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Per quanto riguarda "A matematica si studiavano Analisi uno, due, superiore, istituzioni di, numerica...", analisi uno e due c'erano anche ad ingegneria con gli stessi programmi di matematica; "...superiore, istituzioni di..." forse ricordo male ma era "istituzioni di analisi superiore", e non "analisi superiore, istituzioni di analisi"; infine "analisi numerica" era un esame presente in ogni corso di studi di ingegneria, magari anche sotto altri nomi e non è propriamente un esame di analisi matematica, piuttosto si trattavano metodi numerici per la risoluzione di problemi matematici. Sarei stato d'accordo se si fosse detto che i programmi di Algebra a Matematica erano più completi ed estesi. Scusate il commento, ma avevo piacere di chiarire il mio punto di vista. Dimenticavo, sono un Ingegnere, ma la Matematica mi è sempre piaciuta più dell'ingegneria. |
Come si puó risolver questo semplice sistema di equazioni differenziale senza utilizzare la sostituzione?
j1*x''+k*x-ky=0 j2*y''+k*y-k*x=0 |
![]() forse ci sono :stordita: osserviamo la figura di sx ed abbiamo che è costituita dalle coppie(cammini) (4,5), (5,2), (2,6) e queste appartendono alla relazione R. La chiusura transitiva di R e cioè R+ diventa: (4,5), (5,2), (2,6), (4,6), (4,2), (5,6) perchè ? ragionando sul formalismo sotto alla figura e sostituendo i valori, la coppia (x,y) è ad esempio la prima coppia di valori x=4 e y=5 posta la y di start: y1=x=4 e y2=y=5 rimane che: (yi,yi+1) è (y1+y2) e che valgono rispettivamente 4 e 5 ed appartengono proprio a R. Continuando ad assegnare a y1,.....yn i valori di (x,y) si ottiene il seguente cammino: 4-->5-->2-->6 Ragioniamo: il 4 arriva al 6 attraverso il 5 e il 2 e tale coppia (4,6) non appartiene a R (è una chiusura transitiva ?, credo di si!) il 4 arriva al 2 attraverso il 5, la coppia (4,5) appartiene a R. si va avanti così sino ad ottenre le coppie sopra indicate: R+={ (4,5), (5,2), (2,6), (4,6), (4,2), (5,6) } :fagiano: Spero di essermi fatto capire :stordita: |
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No, no... qui nessuno voleva screditare nessuno. Il mio intervento, semmai, voleva essere uno stimolo a dire le cose con maggior chiarezza. Sono pienamente d'accordo con quello che dici: c'è una sola materia che fa la vera differenza tra i due corsi di laurea (ingegneria e matematica), ed è appunto l'Algebra, propinata in tutte le sue varianti più o meno complesse. Credo che la vera Matematica appartenga esclusivamente alla mente degli algebristi puri, ed è per questo che in fondo li ammiro - anche se so bene che con loro difficilmente potrei intavolare un discorso, ad esempio, sulle cattedrali gotiche o sulle opere di Praz... :ciapet: |
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:D |
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grazie per le correzioni, beh, mi ha aiutato la storia del CAD :D |
Serie di funzioni
Sperando di trovare qualcuno praparato sulla materia vorrei chiedere come si fa a risolvere questo esercizio:
Trovare il carattere della serie Sommatoria con n da 1 a + infinito di (1/(n+x^2)-1/n) in pratica si tratta di una serie di funzione, solo che ancora non ho ben capito come si risolvono... non riesco a portarla a serie di potenza e credo anche che non si possa fare qui giusto? :muro: |
Unisco alla discussione in rilievo ;)
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Noi chimici facciamo poca matematica (tranne chi prende l'indirizzo teorico, che comunque inizia a fare matematica vera al quart'anno), ma i nostri scritti di analisi I e II, così come il livello di approfondimento teorico, non sono confrontabili con quelli degli ingegneri (almeno con ingegneria a Trento). Ora, ammettiamo anche che in altre città analisi sia fatta come la facciamo noi a chimica, diciamo anche meglio... ciononostante i fisici la studiano ad un livello leggermente superiore e i matematici sono mille miglia avanti a tutti. E' un po' come dire che noi chimici facciamo un esame di chimica generale ben diverso da quello che fare voi o che fanno i fisici, mi sembra ovvio, no? C'è anche poi da dire che probabilmente le cose sono un po' cambiate con il nuovo ordinamento: quantomeno a chimica, con il vecchio era tutta un'altra cosa... |
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Ma penso che sia più comodo sostituire... |
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Allora, innanzitutto riscriverei la successione di funzioni come segue: f(n) = (n+x^2)^1/n Ora, non vorrei sbagliarmi, ma credo che la serie diverga su tutto R. Dico questo poiché, se confronti con la serie di termine generale n^1/n (la quale diverge poiché il termine generale non è infinitesimo, avendo limite uno), se confronti con questa serie, dicevo, trovi che il limite vale e^(x^2), che è non nullo per qualunque valore di x. Dunque le due serie hanno il medesimo carattere. Questo è quello che penso alle 00,20. Domani mi rivedo il tutto con calma e vedo se si debbano apportare correzioni, sempre che non ci pensi prima di me Ziosilvio a postare la soluzione in termini esaustivi! :ciapet: P.S.: :doh: preso dal sonno ho letto male il testo ed ho studiato un'altra serie! Lascio comunque la risoluzione perché dovrebbe essere corretta rispetto alla serie da me studiata. :Prrr: |
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e che x sia reale. Se le cose stanno così, allora tutti i termini della serie sono negativi o nulli (se d>=0, allora n+d>=n, quindi 1/(n+d)<=1/n). Cambiando segno ai termini e portando a denominator comune, tutto si riduce a studiare il carattere della serie Ora, x è una costante, quindi puoi portare fuori x^2 e studiare Ma n+x^2>=n, quindi Di conseguenza, la serie converge per ogni x reale. |
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Oh my god! Dovevo proprio dormire! Ho visto un elevato a -1/n che proprio non c'era! Chiedo venia all'utente. Fortuna che ci sei tu, Silvio! :Prrr: |
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ti ringrazio... senti sai per caso come si calcola l'asse di una parabola di questo tipo? (x+y)^2 +ax-by=0 a,b maggior di zero |
sapete dove posso trovare una guida per le principali funzioni di Maxima???
Tnks |
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http://operaez.net/mimetex/\left ( \...rray} \right ) (clicca sul link se non vedi l'immagine) da cui: Scrivendo la conica in queste nuove cordinate: Per far sparire il termine di accoppiamento basta porre theta = 45°, da cui: Isolando eta: Che è una normalissima parabola con asse lungo l'asse xi. Ma l'asse xi forma un angolo di 45 gradi con l'asse x, dunque il gioco è fatto e la parabola ha l'asse lungo una bisettrice ;) |
aiuto di algebra che domani ho l'esame!!
ciau:D:D:D
ho un dilemma: ho 2 spazi vettoriali A e A' in forma implicita e la base B (dimensione=1 ) del sottospazio intersezione. la domanda mi chiede di trovare le basi di A e A' (dimensione 2) contenenti B. io ho pensato che devo vedere la combinazione lineare di A e A' mi può dare come risultato B è giusto?' ciau:D:D:D |
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Dato che dim A = 2, ogni base di A ha due elementi. Dato che B è una base, il suo unico elemento b non è nullo. Ogni elemento di A che sia linearmente indipendente da b (quindi, non parallelo a b) può essere aggiunto a B per formare una base di A. Lo stesso vale per A'. Quote:
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