Aggiornamento: se sto fermo il dolore è diventato tollerabile. Prendo 1 gr. Paracetamolo ogni 8/12 ore. Iniziato a muoverlo con kinetec. A mano (assistito con l'altra gamba) non riuscivo. Per ora 40 gradi di piegamento. In ospedale volevano farmi 50. Antibiotico ogni 8 ore. Mettermi in piedi è ancora dolorosissimo sulle incisioni. Spero duri poco la fase acuta.
@dylandog: grazie dell'incoraggiamento. |
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Il dolore nei giorni iniziali è normale. Io sono andato avanti circa 10 giorni a prendere nimesulide due volte al giorno. Senza di quello anche il solo alzarsi in piedi era problematico per il dolore nella zona dei punti. Ho provato a ridurre gli antidoloricifi 5 gionri dopo l'operazione ma al 7 ho ripreso con la dose consigliata perchè altrimenti era molto doloroso alzarsi in piedi. La prima settimana dall'operazione è anche normale avere un po' di febbre (comunque sotto il 38) |
Grazie delle informazioni Stefano.
Comincio a stare meglio. Da oltre 24 ore senza antidolorifici. Alzarsi e fare i primi passi è doloroso sulle ferite, passato il primo impatto ed i primi dieci passi il dolore diminuisce. Controllo programmato per lunedì prossimo, proseguo con kinetec per non tenerlo fermo (60 gradi senza dolore). E gli esercizi che mi hanno detto di fare a casa. Ciondolo tra letto, divano e bagno, giro con la borsa del ghiaccio in mano :) Mi hanno detto di tenere il tutore bloccato in estensione fino alla visita dove dovrò continuare a tenerlo ma verrá sbloccato per la deambulazione. Dopo la visita di controllo potrò iniziare con la fisioterapia. Sono in dubbio se chiamare un fisioterapista a casa per questi primi giorni. Ma forse non posso fare molto più di quel che faccio e sarebbe "inutile". Spero vada tutto bene, che il nuovo tendine si impianti e che non sorgano complicazioni. |
ciao, ;)
i dolori sono normalissimi quelli che descrivi, chi ce li ha di più, chi di meno, dipende anche da quanto gonfia il ginocchio, e questo dipende da come risponde l'organismo di ognuno, a me ad esempio gonfiò parecchio ma non era stato per come mi avevano operato, ma la mia risposta dell'organismo agli anticoagulanti. In questo modo come ti metti in piedi, la pressione del gonfiore agli arti inferiori aumenta, facendo "tirare" proprio i punti di suura, e quindi il dolore può essere anche importante (io ho una soglia alta, mi hanno mandato tre volte nel corso degli anni il ginocchio in distorsione per farmi "rientrare" il menisco che aveva portato il ginocchio in blocco articolare....., ma i primi giorni dal gonfiore non potevo neanche alzarmi per andare in bagno.... poi l'ortopedico ha dovuto d'urgenza "spurgarmi" dal ginocchio il sangue pesto.. da sveglio ovviamente!). Poi con l'abitudine a stare in posizione eretta, la situazione migliora. Ovvio il giorno DOPO l'operazione è il peggiore, perchè finisce anche l'effetto degli antidolorifici dell'ospedale (io avevo una siringa di morfina al braccio per le prime 24 ore, e finita quellla.... il paracetamolo è acqua al suo confronto!) considera che oltre "a tagluzzare qua e là " :D coime dice dylan, con il trapano :rolleyes: fanno un foro passante sia nella tibia che nel femore.. quindi... per l'articolazione è un intervento abbastanza traumatico! ;) |
ciao cari
sapete cos'è quel doloretto continuo che mi viene dopo un po' di attività fisica e quei 2€ rimasti nel mio ginocchio? la cambra metallica! che dovrei farmi togliere se nn riesco più a sopportare. qualcuno di voi l ha fatto ? ho letto di interventi con post operatorio più doloroso dell'intervento lca :muro:
salutoni:flower: |
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Penso si riferisca alla "Vite" in Titanio che tiene il legamento....... . Se non ricordo male una delle due viti di fissaggio del legamento è riassorbibile, mentre l'altra rimane nel ginocchio per sempre...... |
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Ciao Gomma. grazie delle informazioni.
