Quote:
|
La mia calza era lunga (sembrava una giarrettiera :D ) e quindi copriva la ferita ma c'era un piccolo cerotto quindi la copriva facilmente. Alla fine la cicatrice sarà lunga 4 centimetri non è che sia il massimo ma tanto non devo fare sfilate di moda!:D
Si l'eparina va inniettata lentamente un pò brucia ma pazienza va fatta, anche li ognuno reagisce a modo suo a chi da fastidio a chi non sente niente, io avevo più problemi a "bucarmi" ogni tanto riuscivo a farmi qualche lividetto! |
Quote:
La propriocettiva è un'altra cosa che invece non mi spiego (insieme a quella emersa mesi fa sui KG fatti alla pressa in monopodalico, dove a me riusciva e facevano fare con molti più pesi rispetto a qualsiasi altro qui sul forum.....) perchè è forse la cosa più semplice da fare.... e meno pesante....:confused: :confused: Forse si spiega così : le tavolette nel centro dove vado io le fanno fare presto perchè le fanno fare partendo DA SEDUTI, praticamente è l'esercizio che fanno fare a chi ha problemi alla caviglia, però in questo modo si inizia a controllare meglio anche il ignocchio, senza caricare per questo con il peso. Poi sono passato in piedi con il piede sano appoggiato a terra, successivamente la terza fase era la tavoletta mettendo il peso solo sulla gamba operata, poi insieme a questa solo sulla gamba operata ma su tappeto elastico (quello tondo) , e poi saltando e riatterrando su questo sempre solo sulla gamba operata.... un esercizio che a me risultava molto difficile e mi dava una sensazione di instabilità, riatterrando sul tappeto elastico....:eek: :eek: però sempre tutto ok! |
Nel centro dove vado io non ho visto traccia dei tappettini elastici quelli dove si salta gaurdate questo video di totti ed il suo allenamento dopo l'infortunio anche lui uso quei tappettini
http://www.youtube.com/watch?v=41ER9...eature=related Piuttosto ho la solita domanda idiota da fare se qualcuno ha la pazienza di rispondere;ma se ti tagliano un pezzo del rotuleo questo in futuro sarà sempre più debole oppure cresce?Ragazzi mi sento uno stupido a fare certe domande ma i medici non è che siano prodighi di informazioni Grazie |
Quote:
boh!? Grazie ancora |
Quote:
|
Quote:
Ammesso che il rotuleo e s+g hanno CON LE TECNICHE ATTUALI di fissaggio/prelievo/posizionamento del tendine la stessa resistenza (adesso si usano più fasci per s+g, i fissaggi osso/tendine sono migliorati molto rispetto a diversi anni fa, le cui tecniche meno "sperimentate" rendevano il rotuleo più resistente alla rottura rispetto al semitendinoso....) , il ROTULEO è comunque più RIGIDO come tessuto e quindi più assimilabile al tendine originario, mentre il s+g si avvicina molto ma è più dipendente dalla corretta esecuzione dell'intervento, in merito al suo pretensionamento (prima di impiantarlo) al suo posizionamento e all'effettuazione corretta dei relativi tunnel ossei. 2) oltre alle preferenze derivanti dall'esperienza e dalle scuole di pensiero dei vari medici (sempre presenti), la scelta ROTULEO o S+G deriva anche dalla situazione delle strutture correlate dell'apparato flesso/estensore del paziente: un paziente con problemi ai flessori o meno sviluppati, si preferirà andare a prelevare dal comparto estensore (di cui il rotuleo fa parte) e viceversa. 