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Ma se non piace sono punti di partenza per sperimentare curve target differenti. Il fatto è che se non conosci cosa combina e qual'è la risposta dei diffusori nell'ambienti poi difficile fare correzioni con criterio. |
quando leggo nelle descrizioni dei sintoamplificatori , Chromecast, vuol dire che hanno al loro interno l'hardware di Google? grazie
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Vuol dire che supportano quel protocollo non che hanno specificamente l'hw. In pratica funzionano come un chromecast. |
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I dispositivi equiparati ad un chromecast audio sono elencati nella applicazioni che supportano quello standard come BubbleUpNP (ma non è l'unica!).
Apri l'applicazione (con il wi-fi attivo ovviamente), fai partire la riproduzione di un brano, tappi sull' icona del casting, che somiglia a questa: e se tutto è andato bene ti dovrebbe apparire l'elenco dei renderer audio disponibili sulla tua LAN (ad esempio ci potrebbero essere i Tv smart). Selezioni l' Onkyo (o altro) e la musica (si spera) dovrebbe essere eseguita su quello. p.s BubbleUPnP supporta oltre al casting anche il protocollo DLNA, ed il tuo sintoamplificatore molto probabilmente fa lo stesso. |
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youtube, e sentirlo comunque, a patto di avere sul tv l'applicazione? |
Si...per esempio io ho una samsung e supporta l'airplay oltre che al dnla.
Cmq questi sono dei gadget che nella valutazione di un avr dovrebbero essere presi in considerazione poco o nulla. Anche perchè un servizio integrato in amplificatore o in una tv potrebbe diventare obsoleto molto prima della vita utile dell'amplificatore. Se cambiano qualcosa nel servizio di streaming e poi il produttore di av non provvede a fare un upgrade firmware il servizio potrebbe non funzionar epiù. E' quello che capita con le tv quando i produttori cessano il supporto. La parte smart va spesso a farsi friggere... Quello che conta è la qualità dell'amplificazione e delle funzionalità ad esse collegate come come la calibrazione automatica. A prendere una chromcast si fa sempre in tempo...ma se prendi un avr moscio o un sistema di eq farlocco non c'è rimedio. Se per esempio sui denon 2xxx togliessero di mezzo Alexa e Apple Air per metterci un audyssey xt32 quello si sarebbe un passo avanti... |
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In quest ultimo caso il quadro si complica perché il provider può avere un servizio integrato nel sintoamplificatore ed avere così una sua via privilegiata, ma il meccanismo di base resta quello. |
grazie a tutti.
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Non ho controllato se la linea offre altro ma come saprai in ambito ht il centrale è molto importante. Molti pensano che da lì esce solo il parlato in realtà fa più delle frontali. |
Ma domanda profana: ma se ho un ampli stereo come faccio a mettere 7n centrale? E soprattutto si sentirebbero meglio i dialoghi?
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I questa maniera quando sei in ht usi lo stereo come finale e quando ascolti la musica puoi tenere l'avr spento. Poi ci sono anche soluzioni con pre multicanale di alto livello e finali ma poi si vola con i costi... I dialoghi in stereo non si sentono benissimo perchè l'algoritmo di downmixing non fa altro che mescolare il canale centrale con i frontali. Ma cosa accade allo stesso identico segnale che viene riprodotto da due speaker distanziati? Si genera un filtro a pettine: alcune frequenze vengono esaltate altre cancellate e potrebbero cadere tra quelle necessarie per l'intellegibilità del parlato. Poi anche in multicanale serve un buon centrale e anche questo non è una cosa semplicissima. L'ideale sarebbe un centrale uguale ai frontali...ma questo è possibili solo con installazioni con il telo di proiezione fonotrasparente. Di norma si usa un centrale orizzontale sotto una tv o un telo. I centrali più economici ( quelli con i due woofer ai lati e il tweeter al centro gli MTM) a causa della posizione dei woofer soffrono a loro volta di un certo effetto filtro tra di loro. Non è un caso se guardi le linee dei vari produttori di norma le fasce più alte o usano una disposizione diversa o sono a 3 vie o entrambe le cose... |
@kiwivda
Sui sintoamplificatori multicanale il segnale per il canale centrale è ottenuto: >normalmente, da un segnale multicanale in cui il canale centrale è stato codificato separatamente dagli altri in sede di produzione (mixaggio audio) >eccezionalmente, da un segnale stereo "virtualizzato" (dolby surround o sistemi simili) Esempio: da Netflix, che ha audio 5.1, mi viene il canale centrale già separato; dai canali TV mi viene un segnale stereo (2.0) e la cassa centrale sarà muta a meno che non attivo la virtualizzazione. |
Con un ampli stereo non ha senso mettere un centrale
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=== Se la metti sul piano di ciò che "si dovrebbe fare" la risposta è no, non si dovrebbe, senza "se" e senza "ma". Se la metti sul piano di "come si sente meglio" chi meglio di te può decidere come sente meglio sul proprio impianto? |
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Modalità dolby surround, centrale e frontali a 0, surround a +3
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Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 08:16. |
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