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Se non hai nulla di meglio usa quello, ma è assolutamente sovradimensionato inoltre quelle serie di Enermax sono solitamente utilizzate nelle build socket a, visto che hanno ancora la maggior parte degli amperaggi sui v3.3 e 5v.
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Purtroppo non e' una scelta facile. Ci vorrebbe la possibilita' di usare un alimentatore moderno con qualche apparato intermedio che stabilizzi i voltaggi (non si possono vedere alimentatori con 5,2 volts o 3,20 o 11,70 o 4,80 etc...) e che ricrei la -5V. Certamente quello e' sovradimensionato di gran lunga ma ha anche una qualita' interna decente con vari circuiti di protezione sulla 220V alcuni hanno anche ICs dedicati immagino per temperature, anche lo spessore dei fili, la qualita' del PCB.. Sebbene mi posso fidare poco anche di questi, tra un AT generico e uno simile, se mi e' garantita la piena compatibilita' con l'adattatore classico ATX-AT mi fido piu' di questi n volte. C'erano alimentatori AT per computer che costavano magari centinaia di migliaia se non milioni di lire che aprendoli oggigiorno ci si chiede con che coraggio li costruivano.. |
A che servirebbe la vernice per i contatti scusa?
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per proteggere dall'ossidazione
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Ormai introvabili nuovi, almeno che non siao fondi magazzino, ma sono ancora trovabili alimentatori con i -5v anche se non piu recentissimi .
https://imgur.com/a/Ik0eCCS |
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In passato una scheda madre simile era in condizioni pessime e dovetti riscostruire diverse piste con i fili e sebbene funzionante continuava a dare problemi. con la tastiera che solitamente e' la prima a dare i segnali di quelle interruzioni. |
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Quegli AT per 386/486/Pentium et simili invece valutandoli ti cadono davvero le braccia o forse sono stato sfortunato a trovarne sempre di pessimi. Basta vedere i cavi dei voltaggi in continua come sono fissati al pcb, le marche dei condensatori, quanti circuiti di protezione ci sono, il dissipatore dei mosfet e se si finisce in bellezza la qualita' delle saldature sul retro del pcb talvolta isolato da volatile foglietto di cartone.. |
Comunque prima di smontare la scheda in attesa che mi arriva un case AT orizzontale, qualche bench l'ho fatto e non e' niente male come macchina:
3DBench: 15,8 Speedsys: CPU 6,33 Cache L2: 27MB/s Mem: 12MB/s Cachechk: L2 28MB/s / Mem: 9,4MB/S Ci "gira" Quake con il coprocessore non ho fatto un bench ma direi "meglio" del precedente 386 con gli stessi componenti e chipset Opti che avevo costruito e piu' che altro per testare appunto l' FPU, ci gira Doom e direi piu' veloce anch'esso. Full screen in Low quality gira benissimo, accusa un po' il colpo in High quality e scende sotto la fluidita'. Qui fa tanto la scheda video che di suo e' abbastanza rara. |
chiedo a te lumi visto che sei un esperto di cose molto old . Allora avrei un Olivetti M4 modulo 62 . Se lo espando secondo te perde la sua originalità o lo si apprezza di più ?
Io pur avendo avuto un 386, sono piu legato al k6 III che mi sono assemblato da solo, percui il 486 è un oggetto da scambiare o rivendere e non da conservare . |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Real-time_clock Io di queste non ne ho mai viste perdere acido, invece ne ho viste parecche corrose di quelle con la batteria fatta a bariletto vicino al connettore AT della tastiera o alle ram. Quelle mi sa che è una regola che perdano acido. |
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Fattibile ma ci vuole pazienza. Preferisco allora avere quelle a tre-celle suddette anche perche' si possono trovare facilmente rimpiazzi equivalenti. Non bisogna usare invece quelle a "moneta/bottone" classiche perche' necessiterebbero di modelli particolari ricaricabili (che costano decisamente di piu') o di bloccarne la ricarica a monte. Sui punti della scheda madre senza batteria ho misurato 5 volts in funzionamento quindi deve essere per forza di cose ricaricabile. C'e' poi l'opzione connettore batteria esterno a 4 pin che di solito molte schede madri avevano. Ma bisognerebbe avere il manuale della scheda madre o trovarne online informazioni specifiche per capire se la batteria anch'essa e' prevista essere ricaricabile o no, la tipologia, il pin-out del connettore.. Sulla mia pensavo di metterne una esterna ma senza manuale e senza molte info trovate devo ancora capirne bene come funziona l'abilitazione del connettore esterno al posto di quello interno. Magari nemmeno tutti quei connettori sono per la batteria esterna per cui la soluzione standard di una medesima batteria a tre celle ricaricabile gia' confezionata con i due pin da saldare e' stata la mia scelta almeno finche' durera'. Ovviamente imho, c'e' chi ha usato diverse soluzioni per i problemi suddetti. |
Sul 486 ho un RTC marcato Benchmarq (uguale a un Dallas comunque in buona sostanza) prodotto nel 1994 con la batteria ancora funzionante!
