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Dopodiché puoi portare fuori un valore assoluto di x, e riscrivere: |x| * |2-x| = x. Per x=0 l'uguaglianza è verificata. Per x>0 hai x = |x| e puoi semplificare, ottenendo |2-x| = 1. Questo avviene per 2-x = 1 o per 2-x = -1, cioè per x=1 o x = 3. Quote:
A me pare che si stia parlando di una serie di cose diverse. Una è l'uguaglianza, che richiede l'uguale. (Monsieur de la Palice a parlé :stordita: ) Le altre sono disuguaglianze o su x o sull'argomento del valore assoluto. |
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2x-x^2>=0 2x-x^2<=0 Quando le si mettono a sistema... |
ciao,
ho un dubbio sui limiti. Quando devo risolvere un limite, se questo ha una forma familiare posso sostituirlo con un qualcosa di noto come ad esempio il limite notevole: cos x - 1 --------- = -1/2 per x->0 x^2 ed ho cos x - (1/x^2)^(1/5) ---------------------- per x->0 3x^2 al posto di cos x posso scrivere -1/2x^2 + 1 e in luogo di (1/x^2)^(1/5) l'equivalente asintotico giusto ? Fatti i conti il risultato è -7/30 ma non è questo il mio dubbio: il docente ha detto che l'asintotico si comporta bene col prodotto ma male con le somme: cosa voleva dire ? grazie |
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Allora, le cose sono andate così. Un giorno guardavo una dispensa di ripasso di matematica per l'università insieme a qualche persona che aveva bisogno di rinfrescare quei concetti e, arrivati al capitolo sulle disequazioni col valore assoluto, la dispensa proponeva il classico schemino mnemonico del tipo che risolvere |f(x)|=g(x) equivale a risolvere i sistemi {f(x)>=0 e f(x)=g(x)} e {f(x)<0 e -f(x)=g(x)}. Passa un tizio che è un matematico (almeno credo :stordita:) e dopo aver dato un'occhiata commenta che il 2o sistema dovrebbe essere scritto {f(x)<=0 e -f(x)=g(x)} (con l'uguale nella disequazione). All'obiezione secondo cui però in quel modo è come considerare lo stesso caso due volte, e che di solito l'uguale si mette da una parte sola (indifferentemente), lui risponde che così facendo si violenta la definizione di valore assoluto (e se ne va con l'aria di chi ha detto una cosa ovvia e banale ma rivolgendosi a gente senza speranze, percui nessuno ha avuto il coraggio di chiedere lumi). :asd: Io devo confessare che non ho capito cosa volesse dire, perciò chiedevo...:mc: |
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ciao,
quando si parla di asintotici e di limiti notevoli significa parlare degli sviluppi di taylor vero ? http://www.math.it/formulario/sviluppiMcLaurin.htm In secondo luogo nn caoisco da dove rrivano limiti di questo tipo: lim log(1+f(x)) / f(x) = 1 x->alfa quando invece nei formulari trovo sempre lim log(1 + x) / x = 1 x->0 grazie |
ragazzi ciao a tutti spero in un vostro aiuto illuminante
ho questa espressione V= V1 cos(w1t)+ V2 cos (w2t) he vado a sostituire in questa non linearità a1V+a2V+a3V ed ottengo a1V= a1V1 cos (w1t) + a1V2 cos(w2t) per quanto riguarda il secondo termine a2V^2= a2 ( V1 cos(w1t)+ V2 cos (w2t) )^2 però svolgere il quadrato non mi basta poichè dovrei avere dei termini con argomenti di coseno pari a (2w1t) , (2w2t), (w1+w2) , (w1-w2) mi dite quale formule posso utilizzare? |
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Codice:
sin x = (e(ix)-e(-ix))/2i |
ciao,
ma la mia domanda precedente era corretta ? altra domanda: studiando le derivate il docente dopo aver fornito come calcolare la derivata di: f(x) = x^alfa f'(x) = alfa*x^(alfa-1) dice: quando avrei problemi qui alfa*x^(alfa-1) ma non qui x^alfa ? Quando alfa è compreso tra 0 e 1 in quanto starei dividendo, se non ho capito male nella f'(x) per zero: che significa ? grazie |
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0=< alfa =< 1 rientra perfettamente nei casi corretti, infatti: D(sqrt(x))= D(x^(1/2)) = (1/2)(x^(-1/2)) |
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Ah ok ho capito!
Si si scusa nel punto x=0 la derivata non è calcolabile, ma puoi sempre calcolare il lim x->0, che ti verrà un intorno di +inf, che corrisponde infatti alla retta verticale, tangente a y=sqrt(x) per x->0. In sintesi: y=sqrt(x) è definita per x>=0 e nel suo dominio è continua. E' derivabile solo per x>0, non x=0. :) |
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Sì, nessuna funzione y=x^alfa è derivabile in x=0 se 0<alfa<1.
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Ciao! Sto cercando un'idea per un problema:
supponendo di avere due insiemi di numeri interi di cui se ne conosce la grandezza (ed uno è circa la metà dell'altro), è possibile trovare una funzione invertibile che leghi i due insiemi? Grazie! |
edit
mi sono accorto che la risposta già la sapevo, scusate |
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Per l'esattezza la "grandezza" di un insieme si chiama cardinalita'. E la risposta alla tua domanda e' no, se i due insiemi hanno cardinalita' finita (ma non uguale) allora non esiste alcuna funzione inveritibile definita su quei 2 insiemi. |
Quote:
z=f(n1; n2) |
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