Scusate se rompo ancora: sono riuscito ad ottimizzare il precedente problema ( anche dal punto di vista geometrico) ed ora mi ritrovo la seguente equazione in sin e cos.
k=0.683sin(y)cos(y)-0.469sin^2(y)+0.460cos^2(y)-0.316cos(y)sin(y) nota bene: sin^2(y) significa senquadro di y :sofico: ( sorry ma non so come scriverlo meglio :asd: ) Devo trovare il valore di y che risolve questo sistema, dove il k al primo membro è un valore che io conosco. Sto rispolverando i libri del liceo, ma se mi date una mano ve ne sono grato. :fagiano: |
Vero o falso.
Sapendo che AB=I e CA=I => B=C Io penso che, se (quindi A è invertibile) allora e quindi B=C Ma nel testo non viene menzionato...quindi la risposta è no... Che ne pensate??? Ciauz |
riflettendo... B = IB = CAB = C(AB) = CI = C
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Ciao a tutti mi potreste aiutare a risovere questa disequazione? Non è per me ma per un amica...Magari se riuscite anche a darmi una spiegazione cosi rifersico a lei..Grazie
x^2+3<!3x+1! i due punti esclamativi sono per valore assoluto :) |
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Risolvi i due sistemi ed il gioco è fatto ;) |
ahhh mi sono incartato in statistica.:muro:
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P(A U B) = P(A) + P(B) - P(A int B) = 0.45 La seconda invece mi ha procurato seghe mentali da paura.:cry: |
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Però, P(è guasta A) = P(è guasta solo A) + P(sono guaste tutte e due), per cui: P(A\B) = P(A)-P(A and B). Simile per P(B\A). Quindi... |
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Quindi in questo caso P(A\B) = P(A and B)-P(A)= 0.45-0.2= 0.25 P(B\A) = P(A and B)-P(B)= 0.45-0.3= 0.15 P(una sola delle due è guasta)=P(A\B)+P(B\A)=0.4 che coincide con la soluzione, grazie. ;) |
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Oltretutto, ripensandoci, si poteva fare molto più velocemente così: P(è guasta una sola) = P(è guasta almeno una) - P(sono guaste tutte e due) = P(A or B) - P(A and B) = 0.45 - 0.05 = 0.4. |
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Poi c'è questo Quote:
P(rosa INT gialla) = 0.4, P(rosa) = 0.5 Quindi una probabilità condizionata P(gialla | rosa) = P(rosa INT gialla)/P(rosa) = 0.8 A questo punto la probabilità che vengano vendute rose gialle dovrebbe essere: p1 = P(gialla| rosa)*P(venduti fiori gialli) =0.8*0.3 ma non sono convinto, per p2 ci sto pensando....:stordita: |
Calcolo combinatorio crittografia
Ciao a tutti ho un problema....a scuola devo ancora fare il calcolo combinatorio...e nella tesina per la maturità sulla crittografia vorrei portare degli esempi circa quanto un algoritmo può essere forte...
Sapete per caso come si fa questa cosa o se ci sono dei link circa l'argomento?? Non sono riuscito a trovare niente a parte una tabella sulla forza del DES ma non so quantificare i calcoli, perchè non so in che modo i gigahertz di un processore sono convertiti in calcoli che esso fa per rompere un algoritmo con un attacco forza bruta... grazie anticipatamente spero potrete aiutarmi perchè non ho la minima idea su dove andare a parare!!! Luca |
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Se metà dei fiori sono rose e due rose su cinque sono gialle, allora un fiore su cinque è una rosa gialla. Quote:
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Secondo me, il testo identifica gli eventi "fiore" e "fiore venduto", per cui p1 = P(rosa gialla) = 0.5*0.4 = 0.2 e p2 = P(rosa oppure fiore giallo) = 0.5+0.3-0.2 = 0.6. |
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Anche perché, in ogni caso, l'algoritmo di cifratura/decifrazione non è l'unico programma che gira sul computer, e non hai gran controllo sui cicli di processore che il sistema operativo riserva a ciascun processo. Se sbaglio correggetemi. |
