fondamentalismo hi-fi
Ragazzi molti conoscenti che amano la musica film e quant'altro mi avevano avvisato, fatto è che mi sono ritrovato in casa di un cosi detto "audiofilo",anzi con tre di essi, bè insomma il padrone di casa mostrava il veramente suo bellissimo inpianto Hi-fi,e nel frantempo raccontava le sue problematiche audio dovute al suo ambiente dicendo che c'era un aumento dei bassi di circa 3dB e che aveva intenzione di comprare e mettere tende pesanti lungo i muri con l'aggiunta di panelli fonoassorbenti dietro e hai lati dei diffusori. Allora io mi alzo e dico che ho la soluzione ha tutti i suoi mali e che per giunta e anche molto più economica,tempo di arrivare a casa prendere uno dei equalizzatori grafici e montarlo nell suo impianto a livello dimostrtivo,due,tre regolazioni e i bassi sono perfetti.
Avreste dovuto vedere le loro espressioni .......da sacrileggio , hanno cominciato ha spiegarmi che cose alta fedelta e che era più naturale spendere 100 volte quello che ci sarebbe voluto per comprare un equalizzatore da 80euro malgrato il risultato fosse stato simile. Ragazzi ascoltate la Musica non l'impianto;) |
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E intanto la Schiit vende Loki + a palate :D :D |
Si, ma un audiofilo che rileva i 3db di distorsione...e poi mette a posto tutto in un attimo con l'equalizzatore di un altro?
L'equalizzatore grafico mi evoca bei ricordi, quando ti imboscavi a qualche festa e nella stanza c'era uno stereo Kenwood che lo aveva...limonavi a mitraglia!! :D |
l'esempio citato è una specie di sintesi del peggio tra spendofili e misurofili :D
io per fortuna sono riuscito abbastanza a restare col 'se mi piace va bene così' piuttosto che (come altro estremo) un grafico della risposta piatto e si, la cosa più importante riesce abbastanza a restare la musica con cui alimento il tutto |
Vabbé, gli audiofili si divertono così, in fondo sono innocui e poi se non ci fossero loro a tenere in piedi un ideale di "purezza" verrebbe a mancare un importante punto di riferimento.
Perché siamo noi alla fine a dire "ho fatto così e così ed alla fine ho avuto lo stesso risultato dell' audiofilo spendendo la metà"... quindi sono loro il punto di riferimento, la pietra di paragone... ...quanto al confronto tra equalizzazione elettronica dell' ambiente e condizionamento ambientale quell' audiofilo non era poi tanto preparato. Avrebbe dovuto dire che ci sono effetti ambientali (riverberi e quant' altro dipende dalla riflessione del suono sulle pareti) che non si risolvono con un equalizzatore, e nemmeno con un processore digitale del suono, che un pannello sulla parete di fronte non si può sostituire con una elaborazione del suono "alla sorgente" e che - detto per inciso - non costa poi nemmeno tanto e, soprattutto, un ragionamento sull' utilità di certi accorgimenti lo dovrebbe fare anche chi ha l'equalizzazione ambientale perché le due cose si integrano benissimo. Detto per inciso: per eliminare i rinforzi sui bassi servirebbero delle bass traps (non tende o simili) le quali migliorerebbero la resa in tutta la stanza mentre la equalizzazione ambientale (tipo Audyssey per intenderci) ha il suo massimo effetto nel punto di ascolto previsto in fase di calibrazione dell' impianto, se ascolti da un altro punto non funziona più di tanto... |
I bass traps ,sarebbero quella specie di panelli semi sferici?.
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Sono "contenitori" ripieni di materiale fono assorbente che si mettono negli angoli della stanza (da terra al soffitto) la forma più semplice è quella cilindrica, un "salsicciotto" formato da un contenitore esterno (tipo un sacco) sottile (comunque fono trasparente) ed all' interno materiale fonoassorbente altrettanto leggero (tipo lana di roccia ma anche materiali di altro genere).
Per vedere foto e schemi prova a googlare "DiY bass traps" su google immagini. |
Parlando di brand, cosa ne pensate di Canton?