Aggiorno sulla situazione Oggi prima fisioterapia dall'intervento. Il fisioterapista ha trovato il ginocchio e la gamba molto gonfi e dice che é da tenere d'occhio. A parte questo gli esercizi sono andati bene, poco dolore o quasi assente. Il "rischio" potrebbe essere di dover fare un'artrocentesi per aspirare il liquido. Spero non ci siano complicazioni (infezione? Trombosi?). Le difficoltá a flettere sono date appunto dal gonfiore. Ciao a tutto il clan. :) |
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Con la fisioterapia (soprattutto gli esercizi isometrici, quelli che si fanno nel primo periodo e che io ho seguito poi un po' per tutta la durata della riabilitazione) il gonfiore poi mi si era riassorbito molto più velocemente. Ho dovuto solo aspirare un po' al posteriore (due tre volte) il liquido che avevo nella cisti di Baker, oltre a dover espellere tutto il sangue pesto finito sotto la cicatrice alla tibia, fatto con l'ortopedico che mi "spremeva" :eek: la ferita, con tanto di punti e grappe metalliche sopra, tanto da farla riaprire in un punto e far fuoriuscire molto del sangue raggrumato che si era fermato sotto. Ah, chiaramente da perfettamente sveglio e senza alcun tipo di anestetico... se non le endorfine prodotte dal mio cervello!!!! :D :D :D Quindi tranquilli, solo se il gonfiore persiste o aumentasse è da metterci attenzione altrimenti l'esercizio aiuta il riassorbimento....;) |
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Grazie ancora Gomma
@alex: fletto circa 105-110 gradi con kinetec, che comunque oggi restituisco. Ho un protocollo di fisioterapia 2-3 volte a settimana per il primo mese. Ripeto gli esercizi isometrici a casa 2 volte al giorno. Noto che lo skip mi aiuta nella ripresa della camminata. Provato qualche passo con le stampelle in mano ma non appoggiate, riesco senza dolore. Sostanzialmente è gonfio ma non ho particolare dolore. Per scrupolo l'ho fatto vedere venerdì all'ortopedico che mi ha operato il quale è stato molto rassicurante e non ha ritenuto necessaria l'artrocentesi. Pur riconoscendo il gonfiore ha suggerito calza antitrombo stampelle e tutore sbloccato per altri 20 gg. I fisioterapisti sono dell 'ospedale dove mi hanno operato e possono sempre contattare gli ortopedici per comunicazioni. State tunnati :) |
Facendo un primo bilancio ad oggi:
sapevo di dovermi operare, speravo in una minore sofferenza soprattutto nei primi giorni. Le prime 24/48 ore sono state dure, poi in miglioramento più o meno costante, seppure lento. La cosa a cui ero, e sono, meno preparato è il tempo necessario per miglioramenti modesti. Ripensandoci credo che lo rifarei. Mi sono preparato con fisioterapia all'operazione e andare sotto i ferri quando si sta bene, ha richiesto una buona dose di motivazione e anche così mi sono spesso trovato a chiedermi, lo faccio o aspetto? Alla fine ha prevalso la volontà di voler tornare a sciare che l'ortopedico escludeva vista l'instabilità generale del gioncchio (avevo anche stirato il collaterale). ciao a tutti :) |
Quanti di voi hanno utilizzato tutte queste superfici propriocettive?? :D
Per la cronaca chi le sta facendo nella foto è samuel, operato al crociato un paio di anni fa se non sbaglio (ma se l'era già rotto una volta) ed ha la bellezza di 36 anni, quello seduto è milito che si è operato 4 mesi fa. Non ci crederete mai ma quando ho fatto l'upload su un sito immagini come parola di sicurezza mi ha chiesto "bees KNEES" ! :D :D :asd: |
;) ;) :D ...
io ho utilizzato quelle propriocettive... sono una psecie di "cuscini" di gomma vuoti e gonfiati (poco) ad aria, ne facevo solo due però... :D In equilibrio su due piedi paralleli, su due piedi uno avanti e uno dietro (stile "alzata olimpica"), in equilibrio su una, in equilibrio su un tappeto elastico tondo, saltare sullo stesso tappeto elastico con la gamba operata e riatterrare solo sulla medesima, poi le tavolette di freeman, cioè quelle rigide di plastica di varei dimensioni, più una "artigianale" con delle linee tracciate sopra e dei numeri, che indicavano la corretta "direzione" del piede nel fare l'esercizio, a seconda del loro utilizzo (da seduti, in piedi, o con entrambe le gambe sopra, ecc.. ) Eh, sì... un bel lavoro!!!!!!!! :mc: |
ciao a tutti di nuovo!
