Hardware Upgrade Forum

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gomma2408 20-01-2009 09:14

Quote:

Originariamente inviato da Fabryzius (Messaggio 25916565)
Ho parlato con un altro ortopedico e mi ha detto le seguenti cose:

- Prima si operava sempre prendendo dal tendine rotuleo perchè non c'erano dei sistemi di fissaggio, adesso invece se uno vuole può scegliere di usare il gracile e il semitendinoso (se non ho capito male in questo caso viene utilizzato un materiale assorbibile), che a livello di operazione è anche + semplice, e che dovrebbe essere meno doloroso per il paziente nei giorni post operatori proprio perchè si utilizza quel tipo di muscolo.

- Cmq mi ha detto anche lui un mese di tutore, la prima settimana non bisogna appoggiare il piede a terra, dalla seconda posso incominciare a provare a fare piccoli passi, e così via...sempre facendo attenzione a non fare movimenti bruschi, e torsioni pericolose, perchè finchè non si salda c'è sempre il rischio che salti via tutto. Dopo 6 mesi posso incominciare a correre.

Ma stà fisioterapia riabilitativa quando si incomincia a farla ? Commenti su quello che ha detto ?

su internet ho trovato questi svantaggi ad operarsi col semitendinoso + gracile


Allora, la tecnica s+g è tantissimo che c'è ma non veniva appunto usata perchè era meno sicuro il fissaggio (ERA!!!) ed infatti veniva usato solo per chi aveva particolari esigenze estetiche come nel caso di pazienti di sesso femminile che oltretutto sollecitano di solito meno il ginocchio a causa del minore peso corporeo, altrimenti veniva usato SEMPRE il rotuleo proprio perchè si prende il tendine con alle estremità delle porzioni di osso che vengono fissate sempre con osso (femore e piatto tibiale).

Con il progredire della tecnica, sono migliorate sia le modalità di impianto ma soprattutto di fissaggio, ed ormai sono praticamente quasi 10 anni che questa tecnica viene usata diffusamente con successo ed i risultati a lungo termine anche in sportivi professionisti sono ormai testati ampiamente (forse quello che hai letto non era più tanto aggiornato....)
Infatti in vari studi più recenti, si può trovare come in tutte le branche della chirurgia opinioni abbastanza diverse, visto che non si può fare un test alla rottura su un paziente operato (:D ) per vedere i kg che sopporta, ma i risultati hanno dato che entrambe le tecniche sono alla pari come resistenza: il rotuleo considerato più "forte" in un primo tempo, si scontra con il fatto che cmq indebolisci al contempo lo stesso tendine sotto la rotula (lo riduci a 2/3) e quindi comporta problemi secondari, mentre il prelievo del s+g è meglio compensato dalle strutture anatomiche dei flessori della coscia.

E' verissimo che con s+g i tempi per la completa calcificazione dei punti di fissaggio, dovendo avvenire tendine-osso e non osso-osso, si allungano di più, ma nel frattempo il recupero è cmq più veloce (infatti in alcuni atleti che sono tornati a giocare dopo anche solo 4 mesi ad alto livello gli si è rotto di nuovo!!!) e quindi anche il ritorno alla vita normale.

Io ti dico (come detto più sopra) che con s+g + menisco ho appoggiato il piede da subito con stampelle, dopo una settimana si incomincia la riablitazione, occorre sempre ovviamente evitare rischi di torsione o movimenti bruschi in tutti e due le tecniche.
Il tutore io non ho manco visto come è fatto... anche perchè ho incominciato a piegarlo il primo giorno a 75°, il secondo a 90°, il terzo a 110° con kinetec e poi più possibile "a mano" (ovvero supino e con piede appoggiato al muro).
Io in un anno ho visto venire al centro operati con il rotuleo e tutti hanno avuto più problemi di noi operati con s+g, ed erano stati operati da diversi chirurghi.
Poi se ci sono esigenze particolari allora è il chirurgo che deve decidere cosa fare.... ma non è che devi farti perare per forza con il rotuleo perchè lui usa solo quella tecnica!
Ho visto che nei centri riabilitativi seguono quasi unanimamente queste modalità, che su internet trovi forse come "lca mobilizzazione precoce" che con il rotuleo NON potresti fare....
:read:
ciao.

Stefano Landau 23-01-2009 01:23

Ingresso nel Club dell'LCA.
 
Quote:

Originariamente inviato da gomma2408 (Messaggio 25908683)
In effetti non è così tragica infatti.... io ho fatto il primo mese e mezzo su circa tre sedute a settimana, rigorosamente dettate e cadenzate dal fisioterapista, dopo di che ho fatto tutti i giorni circa 5 ore al giorno, ma anche lì facevo ogni tanto una pausa di un giorno a settimana (oltre la domenica, percheè andavo anche di sabato....) perchè almeno io non ce la facevo a livello muscolare, un sovraccarico è sempre in agguato (infatti a 2 mesi e mezzo mi è gonfiato il gin. come il giorno dopo l'operazione..... tutto risolto poi per fortuna in 6/7 giorni) quindi la frequenza dipende anche da soggetto a soggetto.
Ecco perchè ripeto che è meglio fare anche tre volte a settimana un paio di ore ma continuare per diversi mesi, perchè non si possono accelerar ei tempi fisiologici, infatti il neo-legamento con tecnica S+G come ho già detto calcifica completamente dopo circa 12 mesi..... perchè occorre che si formi la continuità anatomica fra tendine ed osso, mentre col rotuleo si ha osso/osso (il prelievo del tendine in questo caso infatti viene fatta prelevando anche due bratte ossee alle estremità).
Quindi è importante la costanza e la continuità più che l'intensità.

