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ilguercio 23-12-2009 21:50

Mmm,credo di avere capito,se ci spreco la stoffa te la tiro dietro:D
L'importante è che copra,ripeto,non devo farci un vestito aderente.
Se mi dici che funziona domani taglio:)

T3d 23-12-2009 23:34

Quote:

Originariamente inviato da ilguercio (Messaggio 30191140)
Mmm,credo di avere capito,se ci spreco la stoffa te la tiro dietro:D
L'importante è che copra,ripeto,non devo farci un vestito aderente.
Se mi dici che funziona domani taglio:)

ehi, lo sai che la teoria si verifica sperimentalmente :D

comunque se vuoi tagliare in difetto, aumenta di qualche cm (magari 3cm) il raggio della circonferenza e diminuisci di qualche cm (altri 3cm) l'arco da tagliare.

ilguercio 23-12-2009 23:39

Quote:

Originariamente inviato da T3d (Messaggio 30191995)
ehi, lo sai che la teoria si verifica sperimentalmente :D

comunque se vuoi tagliare in eccesso, aumenta di qualche cm (magari 3cm) il raggio della circonferenza e diminuisci di qualche cm (altri 3cm) l'arco da tagliare.

Grazie ancora,domani provo:)

jacky guru 26-12-2009 08:10

Ciao ragazzi!
Innanzitutto auguri a tutti! :)

Domanda: se ho due matrici quadrate tali che A*B=B*A, tale condizione implica sempre e soltanto che A (e B) siano invertibili e che una è l'inversa dell'altra? Faccio notare che ho scritto A*B=B*A, e non A*B=B*A=I...

kierlo 26-12-2009 12:23

Se ricordo bene B è l'inversa di A proprio perchè è univocamente determinata.
Inoltre se moltiplichi a sinistra per A inversa e a destra per A hai la matrice identica.

Però non sono sicuro perchè non trovo gli appunti -.-

T3d 26-12-2009 14:30

Quote:

Originariamente inviato da jacky guru (Messaggio 30208413)
Ciao ragazzi!
Innanzitutto auguri a tutti! :)

Domanda: se ho due matrici quadrate tali che A*B=B*A, tale condizione implica sempre e soltanto che A (e B) siano invertibili e che una è l'inversa dell'altra? Faccio notare che ho scritto A*B=B*A, e non A*B=B*A=I...

se AB=BA, allora A è simile a B

Ziosilvio 26-12-2009 15:37

Quote:

Originariamente inviato da jacky guru (Messaggio 30208413)
se ho due matrici quadrate tali che A*B=B*A, tale condizione implica sempre e soltanto che A (e B) siano invertibili e che una è l'inversa dell'altra? Faccio notare che ho scritto A*B=B*A, e non A*B=B*A=I...

No, in generale due matrici possono commutare senza che una sia l'inversa dell'altra.
Pensa solo a questo: ogni multiplo della matrice identità commuta con ogni matrice.

Xalexalex 26-12-2009 15:48

Curiosità che mi è venuta studiando: conoscete per caso una dimostrazione del teorema di Weierstrass che non richieda la conoscenza del teorema di Bolzano e nemmeno la nozione di "compattezza" di un inseme? Ovviamente non vale far finta di non conoscere il teorema di Bolzano e poi ridimostrarlo mentre si dimostra Weierstrass :sofico:

Ziosilvio 26-12-2009 19:55

Quote:

Originariamente inviato da Alessandro::Xalexalex (Messaggio 30212873)
Curiosità che mi è venuta studiando: conoscete per caso una dimostrazione del teorema di Weierstrass che non richieda la conoscenza del teorema di Bolzano e nemmeno la nozione di "compattezza" di un inseme? Ovviamente non vale far finta di non conoscere il teorema di Bolzano e poi ridimostrarlo mentre si dimostra Weierstrass :sofico:

Temo di no: se ci pensi, il teorema di Weierstrass è il caso particolare, relativo alla retta reale, del principio per cui l'immagine continua di un compatto è compatta.

jacky guru 27-12-2009 11:25

Quote:

Originariamente inviato da T3d (Messaggio 30212095)
se AB=BA, allora A è simile a B

mmh sicuro? che io sappia A è simile a B se esiste una matrice P, invertibile, tale che A = Pinversa*B*P
Quote:

Originariamente inviato da Ziosilvio (Messaggio 30212759)
No, in generale due matrici possono commutare senza che una sia l'inversa dell'altra.
Pensa solo a questo: ogni multiplo della matrice identità commuta con ogni matrice.

Ok grazie ;)

Seconda domandina: se in un punto la derivata prima vale zero, anche la sua derivata seconda, se f(x) è C2 nel suo dominio, varrà zero, vero?

