Ciao, figurati, le critiche costruttive sono sempre ben accette. E' vero, in quella frase che abbiamo tradotto come anche in molte altre, ci sono termini aggiunti oppure omessi. Noi non siamo dell'idea, ma qui le scuole di pensiero sono tante, che la traduzione deve essere una cosa super letterale perché altrimenti si pecca di oltraggio alla lingua straniera. Questo può essere vero quando un committente ti da un testo da tradurre tracciando delle linee guida, e spesso e volentieri si parla anche di testi tecnici. Nel campo dell'intrattenimento, abbiamo preferito una traduzione meno letterale ma non per questo insensibile al patos della recitazione, anzi spesso si finisce per aumentare quest'ultimo aspetto grazie ad una intepretazione più libera. Difatti, la traduzione è già di per sé un'intepretazione che non potrà mai essere resa fedele all'originale e al contempo trasmettere al 100% la situazione che si delinea davanti allo spettatore. Delle due l'una, o sei letterale e spesso freddo e senza grandi emozioni, o sei empatico ma per forza di cose più libero nella comunicazione. Come dicevo, già la traduzione in sé è un interpretazione non corrispondente alla "verita" della lingua di origine. Figuriamoci tradurre in modo letterale... escono fuori cose mai viste, e che in italiano scorrevole sarebbero ridicole, roba che nessuno pronuncierebbe mai. Come appunto i vari "man" o altro.
Il termine "indifeso" ad esempio è stato aggiunto perché era proprio quello il senso che voleva trasmettere il personaggio; il protagonista è stato scaricato come zavorra e inerme, dopo un grosso trauma, l'abbraccio. "Indifeso" riesce a dare il senso di questo trauma pur mantenendo una sintesi di linguaggio, mentre infante richiama molto di più di bimbo la fragilità di un neonato e al contempo è un termine usato dal gdr di Vampire per indicare che una persona è appena stata trasformata in vampiro, attraverso l'abbraccio. Cmq, ripeto, sono scelte stilistiche, non esiste una verità assoluta da seguire. Soprattutto se non hai committenti che ti pagano per il lavoro svolto. :) |
Tu come tradurresti questa frase?
Ah, yeah, I get that all the time. The name goes back to my football days. Uh, actually my fantasy football days... at the station... Stationarium - that was this office supply outlet mall I used to watch. Hey, you kids, no skating in the parking lot! That was me. E' una frase di Chunk, la guardia che si trova al piano terra nel palazzo di LaCroix, la dice di getto non ci sono altri discorsi prima o preamboli. Prova a tradurla. |
Il punto è che non esiste un solo italiano. Senza arrivare ai dialetti e restando nella correttezza grammaticale nelle diverse parti d'Italia la costruzione delle frasi varia e alcuni termini sono usati come intercalari. In altre parole anche da noi c'è l'equivalente di quel che dice Jack. Me ne accorgo bene quando vado a trovare amici in altre regioni.
Va da sé che se il gioco lo traduce un lombardo piuttosto che un toscano molti passaggi saranno istintivamente adattati alle proprie abitudini linguistiche, soprattutto se c'è un briciolo di slang, anche non marcato come quel "man" o il "kiddo" infilati qua e là, cose per cui gli americani vanno pazzi (per non parlare di "dude", la moda del momento, una mia amica americana ne mette anche 2 in un periodo). Quindi quello che a te o a me puo' suonare un poco forzato o letterale per altri è perfettamente fluido e scorrevole. |
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Però un'approfondita conoscenza dell'italiano, nelle strutture logiche e grammaticali, scevre da qualsiasi influenza dialettale e da intercalari, è un elemento più che centrale per qualsiasi persona che voglia approcciarsi alla professione del traduttore. Nella traduzione, prima di conoscere l'inglese devi conoscere l'italiano, e ti assicuro che questo punto centrale è largamente sottovalutato anche a livello professionale.