3) discorso fisioterapia e recupero (riassumo quanto già detto in passato...) : con il rotuleo in realtà IL RITORNO A LIVELLI AGONISTICI sportivi, in teoria è più veloce in termini di mesi, o meglio è possibile perchè il fissaggio del tendine avviene mediante prelievo anche di due bratte ossee e quindi si deve integrare osso/osso, quindi due strutture identiche. Con il s+g, l'integrazione fra impianto e strutture attigue è tendine/osso, quindi la calcificazione dell'impianto e la sua completa integrazione richiede più tempo (oltre i 12 mesi) Con il rotuleo però i primi due mesi costringono a non forzare troppo la riabilitazione, la quale richiederebbe da subito il recupero del tono dell'apparato estensore (quadricipite) , ma non è possibile caricare da subito e troppo perchè si è intervenuti sul tendine rotuleo che normalmente deve sopportare un elevato carico (e con il prelievo si è ridotto ai 2/3 del suo spessore....) Con s+g invece l'apparato estensore è perfetto come prima dell'operazione, ed è possibile caricare da subito l'arto in estensione con le macchine apposite, o dopo pochissimo tempo, avendo cura solo negli angoli più vicini all'estensione completa perchè è lì che si ritiene che il neolegamento venga maggiormente sollecitato (tipicamente 0-30 gradi) . Quindi: con s+g si può fare una tecnica riabilitatoria precoce ed aggressiva fin dal primo mese, a differenza del rotuleo che richiede molto più spesso l'uso di tutore, stampelle e l'inizio della fisioterapia sotto carico avviene molto più tardi. Pertanto con s+g si sopporta meno dolore (il prelievo del s+g è molto meno doloroso del rotuleo perchè questo sopporta tutto il carico del peso del corpo, mentre il s+g no, richiama solo la gamba indietro in deambulazione) e si recupera in misura eccezionale prima le normali attività quotidiane come camminare, e rendersi autonomi quindi (macchina, ecc...) Però per la completa integrazione dell'impianto e quindi la completa calcificazione dei punti di fissaggio del tendine all'osso, occorre aspettare più mesi con questo che rispetto al rotuleo. Ciò non toglie che molti possano riprendere l'attività sportiva negli stessi mesi rispetto ad un rotuleo, (anche 5-6 mesi indicativamente) perchè comunque anche con s+g il tendine è tenuto fermo dai metodi di fissaggio artificiali (viti ad interferenza, graffe) e non solo dal processo di calcificazione biologico. Il recupero in tempi record pertanto (tipo 100giorni , 4 mesi) di alcuni calciatori, è reso possibile quindi quasi sempre solo da interventi con rotuleo, perchè minore è il rischio di tenuta del fissaggio (l'integrazione osso/osso è già completa o quasi) e gli unici rischi di fastidi derivano solo dalla tenuta o affaticamento del tendine rotuleo residuo, che cresce al suo spessore originario (quasi) con il tempo, ma si ritiene che anche solo 2/3 del suo spessore possa normalmente tenere a sufficienza le sollecitazioni sportive. Unico problema sempre presente sarebbe infatti l'insorgere di tendiniti proprio al tendine rotuleo sede del prelievo, a causa di un suo sovraffaticamento precoce (dovuto al fatto che si è ridotto il suo spessore....) ;) ;) ;) |
Fantastico gomma per la tua spiegazione esauriente, ora capisco perchè c'è cosi prudenza nel caricare chi ha subito l'operazione con il rotuleo, ti ripeto la domanda il rotuleo ricresce?Quindi in linea teorica dopo due mesi dall'operazione la terapia dovrebbe essere più leggerea e meno dolorosa?grazie
|
Quote:
Io il tappeto elastico che utilizzavo saltandoci sopra e riatterrando con la gamba operata era precisamente questo: http://www.dannyexport.com/fit&balance%20grande.jpg Quelli che si vede che totti fa nel recupero post operatorio di tibia e perone sono anche dei cuscini gommosi che ci si deve stare in equilibrio... anche quelli fanno parte della propriocettiva così come le tavolette! ;) |
Quote:
Quindi più si aspetta a fare la flessione passiva al ginocchio, più poi fa male il recupero della flessione completa. Ma con il rotuleo dobbamo per forza di cose aspettare. Anzi poi con il rotuleo bisogna recuperare anche il tempo perduto, quindi non mi sento di dire che è più dura..... però.... sicuramente non è più leggera! :p Di contro non si hanno dolori e ematomi all'apparato flessore per ovvi motivi (non sono stati toccati i tendini della coscia) e è ragionevole come abbiamo detto una maggiore rigidità complessiva del neolegamento, quindi minori rischi che l'operazione lasci una lassità residua (rischi limitati, ma sempre di operazione si tratta, quindi non sempre è scontato che tutto vada per il verso giusto e la risposta è sempre personale....) . Il rotuleo cresce in forza ed anche in spessore, in tempi lunghi però, mediante un ispessimento del tendine stesso. Il rotuleo si ritiene che sia comunque sovradimensionato rispetto all'elevato sforzo che compie, quindi è possibile prelevarne 1/3 senza rischiare una successiva rottura. Uno sforzo eccessivo, a normalità di cose, si scaricherebbe più sulle fibre muscolari magari mediante uno strappo muscolare o uno stiramento, che in una rottura del rotuleo. Certo se non vi sono caratteristiche personali tali da ritenere di non dover intaccare il rotuleo (vedi ad es. Ronaldo che li ruppe entrambi.... nel suo caso la muscolatura era risultata più forte di quanto lo erano congenitamente i tendini rotulei, per predisposizione fisica naturale, ma sono eccezioni che si scoprono solo quando si verificano....:rolleyes: ) |
Non so proprio come ringraziarti per tutte queste spiegazioni che mi hanno chiarito alcuni dubbi, comunque questo scmabio di informazioni sarà utile a tutti gli "onorevoli" membri di questo club
|
non mi ricordo il nome dell'utente operato anch'esso con rotuleo sempre il 16 marzo come il sottoscritto(supersalam o qualcosa del genere),hai già provato a fare affondi(squat per intenderci)?che senzazione hai avuto?:D
|
Quote:
|
Quote:
|
Io neppure parlo di coerenza, mi son rotto il crociato per colpa di un killer e mi son ripromesso di non giocare più ma dopo un paio di settimane il proposito era andato a farsi benedire:D
|
Grazie a gomma juninho e fede per i consigli! Utilissimi e gentili come sempre!
Se può servire, io con il rotuleo ho iniziato la propriocettiva dopo 25 giorni, secondo me è molto utile nella gestione dell'equilibrio in questo periodo di scarsa forza muscolare! |
io invece a 38 giorni dall'operazione niente propriocettiva mah ognuno ha le sue idee io più che fidarmi non posso, in effetti una bella convergenza al mio equilibrio mi avrebbe fatto bene
|
Quote:
|
Quote:
Si vede che due anni fa ero proprio fuori allenamento!:mc: Un altro esempio dell'importanza di questo!:) |
Quote:
A questo punto penso siano meglio le ciaspole o lo sci di fondo. Andare con le ciaspole è quasi come camminare normalmente ... quindi molto facile e poco traumatico (in neve fresca se apri il sentiero può essere molto faticoso però, dato che capita di fare lunghi tratti sprofondando fino al ginocchio........) Comunque da S.Ambrogio a fine stagione (un mese fa) ho fatto 11 giornate sulle ciaspole senza il bench'è minimo problema. Mi sono iscritto ad una associazione di trekking che ogni settimana propone 3 o 4 trek di diverso livello (ed ogno tanto anche di più giorni....) per cui da metà gennaio praticamente ero sempre via con loro (www.trekkingitalia.org se la cosa ti potrà interessare......) per camminate o ciaspolate. Poi ho scoperto che le ciaspole, anche se molto più lente e faticose, ti permettono di vivere la montagna in assoluta libertà. (Con gli sci di solito sei vincolato alle piste e agli impianti di risalita) Alla fine mi sembra di apprezzare la montagna molto di più così che prima quando sciavo. Il 16 marzo sono passati 2 anni dall'operazione ed oramai penso di potermi definire completamente ristabilito. Qualche dolorino (soprattutto quando cambia il tempo) rimane, ma considerando quello che sto facendo ...... direi che ora sono molto più in forma che prima di farmi male! |
