Una cosa un po' di piu' semplice lettura...
http://online.physics.uiuc.edu/cours...560Notes-2.pdf pagina 8, rettangolo in fondo, perche' sostituisce mu con Ef nella derivata di g? Grazie |
Ragazzi avrei un dubbio su un esercizio che dice
Determinare il dominio e rappresentarlo della funzione http://latex.codecogs.com/gif.latex?arctg(y/x) Verificare che sia continua Allora io per il dominio,siccome l'arcotangente dovrebbe essere definita in tutto R,ho posto solo x diverso da 0 quindi nella rappresentazione del dominio escludo solo l'asse y riguardo la continuità ho negato che lo fosse in quanto calcolandomi http://latex.codecogs.com/gif.latex?...=\frac{\pi}{2} http://latex.codecogs.com/gif.latex?...-\frac{\pi}{2} Poi mi sono calcolato il limite nel punto (0,0) http://latex.codecogs.com/gif.latex?...0,0}arctg(y/x) Il quale,quando lo considero sulla retta y=mx, mi viene dipendente da m. Vi chiedo scusa se non mi visualizza le immagini ma non ho capito perchè non lo fa...spero di esser stato il piu esaustivo possibile...purtroppo sono un po preso dall'ansia a causa degli esami imminenti... Se ho mancato qualcosa o fatto un errore sono felice di rivederlo dato che non sono molto sicuro del ragionamento fatto... |
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g'(mu) = g'(ef + (mu - ef) ) = g'(ef) + g''(ef) m(u-ef) + O((mu-ef)^2) questa formula è arrestata all'ordine 1 dello sviluppo in mu -ef; ma sappiamo (leggendo dalla pagina) che mu - ef è un O(T^2) perciò tale termine aggiuntivo non deve essere considerato (dato che nello sviluppo vengono trascurati termini dello stesso ordine) , detto in altri termini l'O grande si mangia gli infinitesimi di ordine maggiore o uguale al suo |
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Un paio di domande
Riguardo al primo, ho provato a sommare 2^x + 3^y + (2^x -3^y) = a+1 cosi' risulta 2^2x=a+1 e quindi ne deduco che la soluzione sia a>-1 però è sbagliato. più che altro, non è abbastanza preciso direi visto che la soluzione dovrebbe essere a>1.. Cosa c'è di sbagliato nel mio modo di procedere? (ho trovato la correzione su un sito ma non capisco dove sbaglio io) thanks.. |
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Cerco di essere il più preciso e dettagliato possibile in quanto può diventare un possibile argomento su cui verrò interrogato per l'orale che dovrò sostenere... quindi dopo aver fatto quei ragionamenti posso concludere che nel suo insieme di definizione la funzione è ovviamente continua...giusto? :D |
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2^x + 3^y > 0 2^x + 3^y = a (come da ipotesi) ne consegue che a > 0 io mi sto chiedendo invece perché a non possa valere, che so, 1/2 |
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2^x + 3^y = a 2^x = ( a+1)/2 2^x - 3^y = 1 è equiv a 3^y = (a-1)/2 e il sistema ammette soluzioni se e solo se entrambi i secondi membri sono strettamente positivi (se fossero uguali a zero dovrebbe essere x o y uguali a meno infinito ) perciò deve essere a > 1 |
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comunque, ieri ho iniziato a vedere le esponenziali e i logaritmi, e siccome il libro che sto usando non dà tutte le soluzioni agli esercizi... è giusto? semplificare la seguente espressione: ho risolto così: |
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ma tra le opzioni c'è a>1 o a>=1 quindi non basta questo ragionamento. su un sito ho trovato questa soluzione: ----------------------------------------------- Basta sostituire i due membri 2x + 3y = a; 2x - 3y = 1 Ricavo 2x dalla seconda disequazione e la sostituisco nella prima: 2x = 1 + 3y Ora sostituisco nella prima equazione: (1 + 3y) + 3y = a Raccogliendo 3y: 2*3y = a - 1 Siccome il primo membro è sempre positivo (basta vedere il grafico dell'esponenziale per accorgersene), allora anche il secono membro deve essere positvo: 2*3y > o => a - 1 > 0 ; a > 1 -------------------------------------------- |
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sostituendo in 3^y = (a-1)/2 abbiamo 3^y = 0, impossibile. |
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X+Y=a X-Y=1 allora, X=(a+1)/2 e Y=(a-1)/2 quindi, 2^x=(a+1)/2 e 3^y=(a-1)/2 cioè x=log(base2)(a+1)/2 e y=log(base3)(a-1)/2. Essendo logx definito per x>0 dovrà assere: a+1>0 & a-1>0 cioè a>1. Per il secondo basta applicare Bernoulli con p e q=1/2 P=(p+q)^6 e prendere il termine con p^4 cioè 15p^4q^2: 15(1/2)^4(1/2)^2=15/64 |
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Considera solo la funzione y/x perchè tanto artg è continua in tutto R. Quando poni y=mx attenzione al fatto che z=mx/x e, semplificando le x, z=m, sono diverse! Ossia sono uguali in tutto R tranne 0. la prima presenta una discontinuità artificiale in 0. Quindi y/x ha una discontinuità artificiale in 0, etc.. Spero di essere stato chiaro |
Ciao grazie per la risposta...