Per quanto riguarda gli slang, questi hanno infatti senso nella lingua straniera e se li vai ad "italianizzare", per il solo motivo di mantenere uno stampo letterale di traduzione, escono fuori mostri di espressione del tutto inverosimili, se non buffi, che vanno aldilà di qualsiasi consuetudine interlocutiva. Ad ogni modo, come ho detto sopra, non esiste una verità assoluta. Si tratta, più che altro, di scelte stilistiche soggettive. |
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Nei giochi di solito la maggioranza dei personaggi in genere rientra fra quelli per i quali si utilizza l'italiano di uso quotidiano. Quello col lessico relativamente povero di vocaboli e dai periodi semplici. Ma anche lì senza arrivare a dialetti ed intercalari si notano alcune differenze da zona a zona d'italia e istintivamente/inconsciamente vanno ad influire non solo sul lavoro di traduzione ma ancora a monte sul modo di recepire mentalmente l'originale. Nel caso di personaggi più particolari e caratterizzati che usano invece un linguaggio più forbito ed articolato la differenza va pian piano a sparire. E' un gap che man mano va a ridursi partendo in maniera significativa col linguaggio gergale e da strada fino a sparire per personaggi "accademici". Certo come ben dici quando si parla di traduzioni non c'è mai una verità assoluta nè un unico modo corretto. |
Io mi trovo in giro sul web per purissimo caso e caxxeggiando mi son messo a tradurre un vecchio gioco mai tradotto da nessuno, poi sempre per caso su un vecchio pc con Wxp, mi trovo installato vampire Bloodlines, originale in inglese. Giocandoci per qualche minuto, mi son domandato come sarebbe stato doppiarlo senza sapere totalmente e completamente che cosa dovevo fare veramente.
Con mezzi preistorici, i risultati li avete visti, immaginatelo senza tutto quel fruscio... la prova grezza lo messa comunque in vista pensando che qualcuno mi avrebbe mandato a c....e, ma ancora non lo fa nessuno, meno male. Io ho vissuto nelle strade di un sacco di paesi del mondo e ho trovato molto vicino alle mie corde Smiling Jack ricordandomi pure un tizio di Los Angeles che gli assomiglia davvero tanto con cui ho avuto a che fare. Lo Slang è quello di Los Angeles. Ripeto traduco quello che vedo, la realtà, non la fantasia. Prima di farlo mi sono immedesimato nel Vampiro jack e anche in John Dimaggio che lo doppiava, traducendolo nell'unico modo possibile, la mia intenzione nell'immedesimarmi nel personaggio di Jack è stata più che altro a livello di una ipotetica realtà di strada che in fondo si tratta di quello, volendo se togliamo di mezzo il contesto "vampiri" ci sta bene qualsiasi contesto di strada tipo malavitoso e simili. La mia vera intenzione era riprodurre la stessa realtà del contesto come se fosse una vera scena di strada. la mia non è assolutamente una traduzione letterale, ma la Traduzione della frase reale. Che per favore, ricordiamoci che non è tutta di puro Inglese, ma anche in Slang Americano! Scusa ma "Infante" non lo trovo per niente azzecato in quel contesto specifico, la frase del bimbo nel bosco e proprio uno slangherismo tipico, chi l'ha pronunciata sapeva benissimo il senso che gli stava dando. Con questo anche "Indifeso", decade. Il senso della vulnerabilità di un bimbo nel bosco è talmente ovvio. Scusa, ma sei tu che traduci in modo letterale interpretativo o io? Beh! penso che neanche pagando, un intera frase tradotta molto più lunga possa essere usata per un doppiaggio credibile dove si vede in primo piano il labiale del personaggio. Ovviamente non ci paga nessuno, e io ammetto apertamente che sto solo caxxeggiando con quello che ho, per passare il tempo. Ho ritenuto più che giusto tradurlo per quello che realmente è il contesto, non sono stato lì a badare che fosse un gioco, a influenze dialettali, intercalari, traduzioni letterali e non, etc... Me ne sono sbattuto di tutte ste menate. Che poi se andiamo a fondo della faccenda traduzioni, Alla Divina Commedia e company! si applicano traduzioni letterali a cui non c'è molto spazio per interpretazioni altrimenti te le tagliano quelle mani e non ti fanno più scrivere...(Le note a margine le hanno inventate per quello scopo...) l'altro tipo di traduzioni non ho capito di che razza siano, le ho sentite nominare spesso come "traduzioni non letterali o simili". Ma chi è che ha coniato sta cosa? sto falso mito? La traduzione è UNA SOLA! il resto sono solo "INTERPRETAZIONI" e quindi in innumerevoli possibilità Se doppiassi in veneto o siciliano sarebbe una pura interpretazione. Per tradurre serve un solo elemento basilare: "Capire quello che leggi" tutto il resto si perde da solo senza quello... Ovviamente se jack era vestito in giacca e cravatta ed era chessò un dottore, avrebbe parlato diversamente, e mi sarei adeguato tutto lì. Tutti i discorsi filosofici di questo mondo, non mi fanno cambiare idea su come sarebbe Jack in realtà. Poi che bello che ognuno possa avere la sua opinione, certo dipende anche dai vari punti di vista, ma in finale e andando al sodo... Io la penso così, poi non lo so, fate voi... ...ho una bella Vampira "Bionda" pronta a prestarmi la voce....chissa che ne uscirà fuori... |
