1)Mah, zero spaccato, zero zero. Senza segni di più o di meno.
2)Riguardo la prima parte della seconda domanda, effettivamente, si semplifica in quel modo? O rimangono come succede a me termini tali che l'egualgianza non èverificata? Un'altra domanda. Se un punto di una funzione è escluso dal dominio allora si ha una discontinuità di 3° specie? |
il limite notevole (quello che dà e) va bene sia che l'infinitesimo sia positivo o negativo (in questo caso l'infinitesimo è x).
Il secondo non è un semplice scomposizione di differenza di cubi? (x^3-a^3)=(x-a)(x^2+ax+a^2) Per il punto di discontinuità dipende da quanto valgono i limiti che tendono a quel valore. Se sono finiti è di 3° specie, se sono infiniti o non esistono di seconda. |
Salve
non riesco a trovar ragione della seguente uguaglianza valida per n>=3 (entrambi i membri, moltiplicati per 1/2, forniscono il numero fisso di un poligono regolare - rapporto tra apotema e lato, su Wikipedia si trova nel primo modo ma su un altro sito è riportato nel secondo, e, fatti i conti, l'uguaglianza è verificata) vi sarei grato se potesse darmi una mano Inoltre, la funzione 1/x non è mica sviluppabile in serie di McLaurin, vero? Questo perchè non è regolare nell'intorno di 0? Grazie |
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Ma il mio limite tende ancora a , anche sostituendo rimane ancora di . Per quale ragione ? |
Un'altra rottura. Non miricordo niente dei valori assoluti. Come devo procedere per ricavare il dominio delle seguenti funzioni?
e ? Devo porre i valori assouti maggiori di zero? Inquesto modo?: Ovviamente si vede ad occhio. Ma non capisco come dimostrarlo. E poi? Mentre per la seconda? che è sempre vero quindi me ne frego del valore assoluto? Edit: Nooo. Ho sbagliato tutto nella prima parte. Ho incluso tutto e non ha senso. Diventa: E poi? |
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Devi cambiare pure quello, in modo che compaia il nuovo punto d'accumulazione per y: x-->pi/2 diventa y--->0 quindi hai il limite di sin(y)/y per y che tende a 0. |
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Ripropongo la prima domanda :stordita:
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Fin qui ci ciamo, mentre dal secondo termine a destra della seguente non capisco come abbia fatto: |
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Re[z]=rho*cos(theta) Im[z]=rho*sin(theta) dove rho è 2^(7/2) ora, l'angolo di fase è (7/4)pi, cioè -45 gradi(o 315 gradi): cos(7pi/4)=sqrt(2)/2=2^(-1/2) sin(7pi/4)=-sqrt(2)/2=-2^(-1/2) ottieni quindi Re[z]=2^(7/2)*2^(-1/2)=2^(6/2)=2^3=8 Im[z]=-2^(7/2)*2^(-1/2)=-2^(6/2)=-2^3=-8 quindi il numero è z=Re[z]+i*Im[z]=8-8i |
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f(x)=(|x|+2)/(|x|+1) la presenza di quel valore assoluto separa la funzione iniziale in due funzioni, ognuna definita in un dominio diverso. Tale dominio dipende dall'argomento del valore assoluto. f1(x)=(x+2)/(x+1) per x>=0 f2(x)=(-x+2)/(-x+1) per x<0 Nella prima dobbiamo escludere il punto -1, perché annulla il denominatore, ma ciò è irrilevante, in quanto la condizione x>=0 già lo esclude. Nella seconda va escluso il punto 1, ma anche qui la condizione x<0 lo fa per noi: dominio di f1(x): [0;+inf[ dominio di f2(x): ]-inf;0[ dominio di f(x): l'unione degli intervalli [0;+inf[ e ]-inf;0[, cioè R. Poi: f(x)=|4-x^2|/(x+2) anche qui bisogna capire il segno dell'argomento del valore assoluto. Con semplici calcoli si ricava che 4-x^2>=0 se -2<=x<=2 4-x^2<0 se x<-2 oppure x>2 Quindi abbiamo i nostri due domini preliminari(non abbiamo ancora controllato il denominatore) per le due forme della funzione. f1(x)=(4-x^2)/(x+2) definita in [-2;2] f2(x)=(x^2-4)/(x+2) definita in ]-inf;-2[ U ]2;+inf[ il denominatore si annulla in -2, quindi va escluso in entrambi i domini di definizione, in particolare al primo, dato che nel secondo quel punto è già fuori. dominio di f1(x): ]-2;2] dominio di f2(x): ]-inf;-2[ U ]2;+inf[ dominio di f(x): l'unione degli intervalli ]-2;2] e ]-inf;-2[ U ]2;+inf[, cioè R-{-2} RIASSUNTO: Ogni volta che c'è un valore assoluto, la funzione in realtà ne contiene DUE o più, e il loro intervallo di definizione si determina studiando il segno dell'argomento del valore assoluto. Fatto questo, si studia il dominio di ognuna delle due o più funzioni con gli strumenti soliti. |
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Scusa, hai ragione :doh:avevo saltato un 2 a denominatore Mea culpa |
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Scusate tutti |
Jarni :ave:
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Salve a tutti! :)
Qualcuno può spiegarmi il decadimento della curva di Gauss (o gaussiana o curva degli errori o funzione degli errori,ecc...) all'aumentare della deviazione standard?Vorrei sapere,perchè all'aumentare della deviazione standard (e quindi dell'errore sulla singola misura) la stessa curva di Gauss si abbassa (decade) e risulta così che il mio valor medio è significativo per un numero minore di casi. Quello che ho intuito io è questo: aumentando la deviazione standard,aumento la mia probabilità di stare in quell'intervallo dove ho il 68% dei valori che differiscono meno della quantità σ (devizione standard) dal valor medio,quindi diminuisco (o aumento?) la probabilità di trovare il valore più corretto e allo stesso tempo rendo più probabile trovare determinate misure (o valori,che quindi in qualche modo risultano essere più "corretti" rispetto a prima) perchè allargando l'intervallo (aumentando l'errore) le includo.Però,dato che il mio valor medio è affetto da un errore via via più grande,non posso considerarlo significativo per tanti campioni,ma solo per pochi.è gisuto oppure ho capito male? Grazie! :) |
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f1(x) = (2-x)(2+x) / (x+2) = (2-x) e f2(x) = (x-2)(x+2) / (x+2) = (x-2) entrambe con domino tutto R. quindi anche f(x) ha come dominio tutto R (seppur non continua perche' in -2 il limite destro e sinistro sono diversi) |
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