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poi successivamente vado a calcolare il limite in (0,0) per vedere anche li cosa accade Siccome dai miei risultati mi trovo che ho 1.lungo l'asse due limiti con valori diversi per 0 da destra e da sinistra 2.In 0,0 addirittura il limite non è proprio definito in base a ciò concludo che non è continua è giusto? Quote:
Ti ringrazio ancora per la risposta |
Si, certo tutto giusto.
Il fatto è che questo tipo di funzioni andrebbero studiate in forma parametrica. Prova a visualizzarla; per es, se poni x=Rcos(t), y=Rsin(t) allora y/x=tg(t) e quindi z=arctg(tg(t))=t per t in ]-pi/2.pi/2[. (Nota che con R che assume anche valori negativi non ci sono più discontinuità) In pratica la superficie è formata da rette (generatrici) parellele al piano xy e incidenti all'asse z cioè è un conoide retto. Puoi fartene un'idea facendo ruotare una penna di un giro completo e contemporaneamente spostandola verso l'alto. Vicino a (0,0) trovi più valori perchè la funzione stessa ha più valori. Quindi, quando ti avvicini a (0,0) da una direzione che forma un angolo t con l'asse x il punto rappresentativo si avvicina all'asse z su una retta parallela ad altezza t ma arrivati in (0,0) c'è un "buco". la funzione è anche discontinua in (0,0) ma in modo diverso perchè non "salta". Si potrebbe ridefinire il valore di f in (0,0) con il valore del limite eliminando così la discontinuità. ciao. |
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p.s. perchè R dovrebbe assumere valori negativi? :stordita: |
Giusto, è eliminabile. le def sono diverse: è eliminabile se f converge in x ma non è definita in x; è artificiale se f converge ed è definita in x ma il valore in x è diverso dal limite. Per r che assume valori negativi intendevo che la posizione x=rcos(t), y=rsin(t) era una parametrizzazione con r in ]-inf,inf[ e t in ]-pi/2,pi/2[ e non una trasformazione a coordinate cilindriche. Con questa parametrizzazione f diventa z=arctg((rsin(t)/rcos(t))=arctg(tg(t)) ossia z=t per r diverso da 0. Se taglio la f con piani z=a ottengo delle rette:
x=rcos(a), y=rsin(a), z=a che per r->0 sia da destra che da sinistra z->a ma in 0 la f non è definita. Potrei completare la f ponendo z=a anche per r=0. In (0,0) assumerebbe più valori come le funzioni non iniettive. Daltronde una superficie a cui appartiene una retta verticale assume valori diversi a seconda di come raggiungo i punti sulla retta. |
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Dire che il limite in un punto non è unico non significa che non esiste ma, appunto, che ne esistono più di uno e questo non significa che f non esiste in quel punto ma che non converge. Però se f presenta dei tratti verticali in x1 in un sistema di coordinate apparentemente sembra non convergere in x1 (anche se in questo caso non è per def una funzione). Una funzione non ammette limite quando oscilla indefinitamente nell'intorno di un punto tipo y=sin(1/x) per x->0 |
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attendo replica :D |
Il limite se esiste è necessariamente unico (negli spazi metrici).
Quindi i due devono coincidere, altrimenti non ha limite... |
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