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e quindi l'intero integrale diventa: L'integrale a questo punto è praticamente risolto ;) |
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Ne approfitto: qui: http://www.mat.unimi.it/users/mauras...-primitive.pdf l'integrale 8 io effettuo una sostituzione t=sqrt(exp(x)) ==> dx=2dt/t e mi viene l'integrale banale di 1/(t^3+t^2) la soluzione però è diversa. Dove ho sbagliato? grazie.. |
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L'integrale di 1/(t^3+t^2) è semplice ma non lo definirei banale... Esprimilo come somma di tre termini a/(t+1), b/t e c/t^2 con la condizione che il numeratore risulti 2. Se i calcoli sono corretti dovrebbe uscirti a=2, b=-2 e c=2. A questo punto hai tre integrali elementari, facilmente risolvibili. La soluzione finale dovrebbe essere questa: |
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Ma http://integrals.wolfram.com/index.jsp non concorda... :O |
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Probabilmente hai tralasciato qualche parentesi... io ho inserito 1/(Exp[x/2]+Exp[x]) e restituisce il risultato corretto ;) |
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ne vuoi uno difficile? il 13 sempre da quella pagina. 10 minuti ad integrale senza appunti o calcolatrice. |
questo eserciziario:
http://www.mat.unimi.it/users/mauras...-riemann05.pdf esercizio 8. a me viene (-1/14)*x^(7/2) concordate? |
Non riesco a capire questo passaggio... mi aiutate per favore?
In particolare non capisco come fa a togliere il -1/2 con l'uno nella parentesi... :confused: |
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I primi due termini si cancellano e ti rimangono gli altri termini con il segno invertito. |
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Numeri di Godel..
Chi mi sa dire qualcosa?
Tnks |
I numeri di Gödel prendono questo nome, perché fu Kurt Gödel ad adoperare una codifica siffatta per dimostrare i suoi teoremi di incompletezza sintattica per l'aritmetica di Peano.
Più formalmente, una enumerazione di Gödel è una codifica computabile delle formule ben formate di una teoria su un dato linguaggio, per mezzo di numeri naturali. Se il linguaggio è quello delle formule dell'aritmetica di Peano, allora: - G(0) = 0; - G(x{n}) = 7*n, dove x{n} è la variabile di indice n; - G(s(x)) = 1 + 7*G(x); - G(x+y) = 2 + 7*j(G(x),G(y)); - G(x*y) = 3 + 7*j(G(x),G(y)); - G(A=B) = 4 + 7*j(G(A),G(B)); - G(A->B) = 5 + 7*j(G(A),G(B)); - G((per ogni x{n})A) = 6 + 7*G(A) dove j è una funzione coppia (ossia una biiezione computabile da N*N in N), definisce una enumerazione di Gödel. Ovviamente, dato che anche le funzioni ricorsive parziali costituiscono un linguaggio, puoi costruire per esse una enumerazione di Gödel. In questo contesto, uno dei risultati più notevoli è il teorema di Rice: quali che siano la proprietà P e l'enumerazione di Gödel G, se l'insieme delle funzioni ricorsive parziali che godono della proprietà P è non banale (ossia, non vuoto e non contenente tutte le f.r.p.), allora l'insieme degli indici di Gödel dei suoi elementi non è ricorsivo. In altre parole: ogni proprietà delle funzioni ricorsive parziali è banale oppure indecidibile; nel senso che o ne godono tutte, o non ne gode nessuna, oppure non esiste nessun procedimento meccanico universale e finitamente descrivibile in grado di dire quali ne godono e quali no. Sempre per quanto riguarda le funzioni ricorsive parziali, vale la pena i osservare che la codifica è tale rispetto all'uguaglianza costruttiva (essere costruite a partire dalle stesse funzioni base mediante la stessa sequenza di applicazione delle regole di composizione, ricorsione primitiva, e minimizzazione) ma non rispetto all'uguaglianza estensionale (assumere sempre valori uguali su argomenti uguali). In particolare, per ogni funzione ricorsiva parziale f, esistono infiniti valori k tali che Dom(f{k})=Dom(f)=D e f{k}(x)=f(x) per ogni x in D, essendo f{k} la f.r.p. associata al numero di Gödel k, e Dom il dominio. Dal teorema di Rice segue che l'uguaglianza estensionale tra f.r.p. è indecidibile. |
Come risolvereste questo integrale? non mi viene niente in mente... :(
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Alla fine ottieni qualche termine meno l'integrale di sin(x)e^(5x) (a meno di un fattore moltiplicativo costante e positivo), che portato al primo membro ti fornisce il risultato. E' lo stesso metodo che si usa per integrali tipo sin(x)^2 e cos(x)^2. |
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Porti a sinistra e dividi per due quel che rimane a destra :D |
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Domanda di Analisi1
limite che tende ad infinito del seno di 1/x tutto fratto x.
lim sen(1/x)/x Il risultato è 0 Ciò che non capisco è questa frase per l'esattezza: "Il termine generale è infinitesimo con ordine 2" Dove 2 sarebbe l'ordine del denominatore. Si parla di termine generale perchè è il termine generale di una serie di potenze di analisi2, ma le conoscenze per risolvere il limite sono di analisi1. Mi hanno detto che bisogna confrontare il sen di 1/x con la parte principale...ma non mi ricordo più... Grazie! |
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Guarda, è semplice semplice: sostituendo y = 1/x, diventa il limite per y->0 di y*sin(y). Così y è un infinitesimo e lo stesso è sin(y), ecco perché infinitesimo di ordine 2. |
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