Ziosilvio 27-12-2009 12:42

Quote:

Originariamente inviato da jacky guru (Messaggio 30219078)
se in un punto la derivata prima vale zero, anche la sua derivata seconda, se f(x) è C2 nel suo dominio, varrà zero, vero?

Naturalmente no: pensa al caso in cui f(x) è un polinomio di secondo grado con due radici distinte. Allora f è C-infinito sulla retta reale, la derivata prima si annulla esattamente in un punto, e la derivata seconda è costante e non nulla.

jacky guru 27-12-2009 12:54

Mmh capisco... la mia domanda veniva dallo svolgimento di una dimostrazione applicando il teorema di Rolle.

In particolare, mi si dice che esiste una funzione di classe C(2) nell'intervallo I = (-5, 0) e f(-4)=f(-2)=f(-1)=6 ; devo dimostrare che esiste almeno un punto appartenente a tale intervallo la cui derivata SECONDA vale zero.

Dunque ho iniziato considerando il sottointervallo [-4, -2] in cui f(-4)=f(-2). In tale intervallo la funzione è continua così come la sua derivata prima e seconda. E' anche derivable, dunque applicando il teorema di Rolle trovo che esiste un punto la cui derivata prima vale 0.

Tuttavia mi si chiede di determinare un punto la cui derivata SECONDA è zero! :confused:

misterx 28-12-2009 19:10

ciao,
siccome ho un docente che quando svolge gli esercizi da tutto per scontato mi vedo costretto a chiedere lumi :stordita:

Data la disequazione:
Codice:

|3+x| <= 1 / |1+x|
ho individuato gli intervalli sulla retta reale dove fare i conti e cioè:
|3+x|= 3+x se x >= -3
|3+x|= -3-x se x < -3

|1+x|= 1+x se x >= -1
|1+x|= -1-x se x < -1

i tre intervalli rappresentati sulla retta reale sono:

-oo ---------------- -3 ------------- -1 -------------- +oo

quindi:
1) x < -3
2) -3 <= x < -1
3) x < -1

per x < -3

-3-x <= 1 / -1-x

porto tutto al primo membro e faccio il m.c.m

Codice:

(-3-x)(-1-x)
------------ <= 0
    -1-x

x^2 + 4x +4
------------ <= 0
    -1-x

determini le radici del numeratore ed ottengo
x1=-2+\/2
x2=-2-\/2

Domanda
Siccome il docente fa sempre sparire il denominatore moltiplicando 1° e 2° membro per il denominatore stesso, dicendo che intanto sappiamo di stare operando nel campo negativo mi chiedo: volendo calcolare anche il denominatore e sufficiente scrivere:
-1-x=0 quindi x=-1

quindi rappresentare sul grafico le radici del numeratore e denominatore tenendo in considerazione solo l'ntervallo x < -3 ?

---------- (-2-\/2 ) ------- -3 --------------- -1 ----------------

In questo caso, siccome -1 non cade nell'intervallo che sto studiando x < -3 lo sto calcolando inutilmente ?

il risultato del primo caso sarebbe -2-\/2 <= x < -3

grazie

Jarni 29-12-2009 02:17

Quote:

Originariamente inviato da misterx (Messaggio 30237250)
ciao,
siccome ho un docente che quando svolge gli esercizi da tutto per scontato mi vedo costretto a chiedere lumi :stordita:

Data la disequazione:
Codice:

|3+x| <= 1 / |1+x|
ho individuato gli intervalli sulla retta reale dove fare i conti e cioè:
|3+x|= 3+x se x >= -3
|3+x|= -3-x se x < -3

|1+x|= 1+x se x >= -1
|1+x|= -1-x se x < -1

i tre intervalli rappresentati sulla retta reale sono:

-oo ---------------- -3 ------------- -1 -------------- +oo

quindi:
1) x < -3
2) -3 <= x < -1
3) x < -1

per x < -3

-3-x <= 1 / -1-x

porto tutto al primo membro e faccio il m.c.m

Codice:

(-3-x)(-1-x)
------------ <= 0
    -1-x

x^2 + 4x +4
------------ <= 0
    -1-x

determini le radici del numeratore ed ottengo
x1=-2+\/2
x2=-2-\/2

Domanda
Siccome il docente fa sempre sparire il denominatore moltiplicando 1° e 2° membro per il denominatore stesso, dicendo che intanto sappiamo di stare operando nel campo negativo mi chiedo: volendo calcolare anche il denominatore e sufficiente scrivere:
-1-x=0 quindi x=-1

quindi rappresentare sul grafico le radici del numeratore e denominatore tenendo in considerazione solo l'ntervallo x < -3 ?