Tempo va avevo provato anch'io a aprirne uno (non perchè mi servisse, ma per curiosità) ma non sono riuscito ad aprirlo e raggiungere la batteria in quanto la plastica di cui era fatto era davvero durissima.. avevo provato prima con un taglierino e poi mi pare a scioglierlo con un saldatore.. nessuno dei due metodi ha avuto successo :D Ma in caso di necessità e con attrezzi più consoni è sicuramente una cosa che si può fare |
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Per quello quando vedo schede madri con quelle batterie di solito non mi interessano. E' un po' come quando si danneggia il bios di una scheda madre di quell'epoca che non era fatto per essere riprogrammato e inizia il calvario di trovarne o la stessa (mai) o una compatibile da programmare ammesso di trovare il firmware suo, ammesso che il pinout sia lo stesso, etc, etc... ho una scheda 486 con slot PCI e chipset SIS che sta aspettando l'arrivo di un chip bios presumibilmente il suo ma dubito ancora prima che arrivi. Comunque superato il calvario delle piste sotto la batteria, della batteria stessa, ora inizia quello del case che mi sta arrivando. Ne ho trovato uno orizzontale molto molto simile al mio primo PC x86 avuto ad inizio anni 90 (era un 386SX-20 veramente economico, 50MB disco, 1MB di ram, scheda video da brividi) ma quel design slim mi piace troppo per un computer 386 a cui mettero' il led della frequenza. Il problema sara' in ordine: 1) i buchi del case per fissare la scheda madre che immagino saranno in parte compatibile in parte no, in parte filettati in parte no.. immagino che sara' necessario il trapano.. 2) scelta del PSU. Ho diversi psu AT ma fidarsene oggigiorno e' un terno al lotto.. qualche giorno fa uno ha fatto il botto non appena acceso, smontato e un termistore ha fatto una fiammata da cuocere anche il componente vicino, qualita' di psu pessima, condensatori della peggior marca, poche protezioni.. Andare su un psu ATX+adattatore e' egualmente un problema perche' voglio avere la linea -5 volts e solo fino al 2004 circa se ne vedevano in giro con quello standard e gia' quelli sono vecchi. Per cui anche con l'adattatore o si ricrea la -5 volts separatamente o devi averla alla sorgente. 3) mi manca il castello che tiene il floppy drive per cui dovro' prenderne uno da un case ATX e tagliarlo all'altezza sperando che almeno uno slot sia alla giusta altezza e poi fissarlo al case. |
Rinnovo la mia richiesta di aiuto.
Con Windows98, cosa si deve fare per evitare di inserire il CD del gioco? Ho fatto alcuni tentativi con programmi "virtual Cd", seguendo guide trovate in rete, ma non funzionano. Qualcuno conosce una procedura ad hoc? :help: |
Io con una rtc esaurita ho tolto la plastica da 2 piedini e ci ho saldato un porta batteria cr2032 e l' ho incollato sopra :
Tipo questa |
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Una scheda AT ce la dovresti montare senza problemi, i buchi compatibili sono sufficienti (a memoria mi pare me ne rimanesse uno non allineato ma andava bene lo stesso). La noia più grande è che ti rimane dietro tutto aperto dove con una scheda ATX installi la mascherina per le porte. Ce ne vorrebbe una come quella a sinistra nella foto ma sono letteralmente introvabili. Oppure bisogna acquistare dalla Cina delle mascherine "neutre" tutte chiuse e trapanarsi da soli il foro per la tastiera AT. |
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Poi ho deciso di trovare un case AT ma il problema e' la base del case con i distanziatori per la scheda madre. Vedremo quando mi arriva quanti di plastica necessitera' la scheda e quanti di ottone filettati saranno compatibili. Tutto sommato nei vecchi case atx la compatibilita' AT era abbastanza buona a parte l'assenza di quelli di plastica che servivano piu' che altro non solo a distanziare ma anche a non farla muovere verso l'esterno la scheda. E si sa quanto non sia proprio facile inserire le schede ISA per quanto riguarda la forza per metterle o toglierle. |
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Fatto in 20 min. Basta avere gia pronti 2 pezzi di cavo, il porta batteria, stagno poco, un taglierino ed il saldatore. Prepari gia tagliata la plastica sopro i pin dell' rtc e i cavi saldati al porta batt. 2032 poi riunisci il tutto. Io l' incollato con colla a caldo sopra la plastica.
Un vecchio 486 acer che non si avviava con la data resettata . |
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