Le aderenze sono molto ridotte in caso di s+g e riabilitazione con mobilizzazione precoce (io non ho avuto alcun problema ad esempio ma me lo sono piegato da solo fin dai primi giorni), con la tecnica del rotuleo visto che il gin deve stare all'inizio più fermo sono praticamente inevitabili, e quando pieghi il gin e si staccano fanno un male cane....

Questa mattina ho ritirato l'esito della risonanza. A parte un primo punto molto tecnico, hanno inserito una parte più comprensibile :
"Il legamento crociato Anteriore non è più riconoscibile lungo il suo decorso, in relazione ad una sua rottura, inveterata." ...... poi c'è un'altra parte che dice che a parte un versamento causato dal trauma il resto del ginocchio (menischi e legamenti) è a posto.

Mercoledì avrò la visita dal medico curante e verso fine febbraio ho la visita specialistica al Gaetano Pini.
Spero che però già mercoledì mi diano indicazioni su quello che posso fare e non posso fare, su quando iniziare con l'eventuale ginnastica per rinforzare i quadricipiti, se e quando dovrò usare un tutore ecc........

Ho letto da qualche parte che per persone con più di 35-40 anni (io ne ho 43) c'è una terza tecnica oltre al rotuleo e al g+s che sembra essere meno invasiva (che permette un recupero più veloce) anche se è meno resistente. Però ritenuta buona se non vengono praticati sport particolarmente traumatici......... vedo se trovo altre info in merito.

gomma2408 23-01-2009 09:27

Quote:

Originariamente inviato da Stefano Landau (Messaggio 25972115)
Questa mattina ho ritirato l'esito della risonanza. A parte un primo punto molto tecnico, hanno inserito una parte più comprensibile :
"Il legamento crociato Anteriore non è più riconoscibile lungo il suo decorso, in relazione ad una sua rottura, inveterata." ...... poi c'è un'altra parte che dice che a parte un versamento causato dal trauma il resto del ginocchio (menischi e legamenti) è a posto.

Mercoledì avrò la visita dal medico curante e verso fine febbraio ho la visita specialistica al Gaetano Pini.
Spero che però già mercoledì mi diano indicazioni su quello che posso fare e non posso fare, su quando iniziare con l'eventuale ginnastica per rinforzare i quadricipiti, se e quando dovrò usare un tutore ecc........

Ho letto da qualche parte che per persone con più di 35-40 anni (io ne ho 43) c'è una terza tecnica oltre al rotuleo e al g+s che sembra essere meno invasiva (che permette un recupero più veloce) anche se è meno resistente. Però ritenuta buona se non vengono praticati sport particolarmente traumatici......... vedo se trovo altre info in merito.

mi dispiace, per l'infortunio..... però se sei un tipo un pochino sportivo, che va a sciare, ma non ha una grossa muscolatura, se devi fare il sacrificio fallo completamente e operati nel modo migliore! Io ti consiglio caldamente semmai il s+g che almeno per la vita normale (es tornare al lavoro) in un mese ce la fai bene. Poi la fisiotarapia ci vorrà più pazienza di tempo, ma operati per bene..... altrimenti rischi che il ginocchio con la sua instabilità arrivi a rovinare anche altre cose, tipo i menischi e poi le cartilagini (e questo anche senza grossi ulteriori traumi....) allora la cosa si farebbe + seria e pensare ad una protesi di ginocchio magari a 65 anni cmq non è piacevole!!!!
Della serie: o NON ti operi e non fai più sport PER NIENTE, oppure ti togli il dente, ti assicuro che intanto per la vita normale recuperi subito o quasi, per lo sport è questione di tempo anche se ti ci volesse un anno però poi sei tranquillo!
ciao

gomma2408 23-01-2009 09:35

Scusa Stefano, ma una visita specialistica prima no???? :eek: Visto che hai la risonanza.... almeno ti danno indicazioni per la ginnastica preoperatoria, che è la stessa anche se poi non ti operi (isometria in primis, questa la puoi fare da subito se non hai problemi di stiramenti muscolari o altri a parte il LCA). Mi sembra tanto 40 gg di attesa..... per il mio modesto parere cerca un nome di un chirurgo esperto in chirurgia del ginocchio e fai la visita direttamente da lui, poi vedi che fare.

Stefano Landau 23-01-2009 10:58

Quote:

Originariamente inviato da gomma2408 (Messaggio 25973154)
Scusa Stefano, ma una visita specialistica prima no???? :eek: Visto che hai la risonanza.... almeno ti danno indicazioni per la ginnastica preoperatoria, che è la stessa anche se poi non ti operi (isometria in primis, questa la puoi fare da subito se non hai problemi di stiramenti muscolari o altri a parte il LCA). Mi sembra tanto 40 gg di attesa..... per il mio modesto parere cerca un nome di un chirurgo esperto in chirurgia del ginocchio e fai la visita direttamente da lui, poi vedi che fare.

