suono bestiale... Il delay analogico è sempre il Mooer Ana Echo, che uso solo in due modi: - eco: Rate 09:00, Echo 12:00, Intense 11:00 - slapback: Rate 15:00, Echo 12:00, Intense 10:00 Però 'sti due modi sono una bellezza... |
Io ho comprato e venduto delay (principalmente analogici) ininterrottamente per due anni, finchè non ho trovato il Tonal Recall della Chase Bliss. Ho preso il piccolo pedale MIDI "Faves" per salvare fino a 6 preset e non ci ho più pensato. Suona da dio, possibilità infinite.
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Anche il mio delay "di default" è digitale: TC Electronic Alter Ego, quello giallo che in realtà è un Flashback modificato. Lo strum tempo è una comodità troppo grande. |
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Il Tonal Recall è completamente analogico, a livello di Delay. |
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Ah, ok. Costicchia, ma se sei un fan del delay analogico credo lo si possa definire come il delay definitivo. E' uscita anche la versione RKM, ma io ho tenuto la mia con le manopole blu.
Considera che io lo uso anche come simil chorus, rotary, tremolo... se ci capisci un pò ci fai di tutto. |
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Si fa un gran bel parlare anche del Brothers. Io invece dopo aver usato per anni DD6, Deluxe Memory Man e Maxon AD9 Pro l'altro giorno ho preso un Source Audio Nemesis per avere un pò di versatilità in più ed in questi giorni lo sto spippolando per bene. Devo dire che per essere un digitale ha suoni interessanti. |
Il Nemesis è una bella bestia, non ne ho mai provato uno ma se ne parla bene ovunque ed è ormai un pò che è in giro.
Un altro pedale che mi ha cambiato la vita è questo: |
Ops, l'AmpliFirebox mi era sfuggito...
Caspita, dopo anni di inkatzature con Tech 21 e compagnia cantante perché nelle loro DI box non mettono una presa XLR neanche a pregarli in sumero, la tentazione di aprire un mutuo per questo qui si fa forte... Io presi tempo fa la prima edizione della Palmer Pocket Amp, evidentissimamente ispirata alla Tech 21 SansAmp, proprio perché aveva la presa XLR. Solo che ha un fruscio di fondo terrificante... speriamo che nella Mk II abbiano corretto! In teoria, dovrei essere in una fase di sfoltimento della mia attrezzatura. Ma, come dice il saggio, "in teoria, la teoria e la pratica sono la stessa cosa, ma in pratica, sono diverse"... |
Se hai domande e/o dubbi, chiedi pure. Il pedale suona da dio, assolutamente comparabile a roba come Helix e Kemper, in formato compatto.
Tra i pedali più "intelligenti" e rivoluzionari che ho comprato, insieme al Syntax Error della Alexander Pedals. |
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In un tuo vecchio post ho visto che hai il Keeley Super Mod Workstation, ci stavo facendo un pensierino in ottica di ridurre al minimo i pedali ed usare solo questo per le modulazioni. Come ti ci trovi? |
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Il pedale è valido, comodo da usare, gli effetti suonano bene, le uniche pecche che ricordo sono un pò di rumorosità (che spero Keeley abbia fixato man mano che produceva nuove unità) e i jack in alto troppo vicini tra loro, problema trascurabile visto che sul mercato si trovano cavi patch piccolissimi (EBS, Rockboard). E' un buon pedale, ma se non hai la necessità di utilizzare due modulazioni contemporaneamente ti consiglio un Neunaber Expanse + EXP controller. Non ha rivali a mio avviso. Comunque per ragioni di gruppo/esigenze musicali ho preso un Fender Precision e sto facendo il bassista. Non mi sono mai divertito così tanto in vita mia. |
Primo cambio di corde per la verdona!
Prima scoperta: le meccaniche Wilkinson E-Z Lok sono una sòla. In teoria, i due fori sul pirolo si dovrebbero usare così:
Tutto ciò, ovviamente, contraddice l'effettiva utilità delle meccaniche autobloccanti, ossia: rendere il montaggio delle corde un'operazione a prova di errore. Ah, e rimontando la piastra di plastica a copertura delle molle del ponte, sono venuti via due pezzettini di vernice. Va be', pare che il "relic" vada di moda... |
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