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E' ben diverso da tradurre frasi fatte. Se ti interessano le traduzioni ti invito a leggere "Dire quasi la stessa cosa" di Umberto Eco. Quote:
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@Jack64: Ma infatti te lo ha ripetuto anche lo stesso City Hunter '91, la sua traduzione è la sua interpretazione dei testi, con scelte stilistiche del tutto soggettive. ;) Certo anche io preferirei una traduzione il più oggettiva possibile, perchè appunto più si "interpreta" e più il risultato sarà convincente solo per chi è affine all'interpretatore, ma (purtroppo XD) qui nessuno è pagato per tradurre questo gioco quindi non ci sono obblighi verso nessuno riguardo il risultato finale, lui si è prefissato di farla a modo suo e così sarà (quando? :stordita:).
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...e io che ho detto?
La traduzione è una cosa e l'interpretazione un altra. Semplice, non esistono tutte ste varianti Lo ripeto e lo confermo perchè è una cosa inelluttabile : Per tradurre serve un solo elemento basilare: "Capire quello che leggi" tutto il resto si perde da solo senza quello. Non puoi nemmeno iniziare senza quello. cavolo, mi sembra così palese da capire. Stai sicuro che non mi sbaglio! perchè se ti metto davanti un giornale Arabo che di solito leggo, non ci capiresti nemmeno un piccolo segnetto! ..e io mi sbaglio? Ma di che parliamo? Disquisizioni filosofiche non fanno per me, bado solo al sodo. Servono solo a chi le usa. Ammetto che il Bla Bla Bla non è il mio forte, non biasimatemi. Io non è che mi son messo ad interpretare, pensando all'intonazione della voce e ai rumori e al fruscio, quello può essere opinabile, non sono mica un Dio, sono un mortale che lo fa per gioco, avvicinatosi per caso in questo mondo. Senza star li a elaborare tattiche e strategie, consultare libri di "altri", manuali del chi se ne frega ho fatto semplicemente questo: letta frase originale tradotta frase originale Doppiata la frase che sta nei tempi in modo così accurato e preciso come una scarpa della misura perfetta. e sono solo un f.....o principiante del c...o. Certo interpretazioni : Allora nessuno può imperdirmi di doppiare Stanlio e Olio in dialetto Abbruzzese, Marchigiano, Campano, siciliano, Romanesco e anche in Sardo e Pugliese, li posso fare tutti in vernacolo talmente stretto che poi mi capiscono solo i vecchietti del paese di turno. O mi metto a fare una altra "Parodia" dello svarione degli anelli. Come diciamo sempre, ognuno e libero di giocare come e quello che vuole : Giocare ai giochi in lingua originale.... Giocare ai giochi tradotti in italiano... Giocare ai giochi tradotti come una parodia... Non giocare affatto. Per il momento sto in attesa in quarta posizione perchè giocare alla mia età non è che sia così eccitante come lo era una volta. Diciamo che giochicchio qualche volta 15 minuti massimo a un giochino di abilità che manco mi ricordo il nome. Leggendo quà e là ho capito che ognuno la pensa come vuole e in pratica vince chi traduce il gioco e i giocatori che non conoscono la lingua per poterselo godere in originale che è sempre la scelta migliore in assoluto. Raga, io la penso così, voi siete liberi del contrario per carità. Ma non ci sarà nulla al mondo che mi faccia cambiare opinione io sono pane al pane e vino al vino e si sa che in quel bicchiere del vino, ci va il vino! perchè metterci un altra bevanda?.........ho capito, si ha sete è fa lo stesso? ..E chi Caxxo sono io per impedire a chicchessia di bere? N e s s u n o! evviva le libere opinioni. CIN CIN |
Direi che qualsiasi traduttore professionista ti fucilerebbe seduta stante :asd:
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bah non sono per niente d'accordo... basta pensare ai modi di dire, che se li traduci letteralmente dall'inglese all'italiano da noi non significano una mazza. Per non parlare dei giochi di parole che tradotti pari pari non avrebbero senso. Il tutto va interpretato in modo da far passare un messaggio quanto più vicino all'idea originale.