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Canton "gioca in serie A" per usare una metafora calcistica... ha un catalogo molto ampio (credo il più ampio di tutti per soluzioni architetturali come incasso ecc) non so perché quando poi si va a scegliere aziende come dali, monitor audio ecc sono citate più spesso...
...mi risulta faccia di tutto da entry level a top di gamma... |
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Comunque sembrano la VW dell'audio hanno una linea impressionante. |
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Delle Canton ,mi hanno deluso anche se parzialmente( di quelle che ho ascoltato) solo quelle senza bass reflex, ma in linea di massima le ritengo dei ottimi diffusori.
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Le casse a compressione pneumatica con i loro bassi "asciutti" erano storicamente preferite per musica classica e jazz, per il rock credo che il massimo (storicamente parlando) fossero i bass reflex di JBL degli anni '70, letteralmente le stese casse che a quell' epoca erano negli studi di registrazione.
Credo che ormai in cassa chiusa si facciano più che altro i subwoofer, suppongo per lo scarso volume interno delle attuali casse (torri comprese) o forse è solo questione di moda, non so. |
Tirate giù le vecchie casse Pioneer CS 757 il modello è questo: https://www.youtube.com/watch?v=tSYcA731N0Y
Allora la casse di legno sono ben conservate e gli altoparlanti midrange e i tweeter suonano bene , il Woofer è da ricoronare , praticamente il foam è scomparso e si notano briciole dello stesso in fondo alla cassa , da ricoronare ,. Quello che ma ha veramente colpito è il Crossover , veramente minimale , mi aspettavo qualcosa di più malgrato il suono che avevano era buono e potente, quindi ormai se ci devo mettere le mani per ricoronare i Woofer vorrei cambiare anche i crossover....ma con quali?, su che parametri mi dovrei basare per una scelta giusta?.:confused: |
Pensavo più facile il tutto,per crossover ci sono molti parametri da tenere conto per una riuscita ottimale ,i vecchi crossover sembrano in buono stato dopotutto è molto più semplice cambiare i condensatori per non avere brutte sorprese.
Un altra cosa che farò e togliere la lana di vetro e sostituirla con qualcosa di più efficace. |
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Se cambi tipologia potresti cambiare il comportamento. Perdonami ma se t' interessa sporcarti le mani con DIY inizia con un progetto ben documentato magari preso da una rivista dove il progettista sia ancora vivo e raggiungibile (per dirne uno Sartori ha un negozio online dove vende componenti) così puoi sottoporgli i tuoi "miglioramenti" in modo da capire perchè fare qualcosa rispetto ad un altra. Cambiare a casaccio senza sapere cosa si fa, puo' essere divertente ma non ti porta lontano. |
Quoto al 100%.
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vabbè dai ragazzi, comprerò della lana di vetro nuova,anche perchè la vecchia a è li dal 1980:sofico:
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Si ma deve essere della stessa densità...:D :D :D
Io ho delle casse dello stesso periodo. Woofer con bordi sbriciolate, rivestite con lana di vetro, cassa in truciolare spessore decente ma senza rinforzi interni. Dopo una valutazione iniziale ho preferito comprarmi dei diffusori nuovi piuttosto che metterci le mani. Anche perchè la sostituzione dei bordi cambia la cedevolezza delle sospensione e quindi per fare le cose fatte bene avrei dovuto misurare i paramentri t/s, simulare gli effetti dei bordi in quella cassa e verificare che il crossover sia ancora adeguato. Insomma uno sbattimento che ho preferito evitare visto che non sono delle JBL Century che almeno qualche valore collezionistico lo hanno ancora. Con 100 euro le ho sostituite con delle casse più recenti anche perchè non erano casse di chissà quale eccellenza... |
Io di nuove la già,4 transpuls 1500, è che rivedendole abbandonate mi facevano tenerezza....