ragazzi è bellissimo quando raccontate le vostre guarigioni, è di stimolo e speranza agli altri grazie:winner: :winner:
|
Quote:
Grazie mille!!! Hai chiarito non pochi dubbi pure a me! |
Quote:
Sai cosa mi e' stato risposto?! Camminare, e se non basta camminare di piu'. Tutto il resto si fa in caso di problemi di deambulazione, o difficolta' nella gestione del carico. In un certo senso lo sapevo, ma non immaginavo fosse il metodo piu' efficace per il riassorbimento di eventuali ematomi. Quindi: Alzati e cammina! :D |
Oggi ho levato i circa 40 punti metallici (zona prelievo e ingressi artroscopia):
non ho sentito assolutamente nulla (manco fastidio). Una bella liberazione. Se dovete ancora farlo, andate tranquilli, che e' una passeggiata! Da dopodomani potro' farmi la doccia, senza inchellophanarmi la gamba! Un piccolo passo per l'umanità, un immenso passo per Fede!:doh: |
Grazie Fede a tale domanda ha risposto cosi anche il mio fisioterapista prorpio ieri sera, mi ha detto di buttare lasonil che non mi fa niente e di camminare ed infatti ho cominciato a camminare, ieri ad esempio ho fatto un centinaio di metri sotto casa mia oggi volevo replicare ma piove a dirotto:muro:
Allora cammino a casa ti diro cammino scalzo cosi mi trovo meglio perchè con le scarpe avevo qualche difficoltà Piuttosto l'ortopedico mi ha detto di stare attento alle distorsioni che nei primi mesi son assolutamente da evitare, quindi camminare con prudenza Caspita 40 punti miseria, io con il rotuleo solo 5 però immagino che mi rimanga la cicatrice sil ginocchio quindi la mia carriera nelle sfilate di moda credo sia conclusa:D |
Quote:
Mi hanno detto piuttosto che il contractubex fa miracoli in questo! L'unico problema e' che non lo trovo da nessuna parte, mi hanno detto di comprarlo in vaticano!:doh: In ogni caso coi punti credo di aver vinto io: tutte le cicatrici che ho visto partono da sotto la rotula, la mia, invece, se la prende tutta, continuando una decina di cm sotto! Sara' lunga una venticinquina di cm, complessivamente Sai che ti dico: che se mi avessero fatto una cicatrice di 80 cm, e se avessi dovuto soffrire adesso un decimo di meno, l'avrei preferita!!! Prossimo step: GUIDARE! non vedo l'ora solo per svincolare quei due santi dei miei genitori! Domani li santificheranno insieme a Wojtyla |
Quote:
Sicuramente ognuno dira' la sua, ma ti riporto quanto dettomi! |
probabilmente ti hanno fatto una minisciabola,anzichè farti il taglio sopra la rotula e quello sulla sotto alla testa della tibia te ne han fatto uno solo...anche per oltre al piatto tibiale e all'lca se non sbaglio hai intaccato qualcos'altro
|
Quote:
:cry: P.s: Sto a -7 eparine, non vedo l'ora! comunque, per la comunita': NON TAMPONARE, NON SCHIACCIARE e soprattutto NON MASSAGGIARE sono dei fondamentali per evitare i lividi. In fin dei conti e' un anticoagulante, e quindi nulla esiste di piu' adatto per farli venire! Per quanto possa sembrare masochista, consiglio di entrare piano piano, e iniettare altrettanto piano, dopo, eventualmente, aver effettuato la cosiddetta manovra di lesser (anche se non dovrebbero esserci vene in quelle zone ;) ) P.s2) Ma tu a quanti giorni sei dall' intervento? |
questo è il 45° giorno,di cui 24 di fisioterapia
|
ragazzi che grande strumento internet, se usato intelligentemente come nel caso di questa discussione.
