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demos88 20-06-2008 16:19

Quote:

Originariamente inviato da 85francy85 (Messaggio 22984812)
devi usare gli integrali doppi solo che dopo l'esame di analisi C non avendoli mai piu usati ho un attimo di dubbio su come si fanno :asd:

Comunuque il cilindro ti da la regioe di integrazione ( i limiti del dx dy ). Io risolverei i due interali sepratamente e poi farei al differenza ( controllando come sono intrecciati tra loro.)

mmmh odio gli integrali :cry:
dopo riprovo, almeno so che c'avevo azzeccato con gli integrali multipli :rolleyes:

blue_blue 20-06-2008 16:34

Quote:

Originariamente inviato da demos88 (Messaggio 22983307)
Ciao, sto risolvendo ("tentando di risolvere" sarebbe più appropriato) i temi dell'anno scorso di analisi per il corso di ingegneria e mi sono imbattuto in questo calcolo di volume nel quale non so proprio da dove partire... so solo che probabilmente dovrei usare gli integrali multipli (tripli?). Il testo:


help me plz :cry:

uellapeppa, che roba :eek: ..posso chiederti, se l'hai trovato in internet, da dove l'hai preso? (anch'io a ing.a Padova..esame lunedì? :D )
Secondo me (ma prendila mooolto con le pinze) potrebbe essere un integrale triplo da calcolare per fili, cioè prima facendo un singolo tra z=6+arctan.. e z=xy^2, e poi un doppio in dx dy sull'area di base, data dal cilindro..credo :stordita:
adesso provo, tanto male non mi fa (anzi :cry: :cry: )..

85francy85 20-06-2008 16:35

Quote:

Originariamente inviato da demos88 (Messaggio 22985220)
mmmh odio gli integrali :cry:
dopo riprovo, almeno so che c'avevo azzeccato con gli integrali multipli :rolleyes:

bhe se fai ingegneria non penso ci sia esame immune da integrali quindi ti conviene farli bene :D

demos88 20-06-2008 22:47

Quote:

Originariamente inviato da blue_blue (Messaggio 22985448)
uellapeppa, che roba :eek: ..posso chiederti, se l'hai trovato in internet, da dove l'hai preso? (anch'io a ing.a Padova..esame lunedì? :D )
Secondo me (ma prendila mooolto con le pinze) potrebbe essere un integrale triplo da calcolare per fili, cioè prima facendo un singolo tra z=6+arctan.. e z=xy^2, e poi un doppio in dx dy sull'area di base, data dal cilindro..credo :stordita:
adesso provo, tanto male non mi fa (anzi :cry: :cry: )..

si, padova, ingegneria dell'informazione esame di Analisi...
poi se ti riesce me passi l'esercizio svolto n'evvero? :stordita:

comunque si, l'ho trovato in internet, sono i testi d'esame degli appelli precedenti relativi a questo corso...
Dei 6-7 che ho visto, compare solo una volta il calcolo del volume delimitato da curve, spero non capiti nemmeno lunedì... di esercizi simili ne abbiamo fatti pochissimi durante il corso.

@francy: appena capisco perchè ho scelto ingegneria mi fustigo

dario fgx 21-06-2008 08:09

Quote:

Originariamente inviato da dario fgx (Messaggio 22977847)
Allora il primo teorema di J. (enunciato dal mio prof) dice che:
Se f è ovunque olomorfa in un settore circolare di raggio R individuato dall'angolo (@' - @), a meno del punto z° (centro della cerchio a cui appartiene il settore circolare), e se lim z-->inf di z*f(z)=l , allora:

lim R-->inf dell'Integrale di f(z) sull'arco di circonferenza (quello che racchiude il settore circolare) è il(@'-@)

Ho trovato sul mio libro di analisi "III" un enunciato analogo che in sostanza dice questo:

Prende una semicirconferenza di raggio R e la dispone sul semipiano supeiore (in pratica di diametro -inf +inf quando farà tendere R-->inf)