Infatti è quello a cui stavo pensando. Per ora mi sono rivolto solo alla sanità pubblica, ma ha un servizio a dir poco penoso......
In ospedale a Brunico l'unica cosa che hanno fatto è stata la radiografia, una fasciatura (con una benda normalissima) ed un po' di pomata tipo lasonil. Hanno diagnosticato una sospetta lesione del crociato prescrivendomi riposo e un controllo del mio medico rientrato a Casa. Non hanno parlato ne di ghiaccio, ne consigliato stampelle o ginocchiere.... nulla.
A Milano sono stato dal medico il 5 gennaio che senza guardarmi o darmi consigli su ciò che si può fare o meno mi ha prescritto la risonanza fissata poi il 20 di gennaio (per fortuna avevo già fissato una risonanza per il 14 per un sospetto problema ad un menisco dell'altro ginocchio).
Lunedì 19 chiamo il medico della mutua per fissare un appuntamento (che già è assurdo il concetto di appuntamento..... le malattie mica vengono su appuntamento!!!) per mercoledì 28 per verificare l'esito della risonanza. (io mi sono premunito e ho già prenotato una visita specialistica al Pini per guadagnare tempo.
Se mercoledì non mi dicono/fanno qualche cosa di utile mando tutti a quel paese (quelli del pubblico) e faccio tutto privatamente. Per fortuna un anno fa ho cambiato lavoro, e nella ditta dove sono adesso come benefit c'è pure un assicurazione medica che se proprio va male copre tutte le spese (con una franchigia del 20%) spenderò qualche cosa in più però almeno spero di avere un servizio che sia almeno decente.

Ciao e grazie per i consigli......

gomma2408 23-01-2009 12:48

Quote:

Originariamente inviato da Stefano Landau (Messaggio 25974245)
Infatti è quello a cui stavo pensando. Per ora mi sono rivolto solo alla sanità pubblica, ma ha un servizio a dir poco penoso......
In ospedale a Brunico l'unica cosa che hanno fatto è stata la radiografia, una fasciatura (con una benda normalissima) ed un po' di pomata tipo lasonil. Hanno diagnosticato una sospetta lesione del crociato prescrivendomi riposo e un controllo del mio medico rientrato a Casa. Non hanno parlato ne di ghiaccio, ne consigliato stampelle o ginocchiere.... nulla.
A Milano sono stato dal medico il 5 gennaio che senza guardarmi o darmi consigli su ciò che si può fare o meno mi ha prescritto la risonanza fissata poi il 20 di gennaio (per fortuna avevo già fissato una risonanza per il 14 per un sospetto problema ad un menisco dell'altro ginocchio).
Lunedì 19 chiamo il medico della mutua per fissare un appuntamento (che già è assurdo il concetto di appuntamento..... le malattie mica vengono su appuntamento!!!) per mercoledì 28 per verificare l'esito della risonanza. (io mi sono premunito e ho già prenotato una visita specialistica al Pini per guadagnare tempo.
Se mercoledì non mi dicono/fanno qualche cosa di utile mando tutti a quel paese (quelli del pubblico) e faccio tutto privatamente. Per fortuna un anno fa ho cambiato lavoro, e nella ditta dove sono adesso come benefit c'è pure un assicurazione medica che se proprio va male copre tutte le spese (con una franchigia del 20%) spenderò qualche cosa in più però almeno spero di avere un servizio che sia almeno decente.

Ciao e grazie per i consigli......

perfetto, infatti anche io ho una assicurazione come la tua dove lavoro.... la risonanza un chirurgo ortopedico come si deve neanche la guarda in caso di LCA, prima ti visita, ti fa il Jerk test oppure il test di Lachmann (il classico cassetto oppure l'intrarotazione) e ti fa subito la diagnosi, POI la guarda... pensa che a me due risonanze avevano detto che il LCA aveva un segnale discontinuo ma BEN visibile lungo tutto il suo decorso!!! (e invece era COMPLETAMENTE ROTTO!). Non è affidable al 100% ma comunque è necessaria.
Conosci eventualmente già uno valido della tua zona a cui affidare la diagnosi? Se la risposta è no, vai da qualche società sportiva di zona o se conosci qualcuno che fa sport agonistico, e di sicuro sapranno indicarti qualcuno di veramente valido a cui rivolgerti. L'esperienza diretta è sempre la migliore dei sentito dire..... poi ognuno ha il suo caso, e quindi può essere scontento o meno.... L'istituto Pini è quello dell'università degli studi a Milano, vero? ci saranno sicuramente ortopedici bravi...
Ti faccio tanti in Bocca al lupo e vedrai che già il fatto di non avere interessato altre strutture cambia le cose in meglio non di poco (esperienza personale.....eheheheheh ;) )!!!

Fabryzius 23-01-2009 19:53

Quote:

Originariamente inviato da gomma2408 (Messaggio 25976027)
perfetto, infatti anche io ho una assicurazione come la tua dove lavoro.... la risonanza un chirurgo ortopedico come si deve neanche la guarda in caso di LCA, prima ti visita, ti fa il Jerk test oppure il test di Lachmann (il classico cassetto oppure l'intrarotazione) e ti fa subito la diagnosi, POI la guarda... pensa che a me due risonanze avevano detto che il LCA aveva un segnale discontinuo ma BEN visibile lungo tutto il suo decorso!!! (e invece era COMPLETAMENTE ROTTO!). Non è affidable al 100% ma comunque è necessaria.
Conosci eventualmente già uno valido della tua zona a cui affidare la diagnosi? Se la risposta è no, vai da qualche società sportiva di zona o se conosci qualcuno che fa sport agonistico, e di sicuro sapranno indicarti qualcuno di veramente valido a cui rivolgerti. L'esperienza diretta è sempre la migliore dei sentito dire..... poi ognuno ha il suo caso, e quindi può essere scontento o meno.... L'istituto Pini è quello dell'università degli studi a Milano, vero? ci saranno sicuramente ortopedici bravi...
Ti faccio tanti in Bocca al lupo e vedrai che già il fatto di non avere interessato altre strutture cambia le cose in meglio non di poco (esperienza personale.....eheheheheh ;) )!!!

sul Pini ho sentito pareri discordanti, molti mi hanno parlato bene del Galeazzi

Stefano Landau 24-01-2009 16:53

Perche rinunciare all'operazione ?
 
