Anche io opterei per il 40 che oltre al cono più grande dovrebbe avere anche la possibilità di fare piccoli loop se non erro; tuttaia se la differenza di prezzo è rilevante rispetto all'uso previsto va benissimo il 20 per uso casalingo come quello descritto.
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Per il selettore invertito: come giustamente fa notare qualcuno se la chitarra è nuova è tuo sacrosanto diritto farlo notare al negozio e fartelo sistemare...altrimenti pace, puoi anche tenerlo al contrario...tanto una volta che ci hai fatto l'abitudine....
Per l'amplificatore: io prenderei il 20. La differenza di prezzo con il 40 è di più di 100 euro, che non sono pochi, e 40 watt sono comunque troppo pochi per esecuzioni in pubblico (basta un pazzo qualsiasi alla batteria e 40 watt spariscono nel vuoto). Valuterei magari il caso di investire quei 100 euro risparmiati in una pedaliera multi effetto elettronica o, perché no, li riverserei nel budget chitarra :D PS: un'acustica da battaglia, di quelle che abbandoni senza problemi sull'erba o sulla sabbia e che lasci suonare anche alle mani meno capaci dell'amico che vuole fare la canzone del sole, fa sempre comodo imho Inviato da mio iPhone usando Tapatalk |
Non è vero, un mio amico ha il Cube 40XL e si sente anche con il mio batterista (che pesta tantissimo). In pubblico si può tranquillamente usare, non sono mai salito su un palco dove gli amplificatori non fossero microfonati.
Lascia perdere la pedaliera, se prendi il Cube non serve! :) |
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Fidati, dipende molto anche dalla disposizione degli strumenti nella sala dove si prova e dalla sua acustica. Un Cube 40XL si sente, anche se bisogna alzare moltissimo il volume, e si sente bene! :) Sicuramente, la possibilità di suonare in gruppo il 20W non la da...io possiedo un Cube 60 e va benissimo, anche se in realtà ha molto più volume del 40. Ho suonato su diversi palchi e un discreto numero di volte, oltre ad aver provato tantissimo con il gruppo: mai un problema. Ovviamente, sul palco ero microfonato :D
Mi piacerebbe molto avere uno stack di Marshall, ma si sa...gli studenti universitari non sono noti per essere dei ricconi! :sofico: |
Confesso che tutta 'sta manfrina per quello che a conti fatti è una cosa di legno con delle parti in nichel e delle altre in rame, mi ha un po' stancato...
Per cui: ieri mattina ho confermato la Vintage. Il tecnico del negozio mi sistemerà le connessioni del selettore dei pickup. Con l'occasione, faccio cambiare le corde, montare un capotasto in grafite (in TUSQ non ce l'avevano) e regolare l'intonazione e la curvatura del manico. La settimana prossima vado a ritirarla, e a quel punto decido anche la custodia e, verosimilmente, l'amplificatore. (Sono molto orientato sul Roland, ma forse vorrei provare anche il Vox VT40+. Naturalmente potrei anche accattarmi un Micro Cube o Cube 20 adesso, e un VT40+ in futuro...) E così comincia anche un esperimento: Partendo da una chitarra economica, e sostituendo gradualmente i vari pezzi, quanto si verrà a spendere, in tutto, per farla suonare come uno strumento di fascia media? |
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ma la domanda è sempre quella: vale la pena prendere uno strumento economico e spenderci soldi sopra per farlo suonare un po' meglio o procedere a gradini e vendere lo strumento economico per prenderne uno meno economico e così via? io sono per la seconda... |
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Il discorso del cambiare strumenti, oltretutto, dipende anche da quanto uno è bravo non solo come musicista, ma anche come commerciante! Io sono un musicista dilettante, e non credo che riuscirei a valorizzare una Les Paul autentica: invece, mi prendo la Vintage che suona accettabilmente, ci faccio pratica sopra, e tra un annetto o due valuterò innanzitutto se ho ancora voglia di suonare la chitarra elettrica, e poi se mi sono meritato una Gibson. |
facci sapere come va il vox vt40+, è un mio vecchio pallino e sono molto interessato.
