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se voglio scrivere un'equazione di secondo grado che ha a e b come soluzioni mi basta scrivere (x-a)(x-b)=0, cioe' x^2-(a+b)x+ab=0.. Esiste un metodo per scrivere un'equazione differenziale che ha f(x) e g(x) come soluzioni? |
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ma y'*y' è uguale a y''?
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quindi la formula che mi hanno dato sopra non vale |
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ciao,
dovendo lavorare con i limiti ci si scontra sempre con infiniti/infinitesimi e mi chiedevo se questa classifica vi pare corretta considerando la direzione verso +infinito: dal più veloce al più lento 1) x^x 2) x! 3) e^x 4) x^n 5) x 6) sqrt(x) 7) log(x) grazie |
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Da x! in giù sono corretti |
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ciao,
grazie per la risposta, e chiaramente verso zero l'ordine si inverte ? ordine degli infinitesimi: dal più lento a più veloce verso lo zero 7) x^x 6) x! 5) e^x 4) x^n 3) x 2) sqrt(x) 1) log(x) http://it.wikipedia.org/wiki/Stima_a...e_infinitesimi |
Secondo me l'ordine rimane sempre quello.
Ad esempio, prendendo x e sqrt(x) abbiamo: x = 0,01 sqrt(x) = 0,1 Quindi x tende a 0 più velocemente della sua radice quadrata. Allo stesso modo: e^0,001 = 1,0010005 0,001^0,001 = 0,993116048 Quindi x^x tende a 0 più velocemente di e^x. Non sono sicuro, ma penso che l'ordine rimanga invariato rispetto agli infiniti. :stordita: |
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lim(x/sqrtx,x,0) = 0 x->0 se provi tutti quegli infinitesimi tenendo al denominatore logx tendono tutti a zero. |
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piccola domanda
cosa significa l'uguale concavo convesso ? :stordita: (per x --> 0) asintotico a zero ? |
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Le mie modeste conoscenze mi suggeriscono che quel simbolo indichi "equigrande" o "dello stesso ordine", riferito a due funzioni il cui rapporto, al limite (dunque per x che tende a qualcosa, in un I insomma...) è un numero reale non necessariamente pari a 1 ma diverso da 0 (nel caso sia 1 si parla di funzioni "equivalenti" e si indica con una tilde).
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Quel simbolo significa che hanno eguale ordine di grandezza, ossia:
Esistono due costanti c,d>0 t.c per un intorno di raggio delta: 0<d <= | f(x) / g(x)| <= c Ossia che il rapporto fra le due funzioni per x che tende a p (d'accumulazione) è compreso fra due costanti. Ovviamente x=!p (diverso) Scusate se non ho usato il latex ma vado di fretta e non ho la mano.. |
Un dubbio che mi perseguita ormai da due anni: perchè l'integrale di 1/x è il logaritmo naturale del VALORE ASSOLUTO di x?! Insomma, questo valore assoluto a cosa serve?
Ad esempio svolgendo questo integrale per parti: ln(x+3) / x^2 mi ritrovo come primitiva: -1/x[ln(x+3)] + [ln |x|]/ 3 - [ln|x+3|]/3 Insomma se volessi compattare i logaritmi... come trattare i valori assoluti? |
Penso che sia dovuto al fatto che il logaritmo esiste solo per valori di x positivi ( maggiori di 0 ).
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