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fsdfdsddijsdfsdfo 13-09-2006 08:00

Quote:

Originariamente inviato da Ziosilvio
Perché come la scomposizione di un numero intero in fattori primi è unica a meno dell'ordine e di elementi invertibili, così la scomposizione di un polinomio a coefficienti reali in prodotto di potenze di polinomi a coefficienti reali di grado al più 2 è unica a meno dell'ordine e di elementi invertibili.
Ora, nei numeri interi gli unici elementi invertibili sono +1 e -1; nei polinomi, sono i polinomi costanti non nulli.
Per cui, fintanto che il prodotto di tali costanti non nulle è uguale al coefficiente direttore del polinomio di partenza, va tutto bene e la scomposizione si può fare.
Dato che qui il coefficiente direttore del polinomio da scomporre è 1, ti conviene supporre che anche i coefficienti direttori degli altri polinomi siano uguali a 1, in modo da ridurre il numero e la complessità dei conti da fare.


esatto. Sull'unicità non ci sono dubbi.

Però non posso dire alla prof: "guardi ho scelto 1,1 perchè mi piacevano"

anche perchè senza questo dato non risolvi il sistema.

Forse puoi dire che ad=1 a=d=1 guardando x^4+1

nessun'altra coppia darebbe 1 come termine noto.

Grazie mille zio, gentile come al solito.

Ziosilvio 13-09-2006 11:47

Quote:

Originariamente inviato da dijo
non posso dire alla prof: "guardi ho scelto 1,1 perchè mi piacevano"

Infatti tu la scelta a=d=1 non la fai perché ti piace, ma perché è consistente con le ipotesi e contemporaneamente ti rende i conti più semplici.
Quote:

senza questo dato non risolvi il sistema
Nel senso che non lo risolvi univocamente, ossia non trovi una soluzione, ma un insieme di soluzioni dipendenti da un parametro (nella fattispecie, a).
Quote:

nessun'altra coppia darebbe 1 come termine noto
Nessun'altra coppia di interi positivi.
Ma potresti prendere 2 e 1/2 (non interi), oppure -1 e -1 (interi, ma non positivi), ecc.

pietro84 13-09-2006 15:14

Sia f(z) una funzione olomorfa in un campo semplicemente connesso A , C un generico cammino chiuso di rappresentazione parametrica
z: [a,b]----> z([a,b]) contenuto in A.
per ogni cammino C=(z(t),z([a,b]) di estremi z(a) e z(b) l'integrale f(z)dz esteso alla curva C assume lo stesso valore, cioè l'integrale di una funzione olomorfa in un aperto semplicemente connesso A dipende solo dagli estremi del cammino di integrazione e non dal cammino stesso.
mi chiedo: come mai è richiesta la connessione semplice di A?
non basta la connessione per archi?! è un po che ci penso e non trovo una risposta... :boh: :what:

Ziosilvio 13-09-2006 17:32

Quote:

Originariamente inviato da pietro84
come mai è richiesta la connessione semplice di A?

Perché è lo stesso che chiedere che ogni circuito in A si possa trasformare con continuità in qualsiasi altro circuito in A, rimanendo in A.
(Ricorda che l'olomorfia di una funzione di variabile complessa equivale alla chiusura di due opportune forme differenziali di due variabili reali.)

pietro84 13-09-2006 17:46

Quote:

Originariamente inviato da Ziosilvio
Perché è lo stesso che chiedere che ogni circuito in A si possa trasformare con continuità in qualsiasi altro circuito in A, rimanendo in A.
(Ricorda che l'olomorfia di una funzione di variabile complessa equivale alla chiusura di due opportune forme differenziali di due variabili reali.)

il teorema integrale di cauchy(anche quello di Morera) però non richiede alcun tipo di connessione vero?
ma se un insieme A è semplicemente connesso ma non è un convesso(per esempio è stellato) non posso cmq trasformare ogni circuito in qualunque altro restando in A..... o mi sbaglio?! :help:

pietro84 13-09-2006 18:10

forse ho capito....
in uno stellato esistono cammini non ammissibili. però esiste sempre una omotopia che trasforma un cammino ammissibile in un altro cammino ammissibile.
in un insieme non semplicemente connesso ciò non avviene per qualunque cammino ammissibile...

una cosa che non mi è chiara però è questa:
in un insieme aperto A, connesso per archi ma non semplicemente, l'integrale di una funzione olomorfa in A dipende anche dal particolare cammino che unisce i due estremi?