Ciao a tutti di nuovo!
Dopo tanto tempo torno in questo bel forum per aggiornarvi sul decorso della mia situazione dopo l'incidente al ginocchio occorsomi a febbraio 2009 quando mi ero rotta il crociato anteriore, collaterale mediale e corno posteriore del menisco mediale. - novembre 2010: impianto di legamento LARS di 2^ generazione (il menisco non era stato 'toccato'). Recupero super. Tutto ok sino a dicembre 2012 quando, durante una corsa leggera, ho la sensazione di 'disassamento' del ginocchio con conseguente male per circa 1 settimana. - dalla RMN con stupore sembra manchi un pezzo di legamento. Il radiologo suppone che il mio corpo non abbia 'accettato' il legamento artificiale e le mie difese immunitarie lo abbiano attaccato consumandolo. - Decido di mettermi in nota per una nuova operazione, questa volta autograft oppure allograft. Programmazione per autunno 2013. - a maggio 2013 inizio a percepire, oltre alla sensazione di disassamento anche una sorta di sensazione tipo 'accavallamento di nervi ' all'interno del ginocchio con conseguente male acuto per qualche minuto, dopo di che il tutto rientra lasciando solo qualche strascico di dolore. - 10 gg fa: si ripropone tale situazione ma la sensazione di 'nervi accavallati' permane. Non riesco più a caricare e posso muovermi solo con le stampelle. Vista d'urgenza dal mio ortopedico, viene ipotizzato un flap meniscale che disturba l'articolazione. Morale: dopodomani artroscopia per sistemare la cosa. Mi sa che sono una delle più sfortunate ..... Comunque sono speranzosa e fiduciosa di risolvere. Un caro saluto a tutti i miei compagni di (s)ventura di lunga data! :D |
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Grazie Alex! :D
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Operata venerdi alle 12 in sedazione (non spinale), dimessa alle 18. Rimossa una parte del menisco rotto in tre punti. Sabato camminavo senza stampelle caricando il ginocchio operato. Oggi sto ancora meglio, solo un fastidio in prossimità dei due buchini ed in 'torsione'. Insomma: una vera passeggiata! :D
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ciao...;)
ma allora il legamento questa volta non l'hanno toccato? tocca rioperarti in autunno per il lca? Non potevano fartelo subito? Vabbè, almeno per ora è andata, hai sperimentato ciò che divevo io quando il ginocchio mi era andato in "blocco articolare" più volte, fino a auqando non sono riusciti più a sboccarmelo dopo l'ultimo infortunio, perchè un flap meniscale si interponeva non consentendo il movimento corretto all'articolazione.... :doh: io avevo un dolore cane, tipo sciatica dal fondoschiena, :ciapet: , al polpaccio, quando me lo sbloccavano e comunque dopo operato, mai più sentito.. Intanto hai risolto questa... chissà se il problema meniscale c'era già alla prima operazione, o è nato dopo in quanto comunque il ginocchio non era molto stabile a causa del tendine artificiale "rifiutato".... in boccallupo! |
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Per il lca ero già in lista d'attesa per novembre e comunque ci sono dei tempi tecnici da rispettare... pace! Almeno così mi godo l'estate sulle mie gambe altrimenti due mesi sarebbero andati tutti per la riabilitazione. a presto !!! :D |
bentrovata Mitzy sono contento che sia andato tutto bene....
io domenica scorsa sono andato a mare a testare il ginocchio sulla sabbia e fare un po di §"propriocettività" naturale...che dire tutto bne per fortuna, anche se ancora mi caco addosso se succede qualche cazzata, tipo uscendo dall'acqua so scivolato e so caduto avevo paura di chissa quale danno avessi fatto (anche se non ho sentito nessun crack o dolore) e arrivato sotto l'ombrellone mi so seduto e mi so fatto da solo il movimento del cassetto per vedere se era tutto a posto tra lo sguardo attonito degli altri bagnanti che pensavano sicuramente "questo è andato proprio" :D volevo solo chiedervi un consiglio su una cosa.... ricordo che tempo fa si parlava che le cicatrici vanno protette dal sole, ma la cosa vale solo se ci si opera a ridosso dell'estate? (tipo uno si opera a marzo e va a mare a giugno?) o anche per chi come me, so passati 10 mesi? io ho messo la protezione 20 da supermercato su tutto il corpo, ginocchio compreso, pero non so se fosse un'impressione mia, ma alla sera lo sentivo un po' "surriscaldato", puo essere anche per le lunghe passeggiate che mi son fatto sulla sabbia, non credo che si siano riscaldati i bottoncini al titanio che stanno dentro :D |
Ciao a tutti, sono ancora qui con qualche dubbio: avrei in programma un po' di mare con la mia famiglia ad agosto. A 6 settimane dall'intervento. Possono esserci controindicazioni? Dovrei fare una settimana in luogo pianeggiante e sabbioso, da metá agosto ad Ischia. Controindicazioni per eventuali salite e discese? Potró camminarci o sará meglio l'aiuto di stampelle? Help.