tu tradurresti "A leopard cannot change its spots" con "un leopardo non può cambiare le sue macchie" ? se me la traduci così io ti querelo :asd: certo, possono venir fuori delle cagatone tipo "Undi" di stranger things... ma poveracci i traduttori, come fai in quei casi... |
Anche solo pensare che una qualsivoglia traduzione di qualsiasi tipo non implichi una perdita di senso significa non aver ben chiaro cosa si sta facendo. Tradurre è complicato e non è per tutti, soprattutto a certi livelli, proprio perché spesso comporta dover ripensare da zero interi periodi.
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Beh! allora rimane una sola cosa da dire :
"it's easier said than done". ossia : Tra il "dire" e il "fare" c'è di mezzo il "mare". Ero nel "mare", ma io ho "detto" e io ho "fatto". Ripeto, ognuno è libero di "scegliere" la "bevanda" che vuole e tracannarsela anche dentro il "mare". Si può dire quello che si vuole, citare libri di altri, arzigogolate disquisizioni filosofiche, ma in finale?... Io sono stato sempre dell'opinione che il bla bla bla non porta a nulla e non mi interessa fare gare a chi è più intelligente e ne sa di più (ma di cosa poi?). Non me ne può fregà de meno di stare su un piedistallo di cartone effimero. Avete ragione voi! Aliena vitia in oculis habemus, a tergo nostra sunt. Acta est fabula. |
E il punto invece è esattamente questo, non è una questione di opinioni e non è tutto uguale. Questa diffusione delle traduzioni amatoriali ha instillato questa credenza (sbagliata e illusoria) che tutti possano far tutto, tra capire l'inglese e saperlo tradurre ci passa già un mondo, figuriamoci quando si tratta di adattarlo.
È a questo che servono le strutture gerarchiche nei contesti professionali, è per questo che i traduttori hanno dei supervisori e dei proofreader, che si fanno delle linee guida. Bisogna sempre ringraziare i traduttori amatoriali che si impegnano in questi progetti, ma al tempo stesso ricordare che le traduzioni professionali sono un'altra cosa. Non è questione di mancare di rispetto, ma di riconoscere che nella vita non ci si improvvisa. Poi che significa, ci sono pure i professionisti cani, una volta mi fecero vedere un romanzo in cui un tizio, per fermare una macchina che lo inseguiva, gettò a terra "delle unghie" :asd: :asd: |
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Poi soprattutto nelle serie TV capita di tutto, ad esempio nella serie originale di Stargate SG-1 menzionavano un fantomatico "trapianto di cuore" di Teal'c, peccato che "change of heart" sia un modo di dire. :p Su wikipedia c'è una intera sezione dedicata agli errori di traduzione della serie. :asd: |
Jack, te l'ho detto prima io, poi te lo ha ripetuto darkless, ma forse è il caso di ribadirlo: la traduzione ha già in sé, intrinsecamente, un'intepretazione, e questa essendo tale non può essere univoca, altrimenti non si parlerebbe di interpretazione ma di altro. Non ha senso parlare di traduzione oggettiva, i risultati sarebbero solo frasi sgrammaticate e che non hanno la qualità interlocutiva del trasmettere attraverso la comunicazione. Questo discorso ovviamente vale per il campo dell'intrattenimento, non per quello tecnico, come il tradurre un bugiardino. Ma anche lì l'interpretazione conta: devi saper essere tecnico ma anche comprensibile all'uomo della strada... il discorso è più complesso di quello che sembra. Per il resto non mi dilungo, ti hanno già risposto in tanti. ;)
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Qualche novità per caso? C'è la possibilità che sia pronto entro la fine dell'anno?
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