Per la chitarra penso anche io che l'unica spesa seria può riguardare i 2 pickup (a meno che ponte, meccaniche ed elettronica non facciano ridere) e che difficilmente altri elementi influiscano maggiormente in una modifica consistenete del suono. Dimenticavo: non ho mai smontato una les paul style ma immagino che per il potenziometro non sia neanche necessario rifare le saldature, basterà semplicemente aprire il vano e girare l'elemento. |
Bisogna invertire un paio di cavetti e quindi c'è da lavorare di saldatore, ma non è assolutamente un lavoro di precisione: roba da 2 minuti. Quando ho sostituito lo switch distrutto della vecchia Epiphone c'ho messo veramente un attimo!
Ziosilvio hai fatto bene a tagliare la testa al toro e a prendere lo strumento! Alla fine la ricerca della chitarra perfetta potrebbe andare avanti secoli e secolo, tutte avranno sempre qualche imperfezione...l'importante è che tu abbia preso uno strumento che senti tuo e che ti soddisfa! Ora aspettiamo qualche demo eh :D Inviato da mio iPhone usando Tapatalk |
Indubbiamente, se si cerca la perfezione, non si finisce più. È un po' come il matrimonio: non si tratta di trovare la persona perfetta, ma quella con cui si sta sufficientemente bene!
Tra l'altro, ho scoperto ieri che le Reissued con finitura lucida, come la mia, sembrano essere fatte in Cina, mentre le Icon, con verniciatura "distressed" (che riproduce uno strumento "consumato" dall'uso) sembrano essere fatte in Corea. Io però ho preso la lucida (Iced Tea, come quella che aveva visto skadex) sia perché non lo sapevo :stordita: sia perché la moda del "distressed" al momento non mi dice molto, e lo strumento preferisco "di-stressarlo" io come si deve :cool: (Tra l'altro, tecnicamente non sono un fulmine, e non mi è parso di sentire troppo la differenza tra finitura lucida e satinata sul retro del manico. Quando sarà, su uno strumento da trecento euro posso usare pure la carta vetrata.) Per l'amplificatore vedremo, in teoria potrei anche tenermi per ora l'amPlug e rimandare l'acquisto. Il Vox VT40+, oltre ad avere la valvola 12AX7 nel finale, mi sembra molto più "ricco" del Roland Cube 40XL, forse pure troppo: una volta che uno ha JC120 per il jazz, Fender Twin per il blues, AC30 per il rock e Mesa Boogie Rectifier per il metal, servono davvero altri 29 modelli? Però il Roland mi sembra molto più "strapazzabile" come costruzione, e resistente agli sbatacchiamenti dei trasporti. C'è poi una cosa del Vox che non mi è chiara: come fa ad assorbire 36 watt dalla presa di corrente, e restituire dal cono "maximum 60 watt RMS @ 8 ohm"? Perché questo dicono le specifiche sul sito Vox, mentre Roland per il Cube 40XL dichiara 40 watt in output ma 43 assorbiti. A meno che 36 non siano i watt assorbiti "a riposo" o qualcosa di simile :confused: |
Il Vox ha più modelli, ma come qualità il Cube mi piace di più: ha anche una discreta (per un transistor) dinamica, si riesce a pulire il suono anche con il semplice tocco.