L'acqua di mare mi dicono essere un toccasana, anche il solo sguazzarci o stare in ammollo :) Grazie delle info che vorrete darmi. P.s. Il ginocchio comunque non accenna a sgonfiarsi, mi sembra sempre tale e quale. Bho. |
ciao Jelly, prima fammi dare un bentornato a delfino....:D ;) che era molto non si faceva sentire qui, sono contento vada tutto bene con quante ne ha passate.... di rogne fisiche e... psicologiche!!!! :sofico:
Poi.... il gonfiore deve scomparire gradualmente, già avresti dovuto notare differenze, con il caldo ci sta che ci voglia un po' di più, vai di esercizi isometrici e ghiaccio, tante volte ghiaccio.... Al mare obbligatorio coprire le cicatrici, o con cerotto/garze adesive se non proprio con una fasciatura... a me a distanza di 6 mesi dissero comunque di ripararle dai raggi diretti del sole, per via di non farle diventare rosse o più evidenti, quindi per un discorso solamente estetico. Poi, visto che è solo un mese e mezzo, ovvio attenzaione massima nel poggiare il piede.. andrebbero evitati terreni sconnessi o instabili, come è la sabbia, ma con mooolta attenzione si fa tutto... ma occorre la max attenzione proprio dopo il primo mese, perchè durante il primo mese il neo legamento va incontro a una leggera atrofia perchè ancora non si è vascolarizzato per bene, è sempre un elemento "trapiantato", quindi... come una pianta, non ha ancora messo bene le "radici" :D e in teoria viene considerato ancora più delicato. |
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magari provero a chiedere in farmacia se ci sta qualche stick piu particolare per cicatrici o parti del corpo operate.... l'importante è comunque che il sole non faccia danni "all'interno" del ginocchio....che ne so magari surriscaldando o fondendo i bottoncini al titanio o i legamenti trapiantati :sofico: |
ciao, alla gamba sana ho risolto i problemetti, il gonfiore era dato purtroppo da un sovra lavoro durato per anni, e con l'incedere dell'età occorrono maggiori precauzioni soprattutto allenarsi per gradi prima di fargli fare del lavoro più duro (salti e quant'altro prevede la pallavolo)
Ho terminato a maggio la stagione del campionato di serie D senza problemi... il ginocchio operato vedo che risente del fatto che ormai da un anno e mezzo non entro in palestra fisioterapica, e se faccio i salti vedo che tende a gonfiare... dovrei fare almeno un mesetto di rinforzo, ma adesso non ho proprio tempo, mi sono cambiate diverse cose... in famiglia!.;) Se faccio altro (corsa, anche se per ora non ho mai provato, ma ne sono sicuro... e bici - anche questa per ora mai fatta, domenica ho fatto solo 13,2 km in salita in quella corsa che fino all'anno scorso facevo a piedi...) Per il tuo ginocchio, alle cicatrici anche se passati 10 mesi, metterei dei cerotti per ripararlo dal sole ed evitarci scottature sopra... ma non ti precoccupare non si scalda niente :D se il sole arrivasse a scaldare dentro il ginocchio, io non mi preoccuperei delle viti, ma di tutto il resto!!! :eek: ciao ciao |
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beh spero che le cose in famiglia siano cambiate.....in meglio :Prrr: comunque domani vado in farmacia e chiedo consiglio al farmacista, non mi va di mandare email a Volpi e rompergli le palle, poveraccio anche se so che mi risponderebbe :) |
Ciao,
eccomi qua... ho letto un po' qua e la e mi sono deciso a scrivere... 48 anni, partita a basket ad agosto dell'anno scorso con i nipoti giovani... tutto ok. Arrivano i grandi e mi faccio convincere (non è stato difficile per la verità...) a fare un 3c3 ed è successo il patatrack... LCA completamente rotto e frattura del malleolo peronale... prima il gesso e sistemo la frattura. A ottobre comincio un po' di tekar (secondo me non mi è servita a molto) e poi palestra... visita da un paio di ortopedici e alla fine decido di aspettare. A pasqua ho provato a sciare con il tutore... dopo 2 piste azzurre ho smesso (troppo paura... scio perchè mi piace e non perchè me lo ha ordinato il dottore... se non mi diverto che scio a fare?). Cammino, nuoto un po', qualche attrezzo in palestra, faccio le scale senza problemi... non ho mai