In questo forum ed in altri sento spesso di persone che aspettano o pensano di rinunciare all'operazione. Quali sono i motivi/vantaggi che porterebbero a non operarsi ?
Da quanto letto se si rinuncia all'operazione si va incontro ad artrosi precoce del ginocchio (tempo15-25 anni) e ad ogni cedimento del ginocchio si rischia di rompere/lesionare qualche altra cosa.
L'operazione la vedo con queste premesse come obbligatoria o quasi per cui non capisco perchè uno dovrebbe non operarsi.
Anche se non sono uno molto sportivo (anzi.... di solito sono abbastanza sedentario, d'estate faccio 1 o 2 settimane in montagna con un po' di trekking, durante l'autonno inverno qualche uscita di trekking, sci, sci di fondo o giri con le ciaspole (un week end al mese di media in inverno) sub e così via. Il mio movimento di tutti i giorni sono i 5 km al giorno a piedi per andare/tornare dall'ufficio. Di palestra ne faccio abbastanza poca (di media 15-20 volte in un anno), quando vado soprattuto piscina.
Avere un buona stabilità del ginocchio penso sia anche indispensabile per le immersioni. Andare sott'acqua non credo comporti problemi al ginocchio.
Solo che quando si è fuori dall'acqua : camminare su una barca dondolante o su una spiaggia di sabbia/ghiaia/sassi con 30 kg di peso aggiuntivo tra bombole e pesi penso possa mettere a dura prova la resistenza del ginocchio con Lca rotto.
E mentre per gli altri sport si può usare un tutore per proteggere il ginocchio, con la subacquea dubito sia possibile.

alex642002 25-01-2009 12:16

Quote:

Originariamente inviato da Stefano Landau (Messaggio 25994119)
In questo forum ed in altri sento spesso di persone che aspettano o pensano di rinunciare all'operazione. Quali sono i motivi/vantaggi che porterebbero a non operarsi ?
Da quanto letto se si rinuncia all'operazione si va incontro ad artrosi precoce del ginocchio (tempo15-25 anni) e ad ogni cedimento del ginocchio si rischia di rompere/lesionare qualche altra cosa.
L'operazione la vedo con queste premesse come obbligatoria o quasi per cui non capisco perchè uno dovrebbe non operarsi.
Anche se non sono uno molto sportivo (anzi.... di solito sono abbastanza sedentario, d'estate faccio 1 o 2 settimane in montagna con un po' di trekking, durante l'autonno inverno qualche uscita di trekking, sci, sci di fondo o giri con le ciaspole (un week end al mese di media in inverno) sub e così via. Il mio movimento di tutti i giorni sono i 5 km al giorno a piedi per andare/tornare dall'ufficio. Di palestra ne faccio abbastanza poca (di media 15-20 volte in un anno), quando vado soprattuto piscina.
Avere un buona stabilità del ginocchio penso sia anche indispensabile per le immersioni. Andare sott'acqua non credo comporti problemi al ginocchio.
Solo che quando si è fuori dall'acqua : camminare su una barca dondolante o su una spiaggia di sabbia/ghiaia/sassi con 30 kg di peso aggiuntivo tra bombole e pesi penso possa mettere a dura prova la resistenza del ginocchio con Lca rotto.
E mentre per gli altri sport si può usare un tutore per proteggere il ginocchio, con la subacquea dubito sia possibile.

Rieccomi e benvenuto(si fa per dire)a Stefano.Anche a me l'hanno quasi tutti consigliata,solo che,forse per via del fatto che oltre al menisco avevo anche il collaterale lesionato,l'ortopedico ha deciso di farmela fare eventualmente in un secondo tempo.Però anche lui per me ha escluso sport tipo pallavolo,tennis sì e sci pure me giocati con molta attenzione e nuoto e bici quanto voglio invece:ma che tristezza però:(
Per quanto riguarda l'ortopedico su Roma ti avrei potuto aiutare,anche io ho usufruito dell'assicurazione ma a Milano non so proprio.

gomma2408 26-01-2009 11:07

la rinuncia ad una eventuale operazione di ricostruzione LCA può derivare:
- dall'età del paziente, visto che dopo una certa età sicuramente sarà assente attività sportiva di tipo agonistico, quindi il rischio di ulteriori distorsioni diminuisce.
- Dal fatto che cmq le altre strutture del ginocchio più passa il tempo più si "adattano" cercando di compensare l''instabilità derivante dalla rottura del LCA, consentendo le attività normali quotidiane.
Solo in anni recenti le varie tecniche sono state affinate tanto da limitare i deficit funzionali successivi all'intervento ed il loro recupero quindi più veloce o fattibile anche da soggetti non proprio sportivi.
L'intervento, trattandosi di un trapianto autologo con prelievo di un tendine da un altro distretto della gamba, necessita per la completa guarigione di protocolli riabilitativi che magari persone più avanti con l'età non possono/non riescono a seguire.
Ecco perchè tutt'oggi rotture di LCA in persone oltre i 45 anni si ritene possa essere evitabile l'intervento, in quanto tali soggetti difficilmente solleciteranno gli arti con sport ad alto rischio (volley, calcio, ecc...) mentre al max faranno 2 sett di sci all'anno e quindi con un po' di ginnastica ed un buon tutore si può evitare di operarsi. Di solito viene infatti consigliato di astenersi da tali attività (certo se uno fa l'istruttore di sci le cose cambiano, ma in questo caso anche il paziente avrà più determinazione nella fase di riabilitazione!!!).

