Jarni,
credo di aver capito dove continuavo a sbagliare e a non capire, quanta ruggine :muro: |
Esercizi su successioni e convergenza
salve ragazzi, il mio libro di analisi, mi chiede di verificare che la successione di termine n-esimo a(n)=(7n)/(3n-2) converge a 7/3. Io proprio non capisco cosa devo fare, ma so che il risultato è: "fissato epsilon>0 è sufficiente prendere n>2/3+14/9epsilon".
:muro: Mi potreste dare un aiutino? Un altro esercizio chiede: "verificare che la successione di termine n-esimo a(n)=(sin(n))/n converge a 0"; in questo caso il risultato dichiarato è: "fissato epsilon>0, |((sin(n))/n)|<=1/n, quindi è sufficiente prendere n>1/epsilon". :help: Grazie |
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Una successione converge ad se e solo se, per ogni , esiste tale che ogniqualvolta . Per il primo esercizio, riscrivi Allora Tale quantità è positiva per n>0, quindi puoi togliere il valore assoluto. A questo punto devi solo risolvere rispetto a n la disuguaglianza Il secondo esercizio è simile, anzi addirittura più facile se ricordi che la funzione seno è limitata. |
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Ma fai il limite per n che tende a infinito: a(n) tenderà a 7/3.:D |
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Quando uno sa fare queste cose, può capire perché funziona la regola generale. |
Ciao a tutti,
qualcuno potrebbe spiegarmi in maniera semplice perchè il grafico della funzione derivata NON può presentare discontinuità eliminabile? Per il teorema del "tappabuchi"? :confused: :confused: Thanks ;) |
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P.S.: qual è l'enunciato cui date il nome di "teorema del tappabuchi"? |
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ti ringrazio per avermi risposto! Non avendo ancora fatto infiniti e infinitesimi non ho però capito la tua spiegazione :( Al corso di Analisi I mi hanno appena presentato il teorema dei tappabuchi come alternativa per verificare la derivabilità di una funzione in un punto x0, considerandone un intorno nel quale siamo certi che essa è derivabile. Anzichè verificare che esiste finito il limite del rapporto incrementale per x che tende al valore di x0, basta calcolare il limite, per x che tende al punto x0 che ho dapprima menzionata, della derivata prima (che esiste nell'intorno di x0). Se tale limite è finito, allora la derivata prima è il valore di tale limite. Tale teorema è inoltre dimostrabile (e quindi diretta conseguenza) con il teorema di De L'Hopital. |
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Per quello che serve a noi: Una funzione si dice infinitesima in x0 se il suo limite per x che tende a x0 è 0. Se f e g sono infinitesime in x0, si dice che f è infinitesimo di ordine almeno pari a g se f/g si mantiene limitata in un intorno di x0. Questo è vero in particolare se f/g ammette limite finito in x0. Per quanto riguarda il teorema del tappabuchi, mi sembra che dica che la funzione derivata prima, se converge in un punto, converge al limite del rapporto incrementale. La dimostrazione di questo fatto non richiede il teorema di de l'Hôpital (che in realtà è di Johann Bernoulli) il quale dal canto suo va adoperato solo come ultima risorsa, quando gli altri metodi (definizione, limiti notevoli, ordine di infinitesimo, ecc.) hanno fatto fiasco. |
Esperti di matematica, aiuto
Cercherò di essere breve. Più che di matematica sto parlando di teoria della probabilità e due sere fa ho avuto una discussione a proposito con dei miei amici e alla fine ci siamo divisi in due parti senza trovare un accordo. Premetto che nessuno di noi era particolarmente preparato sull'argomento quindi mi scuso in anticipo se la cosa dovesse risultare di una banalità imbarazzante.
Il problema sarebbe lungo da spiegare e quindi cercherò di fare un esempio diverso qui così che possa essere chiaro per tutti. Diciamo che io ho un mazzo di 40 carte. Se pesco una carta, le probabilità che mi esca un asso sono 4/40 ovvero 1/10, giusto? La probabilità che, sempre pescando una carta, esca un asso di cuori sono 1/40. Credo che in probabilistica sia più corretto scrivere 0.025 però, visto che 1 significa evento certo e 0 è evento impossibile. Ora, che probabilità ho di pescare questo asso di cuori se faccio tre pescate differenti, ogni volta rimescolando il mazzo? Quindi, nella totalità dei miei tre tentativi, indipendenti l'uno dall'altro, che probabilità ho di vedere ALMENO una volta un asso di cuori? |
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1221191
EDIT: va be', va... per questa volta unisco. |
La prima parte di un esercizio di analisi numerica recita così:
Si vuole calcolare la radice positiva di una funzione f(x)= x^3 -2x-5 Si riconduca il problema al calcolo del punto fisso di una funzione x=g(x) . il fatto è che non ho proprio capito cosa mi stia chiedendo di fare :( devo farlo con matlab, ma passa in secondo piano, visto che non ho idea di cosa io debba fare...qualcuno può darmi qualche dritta ? |
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Per p=1/40 ed N=4 tale probabilità è di circa il 9,63%. |
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N=4 sarebbe il numero delle pescate? io ne avevo ipotizzate 3. In tal caso sarebbe quindi circa 7,4. giusto? |
Allora il metodo di fermat per trovare i numeri primi dice (almeno secondo i miei appunti)
Se a appartenente a Z >1 e a dispari A non è primo se e solo se a = x1^2-y1^2 con x1 e y1 opportuni interi positivi ed 1<x1+y1<a e 1<x1-y1<a Quindi sia a>1 e a dispari Cerchiamo, se a intero, gli interi x1,y1 t.c a=x1^2-y1^2 Da qui si ricava x1^2 - a = y^2 quindi x1^2-a >= 0 e x1^2 >= a Da cui x1 >= radice di a Sia k il minimo intero positivo t.c k >= radice di a Abbiamo il seguente algoritmo: 1 passo: k^2-a, se otteniamo un quadrato perfetto ci fermiamo altrimenti passiamo al passo successivo 2 passo: (k+1)^2 -a, se otteniamo un quadrato perfetto ci feriamo altrimento continuiamo a sommare 1.. (ora viene il pezzo che non mi è chiaro) Quindi dice che "l'algoritmo a termine perchè al piu: x1 = (a+1)/2 perchè: x1^2-a = ((a+1)/2)^2 -a sviluppa le operazioni nel secondo membro dell'uguaglianza (sviluppa il quadrato è sottrae a) ed infine otteniamo il seguente quadrato: ((a-1)/2)^2 Se l'algoritmo termina con questo passo allora A è primo. Ora, come si spiega questa ipotesi di uscita dall'algoritmo? Noi da un passo all'altro diciamo che ci fermiamo solo se otteniamo un quadrato perfetto. Quindi quella formula deve spiegare in qualche modo che per forza di cose fino alla fine otteremo un quadrato perfetto? |
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