Altro integrale che non riesco a risolvere:
arctg(1/x) dx Idee? |
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io proverei per sostituzione ponendo (1/x)=z proseguendo con integrazione per parti in modo da togliere dall'argomento dell'integrale l'arctg(z)... |
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Ti rendi conto che è vero osservando che, se x è reale e positivo, allora x è la tangente di un angolo acuto, e 1/x è la tangente dell'angolo complementare. |
Ho provato come suggeriva JL_Picard, ma ci si complica la vita.
Poi ho provato semplicemente per parti ( 1 * arctg(1/x) ) e mi da questo risultato : x * arcgt(1/x) + 1/2 * ln(x^2 + 1) + k che derivandolo mi riporta alla funzione di partenza! |
Già che ci sono posto anche questo integrale:
( rad(x) - x ) / ( x - 1 ) dx dove rad(x) equivale a radice quadrata di x. |
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Domanda su formule di Taylor e stima dell'errore
Vi prego aiutatemi il 16 ho il secondo esonero di analisi 1 sono disperatissimo
Da quello che ho capito il sistema di Taylor consiste in un sistema di linearizzazione approssimando il valore di una funzione con un polinomio per mezzo della cosidetta firmula di Taylor: f(x) = SOMMEdi ((f^(k)(X0))/k!)*(X-X0)^k + En(x) dove f^(k)(X0) indica la derivata k-esima calcolata nel punto X0 ed En(X) è l'errore commesso nel polinomio formato da n sviluppi con: En(x) = (f^(n+1)(c)/(n+1)!)*(X-X0)^(n+1) dove f^(n+1)(c) è la derivata n+1esima calolata in un punto c tale che X0<=c<=X Se X0=0 allora ho gli sviluppi notevoli di McLaurin. Il problema che non ho molto chiaro sono i tipi di esercizzi che dicono: "stimare un certo valore con una determinata precisione (es: 2 cifre decimali esatte)" Su un libro ho trovato questo Teorema: "Se la derivata di ordine n+1 soddisfa le disuguaglianze: m <= f^(n+1)(t) <= M per ogni t contenente X0, allora per ogni x in questo intervallo abbiamo le seguenti stime dell'errore commesso: m*[(X-X0)^(n+1)]/(n+1)! <= En(X) <= M*[(X-X0)^(n+1)]/(n+1)! se X>X0 e m*[(X0-X)^(n+1)]/(n+1)! <= [(-1)^(n+1)]*En(X) <= M*[(X0-X)^(n+1)]/(n+1)! se X<X0 Nota postuma (nel senso che sò morto): forse il secondo esempio è un cincillino più com prensibile Es 1: Per esempio se volessi calcolare il valore di: e^(1/2) con sicuramente almeno 2 cifre decimali esatte potrei usare quanto sopra detto nel seguente modo: pongo: f(x) = e^x X0 = 0 (quindi uso gli sviluppi notevoli di McLaurin) X = 1/2 f^(1)(X) = e^x f^(n+1)(X) = e^x quindi posso dire che: e^(1/2) = Tn(1/2) + [(e^c)/(n+1)!]* (X-X0)^(n+1) dove Tn(1/2) è lo sviluppo di McLaurin fino all'ordine n e [(e^c)/(n+1)!]* (X-X0)^(n+1) rappresenta l'errore che vado a commettere Usando il teorema di prima posso dire che: |f^(n+1)(t)| <= M per ogni X0 <= t <= X e lo verifico facilmente perchè sicuramente t<= 1/2 quindi e^t<= e^(1\2)<3^(1\2) insomma potrei anche dire che nell'intervallo la derivata n+1esima ammette massimo e minimo nell'intervallo [0,1\2] come diceva il teorema in quanto e^0 = 1 e^(1\2) < 3^(1\2) per cui ottengo la seguente disuguaglianza dal teorema precedente: [(1/2)^(n+1)]/(n+1)! <= En(1/2) <= [(3^(1/2))*(1/2)^n+1)]/(n+1)! per cui se voglio stimare il valore con la precisione di almeno due cifre decimali sicuramente esatte prendo il valore dell'errore maggiore e risolvo la seguente disuguaglianza: [(3^(1/2))*(1/2)^n+1)]/(n+1)! <=(1\2)*10^(-3) per un fatto ceh ora non ricordo bene che indica che la 3 cifra decimale deve essere minodre di 0,5 per evitare problemi di approssimazione sulla seconda cifra o qualcosa del genere Ora non sò se ho fatto bene i conti perchè li ho fatti velocemente e potrei aver impapocchiato un po' ma come discorso generale fila? Es 2: Altro esempio forse un po' più stabile: Stimare sen(1\2) con 2 cifre decimali esatte Allora prendo sempre X0= 0 X= 1\2 (quindi uso gli sviluppi notevoli di McLaurin) Se per esempio considero n=3 allora devo vedere se la funzione ammette derivata 4...ok l'ammette perchè la derivata 4 di sen(x) è proprio sen(x) (e poi sen() è sempre derivabile in [a,b]) Sò anche che la funzione sen(x) (la mia derivata quarta) può oscillare tra i valori -1 e +1 quindi è limitata ed ammette massimo e minimo per cui per il precedente teorema imposto: -1*[(1\2)^4]\4! <= E4(1\2) <= +1*[(1\2)^4]\4! Adesso prendo l'errore più grosso e per vedere se le prime due cifre decimali sono sicuramente corrette verifico se: +1*[(1\2)^4]\4! <= (1\2)*10^(-3) qualora non fosse vero rifaccio il procedimento impostando il tutto con uno sviluppo maggiore del polinomio di Taylor e rifacendo la maggiorazione e la minorazione fatta sopra Oddio è un po' lungo e su un forum sensa caratteri matematici forse è un bel casino...per favore ditemi se quello che stò facendo ha un senso...il 16 ho il secondo esonero e sono disperatissimo Grazie Andrea |