Ad es. ad una ipotetica donna di 45/50 anni, magari in leggero sovrappeso, che si rompe il LCA sciando, non sarà quasi mai consigliato di operarsi, ma di andare avanti con ginnastica e SOLO SE non saranno possibili le normali attività quotidiane (es per scendere le scale, ecc...) verrà valutato il da farsi chirurgicamente.
Infatti in tali soggetti sarà cmq difficile anche il successivo recupero, in quanto le minori necessità comporteranno probabilmente una minore determinazione nella lunga riabilitazione, e le difficoltà che ne deriverebbero potrebbero essere cmq elevate.
Certo a 20/25 anni le aspettative sono molto più elevate, ci può essere ancora molti anni di attività sportiva davanti, la risposta del fisico alla riabilitaizone è maggiore, ecc... mentre dai 40/45 in su tutto ciò viene meno.... e mentre da un aparte dovresti fare riabilitazione per più a lungo, da un'altra ci saranno maggiori problemi (famiglia, lavoro, minore necessità di tornare allo sport "duro",) e tutto questo gli ortopedici ne tengono conto nel consigliare o meno.
Spero di essermi spiegato almeno un po'.

Stefano Landau 26-01-2009 21:28

Quote:

Originariamente inviato da gomma2408 (Messaggio 26015400)
la rinuncia ad una eventuale operazione di ricostruzione LCA può derivare:
- dall'età del paziente, visto che dopo una certa età sicuramente sarà assente attività sportiva di tipo agonistico, quindi il rischio di ulteriori distorsioni diminuisce.
......
......
Certo a 20/25 anni le aspettative sono molto più elevate, ci può essere ancora molti anni di attività sportiva davanti, la risposta del fisico alla riabilitaizone è maggiore, ecc... mentre dai 40/45 in su tutto ciò viene meno.... e mentre da un aparte dovresti fare riabilitazione per più a lungo, da un'altra ci saranno maggiori problemi (famiglia, lavoro, minore necessità di tornare allo sport "duro",) e tutto questo gli ortopedici ne tengono conto nel consigliare o meno.
Spero di essermi spiegato almeno un po'.

Io in effetti sono in una situazione un po' anomala.
Ho appena compiuto i 43 anni, ma vivo ancora in casa con i miei. (Quindi grossi problemi di impegni non ne ho, anzi in caso di bisogno posso contare sul loro aiuto.)
Poi non sono mai stato un tipo molto sportivo. Di solito fino ai 30-35 anni d'inverno non facevo nulla, (eccetto 1 o 2 giornate sugli sci), mentre d'estate facevo almeno 2 settimane in montagna (con trekking di medio livello) mentre il resto delle ferie lo facevo al mare, quindi nuoto e qualche giro in bicicletta.

Ora mi sono iscritto ad un gruppo di trekking e ho appena preso il brevetto di sub. In montagna spesso ho iniziato a fare sci di fondo e giri con le ciaspole oltre allo sci . Pensare a sei mesi di riabilitazione e ginnastica riabilitativa mi spaventa un po'. Però può essere l'occasione per rimettermi veramente in forma. Con il gruppo del trekking ho sentito parlare di un trek di 3 settimane in Nepal con l'arrivo al campo base dell'everest. Nessuna difficoltà particolare , solo adattamento all'altitudine, dato che si arriva a 5500 (o5900 non ricordo) metri circa. E poi si deve camminare per 3 settimane di fila.....

Ho l'impressione che senza operazione dovrei rinunciare ad un bel po' di cose.
Fare immersioni soprattutto potrebbe essere molto difficile. Non penso esista un tutore per SUB.
Staremo a vedere che mi dirà l'ortopedico. Domani mi informo con l'assicurazione del lavoro e magari mercoledì o giovedì provo a prenotare una visita specialistica privata. Non mi va di aspettare ancora un mese .......

alex642002 26-01-2009 23:16

Quote:

Originariamente inviato da Stefano Landau (Messaggio 26025921)
Io in effetti sono in una situazione un po' anomala.
Ho appena compiuto i 43 anni, ma vivo ancora in casa con i miei. (Quindi grossi problemi di impegni non ne ho, anzi in caso di bisogno posso contare sul loro aiuto.)
Poi non sono mai stato un tipo molto sportivo. Di solito fino ai 30-35 anni d'inverno non facevo nulla, (eccetto 1 o 2 giornate sugli sci), mentre d'estate facevo almeno 2 settimane in montagna (con trekking di medio livello) mentre il resto delle ferie lo facevo al mare, quindi nuoto e qualche giro in bicicletta.

Ora mi sono iscritto ad un gruppo di trekking e ho appena preso il brevetto di sub. In montagna spesso ho iniziato a fare sci di fondo e giri con le ciaspole oltre allo sci . Pensare a sei mesi di riabilitazione e ginnastica riabilitativa mi spaventa un po'. Però può essere l'occasione per rimettermi veramente in forma. Con il gruppo del trekking ho sentito parlare di un trek di 3 settimane in Nepal con l'arrivo al campo base dell'everest. Nessuna difficoltà particolare , solo adattamento all'altitudine, dato che si arriva a 5500 (o5900 non ricordo) metri circa. E poi si deve camminare per 3 settimane di fila.....

Ho l'impressione che senza operazione dovrei rinunciare ad un bel po' di cose.
Fare immersioni soprattutto potrebbe essere molto difficile. Non penso esista un tutore per SUB.
Staremo a vedere che mi dirà l'ortopedico. Domani mi informo con l'assicurazione del lavoro e magari mercoledì o giovedì provo a prenotare una visita specialistica privata. Non mi va di aspettare ancora un mese .......