La valvola nel pre è come se non ci fosse, non incide minimamente sul suono..il VT40+ resta comunque molto bello, è questione di gusti se preferirlo o meno al Cube. |
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Per la questione watt (ottima segnalazione, non l'avevo vista la cosa) è piuttosto curioso ciò che scrivono, indagando un utente ha posto la stessa domanda alla vox ed ha ottenuto queste risposte (mi scuso per la lunghezza e per l'inglese): " I have a response from Vox Support in the UK, but it only partially answers my question and seems almost deliberately vague and misleading. Here are the main points - apologies if it's a bit long-winded: 1. They have confirmed that the stated power consumption (54 watts for the VT80+) is the MAXIMUM power the unit will draw from the mains supply. 2. They say (and I quote) "Output power is most accurately quoted as RMS (an average of the peak voltage multiplied by 0.707) when a specific load is connected, in the VT80+ case - 4 ohm". However, they didn't provide any figures on this, like what the peak voltage might be in the VT80+. The use of the word "peak" makes me nervous here - are they just taking the peak output and multiplying by 0.707 to convert to RMS? Because that's a VERY different scenario than quoting a CONTINUOUS RMS output figure, which is what most guitar amp makers do (including VOX on their other amp ranges). 3. They state that there is no fixed formula to calculate output power from input power, because of variation in circuit design and efficiency. This is absolutely true with one HUGE caveat - no amplifier circuit is more than 100% efficient. 4. They refer me to a web article that discusses home cinema amps whose quoted RMS output is more than their quoted power consumption. This is completely bogus because such amps have multiple channels, and are often measured with only one channel at a time driven. Such amps are not capable of producing the same power per channel when all channels are driven together due to power supply limitiations. This argument just doesn't apply to a mono guitar amp. (The article is at http://www.hifivision.com/amplifiers...put-power.html) 5. One of the questions I asked them was whether the 120 watts RMS quoted in the VT80+ manual was a continuous RMS figure or a momentary figure. They chose not to answer this. 6. I also asked them what the continuous RMS figure actually is, if the 120 watt figure is indeed just a momentary figure. They didn't answer that one either. 7. They ended with "I can confirm that the VT80+ will deliver a maximum of 120W RMS into 4 ohms"." e "... Another response from Vox Support in the UK. It was pretty brief, but they did answer almost all of my questions. Here's the detail, point by point: 1. I asked them to absolutely confirm that 54 watts is the maximum power consumption for this amp. Their response: "Yes, this is correct." 2. I asked them to confirm whether the quote 120 watts RMS is a continuous figure or more of a momentary peak figure. Their response: "RMS is an average, the figure is normally quoted when a sine wave is injected into the circuit. As you are from an engineering background, you will be familiar with the math’s and methods involved in reaching this figure http://en.wikipedia.org/wiki/Root_mean_square." This response actually didn't answer my question, or tell me anything I didn't alreayd know. 3. I asked that, if the 120 watts RMS is a momentary figure rather than a continuous one, what is the actual continuous RMS output figure for this amp. Their response: "120 watts RMS". 4. I said I agreed with their earlier point that amplifier output depends in part on the efficiency of the circuit design, but asked them whether or not they agreed with me that no amplifier design is more than 100% efficient. They chose not to answer that one. They restated what they told me in their previous email - that the VT80+ does produce 120 watts RMS into a 4 ohm load (although I note they don't use the word "continuous"). They closed the email by saying they would not discuss this issue with me any further, and if I felt they were misleading customers, I should take this up using whatever method was appropriate in my country (I'm in New Zealand). I plan to do so, as I believe they are in breach of consumer law here. To sum up: If what they say is correct, this amp can produce a continuous output of 120 watts RMS while consuming no more than 54 watts of power. Am I the only one on here who thinks they're breaking the laws of physics here? Interested to hear what you all think. On a side note, I was in my local music shop yesterday. They are not a Vox dealer, but they do sell amps from Marshall, Fender, Mesa Boogie, Orange, Line 6, Soldano, Gallien Kruger and others. We did a quick, unscientific survey of about 15 different amps of all shapes and sizes. Every single one has a rated power consumption that is significantly higher than the quoted RMS output, and in some cases it is three times or more. Is anyone aware of any amp builders other than Vox who are claiming more power output than power input? I know it's not just the VT80+, their figures for the whole Valvetronix range are similarly supicious. " Un moderatore del forum vox produce poi quest'altra risposta (:confused: ) http://www.voxamps.com/forum/topic.php?id=4866 Mah.. Dimenticavo: su youtube avevo visto un divertente confronto tra 4 ampli di questa fascia (compresi il roland ed il vox) ovviamente va pesato il fatto che è un video in rete e l'utilizzo dei 2 musicisti ma comuqnue sono su stessa chitarra e setup quindi un minimo indicativo: http://www.youtube.com/watch?v=erKaCn2wgLw parte 1 http://www.youtube.com/watch?v=EcXSmBXylWQ parte 2 a mio parere in questo confronto mi piace complessivamente il roland (sui puliti nettamente il fender) ma ho l'impressione che sul vox abbiano pasticciato sui preset |
L'altro ieri ho fatto un rapido confronto fra Roland Cube 40XL e Vox VT40+.