qualche parere illuminato? :eek: :cry:
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Comunque la formula è corretta: se f è derivabile n+1 volte in (x0-d,x0+d), allora per ogni x in tale intervallo si può scrivere dove c(x) è un punto interno all'intervallo di estremi x0 e x. Quote:
In più, devi fare attenzione al segno di x-x0, ossia se x>x0 o x<x0. Quote:
Per avere due cifre decimali esatte, devi essere sicuro che lo scarto tra f(x) e Tn(x) si ripercuota solo sulle cifre decimali dalla terza in poi, e puoi esserne sicuro se se tale scarto è inferiore a 1/10^3, perché la cosa peggiore che può succedere, è che alla terza cifra ci sia un riporto. Quindi devi avere ossia Per n=4 hai 2^n=16 e (n+1)!=120, che vanno bene perché 16*120>10*100=1000. Per n=3 hai 2^n=8 e (n+1)!=24, che non vanno bene perché 8*24=192<1000. Quote:
Dato che seno e coseno variano tra -1 e +1, in ogni caso il tuo En varia in modulo tra 0 e 1/(2^(n+1)(n+1)!). Quindi devi avere Per n=4 hai 2^(n+1)=32 e (n+1)!=120, che vanno bene. Per n=3 hai 2^(n+1)=16 e (n+1)!=24, che non vanno bene. Quote:
P.S.: perché non usi il thread ufficiale? |
opsss m'ero scordato del 3d ufficiale...il LaTex...mmm primo a poi me lo dovrò studiare...rimando sempre a linguaggi e traduttori dove ti fanno studiare il compilatore del LaTex e quindi tra una cosa e l'altra sei costretto ad imparartelo.
Grazie come al solito ZioSilvio...cmq come impostazione è giusta? c'ho capito qualcosa secondo te? Grazie Andrea |
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Invito comunque ad utilizzare il LaTeX... in prima pagina di questa discussione c'è il link alla guida ad un uso "forumistico" dello stesso ;) |
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Svolgendo diversi integrali mi sono accorto che mi trovo in difficoltà a risolvere situazioni del tipo: x * arctg() oppure x * log().
Insomma, non riesco a trovare il modo di risolvere integrali che moltiplicano la x con una funzione inversa. Se utilizzo il metodo per parti, la situazione si complica (mi ritrovo un integrale con x^(n+1) e per sostituzione pure non mi sembra per niente semplice (di solito pongo t= log() o t=arcgt() ) Che consigli mi date per poter risolvere questa tipologia di integrali? Grazie :) |
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Quoto. In effetti è strano, fabio, che tu incontri difficoltà a risolvere per parti integrali di quel tipo. Controlla, piuttosto, se fai degli errori di cui non ti accorgi... ;) |
ciao avrei un dubbietto che avevo scritto in un thread in scuola e lavoro, ma forse è meglio qui
si tratta di un limite notevole Quote:
P.S. WIKIPEDIA non è di aiuto |
Traccia la circonferenza goniometrica; sia O il suo centro e sia A il punto (1,0).
Considera quello che succede quando x è un angolo del primo quadrante: sia B il punto (cos x, sin x) e sia C il punto di intersezione tra la retta per O e B, e la retta verticale per A. Considera le aree 1) del triangolo OAB, 2) del settore circolare OAB, e 3) del triangolo OAC. Dato che le tre figure sono inclusa l'una nell'altra, tali aree sono in ordine crescente. Ma l'area del triangolo OAB è (sin x)/2, mentre l'area di OAC è (tan x)/2; dal canto suo, l'area del settore circolare OAB sta all'area del cerchio goniometrico (che notoriamente è Pi) come l'angolo al centro x sta all'angolo giro (che notoriamente è 2*Pi), quindi è x/2. Metti in ordine, moltiplica per 2, e hai la relazione cercata: sin x < x < tan x per 0 < x < Pi/2. |
uhm ok
sto iniziando a vedere la luce :D grazie mille :) |
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