provato a correre seriamente (sul tapis rouolant arrivo a 6Km/h e oltre non vado). Per motivi di lavoro mi posso operare solo nel periodo febbraio-aprile... questo anno ho passato (volevo vedere se riuscivo a sciare) ma a questo punto il dubbio di fare la ricostruzione il prossimo anno è forte... Ho già scelto da chi andare e il suo consiglio quando mi ha visitato a novembre è stato molto chiaro.... non ti operare se non senti dolore e fai tutto quello che vuoi fare (in effetti però al momento non credo di poter sciare...). Posso rinunciare allo sci? Non lo so... sicuramente è una delle motivazioni più forti... il basket ormai l'ho dato per perso ma la cosa non mi dispiace come per lo sci... Sono indeciso... Vi terrò aggiornati se decido qualche cosa... per ora ciao a tutti |
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Quando sono andato al mare (a Luglio, operato a metà marzo) ho messo sulle cicatrici della crema solare protezione 50, che rimettevo dopo ogni bagno. In questo modo non ho avuto problemi. I buchi dell'artroscopia faccio fatica a trovarli a 4 anni di distanza, l'unica ad essere ancora visibile è la cicatrice del prelievo del tendine, quindi direi che nel mio caso gia a 4 mesi dall'operazione una crema protezione 50 (detta schermo totale) è stata sufficiente. Però dipende anche dal tipo di pelle e da quanto si sta al sole ecc...... Io penso di essere un po' nella media come tipo di pelle, non sono di quelli che si scottano subito, però un po' crema solare all'inizio la devo mettere..... Poi l'abbronzatura come lato estetico non la cerco mai, per cui non mi metto mai a prendere il sole per ore come fanno alcuni in spiaggia (modello lucertola umana). Poi prendo lo stesso il sole per ore mentre sto in spiaggia tra bagni frequenti ed attività varie........ |
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Quando ho rotto il crociato (sciando) avevo appena finito il corso di sub. Con il legamento rotto mi sono visto davanti una vita senza sport (a dire il vero prima di rompere il legamento ero uno sportivo occasionale). Il non fare il singolo sport (anche lo sci che era il mio preferito) non sarebbe stato un problema, però vedevo problemi (potenziali) con qualsiasi attività sportiva. Sapevo che non sarei stato costante a vita a mantenere un ottimo livello di allenamento, necessario per mantenere il ginocchio sfruttando la muscolatura, sapevo che se non mi operavo correvo il rischio di prendere delle distorsioni con ulteriori danni al ginocchio anche con tutta una serie di attività aggiuntive. Per di più andavo in contro ad una probabile artrosi precoce del ginocchio senza operazione. Per questi motivi alla fine ho deciso di operarmi e vedevo la scelta scontata. Così come scontata è stata la risposta del mio ortopedico alla visita. Appena ha visto che avevo il legamento rotto mi ha detto che mi metteva in lista d'attesa per l'operazione. Dando per scontato il mio assenso all'operazione.......(forse mi aveva letto nel pensiero ? ) |
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Credo che nel tuo caso non ci siano alternative ad operarsi,a meno che tu non voglia fare una vita assolutamente sedentaria,perchè se non riesci neanche a correre.. :rolleyes: Comunque sia segui sempre i consigli dell'ortopedico di fiducia:read: noi NON siamo medici(a parte Gomma ;) )e possiamo portarti solo le nostre esperienze. Per quanto riguarda la mia io sono un caso un pò particolare:ho quasi la tua stessa età e mi sono operato circa 4 anni e mezzo fa ma solo al menisco.Da allora ho ripreso a fare tutto,all'inizio sempre sotto controllo dell'ortopedico e seguendo scrupolosamente le sue raccomandazioni e non ho mai avuto problemi significativi.Quest'anno poi,dopo 25 anni,ho ripreso anche a sciare,a Kitzbuhel,e il ginocchio operato ha retto ancor meglio di quello sano. Infatti per assurdo ora ho una piccola lesione al menisco di quello non operato(curata con la tecar è già in netto miglioramento)!:eek: Come vedi,ogni caso fa un pò storia a sè. Tienici aggiornati. |
io purtroppo a 9 mesi dall'intervento ho ancora problemi. Mi hanno prelevato il tendine rotuleo come tecnica.
