Quote:
ma adc esemio Stefano in quel periodo in cui avevi il crociato rotto, ti sentivi limitato nella vita quotidiana? avevi cedimenti anche nel camminare o qualche altrqa aaione' (tyipo sdcendere le scale, magari se molto ripide come possono esser delle scale a chiocciola ECC) |
Quote:
Ho rotto il legamento (che era gia lesionato da 10 anni almeno anche se non lo sapevo) il 31 12 2008. Il giorno stesso non potevo caricare peso sulla gamba in quanto questa cedeva (Il ginocchio sembrava piegarsi di lato in maniera estremamente dolorosa). Lentamente verso la fine del giorno stesso ho trovato un modo di camminare zoppicando ma senza troppi cedimenti, per sicurezza ho affittato in ospedale subito delle stampelle. Tornato a Milano due giorni dopo ho subito affittato delle altre stampelle che ho tenuto per sicurezza una decina di giorni. Nei primi 2 o 3 giorni dopo l'infortunio se non stavo attento a come appoggiavo la gamba a terra il ginocchio tendeva a cedere con una certa facilità, migliorando però la situazione di giorno in giorno. A metà febbraio zoppicavo ancora (poco). Intorno la fine di febbraio ho fatto la visita con l'ortopedico che mi ha detto di non usare più una ginocchiera elastica che usavo perchè mi dava sicurezza. Poi mi ha detto di camminare distendendo bene la gamba (cosa anti-istintiva perchè per paura di farsi male lo si piega come gesto di "Autoprotezione") Sono uscito dalla visita che almeno non zoppicavo più. In quel periodo avevo gia iniziato a fare un po di cyclette, isometria e nuoto. poi ho aggiunto gli esercizi che mi ha dato l'ortopedico. In tutto quel periodo ho sempre sentito il ginocchio strano, anche quando riuscivo a camminare bene. E' però stata talmente brutta la sensazione di instabilità quando si piegava il ginocchio..... che ho pensato che non avrei più potuto fare ne i trek in montagna ne le immersioni (Le immersioni di per se non sarebbero un problema eccessivo, se non quando si deve camminare sulla sabbia con 35 kg di attrezzature appese addosso : Bombole, Gav, Pesi, ecc......) Per lo sci tutto sommato avrei potuto rinunciarci. Quando ho poi sentito del rischio artrosi (rischio si, ma molto probabile) vedendo i problemi di mia mamma e di un amico di famiglia che hanno problemi di artrosi al ginocchio.......... la mia idea è stata da subito quella di operarsi. Quando l'ortopedico mi ha proposto l'operazione non ci ho pensato 2 due volte, anzi dato che con la Mutua mi aveva prospettato 7 mesi di lista d'attesa mi sono subito informato per fare tutto privatamente (con l'assicurazione del lavoro) Il risultato è stato che sono stato operato il 16 marzo. Non ho fatto quindi a tempo in quel breve periodo a fare attività "A rischio". In quel periodo camminavo poco (Mi accompagnavano in macchina in ufficio) e di mezzi pubblici non ne prendevo (non mi sentivo sufficentemente stabile ed anche le scale le facevo con prudenza....... insomma sapere di avere un pezzo rotto nel ginocchio mi limitava molto per la paura di succeccivi cedimenti e che questi a lungo andare mi avrebbero peggiorato la situazione. Penso fosse un problema sopratutto psicologico, sapendo di non essere a posto non facevo nulla che potesse creare problemi |
Quote:
Capisco, quindi il tuo chirurgo (sempre l'altoatesino di cui nn ricordo il nome, nn me ne volere :D )era di quelli che ti aveva prospettato un rischio artrosi anche facendo vita quotidiana e rinunciando a sci e trekking (dal quale cmq nn avrestio rinunciato, questo s'è capito ;) )? oppure il rischio artrosi sarebbe stato palpabile in caso di nuove distorsioni (o azzoppamenti che dir si voglia?)che magari prima cominciano a far danni ai menischi e poi alle cartilagini.... nelal sfortuna di aver intaccato 2 legamenti, ho avuto la fortuna di nn aver intaccato i menischi....questo dovrebbe essere una protezione ontrop la'rtroai da quanto mi ahnno detto....semrpe che nn riesca a rompere pure quelli! tua mamma e questo tuo amico di famiglia si sn fatti la protesi? p.s. nn sapevo che la revisione delel protesi avesse basse possibilità di successo....:confused: quindi se uno si fa na protesi a 50 anni e poi a 70 se ned eve fare un'altra e nn riesce che fine fa^? co le stampelle a vita imamgino (se almeno an gamba gli funziomna...) se no sedia a rotelle....:doh: |
Quote:
Poi mi ha detto che visto che sono ancora abbastanza (in realtà ho 44 anni anche se solitamente me ne danno una decina in meno....) giovane e comunque faccio un po' di sport, mi ha detto subito che mi avrebbe messo in lista d'attesa per l'operazione. Essendo gia informato sui rischi del non operarsi non ho approfondito più di tanto l'argomento. La mia idea era già quella di operarmi e l'ortopedico mi ha solo dato una conferma. Mia mamma per ora resiste senza protesi, solo che ha problemi anche solo a far le scale o semplicemente se deve rialzarsi dopo essersi accucciata per prendere qualche cosa da un mobile...... e l'altro amico resiste con le infiltrazioni al ginocchio. Non so quale sia la prospettiva alla revisione dell'operazione, però penso che le soluzioni sono due : O sedia rotelle, o mobilità ridotta o nulla del ginocchio. Comunque la anche solo condurre una vita normale (assolutamente non sportiva) potrebbe risultare molto difficoltoso. Mia mamma poi ha un ginocchio abbastanza conciato, ma anche l'altro inizia a dare qualche problemino....... insieme ad un'anca. Questo perchè per alleggerire e proteggere il ginocchio malandato sforza troppo le altre strutture che quindi iniziano a soffrirne. |
Quote:
|
Quote:
mi spiace x tua mamma e x questo amico di famiglia, cmq come gia ti avevo accennato, potreste informarvi riguardo il trattamento con le staminali mesenchimali ....x ora quando è interessata solo al cartilagine, stanno avendo da quanto si sente in giro un buon successo. la frontiera che si sta cercando di superare ora (incrociamo le dita) è quella delal rigenerazione ossea e della rigenerazione degli stessi legamenti... http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=5020 http://www.tantasalute.it/articolo/s...protesi/19271/ resto un po' scettico (ne parlammo con Gomma tempo fa) riguardo la rigenerazione del tessuto tramite semplice iniezione (potrebbe essere una frontiera palpabile nei legamenti solo lesionati ma imamginiamo quelel ginocchia in cui del vecchio legamento nn c'è piu traccia....comediceva gioustamente Gomma, cm si fa a indirizzare le staminali proprio verso al rigenerazione del legamento?... piu plausibile invece l'impiego di tecniche di impianto di materiale protesico che poi serve da base all'attechimento di staminali....cmq l'artroscopia ci sta, ma i tempi di recupero sarebbero molto maggiori.... http://tesi.cab.unipd.it/23469/ http://www.medicinariabilitativa.it/cmsx.asp?IDPg=254 ....chissà magari un giorno ci sarà l'uomo immortale (speriamo di no ahahah!)... |
Quote:
|
Quote:
Però dopo la caduta il ginocchio non reggeva. Dopo la caduta ogni volta che caricavo peso sulla gamba (Ero su una pista in un pezzo ripido.... quindi anche poco stabile) il ginocchio si piegava di lato. Dopo 3 o 4 tentativi ho pensato che fosse meglio rinunciare per non fare ulteriori danni (e penso che sia stato li che ho danneggiato il mensico......). O Almeno, Dopo la prima volta che si è piegato ho capito che non avrei potuto sciare, solo che almeno volevo portarmi a bordo pista e per arrivarci si è piegato ancora altre 2 o 3 volte.......... Da li pensavo comunque che per mantenere la stabilità senza essere operati bisognava mantenere un tono muscolare da Atleta (Gattuso si è rotto un legamento è ha finito la partita...... io non stavo nemmeno in piedi :mad: ) Li ho pensato che mi sarei dovuto limitare troppo. Avevo appena preso il brevetto da Sub e mi ero iscritto con una mia amica ad un gruppo di trekking. Ero convinto che con il legamento rotto non avrei più potuto fare nessuna delle due cose. Se dopo l'infortunio non riuscivo a camminare (Ed anche i giorni successivi se non stavo attento a come appoggiavo la gamba il ginocchio cedeva) non immaginavo di poter riprendere a fare immersioni (camminare sulla spiaggia con 35 di attrezzature appese è veramente pesante) o fare trek in montagna ...... per cui la mia prima idea è stata quella di "Riparare" quello che si era rotto. Sapevo che ogni operazione comporta dei rischi, ma avevo gia altri due amici operati al crociato senza problemi (per entrambi è stata lunga però.......) anche se sapevo che non sarebbe stato facile. Però la prospettiva di rimanere bloccato in alcune attività non la contemplavo neppure. Allo sci volendo posso anche rinunciare (scio da quando avevo 4 anni circa.....), ma a tutto il resto direi proprio di no; del resto andando a sciare 3 o 4 volte all'anno non è che perdessi un gran chè, poi ho scoperto anche le ciaspole, il trek e lo sci di fondo ..... tutte attività altrettanto belle, che con il ginocchio fuori uso pensavo di non poter fare. Con questi ragionamenti l'operazione mi è sembrata l'unica cosa da fare. Cosa poi confermata da chi mi ha operato. |