---------- (-2-\/2 ) ------- -3 --------------- -1 ----------------

In questo caso, siccome -1 non cade nell'intervallo che sto studiando x < -3 lo sto calcolando inutilmente ?

il risultato del primo caso sarebbe -2-\/2 <= x < -3

grazie

1) x < -3
2) -3 <= x < -1
3) x < -1

Se sei nel caso 1), il denominatore -1-x è sempre una quantità positiva.
Consideralo come tale.;)

Il fatto è che stai studiando il segno di una frazione definita in una regione di R tale che il denominatore è sempre positivo, quindi è inutile calcolarne il segno... lo conosci già.

Se invece dovessi risolvere in tutto R questa frazione:
Codice:

x^2 + 4x +4
------------ <= 0
    -1-x

allora dovresti studiare il segno di numeratore e denominatore.

P.S.
Hai detto questo:
Quote:

-3-x <= 1 / -1-x

porto tutto al primo membro e faccio il m.c.m
Il risultato non è questo:
Codice:

(-3-x)(-1-x)
------------ <= 0
    -1-x

Ma questo
Codice:

(-3-x)(-1-x)-1
--------------- <= 0
    -1-x


misterx 29-12-2009 08:11

ciao,
e grazie per la risposta :)
Volendo calcolare il denominatore ugualmente anche se non sto considerando tutto R ma da x < -3 quando faccio il grafico dovrei ottenere lo stesso risultato giusto ?

Marcko 29-12-2009 10:06

Salve, ho un problema con le equazioni lineari del secondo ordine non omogenee a coefficienti costanti. Dunque, fintato si tratta di un termine noto del tipo , il problema non si pone, ma nel momento in cui si tratta di un termine noto del tipo , non si capisce più nulla sul mio libro.
Conoscete dispense, libro o altro che possa aiutarmi, vi ringrazio.
Marco

T3d 29-12-2009 11:22

http://ocw.mit.edu/NR/rdonlyres/E1B3...ode_review.pdf

questo è tutto quello che ti serve :D

Marcko 29-12-2009 11:24

Quote:

Originariamente inviato da T3d (Messaggio 30243453)
http://ocw.mit.edu/NR/rdonlyres/E1B3...ode_review.pdf

questo è tutto quello che ti serve :D

Accidenti all'inglese :muro: :D
Grazie mille ora stampo e leggo.

misterx 29-12-2009 17:49

ciao,
necessitavo più chealtro di una conferma.
Data la disequazione

|3+x| <= 1 / |1+x|

e individuati gli intervalli da studiarsi sulla retta reale e cioè:

|3+x| = 3+x se x >= -3
|3+x| = -3-x se x < -3

|1+x| = 1+x se x >= -1
|1+x| = -1-x se x < -1

-oo -------------- (-3) ------------------ (-1) ------------- +oo

quindi 3 intervalli:
1) x < -3
2) -3 <= x < -1
3) x > -1

se io faccio lo studio del segno normalmente valutando numeratore e denominatore ogni volta nei 3 casi e di volta in volta escludo le soluzioni esterne all'intervallo che sto considerando dovrei ottenere i risultati corretti giusto ?

Nel primo caso ad esempio ho x < -3 e facendo i conti ottengo:

x1= -2+\/2
x2= -2-\/2

siccome sto lavorando per x <-3 il risultato x1 non lo considero giusto ?
In tale caso ho che il risultato del primo caso è: -2-\/2 <= x < -3

grazie e auguri

Jarni 29-12-2009 18:58

Quote:

Originariamente inviato da misterx (Messaggio 30249456)
ciao,
necessitavo più chealtro di una conferma.
Data la disequazione

|3+x| <= 1 / |1+x|

e individuati gli intervalli da studiarsi sulla retta reale e cioè:

|3+x| = 3+x se x >= -3
|3+x| = -3-x se x < -3

|1+x| = 1+x se x >= -1
|1+x| = -1-x se x < -1

-oo -------------- (-3) ------------------ (-1) ------------- +oo

quindi 3 intervalli:
1) x < -3
2) -3 <= x < -1
3) x > -1

se io faccio lo studio del segno normalmente valutando numeratore e denominatore ogni volta nei 3 casi e di volta in volta escludo le soluzioni esterne all'intervallo che sto considerando dovrei ottenere i risultati corretti giusto ?

Nel primo caso ad esempio ho x < -3 e facendo i conti ottengo:

x1= -2+\/2
x2= -2-\/2

siccome sto lavorando per x <-3 il risultato x1 non lo considero giusto ?
In tale caso ho che il risultato del primo caso è: -2-\/2 <= x < -3

grazie e auguri

x1 sta fuori dell'intervallo di definizione, quindi non non ne devi tener conto.


Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 15:47.

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