Ziosilvio 13-09-2006 18:27

Quote:

Originariamente inviato da pietro84
in uno stellato esistono cammini non ammissibili. però esiste sempre una omotopia che trasforma un cammino ammissibile in un altro cammino ammissibile.
in un insieme non semplicemente connesso ciò non avviene per qualunque cammino ammissibile

Diciamo, piuttosto, che comunque chiudi un cammino aperto, poi puoi sempre schiacciare il cammino chiuso fino a ridurlo a un punto solo: e dato che questo schiacciamento non cambia il valore dell'integrale di una funzione olomorfa, tale integrale deve per forza valere zero.
Questo però si può fare sempre, solo se l'aperto è semplicemente connesso.
Quote:

in un insieme aperto A, connesso per archi ma non semplicemente, l'integrale di una funzione olomorfa in A dipende anche dal particolare cammino che unisce i due estremi?
Ovviamente sì.
Considera i punti 1 e j; vai da 1 a j mediante un arco di circonferenza di centro 0 e raggio 1.
Se ci vai in senso antiorario, l'integrale di f(z)=1/z su quel cammino ti viene Pi j / 2; se ci vai in senso orario, ti viene - 3 Pi j / 2.

CioKKoBaMBuZzo 13-09-2006 18:37

1 Allegato(i)
è giusta questa definizioine di limite? (l'ho messa come immagine perchè ci sono alcuni caratteri che non posso scrivere nel forum)

edit: non deve essere rigorosa al massimo..però per lo meno corretta

edit2: tra l'altro il prof dice che gli estremi dell'intorno U, devono essere compresi tra le proiezioni sull'asse x delle intersezioni tra funzione e il prolungamento (ortogonale all'asse y) degli estremi dell'intorno V...ma sta cosa non mi sconfinfera molto...e poi non saprei come renderla in simboli

Ziosilvio 13-09-2006 19:20

Quote:

Originariamente inviato da CioKKoBaMBuZzo
è giusta questa definizioine di limite?

Sì.
Quote:

(l'ho messa come immagine perchè ci sono alcuni caratteri che non posso scrivere nel forum)
Però si può mettere come testo, intervallato da figure in LaTeX ;)
Quote:

tra l'altro il prof dice che gli estremi dell'intorno U, devono essere compresi tra le proiezioni sull'asse x delle intersezioni tra funzione e il prolungamento (ortogonale all'asse y) degli estremi dell'intorno V...ma sta cosa non mi sconfinfera molto...e poi non saprei come renderla in simboli
A me sembra un modo complicato di dire che l'intorno U (tranne al più x0) deve essere contenuto nella controimmagine mediante f dell'intorno V, ossia nell'insieme di tutti i punti x su cui f è definita e per i quali f(x) appartiene a V.

CioKKoBaMBuZzo 13-09-2006 19:39

Quote:

Originariamente inviato da Ziosilvio
A me sembra un modo complicato di dire che l'intorno U (tranne al più x0) deve essere contenuto nella controimmagine mediante f dell'intorno V, ossia nell'insieme di tutti i punti x su cui f è definita e per i quali f(x) appartiene a V.

bhè quelle non sono parole del prof, lui l'ha fatto vede solo graficamente dicendo qualcosa come "questo non deve essere più grande di quello"
però sinceramente non ho capito una bega di quello che hai scritto :stordita:

CioKKoBaMBuZzo 14-09-2006 09:51

mi servirebbe anche una dritta su derive...voglio disegnare la funzione y=int(x), però non so come fare...anche definendo il dominio di y (interi) non saprei come scrivere la funzione

Ziosilvio 14-09-2006 10:20

Quote:

Originariamente inviato da pietro84
il teorema integrale di cauchy(anche quello di Morera) però non richiede alcun tipo di connessione vero?