Ciao Stefano.Anche io sto in una situazione simile alla tua:ho 44 anni,ma mi duole rinunciare alla pallavolo e sopratutto di stare MOLTO attento giocando a tennis.Per qualsiasi cosa riguardante l'acqua credo non ci siano problemi:anche il mio ortopedico appena gli ho parlato di nuoto "certo!!!",ha esclamato.Così per il ciclismo.Per la ontagna credo che invece i problemi si presentino proprio,anche per il trekking:che ci vuole a mettere un piede in fallo in montagna?

Stefano Landau 27-01-2009 00:11

Quote:

Originariamente inviato da alex642002 (Messaggio 26027632)
Ciao Stefano.Anche io sto in una situazione simile alla tua:ho 44 anni,ma mi duole rinunciare alla pallavolo e sopratutto di stare MOLTO attento giocando a tennis.Per qualsiasi cosa riguardante l'acqua credo non ci siano problemi:anche il mio ortopedico appena gli ho parlato di nuoto "certo!!!",ha esclamato.Così per il ciclismo.Per la ontagna credo che invece i problemi si presentino proprio,anche per il trekking:che ci vuole a mettere un piede in fallo in montagna?

Il Nuoto va bene. Il problema è con la subacquea. In montagna posso usare un tutore (dovrebbe essere sufficiente)
Se faccio Sub sulla barca non si è mai molto stabili, sulla spiaggia peggio ancora. Si cammina con 20 kg di Gav con la bombola appesa più 8 kg di cintura dei piombi più atrezzature varie..... camminare estremamente sbilanciati e così carichi con il ginocchio non a posto potrebbe essere molto pericoloso. Solo che in questo caso non so so esistano tutori in grado di rinforzare la gamba e poi andare anche in acqua. E' ovvio che una volta in acqua in assenza di peso sono nell'ambiente ideale. Il problema è entrare ed uscire. L'unica possibilità è l'ingresso della barca con capovolta dal bordo o mettendo la bombola in acqua......Su una spiaggia con sassi mi è gia capitato (prima dell'infortunio) di sbilanciarmi e trovarmi in ginocchio sui sassi..... ma con 5 mm di gomma (della muta) e l'acqua che ammortizza tutto, di problemi non ce ne sono. Con il ginocchio indebolito rischierei invece un'altra distorsione.....

joyt73 29-01-2009 01:45

Salve a tutti, io ho 35 anni e dal luglio del 2004, con un incidente con scooter, mi è stato diagnosticato la rottura del legamento crociato anteriore. Per problemi di lavoro e per la stabilità del mio ginocchio ho posticipato la possibilità di un eventuale intervento, premetto che giocavo a calcetto 3 volte a settimana. Dopo la rottura ho dovuto abbandonare ogni tipo di sport, anche la piccola corsetta mi dava dei problemi. dopo un periodo di riabilitazione riprendo la vita di tutti i giorni. Annualmente facevo un RM con visita del mio ortopedico. Dopo circa 4 anni il mio ginocchi iniziava ad essere instabile, i cedimenti cominciavano ad essere più frequenti. A novembre 2008 faccio il mio solito controllo, e decido per l'intervento. Il 18 dicembre faccio l'intervento, il mio ortopedico usa le tecnica del semitendinoso e gracile. Dopo circa 24h dall'intervento mi tolgono il drenaggio, ed vengo affidato ad un terapista che già mi inizia la mobilitazione passiva. Dopo circa 10gg mi mobilitano il tutore a 60gradi, a 15gg a 90gradi a 25gg dopo un colloquio e successivo controllo con il mio ortopedico, mi toglie di netto stampelle e tutore. Da lì l'ok per la piscina e cyclette, da integrare con la terapia. A 41gg dall'intervento cammino normale, ho qualche fastidio dopo un pò che stò troppo in piedi, tutto nella normalità.

joyt73 29-01-2009 01:45

Salve a tutti, io ho 35 anni e dal luglio del 2004, con un incidente con scooter, mi è stato diagnosticato la rottura del legamento crociato anteriore. Per problemi di lavoro e per la stabilità del mio ginocchio ho posticipato la possibilità di un eventuale intervento, premetto che giocavo a calcetto 3 volte a settimana. Dopo la rottura ho dovuto abbandonare ogni tipo di sport, anche la piccola corsetta mi dava dei problemi. dopo un periodo di riabilitazione riprendo la vita di tutti i giorni. Annualmente facevo un RM con visita del mio ortopedico. Dopo circa 4 anni il mio ginocchi iniziava ad essere instabile, i cedimenti cominciavano ad essere più frequenti. A novembre 2008 faccio il mio solito controllo, e decido per l'intervento. Il 18 dicembre faccio l'intervento, il mio ortopedico usa le tecnica del semitendinoso e gracile. Dopo circa 24h dall'intervento mi tolgono il drenaggio, ed vengo affidato ad un terapista che già mi inizia la mobilitazione passiva. Dopo circa 10gg mi mobilitano il tutore a 60gradi, a 15gg a 90gradi a 25gg dopo un colloquio e successivo controllo con il mio ortopedico, mi toglie di netto stampelle e tutore. Da lì l'ok per la piscina e cyclette, da integrare con la terapia. A 41gg dall'intervento cammino normale, piego il ginocchio fino a 130gradi, ho qualche fastidio dopo un pò che stò troppo in piedi e tende a gonfiarsi un pò, tutto nella normalità, per mancanza di tono muscolare, quella che , cosa impressionante, prima dell'intervento hai e dopo sparisce e se cerci di far contrarre il muscolo quadricipite,nei primissimi giorni, non risponde. ci vuole pazienza e costanza per tornare al 100%.