1) richiede che qui F sia ovunque olomorfa a meno di un numero finito di poli(quindi qui è diverso da ciò che dice il mio prof che ammette 1 solo polo nel centro del cerchio a cui appartiene il settore circolare)
2) richiede che zf(z)-->0 uniformemente

,allora:

Se f è ovunque olomorfa in un settore circolare di raggio R individuato dall'angolo (@' - @), a meno del punto z° (centro della cerchio a cui appartiene il settore circolare), e se lim z-->inf di z*f(z)=l , allora:

lim R-->inf dell'Integrale di f(z) sull'arco di circonferenza (quello che racchiude il settore circolare) è 0


Al contrario del teorema che il prof. ci ha enunciato, in alcuni esercizi, applica il 1° teorema di J a settori circolare in cui vi sono evidentissime polarità all'interno!



Inoltre il problema di questo tipo di integrali è che per calcolarli spesso devi utilizzare integrali più generali, mostrare che sussistono delle maggiorazioni tra gli integrali o mostrare che le funzioni sono limitate:un casotto!



up

help!

Marcko 21-06-2008 09:25

Se una funzione chiamiamola f nel punto x ha derivata f''(x)=0 cosa significa, nella ricerca di massimi e minimi relativi?
Grazie, Marco.

PaVi90 21-06-2008 09:31

Quote:

Originariamente inviato da Marcko (Messaggio 22992599)
Se una funzione chiamiamola f nel punto x ha derivata f''(x)=0 cosa significa, nella ricerca di massimi e minimi relativi?
Grazie, Marco.

Più che altro si pone f''(x) per la ricerca dei punti di flesso, verificando oltre a questa condizione necessaria le altre 3 suficienti (il punto appartiene a D, in corrispondenza del punto f(x) cambia concavità f''(punto)=0 )

Non so se intendevi qualcos'altro :stordita:

Marcko 21-06-2008 09:49

Quote:

Originariamente inviato da PaVi90 (Messaggio 22992658)
Più che altro si pone f''(x) per la ricerca dei punti di flesso, verificando oltre a questa condizione necessaria le altre 3 suficienti (il punto appartiene a D, in corrispondenza del punto f(x) cambia concavità f''(punto)=0 )

Non so se intendevi qualcos'altro :stordita:

Grazie per la risposta, probabilmente sono stato affrettato nello scrivere e non mi sono fatto capire.
Dopo esserti calcolato la derivata prima e seconda e dopo aver trovato i punti in cui la derivata prima è nulla si va a verificare il comportamento della derivata seconda in quei punti, per verificare se quei punti sono di minimo o massimo relativo a seconda che il risultato sia maggiore o minore di zero. Tuttavia a me esce proprio uguale a 0.
Spero di essere stato più chiaro.

PaVi90 21-06-2008 10:32

Quote:

Originariamente inviato da Marcko (Messaggio 22992845)
Grazie per la risposta, probabilmente sono stato affrettato nello scrivere e non mi sono fatto capire.
Dopo esserti calcolato la derivata prima e seconda e dopo aver trovato i punti in cui la derivata prima è nulla si va a verificare il comportamento della derivata seconda in quei punti, per verificare se quei punti sono di minimo o massimo relativo a seconda che il risultato sia maggiore o minore di zero. Tuttavia a me esce proprio uguale a 0.
Spero di essere stato più chiaro.