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...la lana non si degrada essendo appunto un prodotto minerale, quello che si può degradare è un eventuale impregnante usato per dargli compatttezza ed evitare che toccandola ci si riempia le mani di micro frammenti di vetro con conseguente prurito... ...quindi potrebbe essere più "problematica" di quella appena comprata, più che mai quindi sarà meglio non maneggiarla troppo a mani nude ed evitare di respirare la polvere che ne dovesse uscire (tanto adesso di mascherine FFP2 abbiamo tutti casa piena... ;) ) |
Bene,quest'oggi è toccato a me avere la compagnia e deliziare la curiosità degli amici Audiofili,per fortuna c'erano anche altri due "normali":D ,ottimo un buon caffè due stronzate come si fa tra amici e via di la dove cè il mio basico impianto audio ,e subito alla vista delle 4 Magnat (mica le farai suonare tute e 4 insieme?).
Bene solo due allora,lascio quelle attaccate al Behringer Km 1700,ascoltano senza vedere il finale ,sanno soltanto che quello che ascoltano viene da un portatile con tutte le conseguenze del caso, ascoltano e ascoltano più brani ,alcuni su richiesta........e poi la gara ha chi è più bravo ad indovinare che amplificatore è ,il primo Rotel,ma poi dicono hamaha ,no lo hamaha è più aperto nei medi-alti puntando su vintage Pioneer , e si si sente che è un pò colorato come i Pioneer, altri 3 brani e tutto cambia vertiginosamente,uno di loro si alza di scatto e dice :mi gioco le palle che quello che suona è un finale Emotiva con il suo preamplificatore ,poi dice complimenti con 1000 euro ti sei fatto un impianto basico che offre tanta resa con poca spesa. Peccato che non possa pagare la sua scomessa:sbonk: |
Niente male, son soddisfazioni! Forse la più grande è di avere abbastanza amici audiofili da esaurire una intera cuccuma di caffé, per non parlare di una abitazione in cui si può liberamente darci dentro col volume. Viviamo in una società frammentata in cui certo i "Like" su facebook e le "amicizie" social non ci restituiscono una socialità vera. Vivaddio non dovunque né per tutti è così, evviva quindi le riunioni audiofile, meglio ancora se il proprio impianto vince la palma della qualità senza essersi dovuti svenare per metterlo in piedi! :)
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curiosità:
"pellicolare" i diffusori (tipo come si fa sulle auto) ne rovina la resa acustica? |
Riprendo quello che hai scritto qui
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La nostra ricostruzione scenica in stereo dipende dal fatto che il suono arrivi con un certo "tempismo" all'orecchio che se durante l'eq viene modificato il suono puo' sembrare vuoto, artificiale. Per questo gli audiofili se ne tengono alla larga. Però c'è da dire che sono un anticaglia degli anni 70/80. Oggi si usano i dsp in ambito digitale che adottano un'altra tipologia di filtri che permettono di ridurre moltissimo i problemi relativi alla fase (tempismo) e possono intervenire quasi chirugicamente su specifici picchi. Questo sono gli eq parametrici con filtri FIR Poi esistono anche sistemi di eq ancora più sofisticati che usano filtri a fase mista in grado di correggere anche le risposte all'impulso. Tra questi il più rilevante è Dirac perchè ha un interfaccia semplice ed immediata. Una cosa che potresti fare visto che ti dai a questo tipo di riunioni e hai un interesse verso gli eq è far tornare i tuoi amici provare la versione software demo di Dirac e applicarla dai 200hz in giù che dove in realtà si creano le maggiori "distorsioni" al suono percepito dovute al contributo dell'ambiente. L'unico limite è che dovresti avere un microfono calibrato come umik che costa circa 100 euro. Se ne puo' fare a meno se hai un microfono di un sinto av con audissey perchè almeno nel'ambito delle frequenze interessate hanno una precisione sufficiente. https://live.dirac.com/pro-audio/ e NON dire cosa hai cambiato :D :D :D è lo stesso software che incorporato dentro dac come questo https://nadelectronics.com/it/produc...streaming-dac/ Se hai delle buone casse è uno degli upgrade più consistenti che si possa fare... Peccato che i 15gg di demo siano un po' pochi. |
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Gli eq sono tornati da quando è possibile applicare correzioni parametriche in modo chirurgico e con il filtri FIR che poi *dovrebbero* essere alla base di eq come audyssey e anthem. Gli eq che usano filtri a fase mista dovrebbero essere ancora migliori. Dovrebbero perchè poi come al solito dipende dalle condizioni applicate e all'aggeggio che abbiamo in mezzo alle orecchie che crea la maggiore varianza. Basti pensare che la forma stessa delle orecchie cambia il tempo di arrivo di alcune frequenze incrementando la variabilità tra le persone. |
Si amici,si potrebbe fare tanto per innalzare l'asticella qualitativa di un impianto audio,ma penso che alla fine i miei EQ grafici facciano il loro sporco lavoro in modo "trasparente".