Quote:
|
Quote:
I tuoi amici si sono operati dal tuo stesso chirurgo? è stata lunga in che senso? la fisioterapia per tornare a camminare o praticare attività sportive? comunque la lunghezza credo che dipenda da vari fattori, il tipo di trapianto eseguito (rotuleo o gracile + semitendinoso), tipo di fisioterapia adottata (soft oppure aggressiva) e la frequenza con cui si va....e cosa piu importante come reagisce il ns copro, nessuno è uguale all'altro.....questo credo sia la variabile piu determinante...perchè parliamoci chiaro, se un'operazione "riesce bene" (senza complicazioni) non vedo che differenza possa esserci se te la fai all'ospedale di Battipaglia o da Volpi all'humanitas....cioè non so come spiegarmi, non so se tra piu operazioni riuscite bene, in tutte le fasi (distacco del tendine che fungerà da legamento, fissaggio, corretto tensionamento, ecc) ci possano essere ulteriori livelli, dall'eccellenza alla semplice efficacia, e non capisco in cosa poissano estrinsecarsi! la mano piu soft del chirurgo? boh! gia x la fisioterapia cambia molto in base al fatto se utilizzi un protocollo piu aggressivo o piu dolce (anche qua il fisioterapista è difficile che "faccia danni" a meno che non sia un incompetente totale e ti faccia un avvitamento da ju jutsu sul ginocchio come fisioterapia iniziale :cool:, xo in base al protocollo potrebbe cambiare un po' la situazione ), ma è proprio la velocità di reazione del ns corpo che cambia da una persona all'altra e da una situazione a un'altra... x Alex: tranquillo nn metto il carro davanti ai buoi, :D è solo che da quando ho avuto sto brutto trauma, ho cominciato a documentarmi in materia ortopedica (prima non sapevo manco che ci fosse all'interno del ginocchio :doh: ) e quindi mi informo ormai x cultura personale.... MAriani ah detto che mi farà fare da relatore al prossimo simposio... :D ma a proposito di artrosi, ricordo che qualche "pagina fa" ci riportastio l'esito di una risonanza che parlava di lieve situazione artrosica, x la quale ti eri (giustamente) un tantino stupito e preoccupato.....ma poi hai appurato con l'ortopedico di che si trattasse? (ps a proposito nn so se te l'ho chiesto chi ti abbia operato, capace si ma nn me lo ricordo :doh: !)spero e credo nulla di allarmante.... ;) |
Quote:
L'altra persona invece si è operata a Los Angeles (in quel periodo era li per studio) ed è stata un po' più semplice, però non so con che tecnica. Io tra quelli che conosco sono quello che ha avuto il recupero più rapido in assoluto. Il recupero dipende da tre fattori 1 - Tecnica operatoria 2 - Stato muscolare 3 - Protocollo riabilitativo (dipende in parte dalla tecnica operatoria.....) Nella tecnica operatoria per esempio ho visto che quando si deve trapanare l'osso, per scavare le sedi per fissare il neolegamento, con un trapano ad alta velocità si bruciano alcune fibre e la guarigione è più lenta. Con un trapano a bassa velocità l'operazione è più difficile, però garantisce una guarigione più rapida ed un integrazione osso-legamento più veloce. (questo solo come esempio...... E' una cosa letta su internet tempo fa ma non ricordo più dove) In questo caso è possibile applicare un protocollo riabilitativo precoce, cioè anticipato rispetto ad un'altro caso. Dai 3 mesi necessari al mio amico 10 anni fa alle mie 3 settimane........ i progressi sono stati notevoli, dovuti al cambio della tecnica (g+s ora affidabile) al posto del rotuleo, ma anche all'affinamento di alcuni particolari. |
Quote:
Credo abbia interpretato nel senso che un pò di artrosi è quasi fisiologica(credo che per alcune articolazioni cominci già da giovane)e che spesso non da neanche disturbi.Ora a Settembre comunque ci devo tornare e soddisferò del tutto la mia curiosità. |
Salve a tutti....:D sono rientrato dopo dieci giorni passati nei Territori palestinesi....:p ecco perchè non sono mai intervenuto :cool:
ormai vedo che almeno amatorialmente e senza alcuna pretesa siamo tutti non degli esperti ma quantomeno abbastanza "beneinformati".... che è l'obiettivo di un forum!! Il discorso test isocinetico sta così: misura essenzialmente lo squilibrio e la forza max sia in resistenza che in potenza delle due gambe. Non dà nessuna indicazione sull'instabilità. Importante è poi usare tale macchina per vedere i progressi effettuati (es. di settimana in settimana) e poi proprio come macchina per gli esercizi diversa dalle macchine pesi. Il test vero e proprio dà dei risultati stampati che con una lettera di accompagnamento del fisioterapista abilitato vanno fatti analizzare dal chirurgo che ha operato e che li valuta magari dando anche indicazioni sul proseguimento della terapia o meno. almeno così hanno fatto con me. L'artrosi compare a seguito di instabilità del ginocchio soprattutto se anche i menischi sono interessati, e comunque anche se sono a posto prima si usurano in modo anomalo, poi può intervenire rottura del menisco oppure sua usura con conseguenteinteressamento della cartilagine, è un processo degenerativo al quale ci vuole abbastanza tempo, è progressivo. Se si fa sport a qualsiasi livello e più che solo occasionalmente (come potrebbe essere ad es. una settimana all'anno per sciare) consigliano di operare un legamento completamente rotto perchè i vantaggi sono maggiori rispetto a cercare di rimediare con potenziamento, tutori, ecc... ed i rischi dell'operazione sono di molto inferiori rispetto alle conseguenze non operandosi (queste ultime ovvio, nel tempo, non solo immediate....) Ciò non toglie che in alcuni casi il ginocchio può reggere bene anche senza operarsi (vedi ancora il mio caso in cui nei primi 6 anni neanche mi sono accorto pur facendo pallavolo a livello agonistico) ma il nuovo infortunio è sempre dietro l'angolo e le conseguenza possono essere peggiori (vedi ancora il mio caso..... con l'inizio di artrosi) A chi dice che un'operazione comunque riuscita a parità di tecnica è identica qualsiasi chirurgo la fa, ricordo che importante è il posizionamento del lca, cioè va posizionato al millimetro e con le giuste inclinazioni, e anche su questo ognuno ha la propria esperienza e le sue convizioni o "scuole" di pensiero, e quindi ogni operazione si può dire essere un caso a sè. Due operazioni ugualmente riuscite ottimamente comunque non saranno uguali.... quindi il chirurgo conta comunque molto, insieme alla fisioterapia. ciaociao |
Quote:
|
Vi aggiorno sulla mia situazione: da tre giorni, passato un mese dall'operazione, sono regolarmente (il medico mi ha visitato e dice che è tutto a posto, decorso regolare) senza stampelle nè tutore. Tuttavia, noto talvolta dei piccoli "cedimenti" della gamba (possibile che si stia già rompendo? o è semplicemente la mancanza del muscolo a fare questi scherzi?), e inoltre la stessa tende a gonfiarsi e scaldarsi dopo poco. Poi vabbè, ieri ho dovuto camminare quasi tutto il giorno ed era bollente...
|
ragazzi mercoledi tocca a me, a ben 10 mesi dall'infortunio
non vedo l'ora di cominciare la fisioterapia e cominciare coi mesi a rivedere il campo che mi manca tantissimo! |
Quote:
In bocca al lupo allora! da chi e dove ti operi? (lì in Emilia tra il Rizzoli di Bologna e Parma e Sassuolo avete l'imbarazzo della scelta ;) ) e complimenti anche x la decisione di tornare a giocare...anche a me piaceva il calcetto, ma dopo il trauma lo odio con tutto me stesso...anche se mi operassi, non avreio piu la forza psicologica di rimettere piede in campo! :rolleyes: |
crepi!!!
mi opero a reggio emilia, a villa verde dal dott. Uluhogian che è anche responsabile del reparto ortopedico della struttura, molto organizzata e piena di gentilezza stamattina ho sostenuto le visite e siamo pronti per il decollo io mi sono fatto male giocando a calcio a 5, ma dubito fortemente di ricominciare a giocarci, mi fa paura questo sport, troppi contrasti, troppi cambi di direzione (in uno di questi mi è partito il ginocchio destro) preferisco di gran lunga il calcio a 11, ricomincero con questo spero a febbraio cmq si io devo ritornare a giocare, la mia vita altrimenti non avrebbe senso |
Quote:
|
Quote:
|
Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 00:50. |
Powered by vBulletin® Version 3.6.4
Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Hardware Upgrade S.r.l.