Devo dire che il Vox è di concezione decisamente più moderna, con un accordatore che riconosce automaticamente la nota più vicina (sul Roland va impostata) e un pannello molto più ricco di opzioni; inoltre, i suoni in overdrive e distorsione mi hanno convinto più di quelli del Roland, il quale dalla sua ha però una costruzione che sembra veramente a prova di bomba, nonché il loop per gli effetti e, notevolmente, un chorus e un delay completamente indipendenti (nel Vox si possono usare insieme, ma in quel caso la profondità del chorus è fissa). Per la questione delle potenze in entrata e in uscita sul Vox continuerò a chiedere: io propendo per l'ipotesi che siano state misurate due quantità concettualmente diverse in due maniere strumentalmente diverse, poi magari c'entra pure che il VT40+ è un amplificatore in classe D (che nun so manco che vôr dì però magari qualcun altro la può trovare un'informazione utile). |
classe d ma queso sembra violare un pò di leggi della fisica continua a non essere chiaro. Comunque mi confermi le impressioni che avevo avuto nei video ovvero il roland sembra "suonare" meglio.
E' possibile che il vox abbia il problema dei settaggi ? Ovvero ha così tante opzioni in più che in realtà andrebbe settato bene. A livello di volumi di uscita come sono messi ? |
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Il volume a 40 watt mi è sembrato confrontabile: teniamo però conto che il Roland ha un pulsante per passare da 40 watt a 6 watt (e viceversa) mentre il Vox ha una manopola per regolare la potenza da 0 a 60 watt. |
La differenza, secondo me, sta nel fatto che il Roland è più dinamico, per quanto possa essere dinamico un transistor. Lo notai confrontando il mio Cube 60 con un Vox della stessa serie di quello da te provato, ma 30W (non dovrebbe cambiare nulla, a livello di circuitazione).
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Io sono di questo avviso: se lo strumento NON presenta gravi difetti quali
ammaccature parti che si staccano manici a banana segni di incauto utilizzo in negozio* tenendo presente che il suono ti piace e te la senti in temini di peso, feeling (anche il colore e qualche dettaglio su cui ti può cadere l'occhio!), allora è comprabilissima perchè ad altri problemucci si può porre tranquillamente rimedio. La personalizzazione dello strumento potrebbe richiedere necessariamente ulteriore esborso, ma non è detto che su una Gibson da 2000 euro non ci sia bisogno di intervenire. Ad esempio se ti piace l'accoppiata JB 59 non ci sono altre storie, si montano anche se lo strumento è stato usato da Bernie Marsden (perchè in questo momento sto ascoltando i Whitesnake del periodo in cui suonava lui con la LP). * Vorrei aprire una parentesi: purtroppo nonostante la sorveglianza del personale e i cartelli gli strumenti sono esposti all'utilizzo da parte del pubblico del negozio di turno. Provano, riprovano, cambia continuamente l'umidità, poi non hanno le mani pulite e depositano sporcizia, le corde si arrugginiscono, la posizione sospesa poi potrebbe anche stirare un po' il manico, arriva quello con la mano pesante che invece di suonare zappa, il capotasto perde lubrificazione e allora non tiene l'accordatura... insomma una serie di situazioni che rischiano di peggiorare la condizione di uno strumento. |
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E se puntassi su una Orange Micro Terror? E' testatina + piccola cassa da 20W semivalvolare. E un Epiphone Junior da 5w valvolare? O un ferro vecchio tipo un Marshall Lead 12 degli anni 80? (no fare troppo conto dei mei consigli, non mi piacciono gli amplificatori moderni ricchi di gingilli) |
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A questo livello, credo che un amplificatore a transistor "tutto in uno" sia più economico e robusto, e altrettanto sfruttabile (da me) di un valvolare a cui associare effetti a pedale. Degli Orange sento parlare molto bene: ma personalmente li devo ancora provare. Il nostro armonicista ha un clone Harley Benton dell'Epiphone GA5, e devo dire che non è male. |
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