![]() |
Quote:
cioè chiamarla nel modo opposto in cui opera sui vettori |
mi aiutate x questa derivata? sto impazzendo. Lo fatta ma non esce il risultato, cosi come molte. Il bello è che prima di questo esercizio ne ho fatto tanti altri, tutti usciti a prima botta (anche gli esericizi con funzione di funzione di funzione) invece da quello in poi più nulla...questo mi fà pensare che ci sia qualche regola particolare che sto omettendo..
cmq ecco la funzione : y=(2·x/(3·a - x))^(3/2) |
Quote:
y'= [(2*(3·a - x)-2·x*(-1))/(3·a - x)^2]*(2·x/(3·a - x))^(1/2) dovrebbe essere corretta |
Quote:
Vediamo... Dire che M è una matrice di cambiamento dalla base B1 alla base B2, vuol dire che, se prendo un vettore v scritto rispetto alla base B1, allora Mv è lo stesso vettore, ma scritto rispetto alla base B2. Ora, supponiamo che v sia un vettore della vecchia base B1: se è l'i-esimo, allora la sua i-esima coordinata è 1, e le altre sono 0. Queste però vuol dire, svolgendo il prodotto Mv, che la i-esima colonna della matrice di cambiamento di base è costituita dalle coordinate del vecchio vettore nella nuova base. E dato che il mio esempio precedente era sbagliato, e la matrice giusta è la trasposta di quella che avevo detto io :cry: (Trasposta, perché almeno sono stato abbastanza prudente da operare una rotazione come cambiamento di base...) |
ma allora perche diavolo si chiama cosi e non nel modo "operativo":muro: . Un valido motivo ci sara e spero non sia il banale " perche si dice cosi e basta" che mi ha rifilato la prof:rolleyes:
|
Quote:
Ripeto: se dico "M è la matrice del cambiamento di base da B1 a B2", il significato "operativo" deve essere "se v è scritto nelle coordinate rispetto a B1, allora Mv è sempre v, ma scritto nelle coordinate rispetto a B2". Questo però vuol dire che le colonne di M devono essere le riscritture dei vettori della vecchia base nelle coordinate indotte dalla nuova. Naturalmente, uno può anche prendere la matrice W le cui colonne sono i vettori della nuova base nelle coordinate della vecchia. Ma allora vedi da te che W è l'inversa di M. |
Una domanda ... se io devo calcolare gli autovalori di una matrice in maniera indiretta (quindi senza usare il polinomio caratteristico, ma basandosi sulla traccia ecc. ecc.), e posso spezzare la matrice in blocchi, tipo una matrice A = B + 3I - con I matrice identità-, gli autovalori sono dati dagli autovalori di B e di 3I?
|
Quote:
|
Quote:
Però, se non ti va di calcolare il determinante, potresti ridurre a forma triangolare. (Gli autovalori di una matrice triangolare compaiono sulla sua diagonale, ognuno un numero di volte pari alla propria molteplicità algebrica.) |
Quote:
|
Vi pongo questo problema:
Jones, un giocatore d'azzardo, mette tre carte coperte sul tavolo. Una delle carte è un asso; le altre sono due figure. Voi appoggiate il dito su una delle carte, scommettendo che sia l'asso. Ovviamente, la probabilità che lo sia realmente è pari a 1/3. Ora Jones dà una sbirciatina di nascosto alle tre carte. Dato che l'asso è uno solo, almeno una delle carte che non avete scelto deve essere una figura. Jones la volta e ve la fa vedere. A questo punto, qual è la probabilità che ora il vostro dito sia sull'asso? Soluzione Molti pensano che la probabilità sia salita da 1/3 a 1/2. Dopo tutto, ci sono solo due carte coperte, e una deve essere l'asso. In realtà la probabilità rimane 1/3. La probabilità che non abbiate scelto l'asso rimane 2/3, anche se Jones sembra aver eliminato parzialmente l'incertezza mostrando che una delle due carte non prescelte non è l'asso. La probabilità che l'altra delle due carte non prescelte sia l'asso, tuttavia, resta uguale a 2/3, perché la scelta era avvenuta prima. Se Jones vi desse l'opportunità di spostare la vostra scommessa su quella carta, dovreste accettare (sempre che non abbia qualche carta nella manica, naturalmente). Nonostante abbia letto la soluzione non riesco ancora a capire perchè la probabilità dopo aver visto la carta non cambia ed è quindi meglio cambiare la propria scelta! sapete spiegarmi perchè? eiste qualche regola,teorema, lemma che permette di arrivare alla soluzione? |
Quote:
La prima, è uniforme su tre elementi. La seconda, è condizionata all'evento che la carta girata sia una figura e non sia quella indicata. A questo punto, se non va bene il ragionamento del testo, si può sempre fare il conto esatto con la formula delle probabilità condizionate. Va bene anche una simulazione numerica. |
da qualche parte c'è una dimostrazione del principio di moltiplicazione\primo principio\principio generale del calcolo combinatorio?