Si scusa... ora ho capito! Allora... se f''(x0) viene maggiore di zero, si tratta di un minimo relativo, viceversa se è minore di zero hai un max relativo. Se è uguale a zero si procede con la derivata di ordine terzo, ma essendo di ordine dispari se f'''(x0) viene diversa da 0 non esiste estremo relativo, se invece è uguale a zero si va sempre avanti, ma avendo poi una derivata di 4° ordine vale il discorso del > o < di zero (rispettivamente min o max relativo). Se uguale a zero, vai avanti con la derivata di 5° ordine, ma essendo di ordine dispari ci si comporta come con quella di ordine terzo... e così via :D
Cmq solitamente si arriva al max alla derivata di terzo ordine (e spesso pure di rado... dipende dalla funzione) ;)

Marcko 21-06-2008 10:49

Direi che grande :ciapet: che ho avuto a beccare proprio questa funzione. Vabbè, procederò come mi hai indicato tu. Grazie delle cortesi risposte.

PaVi90 21-06-2008 10:50

Quote:

Originariamente inviato da Marcko (Messaggio 22993726)
Direi che grande :ciapet: che ho avuto a beccare proprio questa funzione. Vabbè, procederò come mi hai indicato tu. Grazie delle cortesi risposte.

Di nulla ;)
Felice di esserti stato d'aiuto! :)

demos88 22-06-2008 12:59

altro quesito, questo è più un dubbio a dire il vero...
data la funzione
f(x,y) =
y*x^2*sin(x^3 / y^2) per y<>0 (diverso da 0)
0 per y=0

ho verificato la continuità in (0,0) con il limite (x,y)->(0,0) e a patto di non aver sbagliato, dovrebbe essere prolungabile per continuità in (0,0).
Poi mi domanda se è continua in tutto R2.
Qui mi viene il dubbio... problemi di continuità li potrei avere solo in y=0, visto che per y<>0 ho una composizione di funzioni continue.
Non sono sicuro sul modo di procedere... se porto al limite y->0 con x->infinito commetto un errore? perchè in questo caso avrei un infinitesimo di ordine 1 moltiplicato per un infinito di ordine 2 moltiplicato per un valore compreso tra -1 e 1. In teoria questo limite dovrebbe essere una oscillazione all'infinito di ampiezza sempre maggiore?
So che è una cavolata (ne sono sicuro, sono io che ho i dubbi esistenziali...) ma non so rispondere appunto alla domanda "è continua in tutto R2?".
thx ancora.

jerrygdm 22-06-2008 13:22

Non riesco a capire il ragionamento del seguente esercizio di analisi 2:

Calcolare se esiste

lim (x,y)->(0,0) xy(x^2+y^2+xy)^-1/2

la soluzione è la seguente:
Distinguere i casi in cui x diverso da 0 e x=0

caso x diverso da 0)
f(x,y) = y[1 + y/x + (y/x)^2]^-1/2 dalla limitazione t^2+t+1>=3/4 per ogni t appartenente a R (immediata conseguenza del fatto che il discriminante del trinomio è negativo e perciò il minimo si ha per f'(t) = 0, cioè per t = -1/2 ove f(-1/2) = 3/4 segue la maggiorazione |f(x,y)| <= 2|y|/sqr(3)

Poichè 2|y|/sqr(3) tende a 0 per y tendente a 0, la funzione converge a 0 per (x,y)->0,0

caso x=0)
f(0,y)=0

quindi il lim esiste ed è uguale a 0.



Grazie per chi vorrà darmi suggerimenti.

blue_blue 22-06-2008 13:45

Quote:

Originariamente inviato da demos88 (Messaggio 22990400)
si, padova, ingegneria dell'informazione esame di Analisi...
poi se ti riesce me passi l'esercizio svolto n'evvero? :stordita:

eccomi :D
allora, ho provato a farlo come ti avevo detto, integrando per fili..ma mi sono bloccata all'integrale semplice! :muro: :muro:
se ho tempo stasera provo a rifarlo..

comunue spero tantissimo che domani non mettano integrali impossibili..io mi blocco sempre su quelli :cry:

Ziosilvio 22-06-2008 14:00

Quote:

Originariamente inviato da jerrygdm (Messaggio 23006964)
Non riesco a capire il ragionamento del seguente esercizio di analisi 2:

Calcolare se esiste

lim (x,y)->(0,0) xy(x^2+y^2+xy)^-1/2

la soluzione è la seguente:
Distinguere i casi in cui x diverso da 0 e x=0

caso x diverso da 0)
f(x,y) = y[1 + y/x + (y/x)^2]^-1/2 dalla limitazione t^2+t+1>=3/4 per ogni t appartenente a R (immediata conseguenza del fatto che il discriminante del trinomio è negativo e perciò il minimo si ha per f'(t) = 0, cioè per t = -1/2 ove f(-1/2) = 3/4 segue la maggiorazione |f(x,y)| <= 2|y|/sqr(3)

Poichè 2|y|/sqr(3) tende a 0 per y tendente a 0, la funzione converge a 0 per (x,y)->0,0

caso x=0)
f(0,y)=0

quindi il lim esiste ed è uguale a 0.

A me sembra che questo ragionamento sia sbagliato.
Quando si calcola



bisogna tener conto di tutti i modi possibili in cui (x,y) si avvicina a (0,0).
Invece, quel ragionamento considera solo i cammini che o non intersecano mai l'asse delle Y, oppure vi giacciono interamente sopra.

Secondo me, la cosa giusta da fare è passare in coordinate polari.
Se e , allora



Per e che varia arbitrariamente, tale quantità tende in ogni caso a 0, perché il termine a denominatore nel secondo fattore non può scendere sotto .

jerrygdm 22-06-2008 14:56

Grazie....così lo capisco di + il ragionamento....boh era scritto su un libro di esercizi e ho perso una mattinata per questa cavolata.....

mi sfugge l'ultima cosa che dici (perché il termine a denominatore nel secondo fattore non può scendere sotto sqr(1/2))....

demos88 22-06-2008 15:58

Quote:

Originariamente inviato da blue_blue (Messaggio 23007268)
eccomi :D
allora, ho provato a farlo come ti avevo detto, integrando per fili..ma mi sono bloccata all'integrale semplice! :muro: :muro:
se ho tempo stasera provo a rifarlo..

comunue spero tantissimo che domani non mettano integrali impossibili..io mi blocco sempre su quelli :cry:

grazie per averci provato, come vedi ho trovato altri dubbi nel rifare i vecchi temi :muro:
spero pure io che non mettano cose stratosferiche, se non passo sto esame sono messo decisamente male...

Ziosilvio 22-06-2008 16:23

Quote:

Originariamente inviato da jerrygdm (Messaggio 23008120)
mi sfugge l'ultima cosa che dici (perché il termine a denominatore nel secondo fattore non può scendere sotto sqr(1/2))

Perché l'argomento della radice quadrata è 1 più metà del seno di un angolo, e il seno varia tra -1 e +1.

jerrygdm 23-06-2008 13:11

Calcolare il volume del solido A definito da

A= (x,y,z) appartenenti a R3: x^2+y^2+z^2>=6, 1<=z<=x^2+y^2


Ok devo calcolare l'integrale triplo in A di 1*dxdydz

Ma come lo imposto? la regione A è una sfera ma la quota z è compresa tra la costante 1 e la circonferenza di raggio sqr(z), non so se è giusto...

Come lo integrereste? per colonne? per sezioni?

Ziosilvio 23-06-2008 13:40

Quote:

Originariamente inviato da demos88 (Messaggio 22983307)

Quote:

Originariamente inviato da 85francy85 (Messaggio 22984812)
devi usare gli integrali doppi

Casomai, tripli, visto che c'è da calcolare un volume.

Dato che la regione di integrazione è un tronco di cilindro a base ellittica (di semiassi 1/3 e 1/2) e dato che l'argomento dell'arcotangente ha la stessa "forma" del primo membro dell'equazione dell'ellisse, direi che conviene usare le coordinate cilindriche generalizzate:







per cui



Nel nostro caso, a=1/3 e b=1/2.

Buon lavoro...


Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 14:58.

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