E poi se comincio a mettere in campo tutte questi sistemi indubbiamente sofisticati c'è il rischio di diventare un Audiofilo :D,io vorrei godermi la musica in buona qualità senza esagerare. Poi analizziamo un sistema Hi-fi anche il più semplice, la musica parte da una fonte che a dei circuiti,poi magari passa da un premplificatore che a dei dei circuiti e poi giù al finale di potenza che a dei circuiti e il suono arriva hai diffusori,....domanda: voi pensate che dopo tutto questo "travaglio"il suono che esce dalle casse sia veramente fedele?,io ho i miei dubbi.;) |
ma infatti il 'mito' della fedeltà assoluta è per l'appunto un mito, corroborato da ettolitri di effetti placebo sparsi, e da anni-uomo di prove e controprove
(entro limiti di 'buon senso') piace il suono che esce? bona così il tutto senza scordare che lo smanettamento può essere un divertimento quasi fine a sè stesso, ma è un discorso 'parallelo' |
D'accordo su tutto,ben vengano sistemi e tecnologie migliorative...ma il santo Graal del Hi-fi ancora non è stato scoperto.
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Direi che siano più da "nerd" dell'audio che hanno accettato un approccio più scientifico al suono e meno da "gourmet" di impianti... :D :D :D Per curiosità...hai almeno un microfono per impostare gli eq o lo fai ad orecchio? Quote:
Comunque hai dimenticato di aggiungere dopo i diffusori che il fattore che influisce di più che è l'ambiente. Le distorsioni del segnale che possono avere le elettroniche sono di grado infinitamente inferiore a quello che puoi avere dall'ambiente ecco perchè strumenti come Dirac sono importanti. Oggi puoi fare cose che 10 anni fa erano impensabili con strumenti che poi alla fine hanno costi modesti rispetto a quello che spende in questo settore chi è un audiofilo tradizionale. Quote:
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Sono anche macchine che hanno costi differenti. Cmq ho visto le prove recenti dei marantz di Amir su ASR tende a stroncarli un po' tutti sul rapporto segnale rumore. Sembra quasi che ne introducano di più per caratterizzare il suono...il che è un po' scioccante dopo tutto l parlare che fanno di circuiti hdam che in teoria dovrebbero limitarlo... |
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anche l'oggettività è abbastanza una chimera |
Se la fedeltà assoluta fosse un obiettivo avremmo solo casse monitor ed la "timbrica" (di una cassa, di un amplificatore) smetterebbe di essere un parametro di scelta per diventare tout court un difetto.
Non dimentichiamo poi che in tutta la musica pop-rock-dance ecc si avvale di suoni sintetizzati (del tutto inesistenti), volutamente distorti (inesistenti "in originale" se non nelle casse dei concerti rock) e che le stesse voci sono artefatte con effetti vari. In questi casi parlare di fedeltà ha senso solo in riferimento alle "intenzioni degli autori" (=riprodurre il suono così come esce dai monitor di studio) e quindi è un auspicio piuttosto che qualcosa di "misurabile". Gli audiofili sono meno integralisti di quanto si immagini, scelgano la cassa per come rende più piacevole il genere che ascoltano più di frequente, scartando a volte delle casse perchè "troppo neutre" e quindi insoddisfacenti. |
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