Io ho capito quando e come applicarlo, ma la dimostrazione che ho io (per induzione), non riesco a capirla...:stordita: |
Quote:
(Magari noi lo conosciamo con un altro nome.) |
Quote:
comunque, faccio un esempio per come intendo principio di moltiplicazione: contare in quanti modi è possibile scegliere un presidente ed un vicepresidente in un'asseblea di 15 persone: ci sono 15*14 modi per scegliere due persone tra 15. Per la prima persona ci sono 15 possibilità, per la seconda naturalmente 14. In tutto quindi 15*14. Nelle mie dispense si parla anche di prodotto condizionato con molteplicità (m1,.....,mk) che ha m1*......*mk elementi. |
Quote:
|
salve ragazzi, sono alle prese con le trasformate di Fourier e non riesco a trovare la trasformata di questa funzione f(x):
f(x)= 1 / (x^2 + 6x + 13) sapreste aiutarmi o almeno darmi una dritta? |
Quote:
Allora f(x) = g(x+3), dove g(x) = 1/(x^2+4). EDIT: vedi post successivi. Calcola la trasformata di Fourier di g. Calcola la trasformata di Fourier di f a partire da quella di g. |
Quote:
una domanda: avrei potuto calcolarlo abbastanza agevolmente anche col metodo dei residui? inoltre, la trasformata dell'arcotangente come la trovo? con la definizione? |
Quote:
Quote:
EDIT: vedi post successivi. |
Quote:
grazie ancora |
Quote:
Prodotto condizionato: X rappresenta un prodotto condizionato X = {(x1,....xk):x1 appart X1, x2 appart X2(x1),.....,xk appart Xk(x1,....xk-1)} dove X1 ha m1 elementi,.....,Xk(x1,....xk-1) ha mk elementi per questo si dice che X ha molteplicità (m1,.....,mk) un esempio può essere la scelta di 2 carte senza reimmissione da un mazzo di 52 in cui per la prima carta abbiamo 52 scelte per la seconda 52-1=51 scelte quindi X avrebbe molteplicità (52,51); in sostanza la seconda scelta è "condizionata" dalla prima La dimostrazione che richiede 3vi è del seguente principio di moltiplicazione: Dato un prodotto condizionato X di molteplicità (m1,.....,mk) esso ha m1x....xmk elementi(la sua cardinalità è m1x.....xmk) spero di essermi spiegato |
Quote:
|
Quote:
grazie a ziosilvio e a gir per aver spiegato quello che non son riuscito io :smile: |
Quote:
Forse ce l'ha in quello delle distribuzioni temperate, ma a questo punto non sono più tanto sicuro... Invece, 1/(x^2+4) è una funzione L1, e ha una trasformata di Fourier, che puoi senz'altro trovare sulle tavole. |
Ciao ragazzi!
sto studiando analisi 2 e mi sono bloccato su un problemuccio di analisi 1! perchè il dominio di f(x)=x^x (x elevato x) è solo l'insieme delle x>0?? a favore di questo il derive mi da questo grafico: ![]() però la logica e la calcolatrice mi dicono che: (-2)^(-2) = 1/4 Grazie in anticipo! |
perche la funzione x^x ad esempio x= -1/2 non funziona avresti una radice di numero negativo:D
|
e perchè il dominio non comprende le x intere negative allora?
edit: ho scoperto che il derive comprende nel dominio alcune x negative... |
Quote:
|
Ciao ragazzi ho questa disequazione parametrica
2(k-1)x^2-kx+2-k>0 e siccome i miei ricordi di matematica sono un po sbiaditi , come si discute k ? E anche in generale, come si discutono le parametriche? ciao |
Quote:
Fa bene un po' di ripasso. Sia p(x) = ax^2+bx+c un polinomio di secondo grado, e sia d = b^2-4ac il suo discriminante. Se d>0, allora il polinomio ha il segno del coefficiente direttore (il parametro a) all'esterno dell'intervallo delimitato dalle radici, e segno opposto al suo interno. Se d=0, allora il polinomio ha sempre il segno del suo coefficiente direttore, tranne che nella radice. Se d<0, il polinomio ha sempre il segno del suo coefficiente direttore. Nel tuo caso, a = 2(k-1), e d = k^2-8(k-1)(-k) = 9k^2-8. Studia il comportamento del discriminante in funzione di k. Poi, applica il ripasso di cui sopra. |
in analisi 2 abbiamo fatto una introduzione alle equazioni differenziali.
E' stato però abbastanza teorico(e moolto interessante)... dove posso però trovare esempi di esercizi per la pratica??? Ciauz |
Quote:
trovi delle videolezioni di matematica...poiché a te interessano gli esercizi, ti consiglio di scaricare solo i pdf da cui puoi prelevare esercizi svolti....ovviamente se hai tempo dai un'occhiata anche ai video. Per maggiori dettagli puoi leggere il primo post di questa discussione: http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?p=21642636 (se hai difficoltà a vedere i video, leggi le note tecniche) Fammi Sapere. Ciaoo:) |
Quote:
Grazie :D Ciauz |
|
In quanti modi possiamo pescare due carte da un mazzo di 52 carte da
gioco in modo tale che la prima carta sia di picche e la seconda non sia una regina? Vi do anche la soluzione perchè è proprio questa che non capisco: 1 x 48 + 12 x 47 Ho capito che in teoria il primo addendo corrisponde alla scelta della carta che non sia una regina(corregetemi se sbaglio), ma non capisco il secondo addendo perchè 12 x 47? |
Quote:
E già segnalata da lowenz in un thread dedicato. Però, ricordarla qui, male non fa. |
Quote:
|
Ragazzi chi mi spiega perché:
la derivata della funzione (x+2)^2 / (x+1)^2 è diversa dalla derivata della funzione: (x^2 +2x +4) / (x+1)^2 ??? Diamine eppure le funzioni sono uguali (è solo sviluppato il quadrato del binomio al numeratore). Accidenti com'è possibile? :muro: Forse sto prendendo un grosso abbaglio, anche perchè dopo 4 ore ininterrotte di studio di funzione sono a pezzi :cry: |
Quote:
|
Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 08:04. |
Powered by vBulletin® Version 3.6.4
Copyright ©2000 - 2023, Jelsoft Enterprises Ltd.
Hardware Upgrade S.r.l.