10-15 anni fa una tale condivisione di esperienze (quasi un gruppo virtuale di mutuo aiuto) sarebbe stata impensabile. Nei momenti psicologicamente più difficili leggere l'esperienza degli altri utenti mi è stato di grandissimo supporto. Io sono arrivato ormai alla nona settimana dall'intervento (S+G) ed ho ripreso la mia vita normale. Da questa settimana riesco a percorrere lunghi percorsi a piedi senza avvertire dolori che fino a dieci giorni fa non mancavano (seppur sempre di natura muscolare). L'unica cosa che mi lascia un po' perplesso sono gli scrosci articolari che sento ogni volta che faccio pressa. Chissà da cosa dipendono... In ogni caso li ho sempre sentiti, su entrambe le ginocchia, e non sono accompagnati da dolore. La settimana prossima (decima dall'intervento) mi sottoporrò ad un nuovo controllo all'esito del quale spero mi daranno l'ok per iniziare la corsa leggera sul tappeto. Se può essere di utilità per chi è meno avanti con il recupero rispetto a me, posso dire di aver avvertito un miglioramento netto dopo il primo mese, non appena ho avuto l'ok dall'ortopedico per caricare a catena cinetica chiusa. Ho riscontrato miglioramenti non dico di giorno in giorno, ma di settimana in settimana sì. Decisivi, a tal proposito, anche gli esercizi propriocettivi, che ho iniziato praticamente insieme al lavoro a catena chiusa. Ho letto in alcuni messaggi precedenti una certa preoccupazione per quel che concerne la flessione. Dalla mia esperienza (anche relativa alla riabilitazione effettuata nel 2008 a seguito dell'infortunio al ginocchio operato poi soltanto quest'anno) posso dire che il recupero della flessione avviene anche naturalmente anche senza forzare. Tanto il mio ortopedico, quanto il kinesiterapeuta che mi segua, la pensano in questo modo: nessun esercizio che forzi l'angolo di lavoro per recuperare più in fretta la flessione, in quanto più che sufficiente il lavoro di "ricostruzione" del muscolo. Con questo non voglio dire che altri tipi di azione siano sbagliati, ma semplicemente di non preoccuparsi più di tanto se il protocollo adottato è più blando sotto questo punto di vista. Fino a prima della seconda distorsione (alla vigilia di Natale dello scorso anno, mannaggia) portavo infatti senza alcun problema il tallone alla chiappa (risultato raggiunto dopo quattro mesi di fisioterapia). In ogni caso è fondamentale cercare di lavorare almeno un'ora al giorno almeno cinque giorni su sette (non per forza sempre lavoro di potenziamento, ma anche semplice cyclette o nuoto oppure camminata). Infatti si recupera (bene) per tornare all'attività sportiva solo facendosi un mazzo grande così (lo dico a beneficio di chi deve ancora operarsi ed è nuovo della discussione)! Buon fine settimana a tutti |
probabilmente con s+g sarà così,col rotuleo la flessione va forzata o non la recuperi,putroppo è così e l'ho provato sulla mia pellaccia!
|
Quote:
come ti invidio! Io sono ancora lontano. Forza, forza |
Quote:
piacevolissimo kinetek per noi! |
Quote:
la signora koala come sta? |
Quote:
Quote:
Quote:
Scusa l'ignoranza: Per catena chiusa intendi.... Quote:
Quote:
Quote:
|
Quote:
No, no, hai ragione, rimangio tutto! :D La sig. Koala e' ormai un ricordo, sono circa 6 anni ormai :D In ogni caso bene, l'ho sentita qualche mese fa su Fb ;) Grazie mille |
Quote:
|
Quote:
Ci mancherebbe pure: ci siamo lasciati in un modo un po' ehm... vabbe' ci siamo lasciati, ma il tempo rimargina tutte le ferite, un po' come con l' LCA :D Siamo comunque rimasti in un rapporto non conflittuale, ed e' quello che conta! Scusate per l'OT, eh eh! |
Quote:
Per catena cinetica chiusa si intende lavorare con il piede appoggiato a terra, oppure sulla pedana della pressa, comunque non libero di muoversi. Catena cinetica aperta, invece, piede libero: esempio classico il sollevamento della gamba distesa il giorno dopo l'intervento. Praticamente con la catena cinetica aperta fai lavorare il muscolo senza stressare l'articolazione. Questo in parole poverissime (se mi sente il prof. Gomma mi bacchetta eh eh), per una spiegazione più scientifica http://www.sportmedicina.com/catene_cinetiche.htm Per quel che riguarda la mia esperienza, direi più che positiva finora, ti consiglio di fare un salto alle pagine della discussione intorno a fine febbraio! Forse fra tutti sono quello che ha patito la minor dose di dolore (grazie all'utilizzo alla fine dell'intervento dei cosiddetti fattori di crescita), eccezion fatta ai due - tre giorni dopo l'intervento, parecchio difficili (senza l'amica morfina - COSMICA - abbandonato il fedele contramal e pure il più che onesto efferalgan in vena, la semplice bustina di antidolorifico era nulla...) |
Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 00:23. |
Powered by vBulletin® Version 3.6.4
Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Hardware Upgrade S.r.l.