Quesito circa integrali impropri
Innanzi tutto mi scuso se non posso scrivere le formule in modo decente ma: http://operaez.net/ pare non funzionare oggi... :cry:
Avrei qualche piccolo chiarimento da chiedere circa gli integrali impropri. L'esercizio è: Una soluzione di cui sono sicuro che è giusta è questa: Faccio il campo di esistenza ed ottengo x != 1 Quindi ho un unico punto che mi crea un problema ed è x=1 in quanto mi annulla il denominatore creando un asintoto verticale nella funzione che va ad infinito. L'uso dei limiti va bene per x=0 ed x=infinito ma se ho un problema in un punto particolare che non è ne 0 ne infinito devo riportare il problema a 0 mediante un opportuno camnbio di variabili. In questo caso faccio il cambio di variabili seguente: t=x-1 quindi dt=dx a cui faccio seguire il cambio degli estremi di integrazione: quando x=1 ho che t=0 quando x=2 ho che t=1 e mi sono ricondotto all'integrale improprio: INTEGRALE da 0 ad 1 di: dt/t In questo caso il problema è in 0...a questo punto per confronto asintotico posso ricondurmi al caso particolare della funzione (1/x^a) e posso dire che diverge perchè a=1 Ora questa soluzione è giusta perchè l'ho trovata sul videocorso di un professore di analisi trovato quì sul forum... Nel precedente modo il problema era in un punto intermedio dell'intervallo che non era ne 0 ne infinito e con la sostituzione l'ho portato in 0... A me a lezione hanno detto una cosa un po' diversa però. Parlando di funzioni che vanno ad infinito per un certo punto x0 cioè: lim(x-->x0) f(x) = infinito devo vedere con che ordine la funzione va ad infinito per dire se l'integrale converge o non converge. In particolare mi hanno detto che devo fare un confronto della mia funzione f(x) con la funzione particolare: 1/(x-x0)^a che poi è equivalente al lim(x-->x0) f(x)*(x-x0)^a e mi hanno detto che: se esiste a>0 tale che lim(x-->x0) f(x)*(x-x0)^a è diverso da 0 e da più infinito allora f(x) è infinita di ordine a e perciò l'integrale di f(x) in un intorno di x0 converge se a<1. Se esiste a>0 tale che lim(x-->x0) f(x)*(x-x0)^a = 0 allora f(x) è infinita di ordine minore di a e perciò se a<1 l'integrale di f(x) converge nell'intorno di x0 Se invece lim(x-->x0) f(x)*(x-x0)^a = INFINITO per almeno un valore di a>1 allora f(x) è infinita di ordine magiore a>1 e quindi l'integrale non converge nell'intorno di x0 Il mio ragionamento è che visto che nel precedente esercizio: INTEGRALE da 1 a 2 di: dx/(x-1) il problema è proprio in x=1 che posso considerarlo come x0 e visto che: lim(x-->1) di 1/(x-1) = INFINITO. Posso considerare x0=1 e fare il confronto in x0 con la funzione: 1/(x-1)^a Allora faccio: lim(x-->1) di [1/(x-1)] / [1/(x-1)^a] che poi è equivalente a fare: lim(x-->1) di [(x-1)^a]/(x-1) che a sua volta è uguale a: lim(x-->1) di (x-1)^(a-1) = 0 per a-1>=0 quindi a>=1 A questo punto ricado nel secondo caso precedentemente enunciato che dice che se tale limite tende a 0 per un a>0 allora f(x) è infinita di oridne minore di a e che se a<1 l'integrale di f(x) converge nell'intorno di x0=1, però in questo caso per venire 0 a deve essere maggiore o uguale ad 1 quindi l'integrale DIVERGE e dho ottenuto un risultato coerente con quello della prima soluzione proposta... Però non sò se è un magheggio oppure se è effettivamente così. Spero di essere stato chiaro... Grazie Andrea |
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Vediamo: Quote:
(Anche nel quote non c'è neanche un link...) |
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Quesito circa integrali impropri
Innanzi tutto mi scuso se non posso scrivere le formule in modo decente ma: http://operaez.net/ pare non funzionare oggi... :cry:
Avrei qualche piccolo chiarimento da chiedere circa gli integrali impropri. L'esercizio è: INTEGRALE da 1 a 2 di dx/(x-1) Una soluzione di cui sono sicuro che è giusta è questa: Faccio il campo di esistenza ed ottengo x != 1 Quindi ho un unico punto che mi crea un problema ed è x=1 in quanto mi annulla il denominatore creando un asintoto verticale nella funzione che va ad infinito. L'uso dei limiti va bene per x=0 ed x=infinito ma se ho un problema in un punto particolare che non è ne 0 ne infinito devo riportare il problema a 0 mediante un opportuno camnbio di variabili. In questo caso faccio il cambio di variabili seguente: t=x-1 quindi dt=dx a cui faccio seguire il cambio degli estremi di integrazione: quando x=1 ho che t=0 quando x=2 ho che t=1 e mi sono ricondotto all'integrale improprio: INTEGRALE da 0 ad 1 di: dt/t In questo caso il problema è in 0...a questo punto per confronto asintotico posso ricondurmi al caso particolare della funzione (1/x^a) e posso dire che diverge perchè a=1 Ora questa soluzione è giusta perchè l'ho trovata sul videocorso di un professore di analisi trovato quì sul forum... Nel precedente modo il problema era in un punto intermedio dell'intervallo che non era ne 0 ne infinito e con la sostituzione l'ho portato in 0... A me a lezione hanno detto una cosa un po' diversa però. Parlando di funzioni che vanno ad infinito per un certo punto x0 cioè: lim(x-->x0) f(x) = infinito devo vedere con che ordine la funzione va ad infinito per dire se l'integrale converge o non converge. In particolare mi hanno detto che devo fare un confronto della mia funzione f(x) con la funzione particolare: 1/(x-x0)^a che poi è equivalente al lim(x-->x0) f(x)*(x-x0)^a e mi hanno detto che: se esiste a>0 tale che lim(x-->x0) f(x)*(x-x0)^a è diverso da 0 e da più infinito allora f(x) è infinita di ordine a e perciò l'integrale di f(x) in un intorno di x0 converge se a<1. Se esiste a>0 tale che lim(x-->x0) f(x)*(x-x0)^a = 0 allora f(x) è infinita di ordine minore di a e perciò se a<1 l'integrale di f(x) converge nell'intorno di x0 Se invece lim(x-->x0) f(x)*(x-x0)^a = INFINITO per almeno un valore di a>1 allora f(x) è infinita di ordine magiore a>1 e quindi l'integrale non converge nell'intorno di x0 Il mio ragionamento è che visto che nel precedente esercizio: INTEGRALE da 1 a 2 di: dx/(x-1) il problema è proprio in x=1 che posso considerarlo come x0 e visto che: lim(x-->1) di 1/(x-1) = INFINITO. Posso considerare x0=1 e fare il confronto in x0 con la funzione: 1/(x-1)^a Allora faccio: lim(x-->1) di [1/(x-1)] / [1/(x-1)^a] che poi è equivalente a fare: lim(x-->1) di [(x-1)^a]/(x-1) che a sua volta è uguale a: lim(x-->1) di (x-1)^(a-1) = 0 per a-1>=0 quindi a>=1 A questo punto ricado nel secondo caso precedentemente enunciato che dice che se tale limite tende a 0 per un a>0 allora f(x) è infinita di oridne minore di a e che se a<1 l'integrale di f(x) converge nell'intorno di x0=1, però in questo caso per venire 0 a deve essere maggiore o uguale ad 1 quindi l'integrale DIVERGE e dho ottenuto un risultato coerente con quello della prima soluzione proposta... Però non sò se è un magheggio oppure se è effettivamente così. Spero di essere stato chiaro... Grazie Andrea |
ops scusate volevo aggiungere il testo che mi ero dimenticato nel precedente post e per sbaglio ne ho creato uno nuovo....comunque ora c'è scritto tutto.
Tnx Andrea |
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Di nuovo un piccolo aiuto
ln(x)=-1/2(ln(2))-1 Come fa a diventare x= 1/e*rad2 ??? L'esponenziale è l'inverso del logaritmo, ma non mi tornano i conti su come procedere...:muro: :muro: |
conosci le proprietà dei logaritmi?
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Questa è la definizione di probabilità?
