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Avevo marantz ora ho anthem. |
Gli audiofili vivono di "sfumature"... e comunque non sono del tutto d' accordo: per i produttori la "riconoscibilità" è fondamentale, non è possibile durare per 60 anni competendo sul piano della qualità e basta...
...a questo punto l'amplificatore "definitivo" sarebbe già stato inventato da un pezzo! ...e forse tutti userebbero un amplificatore da poche decine di euro come l'Aiyima che ho sul tavolo! |
Qualcosa si devono inventare per vendere il nuovo modello....si dovrebbe puntare sulla massima trasparenza possibile del segnale...ma a quanto pare conviene seguire altre strade evidentemente più redditizie...
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Se si crede che la fedeltà sia riprodurre al meglio possibile quello che c'è sulla traccia si devono scegliere elettroniche trasparenti e per trasparenza s'intende che non introducono firme sonore di alcun tipo. Se si crede che la fedeltà sia relativa a una propria idea...beh con questi i produttori hanno buon gioco....anche introdurre appositamente rumore e distorsione per avere un suono fortemente caratterizzato. Cmq c'è anche chi introduce novità interessanti come gli amplificatori con il DRC incorporato. Imo è indubbiamente la via più corretta: si smette di occuparsi di sfumature minime e finalmente s'incomincia ad affrontare l'elefante nella stanza: l'ambiente. Peccato che ci sia poco interesse al riguardo...appassionano più le discussioni tra dac. |
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Già l ambiente è importante, sistemato quello si pensa a tutto il resto,invece si da la colpa al cavo che suona troppo chiaro o troppo scuro e si continua a cambiarlo per la gioia dei produttori... |
Sono d'accordo su entrambi i fronti ,cioè, tutto può incidere sulla resa sonora finale, i miei amplificatori nè sono la testimoniaza esempio con gli stessi altoparlanti:
Behringer A 800 150 watt a canale in classe D,suono freddo ,molto dettagliato , ti fà sentire tutto della traccia sonora ma se traccia e ben suonante è pura goduria, ma se fà schifo lui ti regala lo schifo. Behringer KM 1700 200-250 watt a canale in classe H,un AB con transienti accelerati,anche lui dettaglio cè ma non come il classe D sopra, comunque il mio preferito anche lui fà sentire tutto della traccia sonora ma se traccia e ben suonante è pura poesia, ma se fà schifo lui ti regala lo schifo più schifoso. Pioneer SA720 (Anni 80 serie led blu), 65 watt a canale e classe AB, anche lui malgrado l'eta ben suonante ma colorato nel suono ,infatti qualunque fonte tu gli metti sotto (senza miracoli si intende) lui la migliora, quindi è stato progettato per essere "piacione", questo di perse non è male ma è un dato di fatto. |
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E' che tutti usiamo la musica per diversi scopi, spesso accanto alla definizione "analitico" riferita ad un dispositivo vedo accanto il termine "stancante" o "affaticante": la massima analiticità è propria del lavoro di produzione di registrazioni musicali che è, appunto, un lavoro... ...credo che all' estremo opposto ci sia la musica usata come sottofondo della propria giornata, si vuole che la musica ci rilassi (o magari ci ecciti, se stiamo facendo ginnastica...) e non si vuole essere troppo distratti da ciò che si sta facendo da una scena sonora troppo marcata come se si stesse lavorando con un gruppo di musicisti nella stanza... ...in mezzo c'é tutto il resto, compreso ciò che noi chiamiamo hi-fi... |
Si, la musica nel mio caso varia molto asseconda le attivita che sto svolgendo è umore.