Il Teorema di Morera richiede connessione, ma non connessione semplice.
In effetti, leggendo la dimostrazione, si capisce che ci vorrebbe la connessione per archi; però, siccome ogni punto di C ha un sistema fondamentale di intorni localmente connessi per archi, ogni aperto connesso di C è anche connesso per archi.

Il Teorema integrale di Cauchy, invece, richiede connessione semplice.

Ziosilvio 14-09-2006 10:24

Quote:

Originariamente inviato da CioKKoBaMBuZzo
voglio disegnare la funzione y=int(x)

Vuoi dire la funzione parte intera?
Quasi tutti i software matematici ne dànno almeno due versioni:
- floor(x) è il più grande intero che non supera x;
- ceil(x) è il più piccolo intero che non è superato da x.
Ad esempio, floor(1.7)=1, mentre ceil(1.7)=2; attenzione, perché floor(-1.7)=-2 e ceil(-1.7)=-1. Invece, floor(17)=ceil(17)=17.
Quote:

il dominio di y (interi)
Gli interi sono il codominio della parte intera.

CioKKoBaMBuZzo 14-09-2006 19:08

1 Allegato(i)
ah ok grazie funziona :D

ma
Quote:

A me sembra un modo complicato di dire che l'intorno U (tranne al più x0) deve essere contenuto nella controimmagine mediante f dell'intorno V, ossia nell'insieme di tutti i punti x su cui f è definita e per i quali f(x) appartiene a V.
non sono sicuro di aver capito bene..."i punti x su cui f è definita" vuol dire i punti x in cui la funzione ha un valore? quindi se la funzione ha valori per ogni x, l'intorno U può essere grande quanto voglio?
quello che dice il mio prof l'ho disegnato in allegato

Ziosilvio 15-09-2006 11:21

Quote:

Originariamente inviato da CioKKoBaMBuZzo
"i punti x su cui f è definita"

No: "i punti x su cui f è definita, e per i quali f(x) è in V".
Quote:

quello che dice il mio prof l'ho disegnato in allegato
Quello che dice il tuo prof è corretto.

CioKKoBaMBuZzo 15-09-2006 12:05

e la motivazione posso capirla o è complicata? :D

pietro84 15-09-2006 17:01

Quote:

Originariamente inviato da Ziosilvio
Il Teorema di Morera richiede connessione, ma non connessione semplice.
In effetti, leggendo la dimostrazione, si capisce che ci vorrebbe la connessione per archi; però, siccome ogni punto di C ha un sistema fondamentale di intorni localmente connessi per archi, ogni aperto connesso di C è anche connesso per archi.

Il Teorema integrale di Cauchy, invece, richiede connessione semplice.


forse per il teorema integrale di cauchy c'è un equivoco.
nel libro di analisi3 su cui sto studiando c'è un'altra versione del teorema.
l'integrale è esteso non su una normale curva chiusa regolare, ma sulla frontiera di un dominio regolare contenuto in un aperto A in cui la f(z) è olomorfa.
quindi anche se il dominio non è semplicemente connesso il risultato dell'integrale è sempre zero(c'è un secondo termine che si sottrae).

retorik 16-09-2006 19:44

(ALGEBRA)Divisione tra radicali
 
Salve,
sono un po' arrugginito in algebra, mi è venuto un dubbio in questa divisione:


Devo per forza ribaltare il secondo termine? E dopo posso semplificare in croce o devo semplicemente moltiplicare?

Grazie

retorik 16-09-2006 22:30

ALGEBRA Equazione di primo grado
 
Salve,
ho provato in tutti i modi, ma non mi viene, mi date una mano?

x(3-√3)=6(x/3-√3 -2)

Devo fare il minimo comune multiplo nella seconda parentesi?

La parte in grassetto è il denominatore della x.

Grazie

gtr84 17-09-2006 00:42

Quote:

Originariamente inviato da retorik
Salve,
sono un po' arrugginito in algebra, mi è venuto un dubbio in questa divisione:

http://img217.imageshack.us/img217/3...dicale4so2.jpg

Devo per forza ribaltare il secondo termine? E dopo posso semplificare in croce o devo semplicemente moltiplicare?

Grazie


ti conviene traasformare le radici in potenze


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