gomma2408 29-01-2009 11:11

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Originariamente inviato da joyt73 (Messaggio 26061027)
Salve a tutti, io ho 35 anni e dal luglio del 2004, con un incidente con scooter, mi è stato diagnosticato la rottura del legamento crociato anteriore. Per problemi di lavoro e per la stabilità del mio ginocchio ho posticipato la possibilità di un eventuale intervento, premetto che giocavo a calcetto 3 volte a settimana. Dopo la rottura ho dovuto abbandonare ogni tipo di sport, anche la piccola corsetta mi dava dei problemi. dopo un periodo di riabilitazione riprendo la vita di tutti i giorni. Annualmente facevo un RM con visita del mio ortopedico. Dopo circa 4 anni il mio ginocchi iniziava ad essere instabile, i cedimenti cominciavano ad essere più frequenti. A novembre 2008 faccio il mio solito controllo, e decido per l'intervento. Il 18 dicembre faccio l'intervento, il mio ortopedico usa le tecnica del semitendinoso e gracile. Dopo circa 24h dall'intervento mi tolgono il drenaggio, ed vengo affidato ad un terapista che già mi inizia la mobilitazione passiva. Dopo circa 10gg mi mobilitano il tutore a 60gradi, a 15gg a 90gradi a 25gg dopo un colloquio e successivo controllo con il mio ortopedico, mi toglie di netto stampelle e tutore. Da lì l'ok per la piscina e cyclette, da integrare con la terapia. A 41gg dall'intervento cammino normale, ho qualche fastidio dopo un pò che stò troppo in piedi, tutto nella normalità.

ciao, benvenuto fra noi!!!:cincin:
Hai avuto la mia stessa operazione, e a quanto vedo la mobilizzazione è stata un po' più "prudente": io ho piegato il ginocchio a 90 gradi ancora ricoverato dopo 2 gg dall'operazione!!!! in questo modo con il gin che risponde bene ho camminato davvero da molto presto (dopo 20gg senza stampelle) e nonostante abbia avuto un problema di ematoma molto vistoso (eccessiva risposta agli anticoagulanti).
Ogni percorso è personale, ma mi sento di dirti che quando incomincerai a forzare con i pesi alle macchine, dopo un po', (circa 2 mesi e mezzo dall'operazione) non esagerare anche se ti sentirai bene. segui il programma che ti danno, perchè un sovraccarico è sempre a rischio e non dà tante avvisaglie.... gonfia il ginocchio, anche se per farlo sgonfiare è tutta un'altra cosa rispetto all'inizio (bastano pochi giorni). l'ho visto succedere a molti oltre a me..... ciao!!!!

gomma2408 29-01-2009 11:13

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Originariamente inviato da alex642002 (Messaggio 26027632)
Ciao Stefano.Anche io sto in una situazione simile alla tua:ho 44 anni,ma mi duole rinunciare alla pallavolo e sopratutto di stare MOLTO attento giocando a tennis.Per qualsiasi cosa riguardante l'acqua credo non ci siano problemi:anche il mio ortopedico appena gli ho parlato di nuoto "certo!!!",ha esclamato.Così per il ciclismo.Per la ontagna credo che invece i problemi si presentino proprio,anche per il trekking:che ci vuole a mettere un piede in fallo in montagna?

Se vuoi continuare a giocare, anche a tennis (che in teoria puoi giocarci per molto più tempo rispetto al volley) l'intervento è d'obbligo, ma ormai lo sai già
Dove giochi (prima di farti male) a volley? categoria, ruolo, eccc..... ciao!

bamtoo 29-01-2009 13:21

ciao ragazzi anch'io sono entrato di diritto nel "club dei crociati rotti" e vorrei raccontami la mia particolare storia.

Il 20 maggio 2008 giocando a calcetto mi sono rotto menisco esterno, collaterale e legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. impegnato in quel periodo con la laurea e per godermi un pò l'estate ho programmato l'intervento per il 25 agosto (ricostruzione mediante tendine rotuleo). Nei mesi precedenti all'intervento avevo recuperato benissimo il ginocchio (niente gonfiore e completa flesso estensione). Purtroppo una settimana prima dell'intervento facendo un movimento strano mi si è uscito il ginocchio..ragazzi credetemi un dolore allucinante per nulla confrontabile a quello provato il 20 maggio. ginocchio gonfissimo e movimenti limitati. vado dall'ortopedico per fargli vedere, alla luce di quanto successo, com'è la situazione a una settimana dall'intervento e lui mi dice che potevo operarmi tranquillamente nonostante il ginocchio fosse in quelle condizioni e che avrei dovuto aspettarmi solo una riabilitazione più dolorosa. io preso dalla fretta anche perchè mi aspettava l'università ad ottobre, ho deciso di procedere ugualmente con l'intervento (che stronzata che ho fatto!!!!). è stato tutto un calvario. solo dopo due mesi ho recuperato la flesso estensione ed in particolare da quando mi sono operato e ancora oggi in max flessione ho un dolore dietro al ginocchio che stenta ad andare via. oggi a 5 mesi dall'intervento non sento ancora il ginocchio "normale" ed ho sempre problemi. mi è anche venuta una tendinopatia rotulea che sta complicando non poco la riabilitazione. la cosa che più mi amareggia è che sento il ginocchio instabile come se fosse una parte a sè stante. il 10 febbraio farò una risonanza per vedere qual è la situazione reale adesso perchè sono un pò esausto mentalmente e fisicamente. ho la paura che il dottore abbia fatto una cazzata ad operarmi in quelle condizioni e che l'intervento non sia andato bene. voi che pensate?

