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Se la funzione è limitata e discontinua, al più, in un'infinità di punti di misura nulla (pensa ad un'infinità numerabile), essa è certamente integrabile. I concetti di uniforme continuità e limite mi sa che devi rivederli per benino... |
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-1 per x<0 1 per x>0 è integrabile? oppure no perche in 0 non ha limite ma solo limite destro e sinistro? |
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A non essere integrabile secondo Riemann è - ad esempio - la funzione di dirichlet, che vale 1 se x è razionale e 0 altrimenti... Queste difficoltà si superano solo introducendo un concetto ben definito di misura di un insieme... questo porta in modo quasi automatico all'integrale di Lebesgue! Invece... come faccio a dimostrare che una particolare trasformazione è un cambio di base? Mi basta dimostrare che è unitaria? |
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Se F : V --> W è un'applicazione lineare tra spazi vettoriali, allora dim V = dim Ker F + dim Im F. Per cui, un endomorfismo di uno spazio vettoriale è invertibile se e solo se ha nucleo banale, ossia se è iniettiva; il che avviene se e solo se la matrice di cambiamento di base ha rango massimo. D'altra parte, ogni matrice invertibile ha ango massimo e induce un automorfismo. Le applicazioni unitarie sono ipso facto iniettive... |
lasciando perdere Lebesgue che non abbiamo trattato a lezione, la primitiva di una funzione discontinua, nel punto in cui la funzione è discontinua, cosa fa? ha un asintoto? o è continua? o non si sa?
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Ma non è necessario: per un cambiamento di base è sufficiente dimostrare che la matrice è invertibile. Quote:
E' una condizione sufficiente, ma non necessaria. Ti ha risposto correttamente Ziosilvio. Quote:
In entrambi i casi hai a che fare con questi dannati epsilon > 0, però i concetti sono ben diversi. Qual è il punto che ti confonde? Quote:
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comunque ok, questo l'ho capito! :sofico: Quote:
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Per l'uniforme continuità l'intervallo deve essere chiuso (teorema di Heine-Cantor). Per quanto riguarda il concetto di limite e di uniforme continuità, torno a ripetere che devi tornare a studiarli. Inoltre, troverei più naturale che i tuoi dubbi riguardassero la continuità e l'uniforme continuità piuttosto che il concetto di limite - che sta a monte - e l'uniforme continuità stessa. Ad ogni modo, nell'uniforme continuità, il raggio dell'intorno dipende solo dall'epsilon scelto e non già dal punto x in cui la funzione è continua... |
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:confused: |
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Dunque una volta che la mia trasformazione è invertibile - e questo è banale, dato che è definita come esponenziale di un operatore, tipo exp(iT), con T autoaggiunta - sono a posto... se in più è unitaria sono a cavallo, non sbaglio? |
funzioni a due variabili
Buongiorno,
spero che qualcuno sia in grado di aiutarmi perchè non sono ancora riuscito a capire come risolvere i seguenti problemi 1) Trovare punti di massimo in Calcolare nel dominio D={(x,y): http://operaez.net/mimetex/(x-1)^2+y^2<=1,y>=0 } 2) Trovare punti di massimo e minimo in http://operaez.net/mimetex/{(x,y) x^2+y^2-9>=0, x<=6, y<=6} Scusate ma non riesco a far visualizzare tutte le formule!! |
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Controesempio: spazio l2 delle successioni a quadrato sommabile; operatore T definito da (Tx){0}=0, (Tx){i+1}=x{i} per ogni i; allora T è un'isometria, ma la successione 1,0,0,0,... non ha la forma Tx per nessun x. Quote:
Vedi anche Wikipedia. |
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Nel tuo caso, però, l'insieme in cui cercare il massimo è una circonferenza, quindi puoi esprimere x e y in funzione di seno e coseno di una variabile opportuna. Per il calcolo dell'integrale... beh, il dominio di integrazione è un semicerchio: integra prima rispetto a y esprimendo y in funzione di x, e poi integra rispetto a x. Quote:
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Per scrivere minore-o-uguale, minore, maggiore, e maggiore-o-uguale, usa \leq, \lt, \gt, e \geq. |
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per quanto riguarda il primo punto della prima domanda la soluzione potrebbe essere questa: il gradiente vale (2x,2y) quindi la funzione ha punto di max o min in (0,0) che siccome non e' all'interno del dominio allora nel dominio stesso non vi sono punti di max! sto dicendo una cavolata? |
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Prova a seguire il mio consiglio... |
Scusami se abuso della tua gentilezza,
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Cosa intendi? non credo di averlo mai visto fare ! |
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L'insieme su cui devi trovare i punti di minimo e massimo, è una circonferenza di centro (1,0) e raggio 1: quindi puoi riscrivere x-1 come cos(t) e y come sin(t), per t che varia tra 0 e 2 Pi. È una trasformazione assolutamente standard, che dovrebbero aver spiegato a lezione: possibile che non l'abbiano fatto? |
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Sono le coordinate cilindriche? comunque si le ho viste ma non ci hanno mai spiegato come usarle per calcolare punti di max e min! :muro: |
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Dico bene Silvio? ;) P.S.: Ops! mi sa che i dubbi dell'amico utente erano altri... :doh: |
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