Una funzione f definita su uno spazio campionario di variabili reali a valori reali, è una probabilità se soddifisa i seguenti assiomi: - probabilità dei singoli eventi è compresa tra 0 e 1 - probabilità dell'intero spazio campionario è uguale a 1 - se abbiamo n eventi a due a due disgiunti, la probabilità dell'unione di tutti gli eventi è uguale alla somma di ogni singolo evento Oggi parlando tra noi del corso, sono sorti dubbi sulla parte sottolineata e se qualcuno mi togliesse questi dubbi, gliene sarei grato :D |
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Comunque: Dato un insieme X ed una sigma-algebra Omega di sottoinsiemi di X, una misura di probabilità sullo spazio misurabile (X,Omega) è una funzione P : Omega --> [0,1] tale che
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E' più che altro che non riesco a spiegare variabili reali di valori reali :stordita: |
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Non vorrei che steste facendo confusione con la funzione di distribuzione, che al numero x associa il valore P((-oo,x]). |
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Riguardano negli appunti c'è scritto che una fuzione P è una probabilità se definita da P(S) in R ( S = spazio campionario). Quel P(S) identifica quelli che tu chiami eventi misurabili? può essere inteso come insieme delle parti? edit: e la definizione di variabile aletoria che ci ha dato è che una variabile aleatoria X è una funzione definita su uno spazio campionario a valori reali. Allora, non ci capisco più un caxxo, la definizione mi sembra la stessa, tranne che per i 3 assiomi e che la probabilità può assumere valori compresi tra 0 e 1, mentre la variabile aleatoria può assumere qualsiasi numero reale positivo :stordita: |
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Ma allora, se S è finito, dare una probabilità su S, è lo stesso che stabilire una famiglia di valori P(s), probabilità dell'evento elementare s (interpretati come P({s}), la probabilità del singoletto {s}) per ogni s in S. Quote:
Ma non dice mica che devono essere tutti i numeri reali, eh... |
Due domande:
1) ho un po' di problemi con le disequazioni a due variabili, riesco a risolverle ma non a unire poi tutte le soluzioni... vi faccio un paio di esempi che mi hanno messo in difficoltà: calcolare i domini delle seguenti funzioni: Va bè nella prima impongo (con gli uguali sotto i simboli di disuguaglianza che non so mettere), divido la disequazione in due e ho il sistema: portando al primo membro i termini noti: e ora, escludendo il punto (0,0) che non è nel dominio, avrei: x > 0 y > 0 x + y > 0 e non so come unire le tre cose in un unico risultato... La seconda basta imporre , posso considerare solo il primo quadrante con x > 0 e y > 0 perché la funzione è simmetrica rispetto agli assi e otterrei: Denominatore: -1 < x < 1 y < -1 o y > 1 (che posso restringere perché sono nel primo quadrante, ma le ho lasciate come sono) Numeratore: 2 - x - y > 0 e anche qui non so come unire le tre condizioni... 2) Determinare la trasformata di Fourier di: Sottraendo le due funzioni gradino ottengo una funzione porta di ampiezza 3 traslata di 1/2 verso destra e quindi avrei da calcolare: e perciò con una modulazione e traslazione trovo la trasformata, è giusto no? Perché il risultato che mi viene è parecchio diverso dalla soluzione, ma non mi sembra di aver fatto errori, incomincio a pensare sia la soluzione ad essere sbagliata, perché non sarebbe la prima che trovo. Grazie come sempre :) |
CALCOLATORE DI SEQUENZA
Esiste un programma in grado di ricavare, da una serie di numeri, la funzione che li genera?
Anche magari soltanto scrivendo a schermo vari tentativi o modi diversi di vedere i numeri (magari con pi greco, radici, frazioni)? |
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Quindi, in generale, la risposta è no. Potresti essere in grado di ottenere unicità aggiungendo delle ipotesi: per esempio, che sia globalmente C1 e polinomiale di terzo grado a tratti. In certi casi, se aggiungi le ipotesi giuste, può andarti molto bene. Per esempio, l'unica funzione tale che 1) f(1)=1, 2) f(x+1)=x*f(x) per ogni x>0, e 3) log f(x) è convesso è la funzione gamma di Eulero. |
zio silvio, mi son sempre dimenticato di ringraziarti :D
grazie :O |
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Allora ricorro alla tua intelligenza. :D Codice:
x f(x) Non voglio tu mi dica i valori, ma che funzione ti viene in mente con un andamento di questo genere? |
mi sembra ch con matlab tu tossa trovare la curva polinomiale che meglio approssima i punti che hai dato nel tuo range di valori
Polyfit forse è il comando yes http://www.mathworks.com/access/help...n+Google&meta= NOTA NON ottieni la funziona che li genera ma una curva polinomiale che li approssima sempre meglio tanto piu vai su di grado. Per un ingegnere va piu che bene, per un matematico è un abominio l'approssimazione :-P |
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mentre se allora in quanto moltiplicare per una quantità negativa cambia il verso della disuguaglianza. |
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i rotori dei potenziali vettori li ho sempre fatti così... F1, F2 e F3 sono le componenti del potenziale vettore nella base desiderata, in questo caso x, y e z. devi trovare il campo magnetico giusto? |
si
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Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 23:37. |
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