Attualmente ancora non raggiungo la massima flessione e per dolore e perché sembra proprio bloccato, anche mettendo tutto il peso del corpo in ginocchio e sopportando il dolore non scende... L'estensione è buona ma dolorante quando arrivo al massimo. Il ginocchio è ancora un po' gonfio almeno rispetto a quello nromale, e quando lo piego sulla sinistra si crea una protuberanza che però non mi fa male....(il ginocchio è il sinistro) Ho fatto fisioterapia nuoto bicicletta di tutto ma sto molto peggio di prima che mi operassi che avevo solo fastidi...Ora se devo correre con tutta la forza non riesco. L'altro giorno ho giocato in porta una partita con amici e senza fare nulla di che nei due giorni successivi sono stato male al limite dello zoppiccare. A settembre dovrò farmi visitare da qualche altro medico. Insomma sto inguaiato e chissa cosa possa essere....Il medico dice che sono le complicanze dell'operazione...Bho io so solo che sto peggio di prima.... |
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NON alimentiamo false voci... :D :D :D :D almeno se ero medico guadagnavo di più.....e operavo tutti!!!!!!!:D :D :D Detto questo, mi spiace che Giulio TiTaNo stia ancora male... la protuberanza è normale, è l'inserzione femorale del nuovo tendine, dove hanno messo la vite e ricoperto con l'osso residuato dalla perforazione del femore e della tibia (viene fatto in base al tipo di operazione di fissaggio usata, ma spesso è così...) A me l'ortopedico disse assolutamente di "non massaggiare" quel punto lì per i primi mesi, e che poteva benissimo scomparire quasi del tutto come rimanere un po'. A me è rimasta.... ma non dà noia, appunto... Il discorso che senti tirare in flessione e estensione potrebbe essere forse in un tensionamento troppo stringente del neolegamento? prelievo, fissaggio, sono operazioni delicate, ma molto di più lo sono in queste operazioni, le fasi di corretta inclinazione del tunnel osseo e corretto tensionamento.. è questione di millimetri, ci sta che ognuno abbia più o meno delle rigidità, di più capita a chi ha fatto il prelievo al rotuleo, perchè per natura questo è molto più rigido del s+g, quindi anche in fase successiva riabilitativa questa rigidità dà più da fare. Mi viene in mente un ragazzo mentre andavo a fisio , alto 1.90, per 90kg circa, belle gambone, ma ha avuto per mesi problemi di rigidità tali che non piegava oltre i 90-110 gradi il ginocchio, almeno per 5-6 mesi, poi ha dovuto insistere molto con la paelstra e soprattutto lo stretching, e ce l'ha fatta. Per esperienza personale, invece, ti posso dire che se non fletti del tutto il ginocchio, la limitazione che hai nella vita quotidiana è minore, io a tutt'oggi non lo piego tutto, non posso fare accosciate, incrociale le gambe da seduto in terra, ecc.... ma altre cose le faccio, e quindi il mio consiglio è cercare in maniera assoluta l'estensione completa, quella ti salva da tanti fastidi (oltre ade vitare problemi posturali.....) inboccallupo! |
Altra cosa:
vengo da una settimana in montagna, ho fatto solo due camminate, nel bosco con un dislivello di oltre 600 metri in meno di 2 ore e mezza (non so se è tanto o poco, per me non allenato è tanto....sentiero con pietre...), il mio ginocchio ne ha risentito, ovvero un po' è gonfiato, come sempre tendine del quadricipite sopra la rotula, in effetti ho esagerato perchè ho voluto provare a fare il ritorno di corsa, in 25 minuti sono tornato alla partenza, giù per questo sentiero... ero solo, ho voluto provare... ma meglio non lo faccio più!!!!!!!!! :rolleyes: :muro: :rolleyes: |
Quote:
Il dislivello di per se dice poco..... conta molto com'è il sentiero. La discesa più impegnativa di quest'anno è stato il canalino dei Camosci. 200 m di dislivello in discesa (dopo una bellissima ferrata ai piani di Bobbio, la Minonzio). Qualche settimana prima ho provato a fare 2700m di dislivello in un week-end. Di cui 2000 metri circa in discesa il secondo giorno! Solo che i 2000 metri erano in saliscendi su sentieri impegnativi in alcuni tratti, ma abbastanza comodi. Il canalino di soli 200 metri era tutto su una franata alquanto instabile. Ogni passo dovevi capire dove appoggiare il piede per non rischiare di scivolare o smuovere pietre che sarebbero andate in testa a quelli più in basso di me....... Di media 600 metri in due ore e mezza per l'andata e ritorno e un tempo medio veloce. Il calcolo di solito è 350-400 metri all'ora in salita e 400-450 in discesa..... Poi una volta ho fatto il calcolo che ho fatto anche 600 m all'ora in salita....... In questo caso ha anche senso l'affaticamento del ginocchio...... se sei sceso di 600m in un'ora (e quindi salito in 90 minuti) se sceso abbastanza/Molto veloce. In questo caso se non sei allenato un affaticamento è più che normale. Soprattutto delle ginocchia che in discesa sono molto sollecitate. In quel caso se scendi più lento e soprattutto utilizzi le racchette da trekking la situazione cambia completamente! |
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Grazie delle delucidazioni, infatti mi aspettavo a essere sincero una tua risposta... bene, allora tutto normale...;) Grazie!. Il sentiero diciamo che per un po' più di metà (in salita l'inizio) è sconnesso, molto a tratti, perchè si sviluppa nel bosco in forte salita fra radici e pezzi di canali di scolo dell'acqua dove vi sono grosse pietre affioranti e smosse , per la seconda metà (un po' meno) invece si può dire che è quasi una strada sterrata... (da macchina fuoristrada, ovvio..) Non è assimilabile per niente a sentieri di alta montagna con tratti ferrati, ghiaioni, ecc... però in discesa la seconda parte come detto occorreva per forza stare attenti a dove mettere i piedi, o meglio su quale pietra o radice mettere il piede... l'ho fatto proprio "a corsa"...:doh: Non ho mai fatto altro che passeggiate in montagna, quindi niente attrezzature (anche solo imbragature per le ferrate...) solo sentieri turistici/escursionistici. Il max che ho fatto è la salita al monte Vioz da Pejo, per intendersi... (un EE se non sbaglio...quindi semplice semplice, anche se arriva a 3.600 metri) Il sentiero che ho fatto, si sviluppava da 1.000 m circa a quasi 1.600 metri, e la salita tutto bene, anche perchè l'ho fatta in quasi due ore, quindi per i parametri da te detti molto LENTA, ma il fatto è che la discesa, l'ho fatta in 25 MINUTI.. cronometrati... Ho fatto forse un po' lo "sborone" con il mio ginocchio..... che dici...:confused: |
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Sono appena rientrato da una settimana di trek sui Pirenei (li ero completamente scollegato dal mondo.....) 110 km per 6000 metri di dislivello in 6 giorni .... direi non male. Posti bellissimi e per fortuna bel tempo (quasi sempre). Diciamo che 600 metri in due ore hai fatto una salita tranquilla. Il problema è che la discesa è la più massacrante per le gambe. Fare 600 metri di dislivello in così poco tempo .... ci credo che poi ne hai risentito! Quando sono stato operato il mio ortopedico mi ha vietato due cose, Il nuoto a rana e le corse in discesa! La corsa in discesa per le ginocchia è una delle cose peggiori che ci siano. Non sei "protetto" dalla mancanza di fiato e quindi puoi permetterti ritmi molto più sostenuti che però non so come il resto del fisico sopporta...... domani riparto per un'altro trek nei Sibillini.... ci risentiamo tra una settimana.... |
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sì sapevo che la discesa di corsa è dannosa per i ginocchi, però volevo appunto "testare" un po' la gamba... senza allenamento quindi ne ho risentito un bel po', ma diciamo per 2-3giorni, ecco... Complimenti per le "camminate" (per così dire...!!!) che fai, ma... scusa... di lavoro adesso fai la guida su percorsi trekking??? NOn ti fermi un attimo... :D :D :D ;) ;) ;) |
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