P.s. In base alla mia esperienza consiglio vivamente a tutti coloro che intendono effettuare questo intervento di arrivare allo stesso in ottime condizioni (ginocchio asciutto, muscolo della gamba tonico, completa flesso estensione). Non fatevi prendere dalla fretta, non ne vale assolutamente la pena.

gomma2408 29-01-2009 15:18

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Originariamente inviato da bamtoo (Messaggio 26065663)
ciao ragazzi anch'io sono entrato di diritto nel "club dei crociati rotti" e vorrei raccontami la mia particolare storia.

Il 20 maggio 2008 giocando a calcetto mi sono rotto menisco esterno, collaterale e legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. impegnato in quel periodo con la laurea e per godermi un pò l'estate ho programmato l'intervento per il 25 agosto (ricostruzione mediante tendine rotuleo). Nei mesi precedenti all'intervento avevo recuperato benissimo il ginocchio (niente gonfiore e completa flesso estensione). Purtroppo una settimana prima dell'intervento facendo un movimento strano mi si è uscito il ginocchio..ragazzi credetemi un dolore allucinante per nulla confrontabile a quello provato il 20 maggio. ginocchio gonfissimo e movimenti limitati. vado dall'ortopedico per fargli vedere, alla luce di quanto successo, com'è la situazione a una settimana dall'intervento e lui mi dice che potevo operarmi tranquillamente nonostante il ginocchio fosse in quelle condizioni e che avrei dovuto aspettarmi solo una riabilitazione più dolorosa. io preso dalla fretta anche perchè mi aspettava l'università ad ottobre, ho deciso di procedere ugualmente con l'intervento (che stronzata che ho fatto!!!!). è stato tutto un calvario. solo dopo due mesi ho recuperato la flesso estensione ed in particolare da quando mi sono operato e ancora oggi in max flessione ho un dolore dietro al ginocchio che stenta ad andare via. oggi a 5 mesi dall'intervento non sento ancora il ginocchio "normale" ed ho sempre problemi. mi è anche venuta una tendinopatia rotulea che sta complicando non poco la riabilitazione. la cosa che più mi amareggia è che sento il ginocchio instabile come se fosse una parte a sè stante. il 10 febbraio farò una risonanza per vedere qual è la situazione reale adesso perchè sono un pò esausto mentalmente e fisicamente. ho la paura che il dottore abbia fatto una cazzata ad operarmi in quelle condizioni e che l'intervento non sia andato bene. voi che pensate?

P.s. In base alla mia esperienza consiglio vivamente a tutti coloro che intendono effettuare questo intervento di arrivare allo stesso in ottime condizioni (ginocchio asciutto, muscolo della gamba tonico, completa flesso estensione). Non fatevi prendere dalla fretta, non ne vale assolutamente la pena.

ciao, sei in buona compagnia!
inoltre fai parte di quella più ristretta cerchia della "triade infausta" LCA, L. collaterale e menisco esterno.....:muro: vabbè, quando è merda..... cmq NON CAPISCO davvero come mai ti abbiano operato con una situazione flogistica in corso (infiammazione), oltre ad essere rischioso l'intervento per il corretto attecchimento del trapianto di tendine, vai a stuzzicare un ginocchio già ipersensibilizzato dal secondo infortunio!!!! il mio chirurgo si era raccomandato di non arrivare con il ginocchio gonfio, altrimenti mi avrebbe preso a legnate!!!! se purtuttavia succede, l'operazione va affrontata nelle migliori condizioni possibili, (compatibilmente con l'infortunio, ovvio!!!)
I problemi che hai enunciato sono comunque nelle norma per uno che ha fatto LCA con il rotuleo ed in più ha altri problemi ad altre strutture (collaterale, menisco), dopo 5 mesi il ginocchio NON lo sentirai come prima, lo sento io dopo 12 mesi QUASI come prima!!!!
l'instabilità invece è più complessa. Se è solo una sensazione te lo dice il chirurgo (ti avrà visitato spesso, no? almeno ogni mese!!!) ripetendoti i test del cassetto anteriore (o il jerk test, o il lachmann) per verificare la tenuta e soprattutto IL CORRETTO TENSIONAMENTO DEL LEGAMENTO (si tratta di millimetri fra un'operazione riuscita ed una no)
Anche la TENDINOPATIA ROTULEA è quasi di ordinanza, ed un buon fisoterapista te la fa passare, modificando gli esercizi alle macchine variando gli angoli di carico (es. alla pressa a me è passata NON diminuendo il carico - non gli faceva niente- ma aumentando i gradi di flessione del ginocchio)
quindi non ti scoraggiare..... un ragazzo che si è operato 1 mese prima di me ed aveva lesionato LCA, collaterale e menisco dopo 3 mesi sncora andava zoppicando.... sappiate che la strada è lunga se ci sono altri problemi oltre al solo LCA, e per i non professionisti di serie A non serve accelerare i tempi, anzi, a settimane si può anche fare meno, (es 2-3 sedute di palestra) ma MOLTO a lungo (8 mesi e più.....) allora vedi risultati... altrimenti può succeder eche non sei soddisfatto

gomma2408 29-01-2009 15:21

COME PIU' VOLTE RIPETUTO POI, quoto il fatto che bisogna andare all'operazione con il più possibile di palestra preoperatoria fatta..... ma non di certo con il ginocchio in fase flogistica acuta!!! (non voglio in alcun modo sostituirmi al chirurgo, ma........)


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