Comunque volevo smontare i diffusori per vedere come erano fatte dla di dentro, ma ho dovuto rinunciare perchè con questo tempaccio che c è fuori non mi stimolava prendere in mano il cacciavite, è mi sono rimesso a fare prove con gli Aplificatori, a tutti ho "attaccato" un preamplificatore valvolare,di fascia bassa ....ma fa il suo sporco lavoro, risultato?, bè tutti gli aplificatori hanno cambiato il suono in modo percettibile,la cosa mi ha molto sorpreso, pensavo che qualcosa cambiasse ma non così evidente,si direi che mi ha sorprerso. |
imho cmq tutti i discorsi sulla 'percentuale di trasparenza' devono essere rapportati al prezzo d'acquisto
btw come esempio di ampli venduti a peso d'oro e certamente piacioni, i mcintosh, specie quelli con i trasformatori d'uscita. ma sarà il nome che ispira certe pratiche :fiufiu: vengono in mente anche i monitor attivi del mercato pro cmq, e mi pare anche che alcuni 'cercatori della fedeltà' li usino anche in config casalinghe per dire che me sa che regole assolute non ce ne sono, e quindi quello che guida sono gli spesso vituperati gusti personali, senza scordare che il fine ultimo sarebbe riuscire a godere della riproduzione come mezzo, e non come fine |
Concordo, la scelta più razionale è ammettere che nel campo del piacere la razionalità deve restare un passo indietro rispetto all' istinto, e l'ascolto musicale è - ed io auguro a tutti che per ciascuno resti - nel campo del piacere assoluto, sia come contenuti che come mezzi di ascolto.
Non c'é niente di peggio, lo dico perché mi è capitato, di trovarsi ad un concerto in piazza e letteralmente soffrire perché l'impianto di amplificazione è terribile, mentre tutti gli altri si stanno divertendo presi dal ritmo e dall' energia deimusicisti sul palco. |
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Non ho capito bene cosa volete dire.
La situazione di un concerto ( in particolare come quello menzionato qui) non ci azzecca nulla con l'ascolto in casa perchè ovviamente ci sono elementi che vanno ben oltre la semplice esecuzione di un brano musicale. Per il resto volendo ci si puo' far bastare anche una radiolina. Cosa che giustamente fa il 95% della popolazione che però ha altri interessi. Qui (inteso come 3d) si parte dal presupposto che si ricerchino sistemi di riproduzione domestici migliore per aumentare il piacere dato dalla musica in casa. Indubbiamente ognuno ha un'idea di cosa sia "migliore" e come si faccia per raggiungerlo. Non so voi ma per me ascoltare un buon impianto è sempre un piacere, indipendentemente dallo scopo non è che divento più distratto o mi impedisce di rilassarmi anzi...in contesti sportivi l'essere avvolti da una bolla musicale aiuta specialmente se sei un po' in riserva e incominci ad avere qualche dolorino... |
il punto è che 'buono' è un concetto appunto relativo (a prescindere dall'approccio)
inotre la radiolina non c'entra tanto e/o, ribaltando il discorso sarebbe come sostenere che con la suddetta basta applicarci un dsp/eq ambientale per renderla indistinguibile da un impianto ad hoc |
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I drc hanno purtroppo anche i loro svantaggi ,lavorano su segnali digitali, per cui in presenza di un ingresso analogico si avrà la doppia conversione(a/d d/a), ciò rende praticamente inutile integrare un dac esterno in un avr se non viene esclusa tale funzione
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In un ambiente chiuso dove c'è solo una riproduzione in studio i difetti si notano di più. Ma questo è valido anche per gli impianti hifi quando si assiste in piccoli ambienti ad esecuzioni con strumenti veri. |
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detto questo, dipende sempre dalla situazione, come sempre (imho) sottolineato |
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Bà, io di concerti con musica dal suono buono ci sono stato ,forse macavano i dettagli nella musica come succerde su un cd casalingo , ma poi i dettagli su un palco non ci sono...tanto in quel contesto sono inutili, l'unico contesto dove ho sentito i dettagli sono hai concerti di musica elettronica dove li la fanno da padrone per forza di cose .
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non intendevo ovviamente generalizzare, anche nell' ambito dei concerti di piazza (=gratis) ce ne sono con impianti buoni e con impianti cattivi.
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